Vi è una ragione usuale, ove chi vince
venga premiato mentre chi perde e ci riprova non sempre, al riguardo però dico che ammiro il perdente e non il vincente , per il coraggio e la tenacia di averci riprovato dove un altro si sarebbe forse arreso.
Ebbene dico che la vera vittoria è la sconfitta perché per rialzarsi ci vuole coraggio, più di quanto ce ne voglia per vincere. Un giorno mi chiesi che cos’è che vogliono la maggior parte delle persone. Che cos’è che vogliamo? Ognuno mi diceva una vita piena e felice ma non penso sia così, non è vero che le persone passano la vita a cercare la felicità e poi sono felici veramente, quello che tutti vogliamo è
andare oltre, oltre i limiti.
Tutti pensano che la vita è l’insieme di obbiettivi che un giorno ti prefissi e
poi lotti mentre cerchi di raggiungerli, la verità è che l’uomo è un essere incontentabile. Quando arriviamo a qualcosa poi ce ne poniamo sempre un'altra da fare, un’altra e un’altra ancora fino a quando arriva il momento che l’obbiettivo stesso è diventato la nostra vita. Nel mentre siamo stati talmente impegnati che qualcosa ci è sfuggito, il quasi che volevamo diventa così il tutto e il tutto diventa invece il quasi. Non è questo forse il senso? Pensare che siamo finiti in un mondo infinito e che non possiamo raggiungere tutto ma dobbiamo essere felici nelle cose che abbiamo, in quel trascorrere di momenti.Da piccoli ci dicevano che era meglio mangiare del pane che non mangiare nulla quando tutti stavamo lì a desiderare il dolce, allora non è
forse accontentarsi la vera infelicità? Oppure il non accontentarsi?
Essere felici anche quando pensi che la felicità sia un’altra perché ci si propone sempre l’improponibile, vogliamo salire sempre uno scalino più alto, mentre nessuno ci dice che anche lo scalino prima era importante per
raggiungere quello dopo.
Ma con questo non intendo che l’uomo non possa superare il confine.
Infatti non ho mai pensato che l’uomo in sé abbia un limite. In realtà il blocco che gli impedisce di arrivare dove vuole è la sua gabbia mentale. La sua
convinzione di fallire è il limite stesso, ma abbiamo un’arma potete: la volontà. La volontà ci fa fare grandi cose perciò se supererete voi stessi con la vostra volontà supererete anche qualsiasi limite vi siate dati.

*Sono stati giorni di indecisione riguardo questo prologo, se pubblicare o meno! Se era adatto o meno! Essendo un flusso di coscienza della protagonista poteva starci oppure anche no...ma poi ho riflettuto a lungo e ho seguito i consigli della nostra Page su quanto sia importante, passatemi il termine, "rischiare". Ed eccolo qui, proprio insieme al resto della storia, proprio dove deve stare, proprio al suo posto ❤️*