🥇 𝗦ρєϲιαℓє 1𝗠 🥇
Ho voluto scrivere questo capitolo per "festeggiare" quello che per me è un traguardo di grande orgoglio e fierezza.
Un milione di letture sono davvero tante, per questo ho deciso di NON spezzare questo capitolo, che ha circa 13K parole.
Prima di lasciarvi alla lettura, vi avverto che questo capitolo è diverso da tutti gli altri extra, appena leggerete capirete.
È un capitolo un po' fuori dal comune, ma spero che possa piacervi... io mi sono molto divertita a scriverlo! ^^
Un milione di grazie, buona lettura! 💜
Y/N stava preparando una delle sue specialità per festeggiare l'evento che lei, Jungkook, i suoi bambini e tutti i loro amici avevano atteso con trepidazione.
Stava per farcire il petto di pollo quando le braccia possenti di Jungkook si strinsero attorno al suo busto; il viso del corvino andò dritto verso l'incavo del collo di sua moglie e con il naso sfiorò la sua pelle soffice e calda, godendo del dolce profumo floreale che Y/N era solita spruzzarsi ogni mattina.
"Che fai amore?" Sussurrò Jungkook all'orecchio della moglie, la punzecchiò mordicchiando il lobo, adorava stuzzicare Y/N, oramai lo faceva in continuazione.
"Sto preparando il mio pollo speciale, quello che ti piace tanto." Sorrise la moglie.
"Il petto di pollo ripieno?" Domandò Jungkook già con l'acquolina in bocca, gli occhi sembrarono due diamanti da quanto stavano brillando.
Y/N annuì, mostrando le fette di prosciutto crudo e il formaggio parmigiano che avrebbe usato per farcire la carne bianca.
Il sorriso malizioso di Jungkook si trasformò in uno più grande e adorabile; quel giorno avrebbe gustato uno dei suoi piatti preferiti e non vedeva l'ora che arrivasse quel momento.
"Wow! E per quale occasione lo prepari? Dobbiamo festeggiare qualcosa?"
Appena udì la domanda del marito Y/N sollevò un sopracciglio; si voltò, restando sempre stretta tra le braccia di Jungkook, i lineamenti della femmina si imbronciarono.
"Ma come, non lo sai?" Chiese la più bassa, incredula.
"Cosa dovrei sapere?" Jungkook adesso era confuso, non capiva a cosa si stesse riferendo la sua dolce metà.
Y/N sorrise, allungò le braccia posandole sulle spalle del più alto, le mani finirono tra i lunghi capelli neri pece di Jungkook, e con le dita cominciò a massaggiare dolcemente il cuoio capelluto.
Bastò quella piccola azione per far sciogliere il maschio.
"Mh... continua..." Mugolò lui, beandosi del tocco leggero e affettuoso della moglie.
Jungkook chiuse gli occhi e poggiò la sua fronte contro quella di Y/N, che ridacchiò nel vedere l'uomo così docile a causa delle sue carezze.
Ad un certo punto Y/N smise di coccolare i capelli del più alto e gli diede una lieve pacca sul retro della nuca, per spingerlo a fargli riaprire gli occhi.
"Dai Kook, davvero non sai cosa stiamo per festeggiare?"
"Amore... sono sempre stato a lavoro ultimamente, quindi non lo so.
Non è il nostro anniversario, non è il compleanno di uno dei bambini o dei nostri amici... o dei nostri genitori. Quindi-"
"Okay okay... apri bene le orecchie." Y/N sorrise, spostando le sue mani proprio sulle orecchie di Jungkook, e per scherzare giocherellò con i lobi carnosi, tastandoli con i polpastrelli.
Ma per Jungkook quei piccoli gesti da parte della moglie tutto erano tranne che un gioco.
"Amore... sai cosa succede se continui a stuzzicarmi così, vero?" Ringhiò il corvino, lo sguardo era divenuto più oscuro e la voce era mutata in un attimo, dapprima giocosa adesso era diventata pregna di lussuria.
Y/N si morse il labbro inferiore, sapeva che le orecchie erano un punto debole per il compagno.
In realtà ogni tipo di carezza poteva diventare un punto debole per Jeon Jungkook, e sua moglie ne era pienamente conscia.
Non appena la fanciulla sentì il rigonfiamento duro e prominente del marito, smise immediatamente di giocherellare con le sue orecchie.
"Okay. Devi sapere Kookie, che la nostra storia è piaciuta così tanto da raggiungere anzi, superare il milione di visualizzazioni!"
Un gridolino eccitato uscì dalle labbra di Y/N, visibilmente contenta e soddisfatta del traguardo raggiunto.
Ma Jungkook aggrottò le sopracciglia, rimase immobile e la moglie si chiese dentro di sé perché lui non fosse felice quanto lei.
"Hai sentito cosa ho detto?" Y/N mormorò, confusa dalla reazione del marito.
Gli angoli della bocca di Jungkook si alzarono, un sorriso compiaciuto si distorse sulle sue labbra, facendo tirare un sospiro di sollievo a Y/N.
La giovane donna era rimasta stranìta dalla mancanza di reazione del corvino, ma adesso che lo vedeva sorridere si era tranquillizzata.
"Ma piccola... davvero festeggi per una cosa del genere? Andiamo su... era ovvio."
"Ma... Jungkook! Guarda che non è una cosa di tutti i giorni raggiungere un milione di visualizzazioni!
È un traguardo enorme! Gigantesco!" Y/N esclamò, Jungkook in risposta alzò gli occhi al cielo, sbuffando.
"Y/N, la nostra storia è così bella che sinceramente merita molto di più. E comunque io sapevo già che avrebbe raggiunto un milione di visualizza-"
"Kook, non fare il presuntuoso. È un traguardo davvero importante, dovremmo festeggiare."
"Ma certo che festeggeremo! Voglio solo farti capire che era ovvio che la nostra storia avrebbe raggiunto un numero simile. E sai perché?"
"Sentiamo... perché?"
Un ghigno sornione si dipinse sul viso del corvino, e Y/N già sapeva che il suo amato a breve avrebbe pronunciato una cavolata.
"Sono il protagonista maschile." Disse Jungkook con tono ovvio, alzando le braccia, come se fosse quello il motivo principale del successo della loro storia d'amore.
Y/N sospirò, si aspettava una risposta simile.
Conosceva bene Jungkook e il suo egocentrismo, aveva già pensato che la risposta riguardasse in qualche modo lui.
La ragazza credeva che Jungkook avrebbe elogiato le proprie prestazioni sessuali, ma non ci era andata molto lontana.
"Ah, e poi abbiamo trombato così tanto che era ovvio che raggiungessimo un risultato simile."
"Ecco, lo sapevo!" Esclamò Y/N dimenandosi per uscire dalla forte stretta di Jungkook, ma fu tutto inutile.
"Perché ti stai dimenando così?" Jungkook scoppiò a ridere, gli occhi erano diventati due sottilissime fessure e nel frattempo le sue braccia avvolsero ancor di più il corpo della moglie.
Y/N non riuscì a rimanere seria, la risata del marito contagiò anche lei, ma cercò comunque di spiegare le proprie ragioni.
"Devi sempre menzionare il sesso!" La femmina si lamentò ma continuò a ridere, nel frattempo Jungkook si accostò maggiormente a lei.
Il ginocchio sfregò leggermente contro l'intimità della fanciulla, Y/N smise di ridere e un intenso rossore si propagò rapidamente su tutto il volto.
"Lo stai facendo anche adesso!" Il viso di Y/N avvampò, ma non poté negare di non gradire certe attenzioni, al contrario le accoglieva con molto piacere.
"Kookie, ti rendi conto che nel corso della nostra storia il tuo personaggio ha ricevuto un sacco di commenti negativi perché non fai altro che pensare a scopare?"
"Amore mio, sai cosa ci faccio con quelle critiche?"
"Ti prego non lo di-"
"Mi ci pulisco il culo."
Ecco, lo ha detto.
Pensò Y/N, ormai non si stupiva più del linguaggio particolarmente colorito della sua metà.
"E poi dai, le nostre amate spettatrici sono delle sporcaccione tanto quanto me. Altrimenti non avrebbero continuato a leggere la nostra storia. Anzi, non starebbero nemmeno leggendo questo capitolo speciale della nostra vita!"
"Perché parli al femminile? Sai che ci sono anche spettatori maschi vero?"
Alle parole di Y/N Jungkook arricciò il naso, come se fosse infastidito nel sapere di avere anche un pubblico maschile, oltre che femminile.
"Non mi piace sapere che altri maschi abbiano avuto la possibilità di vederci durante i nostri rapporti intimi. Hanno avuto la possibilità di vederti nuda, sentirti gemere e-"
"Jungkook. Noi li chiamiamo spettatori, ma sono lettori. Non hanno visto nulla."
La gelosia di Jungkook era immensa e questo Y/N lo sapeva perfettamente.
Ma cercò di calmarlo, poiché nessuno aveva assistito ai loro rapporti sessuali, la più bassa sperava che il corvino riuscisse a capirlo.
"Y/N, quando leggi un libro, se questo libro ti piace tanto e se la persona che lo scrive è brava, riesci ad immedesimarti all'interno della storia. Ergo, i lettori maschi si saranno eccitati nel leggere le scene di te che gemi e ansimi."
"E io cosa dovrei dire? La maggior parte dei lettori sono ragazze, e di certo loro mentre stavano leggendo si sono immedesimate nel mio personaggio! Avranno pensato di fare sesso con te, tra i due sono io quella che deve fare le scenate di gelosia!"
"Okay okay okay." Jungkook tentò di raffreddare i toni, divenuti fin troppo bollenti.
"Nessuna scenata di gelosia, siamo grati al nostro pubblico. Lo amiamo." Disse il corvino con calma.
"Sei tu che hai cominciato!" Y/N sbuffò.
Jungkook ricominciò a ridere e Y/N tentò di non prestargli attenzione, ritornando a dedicarsi al pollo ripieno.
"E comunque, la nostra storia non ha avuto tutto questo successo solo perché tu sei il protagonista maschile." Brontolò la ragazza.
"Va bene va bene... so cosa stai per dire."
Jungkook abbracciò nuovamente da dietro Y/N, premette il petto contro la sua schiena e stampò un bacio sulla guancia morbida della moglie, mentre quest'ultima cercò di non farsi distrarre e di tagliare a cubetti il pezzo di formaggio; ma un piccolo sorriso nacque sulle sue labbra appena sentì le gemelle posarsi sulla sua calda pelle.
"La nostra storia d'amore piace tanto per merito mio certo, ma anche per merito tuo piccola." Jungkook tubò, continuando a colmare di baci le guance di Y/N.
"Non essere avido. La nostra storia è piaciuta anche per tutti gli altri personaggi. I nostri figli sono amatissimi per esempio."
