《Capitolo 14》
Cos'era successo dopo quella proposta? Nulla di particolare ad essere onesti, ma molto più semplicemente qualcosa che avrebbe portato Ira a conoscere Emma, con cui sarebbe presto finita a fare uno shopping sfrenato alla ricerca dello Yukata perfetto, per l'imminente festival che si sarebbe tenuto il 2 di Luglio.
Forse fu uno sbaglio non convenzionale, quello di unire la solarità di Ira con l'esuberanza di Emma, che diede vita ad una bomba pronta allo scoppio, mentre quelle due ragazzine correvano ridendo avanti e indietro per tutto il centro commerciale, visitando tutti i negozi possibili e immaginabili, senza saltarne nemmeno uno.
《Meglio questo top azzurro o verde pastello?》Chiese Emma portandosi al petto quei due top su cui continuava a discutere indecisa, chiedendo pareri alla nuova amica che indecisa quanto lei cercava di aiutarla come meglio poteva.
《Il modello ti sta bene ed entrambi i colori chiari si abbinano anche molto bene hai pantaloni bianchi che hai comprato! Però l'azzurro si abbina con il cielo, no?》Continuò Ira non sapendo scegliere anche lei, trovando così la prima scusa che le capitò di fronte.
《E il verde con l'erba, che significa?!》
《Senti non è colpa mia se ti sta bene tutto! E poi non eravamo venute solo per scegliere degli Yukata?》
《Ogni occasione è buona per cambiare strada Ira! Lo capirai solo vivendo!》
Le due ragazze tentarono di trattenere le risate, ma un loro semplice sguardo le tradì facendole scoppiare in una fragorosa risata che quasi le strozzò entrambe, da cui poi fortunatamente ne uscirono solo senza fiato. Ridere fino a non riuscire più a prendere fiato, questo era appena diventato senza dubbio il momento preferito di Ira, che ogni secondo in più che passava con quella ragazza, più ringraziava mentalmente Mikey per avergliela presentata.
《Senti, prendili entrambi così poi non ti penti di aver preso uno, anziché l'altro》
《E se poi mi pento di averli presi entrambi?》
Ira che finalmente aveva trovato una soluzione, in quel momento non sapeva se strozzarla o ridere, ma per amor della sua amica continuò sulla sua tesi.
《Facciamo che se prendendoli entrambi poi ti penti, quello che non ti piace più lo dai a me, va bene?》
E dopo averci pensato un attimo, la ragazza bionda sorrise e annui all'amica, dirigendosi insieme a lei alle casse per pagare, per poi prendersi una brevissima pausa bar dove entrambe ordinarono da bere.
《Quindi vai assieme a Mikey al festival?》Chiese Emma sorseggiando la sua limonata.
《A quanto pare si》
《E lui ti piace!?》
《N-no!-》
Ira improvvisamente tacque interrompendo la sua stessa frase, con la cannuccia del suo te al limone fra le labbra, mentre cercava di trarre una risposta a quella domanda nel più breve tempo possibile.
《Non lo sai nemmeno tu ehhh!!-》
Continuò la ragazza da lunghi capelli biondi, mentre con il mento appoggiato alla mano, osservava maliziosamente l'amica che cercava una risposta fra i cubetti di ghiaccio di quel te, che quasi con impazienza volevano sciogliersi. E Ira per nascondere l'imbarazzo che le aveva causato quella curiosa situazione, decise di rigirare la frittata contro Emma.
《E-e a te Draken invece!!? Non mi avevi detto che lo avevi invitato!?》
《Sei carina quando ti imbarazzi sai? Comunque siiiii! L'ho proprio invitato e lui ha accettato! Per favore non riesco ancora a realizzarlo, più ci penso e più mi viene da urlare! Tu te lo immagini Draken! Quel Draken, che viene con Me, al festival!?》
Ira rimase sorpresa per la reazione della ragazza e iniziò ad osservarla mentre si perdeva gioiosa fra i film che si era creata con il ragazzo, che le vagavano irrealistici per la mente da chissà quanto tempo. Ma Emma al momento non poteva far altro che sognare quel qualcosa che in qualche modo riusciva a renderla felice al solo pensiero.
《Quindi Draken ti piace?》Chiese Ira.
《Certo che si! Lo amo da impazzire, ma quel brutto antipatico non mi degna nemmeno di uno sguardo e pensa solo a Mikey di qua e Mikey di la!》
Emma spostò lo sguardo di lato, mettendo sul suo volto un broncio offeso, ed Ira semplicemente ammirò la ragazza di fronte a lei, per ciò che aveva fatto. Draken non la degnava ne di un'attenzione, ne di uno sguardo, ma lei aveva comunque deciso di proporgli quell'uscita cogliendo l'occasione del festival, pur sapendo che avrebbe potuto fare una figuraccia facendolo, per poi essere magari respinta. Il suo fu puro coraggio, perché lei con Draken non aveva intenzione di arrendersi.
