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50: The End (?)


Dopo un mese dal concerto, io dovetti partire per ritornare a New York.

I ragazzi insistettero una settimana per accompagnarmi in aeroporto e alla fine accettai. 

Informai di tutto la mia migliore amica e lei ovviamente ne fu dispiaciuta, però il giorno della partenza lei non potè venire a salutarmi per motivi lavorativi: infatti lei non fu costretta a tornare a New York, perchè prima di partire non firmò un contratto di lavoro senza prima aver visto il posto dello stage.

Così, quel maledetto giorno, la sveglia suonò. Mi girai convinta nel letto di trovare Yoongi, ma lui non c'era.

<<Perchè non è qui?>> mi chiesi, alzandomi e avviandomi al bagno.

Mi lavai e preparai per il viaggio. Mi vestii comoda, perchè il viaggio sarebbe stato lungo e non mi andava di vestirmi bene.

Il mio volo partiva alle 15:00, quindi fino a quell'ora avrei potuto godermi gli ultimi momenti con i ragazzi.

Ancora mezza addormentata, scesi in cucina.

<<Buongiorno Giuly!>> esclamarono tutti in coro vedendomi.

<<Buongiorno ragazzi! Come mai svegli prima di me?>>

<<Abbiamo bisogno di tempo per abituarci a...>> provò a dire Jungkook, prima di rattristirsi.

<<Abituarci a...>> continuò Tae.

<<A non averti più>> disse sull'orlo del pianto Jimin.

<<Ragazzi, cavolo... Così mi fate piangere prima del tempo!>> dissi io.

Presi posto vicino a Yoongi, che non aspettò ad avvicinarmi a lui con un braccio.

<<Hey, cos'è tutto questo attaccamento? Non è da te!>> esclamai ridendo, guardando il suo faccino.

<<Voglio passare ogni secondo di questa mattina con te>>

Come risposta io gli diedi un bacio sulla guancia, facendolo leggermente arrossire.


<<Cosa facciamo per passare il tempo?>> chiesi, riponendo le tazze nella mensola.

<<Carissima Giuly, abbiamo programmato tutto! Io, Jimin e Jungkook abbiamo organizzato dei giochi da fare nell'attesa della tua partenza! Se ovviamente ti va...>>

<<Idea splendida, Taehyung! Cominciamo?>>

Passammo tutta la mattina a giocare a giochi di società come Monopoly, Cluedo e Taboo.

Per pranzo ordinammo la pizza (giusto per stare leggeri!) e ci gustammo una granita fresca.


Erano le 14:30.

<<Ragazzi, mi sa che dobbiamo andare... Ho il volo tra mezz'ora>>

Come se avessero sentito "tra cinque minuti vi voglio tutti fuori di casa pronti", i BTS corsero a prepararsi. Ed esattamente cinque minuti dopo salimmo in macchina.

Per tutto il tempo ascoltammo la musica in silenzio e qualcuno iniziava già a versare qualche lacrima. Non nego che tra "qualcuno" c'ero anche io.


Arrivammo in aeroporto e scendemmo tutti insieme per poi avviarci al check-in. Io pagai il mio biglietto prenotato in precedenza e imbarcai la valigia. Infine ci sedemmo in sala d'attesa.

In quel momento ebbi un flashback incredibile: la prima volta che li incontrai: sei ragazzi dai capelli colorati e uno dai capelli neri. Tutte le sensazioni, tutti gli abbracci, gli sguardi e i pianti che si susseguirono mi portarono ad una malinconia già prima del viaggio.

<<Tutto... Bene?>> chiese Yoongi stringendomi la mano. 

<<Insomma... Non riesco ad accettare il fatto di lasciarti qui in Corea mentre io me ne torno negli USA... Non ce la faccio!>>

<<Vedi Giuly? Io te l'avevo detto! Venivo con te e tutto era a posto>>

<<No! Questo non te lo farò mai fare. Tu hai lottato per tutto questo, per il tuo sogno e lo stai realizzando. Non posso impedirtelo>>

Lui mi accarezzò e mi rinviò i capelli dietro l'orecchio.

<<Che tu lo voglia o no, sei il mio nuovo sogno e io voglio realizzarlo fino in fondo. Io ti amerò per sempre e lo sai. Anche se siamo a più di mille chilometri di distanza io ti amo>>

<<Prego, i passeggeri del volo 323 per New York City si imbarchino. Il volo partirà tra dieci minuti>>

<<È il mio>> dissi alzandomi dalla panchina della sala d'attesa.