"Ma certo che sono amatissimi, li abbiamo fatti noi." Ribatté Jungkook.
Y/N lanciò un'occhiata al pollo come per chiedergli scusa, promettendogli che sarebbe tornata sicuramente da lui ma si voltò una seconda volta, incrociò le braccia al petto mandando al marito uno sguardo di rimprovero.
Jungkook però sorrise con arroganza, per niente intimorito dagli occhi fulminanti della moglie.
Al contrario il corvino amava farla arrabbiare, alcune volte faceva infuriare Y/N apposta.
Solo perché dopo facevano del sesso fantastico.
"Siamo tutti protagonisti. Non solo noi e i nostri bambini, ma anche Rose e Tae per esempio. Jimin, Jin e-"
"Okay e qui ti fermo. Loro hanno già la loro storia."
"Jin no." Ribatté Y/N con sicurezza.
"Beh, la persona che ci ha creati è così matta che sicuramente scriverà una storia per ognuno dei nostri amici."
"Porta rispetto per la nostra creatrice!" Y/N rimproverò Jungkook dandogli un leggero ceffone sul braccio, che il maschio non percepì minimamente.
"Ma è matta davvero! Dice che la nostra storia è finita quando se continua così arriverà a scrivere della pubertà di Anong!
E spero davvero che non lo faccia, perché non sopporterei di vedere la mia principessa alle prese con il suo primo amore quindi-"
Y/N tappò subito la bocca larga di Jungkook, sbattendoci sopra le mani.
Sapeva che se non avesse fermato Jungkook in tempo lui avrebbe minacciato la loro creatrice, e Y/N provava un profondo rispetto nei confronti di quest'ultima.
Anche Jungkook, ma lo dimostrava in tutt'altro modo.
"Non è matta, vuole solo molto bene al nostro pubblico e lo rende felice raccontando vari episodi dove noi e i nostri bambini siamo protagonisti." Spiegò Y/N, rimuovendo le mani dalle labbra esperte del marito.
"Appunto... protagonisti." Ripeté Jungkook con un sorriso.
"Non fare l'antipatico, e poi anche la storia di Yoongi e Minhee è così bella!" Esclamò la più bassa con espressione sognante, Y/N era rimasta particolarmente colpita dall'inaspettato lato romantico di Yoongi.
"Non è bella quanto la nostra." Sbuffò il corvino.
"È molto dolce e romantica!" Insistette la moglie ma Jungkook fece una pernacchia, dando sfoggio del suo lato infantile e capriccioso.
"Sai perché la loro storia è piaciuta molto?" Domandò il più alto, e Y/N si preparò mentalmente per l'ennesima cavolata.
"Perché ci siamo noi." Disse Jungkook con tono fiero e orgoglioso.
Questa volta fu Y/N a fare una pernacchia a Jungkook, che però sghignazzò divertito.
La mano del maschio finì dritta sul sedere della sua metà, le diede una sculacciata e quest'ultima si accigliò ma non fiatò per la pacca appena ricevuta.
Il suono improvviso del cellulare di Jungkook attirò l'attenzione della coppia; il ragazzo andò a prendere il telefono che in precedenza aveva posato sul tavolo della cucina, e sogghignò non appena lesse il nome della persona che lo stava cercando.
"È Yoongi." Fece sapere a Y/N prima di rispondere.
"Ehi hyung!"
Y/N non riuscì a sentire cosa stesse dicendo l'amico più grande, ma vide il sorriso di Jungkook allargarsi fino a quando suo marito non cominciò a ridere divertito.
"Ma che vuoi? Ho detto la verità, la nostra storia è più bella della vostra! Fattene una ragione hyung!" Jungkook esclamò ridendo.
"È inutile che ti lamenti, i numeri parlano chiaro. Quale storia ha più visualizzazioni?" Il corvino continuò poi a provocare il maggiore, un sorriso arrogante svolazzò sul suo volto.
Y/N aveva compreso che Yoongi si era nascosto in mezzo agli altri spettatori e che aveva sentito tutto, adesso il marito di Minhee stava ovviamente cercando di difendere la sua storia d'amore dato che Jungkook l'aveva definita meno bella della loro.
"Ha riattaccato." Mormorò Jungkook con le sopracciglia aggrottate.
"Ovvio, si sarà offeso."
"Naaaa non si è offeso. Gli brucia perché ho detto la verità e non ha saputo accettarla."
Y/N sospirò di nuovo, ma dopo aver dato una rapida occhiata all'orologio capì che dovevano sbrigarsi, poiché il tempo passava e la ragazza non aveva ancora spiegato a Jungkook cosa volesse fare.
"Comunque... tornando al discorso di prima! Non ho intenzione di festeggiare solo con il petto di pollo ripieno." Disse la più bassa, richiamando così l'attenzione del suo uomo.
Jungkook inarcò un sopracciglio un po' confuso, ma subito dopo la realizzazione apparve nei suoi occhi e capì immediatamente di cosa stesse parlando Y/N.
O almeno, pensava di aver capito...
"Sesso?" Provò ad indovinare, convinto di aver azzeccato.
"Jungkook..."
"Perché mi guardi così? Al nostro pubblico piace quando lo facciamo. Non hai notato che i capitoli smut hanno molte più views rispetto agli altri dove non facciamo nulla?
E secondo te perché? Perché-"
"Kook, ovviamente ho pensato ad una cosa più speciale, per questo speciale traguardo." Y/N si affrettò a bloccarlo, la sorpresa che aveva in serbo per il loro amato pubblico era ben diversa dal sesso con cui erano soliti intrattenere gli spettatori.
"Hai pronunciato la parola speciale due volte piccola."
"E quindi?" Un cipiglio si presentò sul viso della fanciulla, non capendo dove fosse il problema.
"È una ripetizione. Cerca di non ripetere più volte le stesse parole, altrimenti arriva quella parte critica del pubblico pronta a sottolineare questo dettaglio. Cerchiamo di rendere le cose semplici alla persona che ci ha creati." Disse saggiamente Jungkook facendo una specie di ramanzina alla moglie, la quale però annuì subito, ritrovandosi d'accordo con lui.
"Oh, hai ragione! Okay allora... ho pensato ad una cosa particolare, per questo speciale traguardo." Ripeté Y/N, sostituendo la parola speciale con un altro sinonimo.
"Io so a che cos'hai pensato..." Sussurrò maliziosamente Jungkook, un bagliore lussurioso attraversò i suoi occhi e Y/N aveva già compreso che il corvino in realtà non avesse capito un bel niente.
"Kook, non penso che tu abbia capito-"
"Sesso anale."
Y/N si sbatté una mano sulla fronte, per nulla meravigliata dall'idea che si era formata nella testa del marito.
Al contrario Jungkook sorrise tutto contento, non vedendo l'ora di mettere in atto ciò che aveva appena detto.
"Jungkook, ho detto una cosa particolare. Quindi è una cosa mai vista."
"Infatti, non c'è ancora stato un capitolo dove abbiamo fatto sesso anale."
"Kookie, abbiamo già fatto sesso anale ed è stato terribilmente doloroso... e tu lo sai."
"Ma il nostro pubblico questo non lo sa, dovremmo ripetere non credi? E poi ehi, sarà stato doloroso all'inizio, ma poi hai goduto e parecchio... e io so quanto ti sia piaciuto."
Le sopracciglia di Jungkook fecero velocemente su e giù; anche se Y/N tentò di restare seria non ci riuscì, una piccola risatina sfuggì dalle sue labbra.
Ma quando la fanciulla vide che suo marito si avvicinò di nuovo a lei come aveva fatto poco prima, le mani possessivamente premute sui suoi fianchi, la lingua del maschio che leccava lentamente il proprio labbro inferiore assaporando la carne morbida, e gli occhi sempre più scuri e peccaminosi che stavano spogliando il suo corpo di ogni indumento, Y/N realizzò che il suo amore fosse già pronto e attivo per saltarle addosso.
Difatti la più bassa percepì nuovamente il rigonfiamento spesso e bisognoso di Jungkook che si schiacciava contro il proprio corpo; la ragazza deglutì perché tutta quella situazione la stava eccitando enormemente.
Però si era messa in testa di fare quella cosa, quindi cercò di allontanarsi dal tocco famelico e dallo sguardo pericolosamente vorace del marito, ma Jungkook la tenne stretta a sé, premendo appositamente il corpo sulla figura più piccola di lei.
"Cerchi di scappare?" Rise il corvino, le pupille brillarono poiché si divertiva un mondo a rincorrere e giocare con la sua piccola.
Lui era il predatore e lei era la sua piccola, allettante e deliziosa preda.
Jungkook avvolse avidamente il busto di Y/N tra le sue muscolose braccia, la bloccò contro il suo corpo tonico e allenato e con la lingua la stuzzicò facendola scorrere prima sulla mascella, e dopo su un punto delicato del collo.
"Kookie dai... devo prima finire di dire-"
"Dillo che ti è piaciuto quando il mio cazzo ti ha aperta-"
"NON ESSERE COSÌ VOLGARE!" Y/N Urlò arrossìta all'inverosimile, sentì l'umidità concentrarsi all'interno della sua intimità, consapevole che i liquidi della sua eccitazione a breve sarebbero fuoriusciti e scesi lungo le sue cosce.
"Quella volta hai urlato così tanto che i vicini il giorno dopo sono venuti a lamentarsi... anche se sapevo che prima o poi sarebbe accaduto." Jungkook sussurrò all'orecchio di Y/N, la più bassa sentì il suo viso (e non solo) diventare sempre più rovente.
"Kook-"
"Dillo." Jungkook ordinò con tono dominante, non avrebbe lasciato andare Y/N se prima sua moglie non avesse ammesso di aver goduto e urlato come una matta la volta in cui lui abusò della sua entrata posteriore.
"Kook non farmi dire cose così indecenti..." Disse la ragazza rossa come un peperone.
Jungkook ridacchiò, adorava vedere la sua piccola così imbarazzata e a disagio.
"E comunque sono sicura che ci siano anche degli spettatori maschi in questo momento, davvero vuoi che mi sentano dire certe-"
Jungkook lasciò immediatamente la presa.
Y/N sorrise, forse dopo anni aveva capito come tenere a bada il maschietto che tanto la faceva impazzire.
Un ringhio gutturale uscì dalla bocca del corvino, per il momento avrebbe assecondato il volere della moglie e avrebbe cercato di darsi una regolata.
Per il momento.
"Okay amore... parla, prima che il cazzo mi esploda."
"Jungkook." Y/N lanciò un'occhiataccia al corvino ma lui le sorrise sfacciatamente.
"Eddai tesoro, sai che la gente ama quando parlo del piccolo grande Jeon."
"Kook-"
"Grandissimo Jeon eh, vorrei evidenziare."
"Allora, ti espongo la mia idea!" Y/N esclamò, saltando eccitata sul posto.
Jungkook annuì, sorrise nel vedere la fanciulla così emozionata, sembrava una bambina e si dovette trattenere dall'abbracciarla di nuovo e coccolarla.
Si dovette trattenere anche dal saltarle un'altra volta addosso, piegarla a novanta sul tavolo della cucina e farla sua.
Il corvino si morse l'interno della guancia, non vedeva l'ora di farlo a fine giornata, al termine dei festeggiamenti.
"Per festeggiare il milione di views, ho pensato che sarebbe carino mostrare al nostro affezionato pubblico una cosa che ancora non ha visto."
"Letto."
"Cosa?"
"Una cosa che ancora non ha letto. Siamo dentro una storia Y/N, la nostra storia, quindi-"
"Lo so Jungkook, ma per noi loro sono degli spettatori, noi siamo qui per fare spettacolo e intrattenere il pubblico che ha deciso di entrare nel nostro mondo."
Uno spettacolo porno...
Pensò il corvino, ma questa volta decise di tenere la bocca chiusa e con un cenno della mano intimò Y/N di continuare a parlare.
"Quindi, ho pensato che al nostro pubblico possa far molto piacere sapere come ci siamo conosciuti!"
Jungkook aggrottò le sopracciglia non appena udì le parole di Y/N.
"Non ti piace come idea?" Chiese la ragazza, un broncio si formò sul suo viso quando vide che Jungkook non parve molto convinto.
"No no amore... ecco... in realtà è una bella idea, agli spettatori piacerà sapere come si sono conosciuti i protagonisti della storia che hanno tanto amato, ma-"
"Ma?"
"Ma... hai una macchina del tempo per caso? Perché altrimenti, quella di mostrare al pubblico il nostro primo incontro la vedo un'impresa molto difficile."
Il grande sorriso sulle labbra di Y/N fece storcere il naso a Jungkook, non consapevole di quello che aveva pianificato sua moglie.
"Ho un qualcosa del genere!" Sorrise la più bassa.
Gli occhi di Jungkook si allargarono increduli, ma allo stesso tempo era curioso di vedere questo qualcosa di cui parlava Y/N.
La più giovane inserì la mano nella tasca della sua morbida felpa di paille, e non appena il corvino riconobbe la lunga catenina dorata che spuntò da quella tasca chiuse gli occhi posizionandosi le dita sul ponte del naso.
Non poteva credere a quel che stava vedendo.
"Y/N ti prego... non mi dire che quella è la giratempo che ti ha regalato Taehyung per il compleanno..." Bisbigliò con voce rassegnata.
"E invece sì!"
"Amore... mi sembra anche inutile dirtelo ma te lo dirò: non siamo ad Hogwarts."
"Lo so."
"Bene... quindi sai anche che quella cosa non funziona, vero?"
Y/N gonfiò le guance indispettita, Jungkook sorrise trovandola adorabile ma continuò a ribadire che la magia nel loro mondo non esisteva.
"Non distruggere le fantasie del nostro pubblico!"
"No, sto distruggendo le tue fantasie, è diverso. Non funzionerà, e tu lo sai."
"Guarda che anche i nostri spettatori vogliono sapere come ci siamo conosciuti, e noi dobbiamo soddisfarli!"
"Amore, il pubblico sarà soddisfatto quando il mio ca-"
"Non dire un'altra parola!" Gridò Y/N arrabbiata, ma Jungkook non rimase per niente intimorito dal tono furioso della moglie, anzi scoppiò immediatamente a ridere.
"E poi stai offendendo i nostri spettatori, non fai altro che dire che sono solo interessati alle scene di sesso e invece non sono così! Non sono tutti come te!"
"Non tutti, ma la maggior parte..." Sussurrò Jungkook, però si ammutolì quando Y/N lo trafisse con lo sguardo.
"Eddai piccola, diamo loro i contenuti che vogliono vedere!"
"Senti... magari dopo." Sospirò lei, accontentando il ragazzo che più che un adulto stava facendo la figura di un bambino capriccioso.
"Davvero?" Jungkook sorrise vittorioso, i suoi occhi da sempre illuminati da un fascio di malizia adesso stavano luccicando eccitati.
"Mi aiuti prima a fare questa cosa?" Chiese Y/N, usò appositamente la voce da bambina che era solita adottare quando voleva ottenere qualcosa, e sapeva che suo marito non sapeva resisterle.
Difatti Jungkook annuì all'istante, un po' perché non vedeva l'ora di arrivare alla parte finale della loro giornata, e un po' perché non riusciva mai a dire di no alla sua dolce metà, soprattutto quando recitava il ruolo di un cucciolo tenero tutto da coccolare.
"Va bene piccola, facciamo questa cosa." Sussurrò il corvino, si avvicinò maggiormente alla moglie, nel frattempo questa cercò di posizionare nel modo giusto la famosa giratempo.
"Quanti giri dovrei far fare alla clessidra?"
"Amore... ti sembro Silente per caso?" Jungkook scherzò.
L'uomo non sapeva il numero di giri che avrebbero dovuto fare per tornare indietro nel tempo... in realtà il maschio era ancora convinto che il gadget della celebre saga del maghetto con gli occhiali non avrebbe mai funzionato.
"Dobbiamo tornare a quando avevamo sei anni, adesso ne abbiamo trenta quindi..."
"Quindi preparati perché dovrai girare parecchio." Mormorò il più alto.
Ascoltando le parole di Jungkook, Y/N iniziò a girare la clessidra numerose volte; dentro di sé stava fortemente pregando che la sua idea potesse esaudirsi, sapeva che la magia non esisteva nel suo mondo, ma sapeva anche che se ci avesse creduto, forse la sua fantasia si sarebbe avverata.
In fondo, siamo in una fanfiction.
Ragionò internamente la più bassa mentre la minuscola clessidra roteava attorno a sé stessa.
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La piccola di due anni aveva impugnato un pennarello rosa acceso; in un attimo di distrazione da parte della madre, Y/N ne approfittò per dare sfoggio del suo lato artistico.
Premendo la punta del colore sul muro, la bambina cominciò a disegnare un enorme fiore, un sorriso estremamente compiaciuto era dipinto sul suo volto paffuto.
"Y/N QUANTE VOLTE TI HO DETTO CHE NON DEVI DISEGNARE SUL MU-"
━─━─━─≪ ⏳ ≫─━─━─━
"Ferma ferma sei tornata troppo indietro! Hai ancora il pannolino qui!" Urlò Jungkook ridendo divertito.
"È vero... però hai visto? Funziona!" Y/N saltò emozionata.
"Funziona perché in questo capitolo a quanto pare possiamo fare tutto. Posso anche mandare a quel paese tutte quelle persone che hanno tentato di copiare la nostra storia?"
"Jungkook non parliamo di cose spiacevoli... almeno per-"
"Okay andate a fanculo stro-"
Y/N colpì subito il marito, in un vano tentativo di evitare la catastrofe.
"Kookie! Ti ho detto di non affrontare argomenti spiacevoli, almeno per oggi!" Y/N lo rimproverò.
La ragazza ottenne dal corvino una serie di sbuffi, ma Jungkook ancora una volta assecondò la moglie quel giorno e annuì incerto.
"Va bene... ma devo comunque fare un discorsetto su questa cosa."
"Questa non è la sede giusta Kook."
"Allora ci becchiamo tutti in tribunale." Brontolò Jungkook, Y/N rise pensando che il marito stesse scherzando, non aveva compreso che invece il corvino fosse terribilmente serio sulla questione.
"Hai visto però quanto ero caruccia?" Y/N gli chiese facendo di nuovo la voce da bambina, Jungkook ridacchiò intenerito e con la mano scompigliò dolcemente i lunghi capelli della sua metà.
"Molto... sembravi Anong, cazzo era la tua fottuta fotocopia!"
"Sì, quando Anong aveva due anni era identica a me."
"E tua madre era spaventosa proprio come me la ricordavo." Commentò Jungkook fingendo di avere i brividi, ricevendo subito uno scappellotto dalla più bassa.
"Okay, riproviamo... questa volta bastano pochi giri."
"Al contrario però tesoro, avevi due anni in quel flashback."
Y/N annuì e si apprestò a girare nuovamente la minuscola clessidra, sperando che quella fosse la volta buona.
━─━─━─≪ ⏳ ≫─━─━─━
Erano trascorsi solo due giorni da quando Y/N si era trasferita assieme ai genitori nella nuova città.
La piccola non aveva ancora avuto la possibilità di vedere Seoul; sua mamma non aveva fatto altro che elogiare la capitale, parlando di quanto fosse bellissimo quel posto, magico e pieno di cose nuove da scoprire.
Ma la bambina non era per niente convinta delle parole della donna più grande, lei per il momento aveva visto solo l'appartamento vuoto in cui avrebbe dovuto trascorrere i seguenti anni della sua vita, e non le piaceva affatto.
Però a Y/N non dispiaceva la sua cameretta, poiché i genitori l'avevano decorata secondo i suoi gusti: avevano riempito lo spazio di peluche, avevano verniciato le pareti di un rosa pallido, una tonalità molto delicata che la bambina amava particolarmente, avevano messo alla finestra delle tende dalla fantasia allegra e variopinta e avevano aggiunto ulteriore colore attaccando ai muri poster di anime giapponesi, i preferiti della figlia.
Y/N quando era entrata per la prima volta era rimasta impressionata, e forse avrebbe potuto vivere volentieri in quella stanzetta... ma solo nella stanza; tutto l'ambiente esterno non era di suo gradimento.
La bambina si sentiva triste, aveva dovuto abbandonare la sua amica e compagna di giochi quando il papà aveva cercato di spiegarle che per lavoro, si sarebbero dovuti trasferire tutti e tre a Seoul.
No, questo Y/N non lo aveva accettato e mai lo avrebbe fatto.
L'unica cosa positiva per lei era che avrebbe potuto vedere più spesso la cuginetta Rose, che solitamente vedeva solo per le feste data la distanza che le divideva.
Adesso le due bambine invece abitavano nella stessa città, e avevano la possibilità di giocare di più assieme.
Ma a parte questo, Y/N odiava questo enorme e radicale cambiamento; per questo motivo da due giorni sul visetto tondo della bimba era impresso un broncio arrabbiato.
La mamma tentava di far sorridere sua figlia, di risollevarle l'umore raccontandole che a scuola avrebbe potuto fare amicizia con tante altre bambine.
Ma Y/N non era d'accordo con quel che diceva sua madre, sapeva di essere molto timida e insicura e che avrebbe faticato a fare nuove amicizie.
"Y/N vieni un attimo qua!" La signora richiamò la bambina, che sbuffando uscì dalla sua stanza piena di giochi.
"Ho preparato una torta al cioccolato e ne voglio portare un pezzo ai vicini che abitano nell'appartamento di fronte al nostro, ho visto che hanno un bambino che ha più o meno la tua età, chissà magari è simpatico e puoi farci-"
"GNO!"
Y/N si voltò e con le sue gambette minuscole corse via, chiudendosi dentro la sua camera.
La mamma sospirò, sapeva già che la bambina avrebbe reagito così.
Si diresse verso la cameretta della piccola, aprì la porta ed entrò, trovando la figura della minore nascosta sotto le coperte.
"Tesoro, stai cercando di nasconderti?" La mamma rise, ma con un gesto rapido e secco rimosse il caldo piumone dal corpo della piccola.
"Dai, mettiti le scarpe che andiamo a conoscere i nuovi vicini." Disse la signora.
Quest'ultima venne accolta da un'espressione a dir poco furiosa di Y/N, ma la più grande fece finta di nulla e le ordinò pure di sbrigarsi.
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La signora Jeon stava cominciando a preparare tutto l'occorrente per la cena di quella sera; c'era ancora un bel po' di tempo, ma alla donna piaceva essere in anticipo e fare le cose subito per poi riposarsi dopo.
Jungkook stava giocando alla play, era distratto grazie al nuovo videogioco che il nonno gli aveva regalato per il compleanno; il fratello maggiore invece quel giorno era a cena a casa di un amico e il signor Jeon ancora non era rientrato dal lavoro, quindi l'appartamento era immenso nel totale silenzio.
Questo però fino a quando il suono del citofono non si intromise, spezzando l'assenza di rumori e attirando l'attenzione della padrona di casa.
"Oh, buonasera!" Salutò con un po' di sorpresa la signora Jeon, riconobbe immediatamente il volto della nuova vicina di casa, l'aveva intravista nei giorni precedenti ma non aveva mai avuto l'occasione di presentarsi.
La mamma di Y/N salutò educatamente la mamma di Jungkook, le porse un'enorme fettona di torta che venne accolta calorosamente dall'altra donna.
Dopo aver parlato un pochino, la signora Jeon rivolse la sua attenzione sulla piccola.
"Quindi tu sei Y/N? Che carina che sei!" La donna si complimentò con la bambina, ma quest'ultima intimorita si nascose dietro le gambe di sua madre.
"Y/N non fare così... saluta la signora Jeon." Le disse la mamma, non ottenendo alcuna risposta dalla minore.
"La scusi, è molto timida e ancora si deve abituare, è tutto nuovo per lei." La donna disse successivamente e la signora Jeon le sorrise dicendole che fosse tutto a posto, comprendeva appieno lo stato agitato della bambina.
La signora Jeon invitò le due ad entrare per offrire loro una tazza di thè; la mamma di Y/N in un primo momento rifiutò non volendo risultare un disturbo ma la signora insistette, così la mamma di Y/N accettò, con sommo disappunto da parte della più piccola.
"Ha sei anni? Allora ha la stessa età del mio Jungkook! Aspettate un attimo, lo vado a chiamare." Esclamò la signora Jeon, contenta che la bambina fosse una coetanea di suo figlio.
Appena le due rimasero sole, la mamma cercò di convincere Y/N a parlare e tentare di essere gentile con il bambino.
"Forse andrete nella stessa classe dato che anche lui ha sei anni come te... prova a farci amicizia, anche perché vedrai spesso questo bambino, abita di fronte a noi." La donna parlò, ma la bambina continuò a fare scena muta, portando sua madre a gemere pesantemente.
La signora Jeon ritornò dalle due con il bambino al seguito, un broncio scocciato aveva preso forma sul visetto di Jungkook perché aveva dovuto interrompere il videogioco.
Y/N osservò attentamente il volto del corvino; la frangia nera pece ricadeva morbida sui suoi grandi occhi a cerbiatto, ma essi erano assottigliati per il fastidio che il bambino stava provando in quel momento e di conseguenza anche la piccola affinò i suoi occhi, mostrando diffidenza nei confronti del maschietto.
Quando Jungkook notò la bambina emise un piccolo sbuffo; era una femmina e il corvino avrebbe voluto avere come vicino un maschio, così da poter giocare ai videogames assieme a qualcuno.
Per il piccolo Y/N era la classica bambina che giocava solo con le bambole, non la credeva capace di giocare alla play e quindi non riuscì a prenderla in considerazione come possibile compagna di giochi.
La signora Jeon portò Jungkook davanti a sé, e posando le mani sulle spalle del bimbo lo presentò alla loro piccola vicina di casa.
"Y/N, lui è Jungkook. Ha la tua stessa età quindi-"
"Mamma, è una femmina!" Jungkook esclamò sempre più infastidito, l'indice era puntato sulla figura di Y/N, che rimase in silenzio ma fulminò con un'occhiataccia il bambino.
"Jungkook."
"Non possiamo giocare insieme!"
"Non dire così, certo che potete giocare insieme!" Ribatté la signora Jeon, ma il corvino parve fermo sulle proprie idee.
"Ma no! Non sa neanche come sia fatto un joystick!"
Il bambino si girò e scappò via, sotto lo sguardo severo della signora Jeon che si ripromise dentro di sé di fargli una bella ramanzina, non appena le ospiti sarebbero andate via.
La mamma di Y/N sorrise sentendosi un po' a disagio, sperava che la sua piccola potesse fare amicizia ma aveva compreso che il maschietto non fosse molto propenso, mentre Y/N non vedeva l'ora di andare via, aveva trovato Jungkook davvero antipatico e maleducato e non voleva avere nulla a che fare con lui.
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"Davvero non volevi avere a che fare con me?"
"Kookie... eri scappato via come se fossi disgustato del fatto che fossi una femmina."
"Ehi, ero piccolo okay?"
Piccolo e stupido...
Pensò Y/N.
"Perché hai bloccato il flashback comunque?" Domandò la più bassa confusa.
"Perché dovevamo solo far vedere come ci siamo conosciuti, no?"
"Sì ma-"
"Ora possiamo andare a scopare."
"Jungkook. Sono sicura che il pubblico voglia vedere come abbiamo fatto a diventare amici."
"Uffa, questo non lo avevi detto prima..." Jungkook si lamentò come un bambino.
"Davvero? Avrei dovuto precisarlo? È ovvio che gli spettatori vogliano vedere come siamo diventati amici, qui ancora non ci siamo scambiati una parola!"
"Okay okay... facciamo ripartire il flashback allora. Ma dopo per rimediare dovrai farmi un pompi-"
"Kook." Y/N trucidò con lo sguardo il marito, che scoppiò a ridere per l'ennesima volta.
"Credimi, gli spettatori non vedano l'ora che arrivi quel momento." Ammiccò il corvino.
"Ne dobbiamo approfittare poi, dato che Anong e Bae sono dai nonni." Jungkook continuò, ricordando a Y/N che avrebbero dovuto cogliere l'occasione al volo.
"Kookie... potrai farmi quel che vuoi dopo va bene? Prima finiamo di mostrare la parte principale di questo capitolo."
Le parole di Y/N rallegrarono Jungkook; la fanciulla non sapeva che quel che aveva appena detto le si sarebbe ritorto contro, ma al momento non ci volle minimamente pensare poiché troppo concentrata a mostrare l'intera fetta del loro passato.
Jungkook si ammutolì e indicò la giratempo, dentro la sua testa il maschio si stava già immaginando tutte le cose che avrebbe fatto alla sua dolce metà.
Le dita di Y/N tornarono alle estremità della piccola clessidra e con un veloce e circolare movimento il flashback ripartì.
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La signora Jeon si scusò immediatamente con le sue ospiti; provava rammarico e vergogna per il comportamento di Jungkook, e la madre di Y/N la tranquillizzò, dicendo che il bambino era piccolo e che adesso la pensava così, ma che tra qualche anno avrebbe apprezzato e anche molto le femminucce.
Y/N tirò la manica del cardigan della mamma, non appena questa si voltò verso di lei la piccola dopo molto tempo parlò.
"Mamma voglio andare a casa..." Bisbigliò con un filo di voce, la signora Jeon non riuscì ad udire cosa disse la piccolina ma rimase intenerita, trovava la bambina terribilmente adorabile.
"Amore, tra poco andiamo su... un altro po' di pazienza."
La vecchia casa...
Pensò la minore ma non lo esternò, rimase seduta accanto alla mamma con gli occhi lucidi e il capo chino, nel frattempo che le due donne parlarono tra loro.
La mamma di Y/N capendo che la piccola non si trovasse a suo agio ringraziò la signora Jeon per essere stata così gentile e tornarono nella propria abitazione.
"Y/N andrai nella stessa scuola di Jungkook, quindi c'è un'alta probabilità che potreste essere compagni di classe. Perché la prossima volta non provi a parlar-"
"È un maschio." Asserì immediatamente la bambina senza batter ciglio.
"E quindi? Potreste comunque andare d'accordo e giocare insieme!"
"È un maschio ed è antipatico!" Y/N gridò, e senza aspettare la risposta della mamma la bambina corse in camera sua.
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Il mattino dopo la mamma aiutò Y/N a prepararsi per il suo primo giorno di scuola.
La piccola era molto nervosa, poiché l'anno scolastico era già iniziato e sapeva che tutti i suoi compagni di classe si conoscevano tra loro, mentre lei invece sarebbe stata etichettata come 'quella nuova'.
"Amore, sei agitata? Dai sono certo che andrà tutto bene!" Il papà sorrise dolcemente alla bambina, ma quest'ultima storse il naso contrariata, poco convinta delle parole dell'adulto.
"Perché non posso andare nella stessa scuola di Rose unnie?" Y/N domandò, ancora non riusciva a comprendere perché non potesse andare a scuola con la cugina.
"Perché Rose frequenta una scuola molto distante da casa, e noi abbiamo deciso di iscriverti alla scuola elementare più vicina, così la mattina papà può accompagnarti senza correre il rischio di arrivare in ritardo al lavoro." Spiegò gentilmente la mamma.
"Ma sarò sola..." Sussurrò Y/N intimorita.
"Non sarai sola, ci sarà Jungkook!" La mamma esclamò.
La signora sapeva che era un azzardo puntare sul loro piccolo vicino di casa, dato che il giorno precedente il primo incontro tra i due bambini non fosse andato benissimo.
Ma non sapeva più a cosa aggrapparsi, sperava che continuando a parlare di Jungkook Y/N si sarebbe convinta e avrebbe cercato di conoscerlo un po' di più.
Ma tutto ciò che ottenne dalla bambina fu solo un'espressione colma di disprezzo.
"È antipatico. Ed è un maschio." Ripeté di nuovo la piccola.
"Ehi, guarda che anch'io sono un maschio!" Scherzò il papà, ridendo delle motivazioni futili della figlia.
"Ma tu sei vecchio e simpatico."
Mi ha appena dato del vecchio?
Ragionò il padre di Y/N dentro di sé, in sottofondo udì la risatina soffocata della moglie.
Il trillo del campanello attirò l'attenzione dell'intera famiglia; la mamma dopo aver chiesto al marito di aiutare Y/N a legarsi i lacci delle scarpe, andò ad aprire.
Sorrise quando trovò dietro la porta la loro vicina di casa, la signora Jeon.
"Siccome mi hai detto ieri che Y/N frequenterà la stessa scuola di Jungkook, ho pensato che potessimo andare insieme, così da usare una macchina sola."
La madre di Y/N ci pensò un po' su; intravide la minuscola figura di Jungkook nascondersi dietro le gambe della donna e sorrise, trovava carino il piccolo corvino anche se aveva risposto in quel modo il giorno prima.
Quando la signora Jeon aggiunse che avrebbero potuto fare colazione assieme prima di portare i bambini a scuola, la madre di Y/N accettò, speranzosa che quella fosse una buona opportunità per far avvicinare i due piccoli.
Così la donna spiegò al marito che per quel giorno avrebbe accompagnato lei Y/N a scuola; l'uomo annuì e si chinò per dare un bacio alla figlia, augurandole di passare una buona giornata.
"Non andiamo insieme papà?" La piccola chiese quando vide il padre dirigersi verso la porta.
"No amore, andiamo insieme a Jungkook e sua mamma, ci stanno aspettando di sotto. Metto le scarpe e usciamo anche noi." Spiegò la madre andando di corsa a prendere gli stivali che aveva lasciato nella scarpiera.
Non vide l'occhiataccia che la bambina le aveva lanciato, non appena aveva menzionato il nome del bambino dai capelli color nero pece.
"Faremo colazione fuori, contenta? Puoi scegliere quello che vuoi amore." Disse la mamma mentre le due aspettarono di raggiungere il piano terra.
La bambina però non rispose, e appena le porte dell'ascensore si aprirono sospirò pesantemente; la figura di Jungkook era proprio davanti a lei, poggiata al muro con le mani dentro le tasche del suo cappottino blu.
Il corvino assottigliò finemente gli occhi, rivolse uno sguardo non molto amichevole alla minore, che però non si fece problemi a ricambiare.
"Buongiorno Y/N!" La signora Jeon salutò allegramente la bambina.
"Buongiorno..." Sussurrò a bassa voce Y/N, la testa era chinata e gli occhi posati sulle sue scarpe.
La signora Jeon faticò a sentire la parola ma aveva capito che la bambina aveva ricambiato timidamente il saluto e trovò la vocina della minore troppo dolce e tenera.
Non appena sentì Y/N parlare Jungkook cambiò espressione; se prima questa era minacciosa, adesso era più... curiosa.
Era bastata la voce della bambina per far incuriosire il maschietto.
La signora Jeon condusse Y/N e sua madre verso la propria auto; le due donne chiacchierarono tra loro, i figli invece mantennero il totale silenzio.
Le due mamme continuarono a parlare anche durante il viaggio in macchina e quando entrarono nella deliziosa caffetteria, cercarono un tavolo dove sistemarsi per ordinare e consumare la colazione.
"Una cosa in comune ce l'avete, vi piace il cioccolato!" Ridacchiò la mamma di Y/N, aveva notato che anche Jungkook aveva preso la stessa brioche che stava addentando sua figlia.
Il corvino abbozzò un sorriso, non voleva mostrarsi maleducato con la signora anche perché il giorno precedente la mamma gli aveva fatto una sonora ramanzina per come si era comportato di fronte alle due nuove vicine.
La madre di Y/N si innamorò immediatamente del sorrisino di Jungkook, dentro di sé lo paragonò ad un coniglietto e sperava che un giorno quel sorriso lo potesse rivolgere anche a Y/N, non solo a lei.
La bambina invece non prestò attenzione alle persone sedute attorno a lei, divorò la brioche senza guardare in faccia a nessuno.
Dopo aver mangiato il dolce allungò il braccino per poter afferrare il suo latte al cacao, posizionato sul tavolino accanto al latte alla banana di Jungkook.
Ma nello stesso momento Jungkook sporse la mano per prendere il suo brick e involontariamente sfiorò quella di Y/N.
Appena le due manine si toccarono i bambini si guardarono e ritirarono le loro mani come se fossero rimasti scottati; le mamme non si erano accorte di niente, continuarono a bere il loro caffè e a parlare indisturbate.
Y/N allontanò lo sguardo dal viso di Jungkook spostandolo sul proprio grembo; il bambino al contrario continuò a fissare spudoratamente il viso rosso della femmina, si chiese dentro si sé perché fosse così imbarazzata e adesso la curiosità di lui nei confronti di lei era salita alle stelle.
Ma il latte alla banana in quel momento era più importante, quindi distolse l'attenzione dalla più piccola e afferrò la sua bevanda, che finì in meno di un secondo.
Dopodiché il corvino posò il brick vuoto sulla superficie del tavolino, notando che Y/N ancora non aveva toccato il suo; gli occhi grandi e curiosi di Jungkook si posarono nuovamente sulla bimba, e corrugò le sopracciglia nel vedere che la coetanea stesse continuando ad evitare il suo sguardo.
La minore si stava torturando le dita, giocando con la pelle morta che si trovava vicina alle unghie; era un chiaro segno di nervosismo per Y/N, che stava cercando in tutti i modi di non portarsi le dita alla bocca per mangiarsi quelle unghie così da rovinarle ulteriormente.
Jungkook sbuffò e Y/N lo udì benissimo; con la coda dell'occhio, senza rialzare la testa quest'ultima vide che il bambino, con un rapido movimento del braccio avvicinò il brick di latte al cacao verso il punto in cui lei era seduta.
A quel punto la più bassa con gli occhi lievemente spalancati sollevò il viso, lanciò un'occhiata confusa al suo vicino di casa.
"Se non lo bevi tu lo bevo io." Disse Jungkook senza peli sulla lingua.
"Jungkook! Ma ti sembrano i modi?" La signora Jeon, che assieme alla mamma di Y/N assistette alla scena, sentì le parole sfacciate del figlio e non perse tempo nel rimproverarlo.
Jungkook in risposta fece spallucce, ma la veloce azione che eseguì Y/N rubò la sua attenzione.
Un ghigno compiaciuto si formò sulle labbra del bambino, non appena la cannuccia affondò nel brick e la bambina cominciò a sorseggiare la fresca bevanda.
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Y/N il suo primo giorno di scuola scoprì che Jungkook era davvero un suo compagno di classe.
Ma questo non cambiò molto le cose dato che il corvino dentro la scuola faceva finta di non conoscerla, anzi si comportava come se la sua vicina di casa non esistesse.
E come la bambina aveva previsto, le amicizie si erano già formate.
La piccola era molto timida e difficilmente riusciva a socializzare con gli altri suoi coetanei; per di più le sembrava di essere osservata e giudicata da tutti, e non le piaceva affatto stare al centro dell'attenzione.
Trascorse qualche giorno ma la situazione non cambiò; Jungkook fingeva di non conoscerla, lei non parlava con nessuno e dentro di sé provava sempre più nostalgia per la vecchia scuola.
"Ma non parla mai?" Sussurrò Hayoon, un compagno di classe di Jungkook e Y/N.
"Forse è straniera e non capisce niente." Rispose il suo amico.
"Non è straniera e capisce eccome." Sospirò Jungkook, scosse la testa perché non sopportava la troppa timidezza di Y/N.
"Come fai a dirlo? Ci hai parlato?" Domandò Hayoon incuriosito.
"È la mia vicina di casa ma no, non ci ho mai parlato." Replicò il corvino, realizzando solo adesso che dopo ben cinque giorni ancora non aveva scambiato parola con la sua vicina.
Le aveva solo detto che se non avesse bevuto il latte al cacao lo avrebbe bevuto lui, e quella volta il maschio non ricevette nemmeno risposta.
E questo fatto lasciò Jungkook perplesso, lui piaceva a tutti, perché quel giorno Y/N non gli aveva risposto?
Comprese che forse la bambina era fin troppo insicura di sé stessa, avrebbe dovuto trovare un modo per sbloccarsi.
"Quindi non parla!" Si aggiunse alla conversazione un quarto ragazzino, Jungkook alzò gli occhi al cielo.
"Parla, ma con chi vuole lei!" Ribatté seccato il bambino, ricordando che ogni mattina Y/N dava educatamente il buongiorno a sua madre.
"Proviamo a-"
"Lasciatela in pace." Jungkook ringhiò.
Non seppe nemmeno lui perché reagì in quel modo, ma sapeva solo che non voleva che quella bambina venisse presa in giro solo perché tanto timida.
"Ma volevamo solo-"
"Sta lì seduta per i fatti suoi, non dà noia e non disturba nessuno, quindi lasciatela stare." Jungkook ribadì un'altra volta.
Hayoon stava per replicare quando il suono della campanella lo interruppe; la ricreazione era finita, e con molta lentezza e controvoglia i bambini tornarono ai loro posti per la lezione successiva.
Il giorno dopo la madre di Y/N le spiegò che quel pomeriggio sarebbe dovuta stare qualche ora dai Jeon, perché lei aveva una visita e non poteva portarla con sé.
"Mamma..." Y/N solo con gli occhi si lamentò, la donna sospirò ma accarezzò dolcemente i capelli della piccola e la rassicurò.
"Andrà bene dai, Jungkook non è così male, no?"
Il visetto di Y/N si accigliò.
La mamma ormai si era innamorata del piccolo Jungkook; ogni mattina il corvino salutava gentilmente la signora, regalandole un solare sorriso che faceva sciogliere il cuore della donna.
Ma con Y/N era diverso, Jungkook la evitava, non parlava con lei e la trattava come se fosse una sconosciuta, e questo la bambina lo aveva notato.
Y/N pensò che fosse anche un po' colpa sua poiché non gli rivolgeva mai la parola, ma anche lui faceva lo stesso e lei era troppo timida per prendere l'iniziativa e cominciare a parlare con lui.
Le due entrarono nell'ascensore, consapevoli che la signora Jeon e suo figlio le stessero aspettando al piano terra, di fronte all'entrata principale del palazzo.
Mentre i numeri dei piani continuarono a scendere Y/N rifletté dentro di sé; ora che sapeva che quel pomeriggio avrebbe dovuto passare qualche ora in compagnia di Jungkook, la piccoletta pensò che fosse arrivato il momento giusto per provare almeno a salutarlo.
La signora Jeon si era offerta di accompagnare a scuola più che volentieri Y/N, dato che la destinazione da raggiungere era la solita; la mamma della bambina accettò con grande piacere l'aiuto ma per i primi tempi decise di andare anche lei, aveva capito che sua figlia si trovasse ancora a disagio con i vicini.
Le porte dell'ascensore si aprirono e le due trovarono nello stesso punto in cui si incontravano sempre la signora Jeon e suo figlio.
La signora salutò con un sorriso la sua nuova amica oramai e la bambina.
Si avviarono tutti e quattro verso il parcheggio, Y/N aveva tentato di farsi coraggio ma non era riuscita a salutare Jungkook.
Durante il breve viaggio in macchina la bambina ogni tanto si girava verso il corvino; quest'ultimo aveva notato le veloci occhiate che la piccola gli lanciava, era confuso dal suo atteggiamento dato che solitamente lei non lo guardava mai, preferiva dedicare la sua attenzione sulla strada.
Ma Jungkook non le disse niente, non gli dava fastidio avere gli occhi di Y/N addosso, anzi... non gli dispiaceva affatto.
Il bambino infatti sorrise, era contento di non essere l'unico tra i due a provare curiosità verso l'altra parte.
Quella mattina un altro compagno di classe con cui Jungkook di solito andava d'accordo, decise di stuzzicare Y/N per ottenere una reazione.
La bambina però rimase seduta al proprio posto, non guardò il coetaneo neanche per sbaglio e questo infastidì parecchio il bambino che prese di mira la più bassa prendendola in giro perché stava sempre zitta, ridendo assieme agli altri bambini.
Jungkook strinse fortemente la mano in un pugno; quelli erano suoi amici, eppure era contrario a ciò che stavano facendo.
Avrebbe voluto prendere le difese di Y/N e ordinare loro di smetterla, ma il corvino non fece nulla.
Durante le ore seguenti il senso di colpa lo consumò, si ripromise tra sé che se qualcun'altro avesse preso in giro Y/N, lui si sarebbe messo in mezzo.
Non perché fosse affezionato alla bambina o tenesse particolarmente a lei, semplicemente per Jeon Jungkook quelle cose non si dovevano fare.
Non comprendeva il motivo di tale comportamento, lo vedeva ingiusto e a lui non piacevano le cose ingiuste.
Alla fine della giornata scolastica, quelli che Jungkook chiamava ""amici"" circondarono Y/N.
Non volevano farle del male fisico, ma continuavano a prenderla in giro e ad un certo punto, quando Jungkook vide gli occhi della bambina bagnarsi e riempirsi di lacrime, non capì più nulla.
Si fece largo tra gli altri bambini e con uno spintone allontanò il più robusto dalla figura della sua vicina.
"Smettetela!" Ringhiò il corvino, posizionandosi di fronte a Y/N così da proteggerla con il suo corpo.
I compagni di classe, ma anche la stessa Y/N rimasero stupiti dal gesto del bambino; Y/N sgranò gli occhi, se li asciugò strofinando le dita sopra di essi e con le guance leggermente più scure si accostò a Jungkook.
"Kookie, noi stavamo scherza-"
"No! Non si scherza così, è brutto!" Urlò Jungkook.
"Ma-"
"Tu sei brutto! E non mi chiamare Kookie, solo i miei amici possono e tu non lo sei più." Jungkook continuò, puntando il dito contro il più alto.
Dopodiché, sempre con l'indice alzato si rivolse agli altri maschietti che poco prima stavano ridendo di Y/N.
"E anche voi non siete più miei amici." Disse con tono risoluto e sicuro di sé.
Tutti i compagni di classe si misero a ridere e cominciarono a prendere in giro anche Jungkook, inventando una storia d'amore tra i due e accusandoli di baciarsi quando gli altri non guardavano.
Y/N era dispiaciuta per tutto l'accaduto, non voleva che di mezzo ci andasse anche il corvino ma quest'ultimo, sempre più furioso e senza controllo, si avventò sul compagno fisicamente più forzuto della classe.
Le risate cessarono immediatamente e la maestra arrivò di corsa per separare i due bambini; Jungkook aveva fatto piangere il compagno di classe, e quando si rialzò sorrise vittorioso, compiaciuto di vedere lo spavento attraverso gli occhi degli altri bambini.
Quel giorno Jeon Jungkook si beccò una nota sul diario e sul registro, ma si guadagnò anche il rispetto di tutta la classe perché nessuno voleva essere suo nemico dopo averlo visto così arrabbiato.
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"Oggi pomeriggio Y/N starà con noi, perché sua mamma non c'è e non può lasciarla da sola. Quindi cerca di essere gentile e gioca un po' con lei, okay?"
Jungkook sapeva che quella non era una richiesta, bensì un ordine.
Il bambino però annuì senza sospirare o sbuffare e la signora Jeon rimase contenta quando vide il figlio così accondiscendente.
Il suono del campanello stava a significare che Y/N era arrivata; Jungkook si sentì un po' teso ma al contempo era anche emozionato, voleva davvero giocare con qualcuno.
Sperava solo che Y/N riuscisse a capire come si giocasse ai videogiochi.
"Ciao Y/N! Jungkook ha detto che non vede l'ora di giocare con te!" Esclamò la signora Jeon.
Non l'ho mai detto...
Pensò il corvino, un cipiglio si formò sul suo viso.
Quel cipiglio però svanì presto, perché Y/N sorrise a sua madre e Jungkook rimase incantato.
Era la prima volta che la vedeva sorridere.
Sa sorridere?
Il bambino si chiese mentalmente, dopo giorni che vedeva la solita espressione quella per lui era una novità.
Jungkook entrò nella sua cameretta e Y/N lo seguì.
Ancora non si erano detti nulla ma il corvino non si sentiva già più nervoso come prima, adesso era tranquillo e si mise a sedere sul pavimento, il joystick si trovava già tra le sue mani.
D'altro canto Y/N era più agitata che mai; rimase ferma in piedi nell'angolino della stanza, osservò rapita la spropositata quantità di manga posti sulle mensole.
Lei amava i manga giapponesi, ne aveva tantissimi ed era uno dei pochi vizi che sua mamma le permetteva di avere.
Jungkook avviò il gioco e l'audio elevato spinse Y/N a distogliere l'attenzione dai manga per posarla sullo schermo.
"Quello è il nuovo gioco di Dragonball?"
Jungkook si pietrificò.
Il corvino si voltò verso la bambina, la quale invece stava osservando con estremo interesse il nuovo videogioco di uno dei suoi anime preferiti.
"Lo conosci?" Chiese Jungkook, più stupito che mai.
"Dragonball? Chi non lo conosce?
Lo guardo tutti i giorni quando torno da scuola."
"Anch'io!" Esclamò il maschio.
Lo scambio di battute si bloccò per alcuni secondi; Y/N sentendosi troppo osservata abbassò la testa e tornò a torturarsi le unghie come era solita fare quando era troppo nervosa.
Jungkook invece si mordicchiò il labbro inferiore, seguì i movimenti della piccola e inarcò un sopracciglio quando la vide fare la stessa medesima cosa che faceva sempre.
"Vuoi giocare?"
Il più alto porse alla bambina il joystick, ne aveva due e potevano giocare assieme.
Y/N guardò incerta il joystick, poi guardò gli occhi a cerbiatto di Jungkook; annuì debolmente e con passo lento si avvicinò al coetaneo.
La piccola si sedette al suo fianco, non vide il sorriso soddisfatto che si stampò sul volto del maschietto.
"Sai come si gioca?" Jungkook fece lo sbruffone, ma Y/N lo prese in contropiede.
"Certo, gioco sempre alla play quando vado a casa di mia cugina."
Jungkook deglutì, non si aspettava una risposta simile, soprattutto non si aspettava un tono così saccente da parte di quella bambina che ai suoi occhi aveva l'aria di essere sempre spaventata.
Una scintilla di competitività nacque nelle scure sfere di Jungkook, e con sguardo di sfida parlò.
"Bene, allora giochiamo!"
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"Come hai fatto a fare quella mossa??"
Jungkook avrebbe voluto lanciare il joystick contro lo schermo della televisione ma si trattenne.
Aveva perso per la prima volta, e lui non perdeva mai.
Ma non solo aveva perso, la sua sfidante aveva appena usato con il suo personaggio una mossa difficilissima che nemmeno lui sapeva fare.
"Non lo so." Rispose sinceramente la bambina.
"Come non lo sai??" Jungkook insistette sempre più incredulo.
"Non lo so, io... io ho solo premuto tutti i tasti insieme."
Jungkook si sbatté il joystick in fronte, subito dopo gemette dal dolore per il colpo subìto.
"Avevi detto che sapevi come si giocava!"
"So come si gioca alla play, ma io è la prima volta che gioco a questo gioco! Mia cugina ha Tekken!"
"Aspetta... conosci Tekken? Io ho anche il nuovo gioco di quello!"
"Oh, davvero?" Domandò Y/N, gli occhi brillarono perché quando andava a trovare Rose giocavano sempre alla solita versione, una delle più vecchie.
"Ci giochiamo dopo però, prima mi devi la rivincita." Borbottò Jungkook e senza neanche aspettare la risposta di Y/N premette start per un altro incontro.
Ma dopo pochi minuti...
"ANCORA???"
Jungkook scattò in piedi all'improvviso.
Non era arrabbiato, era solo tanto sbalordito; non immaginava che la sua timida e silenziosa vicina di casa fosse così brava con i videogames.
"Dimmi come hai fatto!"
"Ma non lo so!"
"Come puoi non saperlo! È la seconda volta che fai quella mossa!"
"Io non faccio altro che premere tutti i tasti insieme!"
I due bambini cominciarono a urlare e questo attirò l'attenzione della signora Jeon, che preoccupata intervenne subito per controllare che tutto stesse procedendo bene.
"Ragazzi?" La donna mormorò, facendo capolino da dietro la porta.
"Che c'è mamma?"
La signora Jeon scrutò attentamente la scena davanti a sé; Jungkook si trovava in piedi davanti alla tv, ma Y/N era comodamente seduta sul pavimento, sopra uno dei cuscini che il corvino le aveva dato poco prima.
Entrambi avevano il joystick tra le mani, e la mamma di Jungkook capì che i due non solo stessero cominciando ad interagire tra loro, ma stavano anche giocando come se fossero amici da una vita.
"State giocando?"
"Sì, ma Y/N sta imbrogliando!"
"Non è vero!"
La signora Jeon ridacchiò; conosceva bene suo figlio, sapeva quanto fosse competitivo e che non sapeva perdere.
"Secondo me sei tu che non sai perdere tesoro." La mamma lo prese in giro, ottenendo uno sbuffo dal più piccolo.
"Comunque bambini, giocate ma mantenete i toni bassi okay?"
"Sì sì va bene, ora vai mamma."
Il piccolo Jungkook non si fece problemi a cacciare la madre dalla sua cameretta.
In un altro momento la signora Jeon lo avrebbe rimproverato ma siccome era troppo felice che i due bambini si fossero avvicinati, assecondò i capricci del figlio e se ne andò, lasciando però la porta aperta.
Non si fidava molto del corvino, il suo lato competitivo a volte la preoccupava.
"Allora, ora giochi da sola e io ti guardo." Ordinò Jungkook con tono arrogante.
Appena udì le parole del maschio Y/N arrossì.
Non le piaceva stare al centro dell'attenzione, si sentiva sotto pressione e giudicata e questo la rendeva molto nervosa.
"No!"
"Perché no?"
"Perché devo giocare da sola? Gioca anche tu!"
"Devo vedere quali tasti premi per fare quella mossa, quindi gioca!"
"No!" Esclamò ancora la bambina, Jungkook sollevò un sopracciglio seccato.
"Tanto timida quanto testarda." Sussurrò il corvino e Y/N essendo vicina a lui lo sentì perfettamente ma non rispose, si limitò a guardarlo male.
"Ti ho aiutata oggi a scuola, quindi me lo devi!" Jungkook insistette, ricordando alla più bassa il momento in cui quella mattina lui venne in suo soccorso.
Il cuore di Y/N sussultò.
Quel che Jungkook le disse la fece riflettere; quella mattina il corvino l'aveva davvero aiutata, se non fosse stato per lui gli altri compagni di classe avrebbero continuato a tormentarla.
La piccola non lo aveva mai ringraziato a voce, ma dentro di sé era immensamente grata al più alto, lui l'aveva difesa ed era stato l'unico a prendere le sue parti, facendole capire che non era così sola come aveva sempre pensato.
La minore deglutì ansiosa, avrebbe potuto ringraziarlo esaudendo la sua richiesta (che tanto richiesta non era) ma si vergognava a giocare da sola sapendo di avere quei luminosi occhi a cerbiatto puntati sulla propria figura.
Messa alle strette e profondamente confusa su quel che avrebbe dovuto fare, gli occhi di Y/N divennero improvvisamente lucidi e Jungkook appena lo notò sentì qualcosa dentro di lui farsi sempre più pesante.
Un peso doloroso e massiccio si formò all'altezza del petto; Jungkook non sapeva cosa fosse, sapeva solo che quella sensazione non gli piaceva quindi si affrettò a rimediare.
Si alzò di nuovo e tolse il disco dalla play, per poi metterne subito un altro.
"Giochiamo a Tekken, ti piace no?" Jungkook si rivolse a Y/N, sedendosi di nuovo accanto a lei.
Y/N sbatté ripetutamente le palpebre; annuì all'istante mentre con la manica della maglia si asciugò gli occhi e sorrise contenta, perché quel gioco le piaceva davvero tanto.
Di colpo, quel peso che stringeva il cuore di Jungkook si dissolse.
Il piccolo forse aveva già capito, che quella bambina sarebbe diventata molto importante per lui.
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"Ricordo che quel giorno avevi detto anche che non ero male, nonostante fossi una femmina." Rimembrò Y/N ad alta voce, facendo ridere il marito.
"Ero un coglione okay, ma ero tanto carino ed ero già molto protettivo nei tuoi confronti, e nemmeno ti conoscevo!"
"Mi conoscevi, solo che non ci eravamo mai parlati."
"Adesso che ci penso, mi sono preso un sacco di note a causa tua."
"A causa mia?"
"Sì, prima del tuo arrivo ero amico di tutti.
Poi sei arrivata tu, gli altri bambini più coglioni di me ti prendevano in giro perché stavi sempre zitta e io non potevo stare fermo a guardare, dovevo fare qualcosa."
Y/N sorrise, allungò il viso e scoccò un bacio sulla guancia di Jungkook, che guardò la moglie con occhi innamorati.
"Avevo solo sei anni ma sapevo che eri un bimbo speciale." Sussurrò la più bassa, il sorriso di Jungkook si allargò a dismisura.
"Anch'io sapevo che eri una bimba speciale... la mia bimba speciale." Ammiccò il corvino.
Le labbra di Jungkook si incollarono subito sopra quelle di Y/N; le premette dolcemente, ma quel bacio divenne in breve tempo rude e passionale.
La bocca di lui si mosse avida e affamata su quella di lei, la lingua si inoltrò facilmente nella cavità orale della giovane per rincorrere e stuzzicare la gemella.
Jungkook si staccò mettendo fine a quel bacio bagnato, le mani afferrarono bisognose i fianchi morbidi della sua metà.
"Adesso... direi che è arrivato il momento che il pubblico ha tanto desiderato." Sibilò malizioso Jungkook, i suoi occhi erano pregni di seduzione e voglia.
"Il pubblico o tu?" Chiese Y/N sorridendo.
"Mh... forse entrambi?" Replicò il marito sempre più voglioso.
Jungkook eliminò la pochissima distanza che divideva lui e Y/N; si accostò così tanto a lei da schiacciare totalmente il suo corpo contro quella della moglie; quest'ultima percepì l'erezione spessa che stava crescendo sempre di più sotto il cavallo dei pantaloni del corvino.
Y/N cominciò a sentire caldo, tanto caldo.
Si morse l'interno della guancia, per lei era impossibile resistere a suo marito, soprattutto quando lui la provocava in questo modo.
Nel vedere il rossore sul viso della moglie Jungkook sogghignò e si chinò su di lei, avvicinò la bocca al suo orecchio.
"Dobbiamo festeggiare questo grosso traguardo no?" La stuzzicò.
"E lo festeggiamo con qualcosa di ancora più grosso?" Y/N ribatté e Jungkook mugolò, estremamente compiaciuto per la risposta.
"Oh amore... ti regalerò un sacco di orgasmi solo per questa risposta." L'uomo sussurrò, poté sentire l'ego innalzarsi alle stelle per le parole pronunciate da Y/N.
Le mani del maschio dai fianchi della moglie si spostarono e finirono sul sedere; Jungkook palpò violentemente il culo di Y/N, giocò con le morbide natiche della sua metà, non vedeva l'ora di assaporare e mordere quella pelle soffice e vellutata.
"Ti amo tanto Kookie." Y/N sorrise dolcemente, nonostante avesse le mani del marito che stavano impastando il suo sedere.
"Ti amo tanto anch'io piccola mia."
Jungkook senza alcuna fatica sollevò Y/N e avvolgendola tra le proprie braccia si diresse verso la loro camera da letto.
Ma l'improvviso suono del citofono spezzò l'atmosfera carica di lussuria che si era creata.
"Chi cazzo è ora?" Ringhiò il corvino, incredulo che qualcuno stesse dietro la porta del loro appartamento proprio in quel momento.
"Non so, andiamo a vede-"
La voce di Y/N le morì in gola, poiché Jungkook la bloccò infilando immediatamente la lingua dentro la sua bocca.
"Non me ne fotte proprio un cazzo piccola, chiunque sia può anche rimanere là e sentire. Adesso è arrivato il momento che-"
La persona alla porta cominciò a suonare ininterrottamente il campanello, il dito rimase premuto per far sì che il trillo risuonasse all'interno dell'appartamento senza mai fermarsi.
Jungkook imprecò, aveva capito benissimo chi fosse perché conosceva solo una persona capace di fare così e disturbare non solo loro, ma anche l'intero vicinato.
"Vai ad aprire tu, altrimenti potrei dare un pugno a Taehyung e non scherzo!" Ringhiò il corvino.
Y/N andò ad aprire, sinceramente dispiaciuta perché anche lei come Jungkook aspettava con impazienza quel momento.
La fanciulla aprì, rimase stupita nel vedere non solo Taehyung, ma anche tutti gli altri.
"Ma... avevamo organizzato qualcosa?" Domandò Y/N confusa.
"Ma come? Yoongi hyung ha detto che avete organizzato una festa per festeggiare tutti assieme il milione di views!" Spiegò Taehyung.
Y/N non aveva detto niente del genere.
Aveva intenzione di festeggiare sì, ma prima in intimità con Jungkook, e dopo con tutti i loro amici, compresi i bambini.
La ragazza stava per aprire bocca ma la voce alterata di Jungkook riecheggiò dietro di lei.
"MIN YOONGI SEI UN BASTARDO LO HAI FATTO APPOSTA!"
Yoongi sogghignò, un sorrisino malvagio svolazzò sul suo viso e abbracciò da dietro la sua Minhee, che come tutti gli altri era convinta che ci fosse una festa a casa Jeon, e invece non era così.
"Così la prossima volta impari a dire che la tua storia è più bella della mia."
"Guarda che ho detto la verità hyung. Non è colpa mia, il pubblico regna sovrano."
"La vostra storia piace di più solo perché scopate come conigli!" Ribatté il più grande.
"Ehi ehi... basta. Siamo qui per festeggiare no? Un milione di views è un traguardo molto importante!" Si intromise Hoseok.
"E poi diciamo la verità... la vostra storia piace tanto ma solo perché il pubblico non conosce ancora la nostra." Taehyung mormorò, posando una mano sulla vita di Rose e attirando così la fidanzata a sé.
"La convinzione fotte Tae." Jungkook lo provocò.
"Kook, hai per caso una torcia in tasca?" Jimin fece notare l'evidente rigonfiamento dell'amico, reso ancora più visibile perché il corvino stava indossando un semplice paio di pantaloni di una tuta.
"Stavamo per festeggiare a modo nostro ma voi avete rovinato tutto!" Jungkook grugnì furioso.
"Guarda che Yoongi ci ha detto-"
"Okay, Yoongi ha rovinato tutto!" Il corvino si corresse.
"Felice di avervi rovinato la festa." Si vantò il maggiore.
"Ma io cosa c'entro? Ho difeso la vostra storia definendola molto dolce e romantica!" Y/N si lamentò.
"Mi spiace Y/N, ma sei sposata con lui quindi ci vai di mezzo anche tu." Yoongi replicò senza tanti giri di parole, scatenando le risate di tutti gli altri, tranne che dei due padroni di casa.
"Chiudigli la porta in faccia!" Urlò Jungkook irato.
"Kook non posso chiudere la porta in faccia ai nostri amici!"
"Lo farò io allora."
Jungkook spostò Y/N di lato e si affrettò a chiudere la porta ma Taehyung fu veloce e la spinse contro il corvino per tenerla aperta; il più piccolo aveva più forza nelle braccia e stava riuscendo nel suo intento, ma a quel punto si aggiunsero anche Yoongi e Namjoon.
I due amici più grandi aiutarono Taehyung e insieme riuscirono a spalancare la porta di casa Jeon, una marea di parolacce e altri termini poco carini uscirono dalla bocca di Jungkook.
"Io non vi conosco..." Sussurrò Hoseok.
L'uomo chiuse gli occhi e poggiò il viso contro la spalla di Yun, che nel frattempo stava ridendo divertita insieme a Minhee.
Rose come Hoseok chiuse gli occhi e si sbatté una mano sulla fronte, sapeva che il suo fidanzato quando ci si metteva diventava un completo bambinone, ma non credeva che anche Yoongi e Namjoon potessero comportarsi così.
Evidentemente invecchiando sono peggiorati.
Pensò la rossa.
"Dai, fateci entrare prima che qualche vicino esca per lamentarsi degli schiamazzi." Jin parlò con voce pacata.
