Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

43: Buon Anniversario


GIULY'S POV

Ritornai in camera. Hobi era seduto sul letto, con la testa bassa.

Appena mi affacciai, lui si alzò di scatto.

<<Cos'è successo? Ti ha fatto qualcosa?>> esclamò, con aria preoccupata.

Io scossi la testa.

<<Tranquillo, non è successo nulla>>

Lui fece una faccia buia.

<<Non avrei mai immaginato di trovarmi in questa situazione... Tutto perchè lui si deve comportare da zuccone!>>

Io annuii.

<<È fatto così... Cosa possiamo farci?>>

<<Nulla>>

<<Vabbè dai... Spero che tutto si risolverà per il meglio>>

Hobi si avvicinò per poi avvolgermi in un suo abbraccio, che ricambiai amorevolmente.

<<Lo spero anche io>> sussurrò poi.


L'ultima data del tour "Speak Yourself: The Final" era ormai vicina e i ragazzi erano sempre di più impegnati.

Ogni tanto andavo a vederli provare, ma di rado, perchè con il lavoro di manager ero occupatissima.

La data era sold-out già da mesi e la gente si stava preparando a quell'evento esclusivo; in pochi giorni il merchandising si esaurì e la gente si scervellava per ottenere una maglietta, felpa, cappellino o lightstick dei loro idoli.

Un giorno, mentre lavoravo, pensai se un giorno anche io sarei mai andata ad un concerto di Ariana Grande. I suoi live sono stupendi ma io li ho sempre visti da dietro uno schermo. Credo che se avessi la fortuna di incontrarla, esploderei di gioia. Insomma, non capita tutti i giorni di incontrare la tua star del cuore, quella che hai sempre amato e sempre cantato le sue canzoni.


Ero alla Bighit, nel mio ufficio, tranquilla a leggere e firmare moduli riguardanti il merchandising quando qualcuno bussò alla porta.

<<Sì?>> chiesi, aspettandomi la voce della segretaria che doveva portare altri moduli.

<<Posso?>> sentii invece.

Pian piano alzai lo sguardo: avevo capito chi era.

<<Entra>> dissi.

Lui entrò e chiuse a porta. Io feci l'indifferente e continuai a lavorare.

<<Dovrei parlarti, hai un minuto?>>

<<Dipende>>

Intuii il suo sguardo storto.

<<Che risposta è "dipende"?>>

<<Sto lavorando, non vedi? Anzi, già che sei qui: firmami questo documento>>

<<D'accordo, firmo solo se dopo mi ascolti. Ti giuro, è importante>>

Sbuffando lentamente, annuii e lui firmò.

<<Ora mi ascolti?>> ripetè Yoongi, posando la penna.

Io mi alzai in piedi fissandolo negli occhi.

<<Parla, ti ascolto>>

<<Ok. Volevo solo chiederti... Scusa>>

Il mio sguardo indifferente e svogliato lasciò spazio ad uno sguardo stupito.

<<Come posso crederti dopo quello che hai fatto?>>

<<Lo so, è difficile. Sinceramente, neanche io mi crederei. Ma ti chiedo di farlo>>

<<E sentiamo, per cosa ti staresti scusando?>>

<<Per tutto. Per aver dubitato di te, per non averti creduto e per aver fatto scenate inutili per tutto questo tempo>>

<<Yoongi... Mi spiace. Non ci cascherò ancora>>

<<Sono serio>>

<<Anche io>>

<<Non posso crederti subito. Ho bisogno di tempo. Devo valutare alcune cose. Adesso, ti prego, torna a provare>>

<<Cosa vuol dire "ho bisogno di tempo"?>>

<<Vai, ti prego>>

<<Giuly, non ho fi...>>

<<VAI VIA HO DETTO!>> urlai esasperata.

Yoongi si ammutolì.  Dopo qualche secondo, lentamente, con lo sguardo metà arrabbiato e metà triste, si girò ed uscì dal mio ufficio.

Io, scioccata, mi sedetti sulla sedia e mi coprii la faccia con le mani.

Perchè? Cosa mi era successo? Forse non stavo bene. Eppure non avevo nè febbre nè altro...

Proprio nel momento in cui alcuni secondi prima cacciai Yoongi dal mio ufficio, mi venne voglia.

Mi venne voglia di lui.

Invece di cacciarlo, avrei voluto corrergli incontro e abbracciarlo dicendo in lacrime: <<Io ti avevo perdonato dall'inizio, sono io che devo scusarmi per non averti detto nulla e per essermi comportata così, perchè io ti...>>

Che sensazione strana...

Pensai a tutto questo per i giorni successivi. 


<<This is the part when I say "I don't want ya, I'm stron...>>

<<Pronto?>> esclamai afferrando il mio cellulare.