Contemporaneamente tutti i BTS si alzarono in piedi.

Mentre cercavo di asciugarmi le lacrime che iniziarono a scendere, mi girai verso di loro e dissi: <<Ragazzi, devo andare. Io non so che dire se non un grazie grande quanto l'universo. Grazie di tutto, veramente. Siete diventati in un anno la mia famiglia. Non posso essere più contenta. Mi mancherete un sacco tutti quanti. E adesso, a separarmi da voi... Mi fa male e tanto>>

Poi iniziai il giro dei saluti: per primo non potei non salutare Namjoon.

<<Fai buon viaggio, Giuly>> disse lui, trattenendo le lacrime.

<<Mi mancherai tantissimo... Leader>> risposi abbracciandolo.

Poi passai a Jin.

<<Mi raccomando, cucina tanto e diventerai brava come me!>>

<<Nessuno ti batterà mai in cucina. Mi mancherai, Jin, come mi mancherà il tuo ramen>>

Dopo Jin, arrivai a Jimin.

<<Non piangere Giuly! Sennò fai piangere anche me!>>

<<Non posso non piangere. Come farò senza le tue risate?>>

E poi Taehyung e Jungkook, che mi strinsero in un doppio abbraccio.

<<Ci mancherai tantissimo Giuly!>> esclamarono in coro.

<<Anche voi ragazzi! E tanto anche!>>

E arrivò il momento di salutare Hoseok. Non seppi che dire, così mi precipitai ad abbracciarlo.

<<Tu sei uno di quelli che mi mancherà di più. Senza di te non ce la posso fare... Non dimenticami, ti prego>>. 

Hobi, che fino a quel momento si era trattenuto, liberò le sue lacrime. <<Come posso dimenticarti? Ricordati: io ci sarò sempre, come la mia buonanotte. E non è la prima volta che lo ribadisco... Anche tu mi mancherai un sacco Giuly... Ti chiamerò così tante volte che alla fine mi bloccherai>> 

<<Impossibile>> 

<<Non disperarti ok?>>

Io annuii.

E dopo Hobi, venne la persona più importante.

Mi piazzai davanti a Yoongi e lui mi prese la mano. Senza dir nulla, frugò nella tasca della giacca e ne estrasse una scatolina di velluto blu. La aprì con una mano e mi mostrò un anello con un cuore gigante. Anche lui trattenendo le lacrime, disse: <<Sai cos'è questo?>>


Io non risposi. Perchè ero impegnata a fare cosa? Naturalmente la cosa che mi riesce meglio: piangere.
Non vedendomi rispondere, lui continuò: <<Questo è una promessa, Giuly. Questa è la mia promessa per te che sei la mia vita. Con questo ti prometto di non ferirti mai, di non lasciarti mai e di non smettere mai e poi mai di amarti, anche se questo non mi è difficile farlo. Voglio dire, l'ho fatto per un anno intero e continuerò a farlo. Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre, per tutta la vita e anche dopo, Giuly>>
Poi alzò la mia mano destra che mi stringeva dall'inizio e infilò l'anello.
<<Ti sta benissimo...>>
Io lo abbracciai forte. <<Ti ringrazio Yoongi. Queste promesse che mi hai fatto io te le riprometto: non smetterò mai di amarti, non ti ferirò mai e non ti lascerò mai, promesso>>
Lui annuì. A quel punto non riuscii più a trattenermi: lo avvicinai di più a me e lo baciai. Leggero ma intenso.

<<Il volo 323 per New York City partirà tra cinque minuti>>

Io mi staccai e cercai di ricompormi.

<<Io vado allora. Mi mancherete tantissimo ragazzi. I purple you!>>

E detto ciò, corsi fino all'aereo e presi posto. Mi misi infine a guardare l'anello. Era bellissimo.


YOONGI'S POV

<<Che dolce... Ha anche imparato "I purple you". Che brava ragazza...>> esclamò Namjoon, asciugandosi una lacrimuccia.

<<Ok, ok, siete stati tutti bravi, ma ora basta piangere. Il biglietto ce l'avete?>> esclamai.

I ragazzi frugarono delle tasche delle giacche e pantaloni e tirarono fuori i loro biglietti.

 Giuly, ti ho promesso di non lasciarti mai e io non ti lascerò mai.

<<Bene. Ragazzi, andiamo! New York ci aspetta!>>.


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