"Ci sono abituati dato che li sentono scopare da anni." Yoongi continuò a mettere il dito nella piaga.
"Wow hyung, non si nota per nulla il tuo lato rancoroso sai?" Jungkook scherzò con tono ironico.
"Io non sono rancoroso."
"Sì invece."
"Okay basta!" Y/N sospirò; fece cenno ai suoi amici di entrare in casa, cercando di non considerare le continue lamentele del marito.
"Sei troppo buona e ospitale, io li avrei lasciati tutti fuori." Sussurrò Jungkook alla moglie, tentando di non farsi sentire dagli altri.
"Eddai, sono venuti per festeggiare e comunque dovremmo passare questo bellissimo momento tutti insieme!"
Il corvino lanciò uno sguardo torvo alla moglie e con il dito indicò il cavallo dei pantaloni; Y/N sentì il suo volto, ma anche la zona del suo basso ventre scaldarsi.
"Lui non è d'accordo."
"Kookie..."
Y/N sorrise anche se pure lei non vedeva l'ora di fare l'amore con suo marito, ma non si aspettava la presenza dei loro amici e non li avrebbe mai mandati via per avere un po' d'intimità con Jungkook.
Quest'ultima poggiò le mani sulle sue spalle e si alzò sulle punte dei piedi; baciò prima il naso di Jungkook, che subito dopo arricciò sembrando agli occhi di Y/N un adorabile coniglio, dopodiché le labbra della ragazza sfiorarono quelle del più alto.
"Appena se ne andranno... potrai farmi tutto quello che vuoi." Y/N bisbigliò dolcemente.
"Ma io non voglio aspettare..." Jungkook fece i capricci come un bambino, sporse appositamente il labbro inferiore facendo così ridacchiare Y/N, che non resistette e scoccò un altro bacio sulla sua bocca.
"Tua madre terrà Anong e Bae fino a domani mattina, quindi abbiamo un sacco di tempo per noi." Y/N gli ricordò, ma Jungkook ripeté la stessa cosa, aggiungendo anche che l'attesa per lui sarebbe stata una tortura.
"Y/N davvero... il cazzo sta andando a fuoco." L'uomo disse con un filo di voce.
Jungkook sogghignò nel vedere il volto di Y/N diventare color ciliegia, la più bassa si scaldò sempre di più ma era consapevole che avrebbe dovuto controllarsi, nel loro salotto erano seduti tutti i loro amici.
"Kook-"
"La finite di flirtare davanti a noi? Non siete per niente ospitali!" Urlò Taehyung con Yeontan accoccolato sul suo grembo.
Taehyung scoppiò a ridere ma si alzò rapidamente non appena vide Jungkook correre verso di lui.
"Metti il bambino in salvo!" L'uomo urlò dando Yeontan a Rose e scappando subito a gambe levate.
Il cagnolino guardò confuso la rossa che sospirò, le dita della ragazza affondarono nel pelo morbido del volpino.
"Papà torna presto..." Borbottò, sperando che Yeontan non cominciasse a mugolare dato che non riusciva a stare separato da Taehyung per troppo tempo.
"Se non lo uccide prima Jungkook." Jimin scherzò facendo ridere tutti.
Y/N andò a sedersi assieme a loro, evitò di mettere bocca su Jungkook e Taehyung, erano entrambi dei bambini e prima o poi avrebbero smesso di correre per la casa come faceva Bae quando voleva giocare.
"Okay Y/N, sei la protagonista di questa storia. Vuoi dire qualcosa prima che questo capitolo finisca?" Domandò Hoseok.
Y/N si ritrovò tutti gli occhi dei suoi amici puntati su di lei; le sembrò di essere tornata davvero indietro nel tempo, di rivivere il momento in cui era la nuova alunna, quella strana e silenziosa che non parlava con nessuno e che per questo, involontariamente aveva attirato l'attenzione di tutti.
Jungkook e Taehyung si riunirono al gruppo, il primo era riuscito a dare un calcio al sedere del più grande, che però rispose con una grassa risata.
Il corvino si sedette al fianco di sua moglie, mentre Taehyung riprese posto accanto a Rose e Yeontan.
"Ehm... Kookie tu vuoi dire qualcosa?"
"Ah no amore... non cercare di scamparla." Il maschio ridacchiò e diede un bacio sulla fronte di Y/N.
Y/N emise un profondo sospiro.
Guardò il viso di tutti i presenti, scrutando ciascuno di loro e un po' imbarazzata, si fece coraggio e decise di dare vita ad un pensiero che la accompagnava da parecchi anni.
"A parte Rose, se non fosse stato per Jungkook non avrei avuto modo di conoscere tutti voi.
E se dovessi tornare indietro, rifarei ogni cosa.
Ripeterei ogni sbaglio, riprenderei ogni decisione e scelta perché tutto quel che è successo in passato mi ha fatto diventare la donna che sono ora.
Sono grata di avere persone come voi nella mia vita, ma sono grata soprattutto a te, perché da quando sei apparso tu, la mia vita è diventata migliore."
Jungkook e Y/N si guardarono.
Il corvino non disse nulla alla moglie, per lei bastò vedere gli occhi lucidi del marito per capire cosa lui le stesse comunicando.
"Oh beh... e poi dovremmo ringraziare le nostre mamme che hanno tanto insistito per farci fare amicizia." Y/N scherzò, alleggerendo così la tensione.
Jungkook sorrise maggiormente, ma gli occhi rimasero lucidi e questo colpì Y/N, che percepì il proprio battito cardiaco sobbalzare.
Erano rare le volte in cui Y/N aveva visto Jungkook emozionarsi in quel modo.
"Se io potessi tornare indietro cambierei alcune cose, lo ammetto... ne ho fatti anch'io di errori, in fondo sono umano e noi tutti sbagliamo.
Ma hai ragione anche tu sai? Forse sono stati i tanti sbagli che ho fatto in passato a farmi diventare ciò che sono adesso." Jungkook ragionò ad alta voce, ottenendo il consenso da parte di Y/N ma anche da parte di tutti gli altri.
"Oddio! È stata la vostra amicizia a farmi conoscere Rose!" Taehyung esclamò come se avesse appena fatto la scoperta del secolo.
"Prego, non c'è di che." Jungkook fece spallucce, lanciando un occhiolino alla coppia.
"Ci saremmo potuti conoscere anche in qualche altro modo." Rose ipotizzò.
"Ma la possibilità di conoscerci sarebbe stata minore se Y/N e Jungkook non si fossero mai incontrati." Taehyung rispose.
"Ma mai dire mai." La più grande sorrise e prese la mano del suo fidanzato.
Rose fece intrecciare le dita tra loro e Taehyung le sorrise dolcemente.
I due si guardarono con amore, dopo pochi secondi Taehyung cominciò a sporgersi per avvicinare il suo viso a quello della maggiore.
"Dovete proprio amoreggiare davanti a noi?" Jungkook si lamentò, vendicandosi perché poco prima Taehyung aveva fatto la stessa cosa.
"Kook, è un momento romantico non li disturbare!"
"È una scena dolce, come puoi interromperla?"
"Sei senza cuore."
"Non capisci niente."
"Fai schifo."
"Io non faccio schifo, è Yoongi che fa schifo!"
"Vai al diavolo Jeon!"
"Ma... fate sul serio? Tae ci ha interrotti prima, perché a lui non avete detto nulla?" Jungkook rimproverò non appena vide tutti dargli contro e prendere le difese di Taehyung.
Scoppiò una risata generale, l'unico a non ridere era proprio Jungkook che mise su un tenero broncio.
Y/N si avvicinò col viso per dargli un altro bacio sulla guancia, il corvino con la coda dell'occhio l'aveva vista e fu più veloce, girando il volto e ricevendo quel bacio dritto sulle sue labbra.
Sua moglie in un primo momento spalancò lievemente gli occhi, ma poi sorrise dolcemente.
Gli occhi di Jungkook guardarono la figura della più bassa in adorazione, e Y/N amava la sensazione che solo gli occhi di suo marito potevano donarle.
"Sai Kookie..."
"Mh?"
Y/N si guardò intorno per controllare il resto del gruppo; fu lieta di vedere che tutti gli altri non stavano prestando attenzione a loro due poiché erano distratti nel chiacchierare e scherzare tra di loro, e si voltò nuovamente verso Jungkook.
La fanciulla sorrise furbamente prima di pronunciare la seguente frase.
"Non sei male... anche se sei un maschio."
Jungkook scoppiò a ridere, erano le stesse identiche parole che lui le rivolse il giorno in cui diventarono amici.
Le stesse parole che diedero l'inizio ad un'amicizia destinata a durare per molto tempo.
"Devi ancora insegnarmi quella mossa piccola."
"Un po' tardi, non credi?"
"Mh... vero. In compenso, io ti ho insegnato un bel po' di mosse da fare in camera da letto."
I sorrisi di entrambi si ingrandirono; Jungkook mise le mani a coppa sulle guance di Y/N, giocò un po' con il naso di lei facendolo sfregare teneramente con il suo.
Tutti e due parlarono, e sorrisero ancora di più poiché si rivolsero le stesse, importanti e dolci parole.
"Ti amo amore mio."
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~ Angolo Autrice ~
L'ultima parte mi fa sorridere come una scema, sono un'inguaribile romantica! 🙈
Adesso penso abbiate capito perché ho definito questo capitolo "fuori dal comune".
Spero davvero che vi sia piaciuta questa sorpresa, io ho amato scriverla! ^^
E spero che la lunghezza di questo capitolo non vi abbia turbat* troppo, so che le parole erano tante, ma diciamo che questa era un'occasione speciale. ;)
Potrei scrivere altri extra?
Chissà, magari qualche capitolo sempre con i bambini di casa Jeon come protagonisti... Potrei pensarci, se mi venisse qualche idea in mente.
Ah e sicuramente sarebbero dei normali capitoli, niente magia o Jungkook che mi considera una matta ahaha 😅
Non sarò mai pronta a dare un punto definitivo a questa storia, la amo troppo, così come amo tutti i suoi personaggi.
Quindì sì, metterò COMPLETA perché tecnicamente BFL è una storia completa, ma vi consiglio di lasciarla nella biblioteca, perché potrei pubblicare un extra quando meno ve lo aspettate.♥️
Comunque, ora è giusto che torni a dedicarmi alle altre storie, anche se vi ho già ringraziato lo faccio di nuovo, perché mai avrei immaginato tanto amore e calore per la mia prima storia.
Grazie di cuore a tuttx, grazie per aver amato le vicende di Jungkook e Y/N, dei loro amici e dei loro figli.
Ovviamente vi ricordo la presenza di Smile (spinoff su Yoongi e Minhee) e Happiness (spinoff su Jimin e Danbi) sul mio profilo!
Alla prossima! ✨
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