<<Buongiorno Giuly, come stai?>>

<<Ciao Hobi... Mi manchi tanto>>

<<Anche tu mi manchi tantissimo. Come vorrei essere lì con te...>>

<<Anche io lo vorrei... Mi avete praticamente abbandonato a casa vostra! Io però ho sempre pulito, la polvere mi teme!>>

<<Sei proprio brava... Non dovevi disturbarti>>

<<È il minimo, Hobi. Che fai?>>

<<Sono stremato. Ormai non riesco più a dormire... I pavimenti della sala prove sono scomodissimi!>>

<<Scommetto che stavi meglio quando mi usavi come cuscino eh>>

<<Non farmici pensare! Sono state le notti più belle di tutta la mia vita! Ero così comodo...>>

<<Anche io! Quando pensate di tornare a casa?>>

<<Bella domanda Giuly. Se procediamo di questo passo, se ne parla dopo l'ultima tappa>>

<<Davvero? No ma io non ce la faccio senza di te...>>

<<Io uguale. Te lo ripeto: mi manchi tanto... Comunque, ti ho chiamato per un motivo>>

<<Cioè?>>

<<Che giorno è oggi?>>

<<Sabato?>>

<<Ovvio... Non ti ricordi Giuly?>>

Io sogghignai.

<<Certo che mi ricordo. Oggi è il nostro anniversario!>>

<<Ti sei ricordata!>>

<<Certo! Non lo dimenticherei mai...>> 

<<Ecco, ti avevo chiamato per farti gli auguri>>

<<Grazie! Auguri anche a te! Ti amo>>

<<Anche io ti amo tantissimo. Che ne dici di scendere in salotto ora?>>

<<Perchè? No, aspetta... No, cos'hai fatto?>>

<<Scendi?>>

<<Ok, non me lo farò ripetere. Scendo>>

<<Va bene>>

Col telefono all'orecchio, mi alzai dal letto e scesi le scale.

<<Perchè mi stai facendo scendere Hobi? Stavo così bene nel letto, sotto le coperte...>>

<<Non te lo dico>>

<<Ma...>>

<<Ehehehe, vedrai>>

Scesi le scale ed arrivai in salotto.

<<Hobi?>> dissi al telefono.

<<Sì?>>

<<Non c'è nulla qui in sa...>>

DIN DON!

<<Hanno suonato! Sarà il fattorino, mi sembra che Jin avesse ordinato un nuovo frullatore... Rimani in chiamata, ritiro il pacco e torno>>

<<Ok, allora rimango in linea>>

Mi avvicinai alla porta e aprii: quello che mi trovai davanti mi sconvolse.

<<Buon anniversario amore mio e della mia vita!>> esclamò Hobi, porgendomi l'enorme mazzo di rose rosse che aveva in mano.

Io mi portai una mano alla bocca ma non riuscii a non commuovermi.

Dovevate vedere la scena: io, con una coda sfatta e in pigiama davanti a Hobi con in mano i fiori e vestito in modo elegante ma sbarazzino.

Sempre piangendo, mi precipitai ad abbracciarlo.

<<Ma cosa ci fai qui tu...>> gli sussurrai.

<<Faccio quello che adoro di più: faccio commuovere la mia principessa>>

<<Cattivo! Non dovevi...>>

Lui mi asciugò le lacrime e io lo baciai, facendogli percepire tutto il mio amore; presi poi l'enorme mazzo di rose e lo portai in camera.

<<Allora? Come vanno le prove?>>

Lui alzò i pollici.

<<Va tutto alla grande. Ora manca solo il live!>>

<<Sono emozionata quanto voi. Sarete imbattibili!>>

Lui sorrise.

<<Adesso sei anche tu una nostra fan?>>

<<Diciamo di sì. Ci sono alcune canzoni che sono fantastiche>>

<<Sono contento che ti piacciano>>

Ad un tratto, il suo telefono suonò.

<<Pronto? Sì, sono io. Di già? Non ci posso credere. Per forza? Ancora? Credevo l'avesse imparata ieri! Ok ok, arrivo>>

<<Che succede?>> chiesi avvicinandomi.

<<Devo tornare a provare. Il mio tempo di "pausa" è finito>>

<<Va bene, vengo anche io>>

<<Ok, preparati>>


In meno di dieci minuti mi preparai e salimmo in macchina.

<<Come mi dispiace non poterti portare a vedere il tramonto stasera... Le previsioni dicevano che era bellissimo>>

<<Tranquillo Hobi, hai fatto anche troppo... Bastava anche una sola rosa>>

<<Una rosa è troppo poco per te>>

<<Ma no! Sarei stata ben contenta uguale>>

<<No... Il mio amore non vale una rosa. Anzi, il mazzo che ti ho regalato è anche troppo poco rispetto all'amore che provo nei tuoi confronti>>

<<Come sei dolce>> conclusi, dandogli un bacio sulla guancia.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro