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Capitolo 52

Il giorno successivo misero in atto il piano studiato la sera prima, la giovane ne aveva ideato uno che non avrebbe potuto fallire.

"Secondo me Yamato ci lascia le penne." commentò scherzosamente Mitsuki, che scatenò una risata da parte di alcuni di loro.

Aika era stata chiara, il leader avrebbe dovuto fingere di essere il colpevole e vedendolo versare qualcosa all'interno della bibita del compagno Yuki avrebbe dato di matto, dicendo nella discussione qualcosa che avrebbe aiutato l'amico a sbloccarsi.

Doveva funzionare, perché se non li avesse conosciuti almeno un pochino non avrebbe potuto ideare un piano del genere; certe cose si pensano sulla base delle proprie conoscenze.

"Staremo a vedere. Se le cose si mettono male mi prenderò Musashi."

"Aika, sei senza cuore." rispose l'arancione, portando la ragazza a rivolgergli un occhiolino.

Erano in posizione ormai, non dovevano fare altro che attendere di sentire le grida di Yuki, così da proseguire successivamente con il piatto forte.

La giovane posò per un attimo lo sguardo su Momo, poi mise la mano sulla sua spalla.

"Andrà bene, fidati di me."

"Aika..." sorrise, poi si voltò verso la porta.

Attesero solo pochi minuti prima di udire qualcosa, dopotutto era naturale pensare che Yuki avrebbe creduto alle parole di Yamato data la situazione e la suo alto livello nella recitazione; se fosse stata l'azzurrina la vittima ci sarebbe cascata in pieno.

Per questa ragione sapeva che tutto sarebbe andato per il meglio, conosceva bene entrambe le parti e si fidava dell'amico.

"Per me Momo è un cantante molto più importante di Zero!" confessò, alzando la voce e aggredendo colui che credeva il responsabile.

Il bicolore entrò subito nella stanza, mostrandosi davanti all'amico.

"Yuki...Quello che hai appena detto lo pensi davvero?"

"Certo che sì. Non è così, Yuki-san?" si intromise Gaku, entrando insieme agli altri.

"Menomale Momo-san! Ora conosci i veri sentimenti di Yuki-san!" continuò Sogo sollevando appena le braccia, unendo le mani in due pugni.

Successivamente Yuki chiese a Yamato se fosse realmente il colpevole.

Vista la situazione non riuciva a comprendere cosa stesse succedendo e aveva bisogno di conferme da parte sua; il ragazzo gli fece capire con un ghigno che stava recitando.

A quel punto dichiararono che si trattava di uno scherzo.

"Momo...Tu lo sapevi?"

"Gliene abbiamo parlato poco fa. Sono io l'artefice di tutto!" ammise l'azzurrina, mostrando un evidente segno di vanto.

"Non dovresti vantartene. Se molto simile al tuo fidanzato."

"Eh? Grazie per il complimento." rispose con un evidente segno di disapprovazione, era ovvio che nelle sue parole fosse presente dell'ironia.

"Come sarebbe grazie per il complimento, Aika?" chiese un chiarimento il ragazzo, sollevando un sopracciglio e tenendo le braccia conserte.

"Dai non ti offendere, lo sai che mi piaci così come sei."

"Yuki...Sono felicissimo! Ho sentito tutto il tuo amore!" gli fece sapere l'amico.

Come reazione ottenne il viso di Yuki completamente rosso, quest'ultimo infatti portò entrambe le mani davanti alla faccia per coprirla.

"Che imbarazzo!"

"Non preoccuparti. Sei un gran figo!" disse muovendo le mani per cercare di farlo sentire meglio, poi l'azzurrina intervenne per informarli del piatto forte.

"Ecco in realtà avremmo un'altra sorpresa per voi."

"Cos'altro c'è?" domandò Yuki, ormai esausto.

L'attimo seguente dissero a Banri di entrare.

"Ciao a tutti! Lo scherzetto ha funzionato?"

"Alla grande!" rispose lei, formando un cerchio con l'indice e il pollice.

I Re:vale non credevano ai propri occhi, tant'é che il moro chiese conferma dell'identità del ragazzo.

