Estate 1989 - 𝑃𝑟𝑜𝑙𝑜𝑔𝑜

Sophia Williams era una ragazzina diversa dalle altre; e non solo perchè era l'unica bambina bionda e con occhi azzurri come il mare nella sua scuola, ma fin da piccola i suoi genitori notarono accadere cose inspiegabili al suo intorno.
Come quando aveva tre anni e cercava di raggiungere la maniglia della porta e quella si aprí da sola, o quando aveva cinque anni e non voleva mangiare le verdure e quelle sparirono dal suo piatto...

Così lei crebbe pensando che tutto ció era normale ma con il tempo si rese conto che nessun suo compagno poteva far volare oggetti o far spuntare fiori al suo passaggio, e iniziò a vedersi come diversa e strana.

Tutto fino a quell'estate dell' '88.

Non avrebbe mai dimenticato il giorno in cui accadde.

Era sdraiata sul prato tagliato perfettamente dalla madre la settimana prima guardando le forme delle nuvole cambiare e aspettando che qualcosa di interessante accadesse per rallegrarle la giornata.
In quel momento passó il postino con una sola lettera indirazzata alla signorina 𝑺𝒐𝒑𝒉𝒊𝒂 𝑱𝒖𝒍𝒊𝒆𝒕 𝑾𝒊𝒍𝒍𝒊𝒂𝒎𝒔 e pochi minuti dopo si ritrovó a scoprire di essere una strega.

Non una di quelle strghe cattive delle favole, ma una giovane strega che poteva andare in una scuola dove avrebbe imparato a fare vere magie e dove la sua vita sarebbe cambiata per sempre, come avrebbe scoperto in futuro...

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Il primo Settembre Sophia, salì sull'Hogwarts Express con il cuore in tumulto.
Mentre il treno si snodava attraverso paesaggi incantevoli, si sentiva nervosa e curiosa per ciò che l’aspettava.
L'atmosfera cambiò solo quando all'improvviso entrarono nel suo scompartimento Fred e George Weasley, noti per la loro vivace personalità e le loro marachelle.

Fred, con i suoi capelli rossi come il fuoco e un sorriso contagioso, catturò subito l’attenzione di Sophia.
<<Buongiorno signorina.>> le disse, lanciando una caramella verso George, che stava cercando di trattenere una risata.

Sophia non poté fare a meno di sorridere; quel clima di allegria era contagioso.

In treno Sophia conobbe anche Angelina Johnoson con cui andó subito d'accordo anche se una volta giunte al Castello lei venne smistata in Tassofeasso mentre i suoi nuovi amici in Grifondoro.

Con il passare dei mesi il legame tra i gemelli, Angelina e il loro amico e cronaco delle partite di Quiddich, Lee Jordan, crebbe fono a formare tra loro un gruppo di amici inseparabili.

In classe, Fred la faceva ridere con le sue battute, mentre lei lo spronava a studiare di più.

Ma fu un pomeriggio piovoso del terzo anno che cambiò tutto.
Mentre tornava dalle audizioni della sua squadra di Quiddich, da cui era uscita cacciatrice, una compagna la derise per le sue origini babbane.

Il cuore di Sophia si spezzò, ma prima che potesse reagire, Fred si fece avanti.

<<Non hai motivo di parlare perché la tua é solo invidia>> disse, il suo viso serio ma con la scintilla di un sorriso pronto a esplodere.

Quel gesto semplice, fece vibrare qualcosa dentro di lei.
In quel momento, Sophia capì che il suo affetto per Fred era molto più profondo di quanto avesse mai creduto. L’amore iniziò a farsi strada, ma lei temeva di rovinare la loro amicizia.

Il sesto anno portò il Ballo del Ceppo, un evento atteso da tutti.
Sophia si sentiva elettrizzata e ansiosa.
Negli anni passati Fred non aveva mostraato nulla piú di un semplice affetto di amicizia per lei e in più aveva invitato Angelina al ballo.

Il suo cuore tremava al pensiero di vederli insieme.
George, il suo accompagnatore, cercava di consolarla, ma i suoi pensieri erano altrove.
La notte del ballo, la sala si trasformò in un sogno: luci scintillanti, abiti eleganti e musica che avvolgeva ogni cosa. Mentre Fred danzava con Angelina, Sophia si sentì invisibile.
Tuttavia, quando George la tirò in pista, qualcosa cambiò.

<<Posso ballare con te?>> chiese Fred, dopo aver notato Sophia da lontano.

Il suo cuore si fermò.

<<Certo!>> rispose lei, con la voce tremante.
Mentre ballavano, tutto il resto scomparve. Il modo in cui Fred la guardava, come se fosse l’unica persona al mondo, la fece sentire speciale.

Quella fu la serata piú bella di sempre ma quel periodo sereno si trasformó quando a fine anno venne trovato il cadavere di Cedric Diggory portato dal famoso Harry Potter fuori dal labirinto dell'ultima prova.

Sophia non trattenne le lacrime.
Cedric, suo amico e compagno di squadra, c'era sempre stato per lei e ora era privo di vita, lo sguardo vuoto.

Sophia, conoscendo il legame che i suoi amici avevano con Harry, decise di credergli e cosí, l'anno dopo entró con loro nell'ES, fondazione in cui il ragazzo che era sopravvussuto insegnava loro la vera Difesa contro le Arti Oscure.

Nei bellissimi pomeriggi passati ad allenarsi insieme, Sophia apprese a creare il suo Patronus, la fenice, e ogni sguardo rubato a Fred le faceva aumentare il coraggio di andare avanti.

I tempi divennero difficili per lei in quanto nata Babbana soprattutto quando Fred la prese un giorno da parte.

<<Devo andarmene.>> le disse tenendole la mano.

<<Nom sei divertente>> Sophia sperava fosse solo uno scherzo

<<Non ti sto mentendo, ma qui c'é bisogno di qualcuno che promuova la rivolta, e chi meglio dei gemelli Weasley.>> cercò di sorriderle.

<<Non puoi fare questo!>> le lacrime scesero da sole, come era successo per Cedric.

<<Ci saranno Angelina e Alicia, e poi anche le riunioni dell'ES, Harry non vuole mollare...>>

In quel momento Sophia lo disse.

<<Ma io ti amo! Come faró senza i tuoi stupidi scherzi e battute, senza le tue merendine marinare per saltare le ore della Umridge?>>

Fred le prese anche l'altra mano e le diede un bacio. Fu solo un attimo.
Ma il piú lungo che Sophia abbia mai provato.

Pochi giorni dopo lo vide salire su una scopa e lasciare Hogwarts davanti a tutta la scuola: lui era il suo ragazzo.

L'anno successivo, le ombre della guerra iniziarono a farsi sentire ancor di piú dopo la morte del preside Silente.

Sophia non ebbe mai passato un anno a Hogwarts peggiore.

L'unica cosa positiva era la speranza di un amore anche in queste occasioni, non bastava mai.

Sophia era stata invitata al matrimonio di Bill, fratello dei gemelli,e Fleur, ex garaggiante del Torneo Tremaghi.

Durante il matrimonio la festa fu interrotta da attacchi imprevisti.
Sophia e Fred si trovarono a cercare un rifugio, la paura e l’incertezza all'ordine del giorno.
In un angolo sicuro, lontano dal caos, i loro sguardi si incrociarono.

<<Non voglio perderti>>disse Fred, la voce tremante.
Sophia, con il cuore in gola, si avvicinò a lui.

<<Neanche io>> rispose lei.

La madre di Fred, Molly Weasley invitó la sua famiglia a nascondersi da loro e per un periodo Sophia convisse con Fred cercando di passare piú tempo insieme, ma dovette partire perché sapeva che avrebbe messo nei guai la sua famiglia.

Una notte scappó via con i suoi genitori. Da clandestini si nascosero grazie alla magia di Sophia tenendosi aggiornata dalla radio magica di Lee da cui venne a scoprire che a Hogwarts era arrivato Harry Potter.

Le si strappó il cuore ma sapeva che doveva lasciare i suoi genitori per aiutare nell'imminente scontro.

E infatti la battaglia di Hogwarts esplose in un crescendo di caos poco dopo il suo arrivo.

Sophia combatté al fianco dei dei suoi amici, il cuore in tumulto, sperando che Fred fosse al sicuro.

Ma nel momento più buio, il destino le strappò tutto. La scena si svolse lentamente: Fred, sorridente come sempre, cadde.

Il dolore le spezzò il cuore.

Nella confusione, si ritrovò a piangere, mentre il suo mondo crollava. La guerra le aveva portato via l'amore della sua vita. Sophia si sentì persa, ma dentro di sé sapeva che doveva combattere per onorare il suo ricordo.

Nei giorni seguenti, mentre Hogwarts cercava di riprendersi, Sophia si sedette sotto il grande albero nel Giardino di Hogwarts, riflettendo su ciò che aveva vissuto. La sua mente era piena di ricordi di Fred: le risate, le avventure, quel primo bacio. Sapeva che l’amore che avevano condiviso sarebbe rimasto per sempre nel suo cuore. Decise di continuare a lottare, non solo per se stessa, ma anche per Fred. Ogni giorno sarebbe stato un tributo al loro amore, una promessa di vivere appieno, nonostante il dolore. E mentre guardava il cielo stellato, Sophia sentì che, in qualche modo, Fred era ancora con lei, brillando tra le stelle.