GIULY'S POV

Eravamo tutti emozionati. Io compresa, e nemmeno dovevo salire sul palco!

I ragazzi avevano trascorso tutta la mattina a fare le prove generali sul palco e io ero lì, dietro le quinte, a fare da "giudice".

Anche queste ore di prove passarono e arrivò l'attesissimo conto alla rovescia.

Il concerto sarebbe iniziato alle otto e mezza, ma osservai che la gente iniziò ad entrare alle cinque per prendersi i posti migliori.

Iniziai a girare nervosamente per le quinte ed i camerini del palco: non volevo incontrare nessuno, altrimenti sarebbe stata la fine. Sì, perchè quando sono nervosa inizio a parlare a caso, senza pensare a quello che dico.

Mancava ormai poco all'inizio del live. Velocemente, feci il giro dei camerini chiedendo ai ragazzi se fossero pronti.

Arrivai infine davanti alla porta del camerino di Hobi: feci un respiro profondo ed entrai.

Hobi era lì, seduto, a sistemarsi i capelli.

<<Perfetto>> commentai io.

<<Sei pronto?>>

Lui sorrise.

<<Sì, ce la posso fare. Secondo te la giacca blu mi do...>>

<<Hoseok? Sei qui?>> esclamò ad un certo punto una voce.

Io e Hobi ci guardammo, perchè avevamo capito entrambi a chi apparteneva quella voce.

Lui mi fece segno di aspettare e si alzò per andare dietro: in quel momento realizzai che i camerini erano collegati.

Così mi misi ad aspettare appoggiata ai tavolini.

YOONGI'S POV

Sì. Avrei riconquistato Giuly, ma stavolta sul serio e per bene. Ma prima c'era una cosa fondamentale da fare. Odio farlo, ma senza questo gesto Giuly non tornerebbe mai da me. Ne sono sicuro, perchè è stata lei stessa a volerlo.

<<Hoseok? Sei qui?>> chiesi, entrando nel suo camerino. Preferii entrare da dietro, così da evitare altre persone.

Attesi un attimo e Hoseok si presentò davanti a me.

<<Cosa c'è?>> chiese lui, con aria interrogativa.

<<Devo assolutamente parlarti>>

<<Ti ascolto>>

Io mi avvicinai di più.

<<Tu non sai quanto mi dispiace, Jung Hoseok. Quello che ho fatto è imperdonabile. Mi sono comportato da stupido e non ho saputo accettare il fatto che tu mi abbia sconfitto in amore. Sono arrivato addirittura ad alzare le mani contro di te, il mio migliore amico, che ci è sempre stato e non mi ha mai abbandonato, anche quando sembrava tutto buio. Dopo tutto quello che hai fatto... Mi faccio schifo da solo, non avrei mai dovuto farlo. Ti chiedo ufficialmente scusa per tutti i miei imperdonabili errori>>

E detto ciò, mi inchinai solennemente davanti a lui.

Lui mi rialzò: <<È tutto a posto. Ma non devi scusarti con me ora>>

Hobi fece segno con lo sguardo i tavolini ed io vidi Giuly appoggiata ad uno di essi, così decisi di sistemare le cose, una volta per tutte.

GIULY'S POV

Avevo sentito l'ultima frase di Hobi e intuii a chi si riferiva; sentii poi dei passi verso di me e il mio battito cardiaco aumentò.

Ero nella stessa posizione di prima, appoggiata al tavolino con lo specchio. Le luci dello specchio emanavano calore e da dietro la mia schiena si stava cucinando per bene, ma non mi mossi. Yoongi avanzò verso di me e si posizionò alla mia sinistra.

C'era silenzio. Hobi stava osservando tutto da lontano. 

Poi, dopo qualche secondo, finalmente, Yoongi si decise a parlare.

<<Senti Giuly, io non sono bravo con le parole e so che non te ne fregherà nulla di quello che sto dicendo. Però volevo dire che io sono un cretino fatto e finito. Anzi, non so neanche cosa ci hai visto in me per dire di voler stare con me. Guarda, io non posso neanche credere di aver detto o fatto certe cose. Tu che hai fatto di tutto per me. Sei addirittura andata contro il volere dei tuoi genitori. Io tutte queste cose non me le merito. Tu che sei una ragazza bella, dolce, carina, tenace, determinata, audace e brillante non meriti un cretino come me. Hai fatto bene a lasciarmi. È quello che mi merito>>

Non ce la facevo più. Stavo per piangere.

Mi girai di scatto verso di lui.

<<Yoongi... Tu non sei assolutamente un cretino. Ho sbagliato anche io nei tuoi confronti. Io mi sono innamorata dello Yoongi scorbutico e pigro in una sola notte. Perchè tu sei un ragazzo perfetto. E io ti amo così come sei. Non ho mai smesso di amarti. Non averti è stato un calvario per me. Non puoi immaginare quanto soffrivo anche se mi vedevi felice e sorridente. Questo è quello che penso>>

Yoongi aveva le guance bagnate dalle lacrime che scendevano dai suoi occhi, i suoi bellissimi occhietti.

Ed ecco, successe tutto in un secondo: mi avvicinai a lui, lui a me, io con le braccia attorno al suo collo e le sue intorno al mio bacino, avevamo chiuso gli occhi...

<<Ragazzi ci siete? È ora di...>>

Namjoon aprì la porta del camerino interrompendo il nostro "momento romantico".

<<Oh, scusate, non volevo, cioè non sapevo che...>>

<<Tranquillo Nam, tutto ok, arriviamo>> lo interruppe Hoseok.

Mi girai di nuovo verso Yoongi.

<<Buona fortuna>> gli sussurrai e lui mi diede un bacio sulla guancia per poi uscire.

Io mi girai e vidi Hobi che era lì in disparte. Gli corsi incontro e lo abbracciai.

<<Grazie di tutto e di esserci sempre>> dissi in lacrime.

<<Nulla, figurati: io ci sarò sempre, lo sai>>

<<E poi>> continuò <<Anche se stavi con me, avevo notato che l'unica persona che amavi era lui. Ti si legge in faccia!>>

<<Dai, basta piangere. Devi salire sul palco, andiamo!>> conclusi io.

Prima di salire, i ragazzi mi ringraziarono tutti insieme di tutto il lavoro che avevo fatto per loro. Vedendoli lì davanti a me, ripercorsi in fretta tutti i momenti più belli, dal primo incontro al nuovo lavoro al trasferimento. 

Dopo aver alzato le mani al cielo, i ragazzi salirono sul palco e la magia iniziò.