"Quanto tempo, Yuki. Così non va eh! Hai messo in difficoltà Momo-kun!"

"È perché hai preso e sei sparito nel nulla! Temevo che non ti avrei più rivisto!" si sfogò, posando le mani sopra le spalle del partner.

"Scusa per averti fatto preoccupare. Il presidente Takanashi mi ha assunto e lavoro nell'agenzia di questi ragazzi."

"Siamo rimasti sorpresi anche noi! Nessuno si aspettava che il tuo precedente partner fosse proprio Banri-san!" si intromise Mitsuki esponendo il suo pensiero, poi anche Aika voleva intervenire per dire la sua.

"Pensa che io stavo bevendo un succo quando me l'hanno detto. Non avete idea di quanto sia stato difficile non sputare tutto!" rise appena, facendo sorridere anche gli amici nel ricordare quel momento.

"Ban...E la ferita? Ti è rimasta la cicatrice?"

"Ormai è piccolissima. Vedi? Basta nasconderla con la frangia perché non si veda niente."

"Sei felice?"

"Sì. Ormai non canto più ma mi diverto ogni giorno. Ed è tutto merito dei nostri ragazzi, gli IDOLiSH7. Beh, anche di Aika." aggiunse dopo aver notato la giovane; stava senz'altro aspettando che la nominasse.

"La stessa serpe che ha ideato lo scherzo?"

"Anche io ti voglio bene Yuki." rispose, così lui sorrise.

"Ho sempre fatto il tifo per i Re:vale. Anche per te Momo-kun."

Successivamente si presero del tempo per parlare della questione, il manager espresse ciò che provava e quello a cui aveva pensato a lungo dopo l'incidente.

Lo scherzetto era riuscito proprio bene.

[Il giorno del concerto]

L'attesa sembrava non finire mai, eppure anche quel giorno arrivò, il concerto alla Zero Arena sarebbe stato senz'altro un evento magico.

La giovane era vestita di nero e aveva il cartellino dei membri dello staff come i manager dei rispettivi gruppi, in questo modo poteva gustarsi l'evento da dietro le quinte come aveva sempre fatto.

Non poteva negare che le avrebbe fatto piacere trovarsi in prima fila per vedere meglio gli amici e il ragazzo esibirsi, però per lei stargli accanto poco prima di vederli salire sul palco era più importante.

Il momento era quasi giunto ma qualcuno sembrava non voler lasciare le cose così com'erano, Yuki aveva una questione irrisolta lasciata in sospeso.

Improvvisamente si avvicinò al leader degli IDOLiSH7, dicendogli che non poteva passarla liscia dopo averlo ingannato in quel modo con la sua recitazione.

Gli amici cominciarono a prenderlo in giro, soprattutto Tamaki, che gli diede addio con tono scherzoso; le espressioni di Yuki facevano davvero paura.

Infine arrivarono alla conclusione che Yamato avrebbe dovuto tenere il discorso.

"Perché devo farlo io? Yaotome é decisamente più adatto." constatò, cercando di uscire da quella situazione ma senza nessun risultato a suo favore.

Gli amici cominciarono a chiamarlo leader, incitandolo a fare ciò a cui era ormai destinato, quindi non aveva scelta.

"Vorrei tanto farlo io ma non voglio perdermi il momento, leader!" si intromise Aika da lontano, alzando lievemente il tono della voce per farsi sentire.

"Grazie per la comprensione!" disse, poi sospirò un attimo prima di proseguire.

L'azzurrina avrebbe tanto desiderato trovarsi lì con loro, ma per una volta preferì non prendere parte al grido di incoraggiamento, pensò che avrebbe dovuto rimanere accanto a loro da lontano almeno per quella volta.

Era qualcosa che dovevano fare da soli.

"Comunque sia, è un grande giorno per i nostri senpai. Per poterli ripagare il doppio di quanto hanno fatto per noi c'è solo una cosa che possiamo fare. Diamo fondo a tutte le energie che abbiamo in corpo. Forza, si va in scena!"

In seguito alzarono tutti le braccia al cielo, poi andarono sul palco.

Da dietro le quinte, guardandogli le spalle, la giovane si ricordò del loro primo concerto.

In quell'istante si rese conto di quanto fossero cresciuti artisticamente.

Aveva gli occhi lucidi ma nessuna lacrima abbandonò l'occhio, invece un sorriso fiero e felice apparve splendente sul viso di Aika.

Fu un momento magico e indimenticabile, che per sempre avrebbe vagato nei suoi ricordi.

Cantarono molte canzoni, si erano allenati davvero tanto per le coerografie e i risultati si vedevano.

Era davvero contenta.

"Siete stati davvero grandi ragazzi!" si congratulò, sollevando le mani e attendendo che ognuno di loro battesse le proprie contro le sue.

Si era messa appositamente in una posizione comoda.

"Avevi dubbi?"

"You liked it, my lady?" disse il biondo subito dopo Mitsuki.

Passarono uno alla volta, dicendo cose diverse ma che le scaldarono il cuore, poi arrivò il turno di Tenn.

Il ragazzo non disse nulla, non appena arrivò davanti all'azzurrina si avvicinò alla sua guancia e le rubò un dolce bacio.

La giovane arrossì appena e dopo averlo visto allontanarsi posò una mano sulla guancia toccata dalle labbra del fidanzato.

Quella volta la colse alla sprovvista, non era preparata a una cosa simile visto che si trovavano in compagnia.

"Ehi, a noi non dai il cinque?" domandò Gaku, facendo tornare Aika alla realtà.

"Oh, scusami!"

"Ti ha stregata eh!" disse, posando la mano sulla sua spalla.

Aveva colpito nel segno.

Successivamente fu il turno dei Re:vale.

Momo cantò senza problemi e i ragazzi non potevano che esserne felici, anche se dopo quanto accaduto con Banri non avrebbero dovuto presentarsi altri imprevisti spiacevoli.

Tuttavia qualcosa accadde nuovamente.

Il falso Zero si presentò per tentare di rovinare il concerto; Nagi lo avvistò mentre correva verso l'uscita di sicurezza.

"Eh no! Questa volta non mi sfuggi mica!" disse l'azzurrina giusto un attimo prima di partire alla rincorsa di quel farabutto mascherato.

Ancora non le era andata giù la volta precedente, non poteva lasciarselo sfuggire una seconda volta.

"Aika, cerca di fare attenzione!" tentò di avvertirla Iori, ma probabilmente la sua voce non le arrivò in tempo; era partita in quarta senza pensare alle conseguenze.

"È scappato giù!" notò Gaku, affacciandosi.

"Benissimo, faccio un salto e lo catturo!" disse la giovane, ma l'amico le afferrò il braccio prima che potesse commettere la pazzia di saltare da quella altezza.

"Non essere impulsiva, potresti farti male. Dobbiamo dividerci. Noi facciamo il giro opposto dall'entrata principale!" continuò il grigio, ma prima di mettersi a correre Tenn voleva prendersi un momento per la ragazza.

"Gaku, te la affido. Aika, cerca di fare attenzione. Sei rimasta impulsiva come la prima volta che ci siamo incontrati, quindi non farti male e torna da noi tutta intera. Intesi?" la avvertì dolcemente, guardandola negli occhi con un sorriso.

"Non preoccuparti, farò attenzione e prenderò il falso Zero! Ti affido Riku." il ragazzo annuì, poi lei si allontanò insieme ai due amici.

In un attimo l'uomo vestito di bianco venne accerchiato, sembrava non avere via di uscita, l'avrebbero catturato per forza.

Mitsuki provò a spiegare che se fosse stato il vero Zero gli sarebbe bastato dimostrarlo salendo sul palco, ma l'azzurrina aveva paura che potesse scappare di nuovo sotto i loro occhi, così prese la rincorsa e provò ad acciuffarlo.

L'uomo però si spostò.

La giovane fece un secondo tentativo ma proprio in quell'istante le luci si spensero, privandole completamente la visuale dello spazio.

Bastarono pochi secondi, Aika inciampò e finì contro Gaku che la sorresse per non permetterle di cadere, poi le luci si accesero di nuovo.

Era riuscito a scappare una seconda volta.

"Dannazione!" batté il pugno contro il pavimento; era finita a terra dopo essersi scontrata con l'amico.

"Stai bene?"

"Sì, ma chi ha spento la luce?"

"Da questa parte, è andato verso il parcheggio!" entrò Tenn nell'area in cui si trovavano per avvisarli, ma una volta corsi fuori non c'era più nessuno.

Dal sotterraneo non vi era modo di arrivare al palco, quindi i Re:vale erano fuori pericolo, non restava che chiamare la sicurezza e lasciare che si occupasse della faccenda.

[Dopo il concerto, in agenzia]

Una volta tornati decisero di non pensare a quanto accaduto poco prima, l'avrebbero fatto in un secondo momento, e dato il successo del concerto non potevano non prendersi del tempo per festeggiare tutti insieme come si deve.

Il Presidente fece portare tantissimi piatti costosissimi.

Solitamente non mangiavano prelibatezze del genere ma erano felici di poterlo fare una volta ogni tanto.

Aprirono svariati regali e si divertirono a chiacchierare e scherzare tra loro.

L'atmosfera che si era creata era proprio quella tra ottimi amici che voglio divertirsi in compagnia gli uni degli altri, senza farsi condizionare da eventi recenti e passati.

La giovane prese posto accanto al fidanzato, alla sua destra invece c'era Gaku.

Un attimo prima si trovava accanto al fratello, ma visto che si trattava di un evento speciale e il fidanzato era presente non c'era nulla di male a passare del tempo vicino a lui; ne stava approfittando ma a entrambi andava bene così.

"Sentite, ma voi due come fate ad andare d'accordo?" si chiese Yuki, bevendo un sorso dal bicchiere che si era riempito l'attimo prima.

L'azzurrina venne colta di sorpresa, come al solito le venivano fatte domande di quel tipo quando non se le aspettava.

In quel momento si teneva ancora stretta al braccio del ragazzo.

"Beh, in effetti non é che andiamo sempre d'accordo."

"Come mai questa domanda?" domandò Tenn.

"Nulla di che, pensavo che vi somigliate molto. State davvero bene insieme."

"Oh, grazie."

"Sicuro di non aver bevuto troppo?" domandò il ragazzo.

Anche se Yuki reggeva bene l'alcool non era da escludere che ogni tanto se ne uscisse fuori con qualcosa di assurdo come una simile domanda.

"Forse un pochino. Ah, dimenticavo. Aika sa di quella ragazza mora che era con te?" domandò, con tutta l'intenzione di scatenare una divertente situazione, un po' come era successo a lui il giorno prima.

Non stava facendo domande strane senza un motivo, voleva infastidire Aika per vendicarsi sullo scherzo, solo che lei questo non l'aveva capito.

"Quale ragazza scusa? Ancora quella lì?" si alzò.

"Aika, non vedi che lo sta facendo apposta per vendicarsi della tua idea?"

La giovane mise un broncio, non aveva capito le intenzioni dell'amico ma era pronta a rispondere con una sua mossa.

"Finché il mondo non avrà fine sarai sempre il mio unico e solo partner in tutto l'universo." lo imitò, abbassando lievemente il tono della voce, cercando di utilizzare una forma di tono buffo per prenderlo in giro.

"Ehi! Non ricordarmelo, era fin troppo imbarazzante!"

"Hai cominciato tu!" rispose facendo ridere tutti i presenti, a partire da Momo.

"Yuki, eri davvero un gran figo!"

"Momo, smettila ti prego."

Successivamente parlarono del più e del meno, tornando a ridere e scherzare come prima.

Ryu fece anche finire dell'alcol sui pantaloni di Tenn mentre cercava di versare il liquido nel bicchiere.

Era davvero una bella serata.

Quella sera ognuno di loro si divertì da matti.

La giovane non poteva essere più felice di così, in quel momento si rese conto di che compagni preziosi avesse trovato.

Il suo posto era lì, con loro.

Gli IDOLiSH7, i suoi amici e Tenn erano la sua nuova famiglia.

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