《Ma infondo se mi sono innamorata di Draken, penso sia anche per quel suo stupido lato》
Che cosa strana l'amore, vero? Così bello, così ingannevole che può far essere felici solo pensandoci, che può far sognare storie al di fuori del possibile chiunque ne abbia voglia. Ammaliante a tal punto da farsi ambire con scalpore dai poveri animi soli delle persone, che per essere felici sognavano. Divertente come un semplice sentimento possa causare effetti simili a quelli della droga e l'amore sempre così bello, quanto distruttivo come una bomba in centro città, mentre lentamente consumava le povere anime impotenti, inconsapevoli di ciò che quel sentimento doppio giochista gli stava causando. L'amore tanto dava e tanto toglieva e come se fosse un gioco d'azzardo la gente amava giocarci.
Ed Ira sull'amore ne sapeva poco più che nulla. Mikey, Mikey, Mikey... Era stato solo e soltanto lui a segnare l'inizio a tutto. L'inizio del mese migliore della sua vita e a lei semplicemente piaceva stare con lui. Le piaceva quando andavano in moto assieme, quando le loro mani calde si incrociavano e persino quando si divertivano a fare i bambini, ma forse più di tutte queste cose ciò che le piaceva di più, era quel suo dolce sguardo di premura che riservava solo per lei e se tutto questo significava amare allora si, Ira amava Mikey. Lo amava a tal punto che avrebbe vissuto nell'inverno per sempre pur di stare con lui.
《Però immaginati, se come noi due, loro in questo momento sono a fare compere parlando di noi!? Non è una cosa poi così strana che quei due siano insieme!》Disse continuando a fantasticare Emma.
《Draken e Mikey a fare compere non c'e li vedo proprio》Rispose Ira provandoseli ad immaginare.
《Non era quello il punto Ira! Andiamo Ira pensaci, non ti piacerebbe che Mikey andasse in giro a dire a tutti che sei bellissima e che ti ama tanto!?》
《E-eh!? No aspe mi sa che stai correndo troppo Emma-》Disse più imbarazzata di prima.
《Non sto correndo troppo! Se ti ha invitato ci deve pur essere una ragione no?! E ci deve pur essere una ragione se tu hai accettato! Guarda che non c'è nulla di male sai? L'amore è fatto da piccoli gesti!》
《Quindi credi ci sia una ragione anche al fatto che Draken abbia accettato il tuo invito?》
《È quello che voglio sperare!》Continuò la bionda sospirando, mentre accennava un sorriso.
Ma per quanto Ira trovasse strano quel comportamento così curioso della ragazza, lei in un certo senso lo capiva e osservando Emma pensava soltanto quanto ancora avesse da imparare e qualcosa proprio da lei.
《Non sperare, fa si che avvenga!》Le rispose Ira sorridendo, riferendosi alla relazione che la ragazza sognava giorno e notte con Draken e ad Emma una guida motivazionale come Ira, non dispiaceva affatto.
E sotto il rapido e frettoloso passaggio del Sole, le giornate passarono come il solito in quelle che sembrarono delle manciate di secondi, fra le risate che solo le persone a cui Ira si era tanto affezionata potevano regalarle, ritrovandosi non sapendo come alla serata del fantomatico festival estivo.
Ira ed Emma avevano passato tutto il pomeriggio insieme per prepararsi al meglio per quell'uscita che tanto avevano atteso. L'ultima fra le due aveva fatto occupazione nella casa della prima, occupandosi dei capelli di entrambe, mentre Ira come meglio poteva si era occupata di sistemare i vestiti.
I capelli di Ira erano stati stirati e raccolti in un piccolo pucio dietro la testa, avvolto attentamente da un nastro rosso che le cadeva dietro la testa, ma anche questa volta, come sempre, la ragazza insistette per lasciare sciolta la sua amata treccia rossa. Il suo Yukata era nero e man mano che si andava verso la destra veniva riempito di sfumature e decori a forma di fiori di un rosa talmente chiaro da sembrare quasi bianco, mentre più evidenti di quei fiori erano i loro petali che sembravano volare sopra tutto il resto e la fascia che le avvolgeva il busto era di un biancastro.
Emma invece si era fatta dei boccoli e per non lasciare sola Ira, anche lei si era fatta una piccola treccia che aveva legato però dietro la testa. Il suo Yukata era completamente nero, decorato da fiori di lavanda viola che spuntavano ogni dove con un tale ordine da dare soddisfazione a chiunque lo guardasse, mentre le maniche e il colletto dell'abito venivano differenziati dai piccoli ricami anch'essi viola, seguiti dalla fascia sul busto del medesimo colore.
《Così sembriamo proprio delle gemelline, vero Ira!?》Commentò Emma ridendo all'amica con cui si stava osservando allo specchio.
Ed Ira semplicemente non riusciva a dire una parola dallo stupore. Non si era mai vista in quel modo, con quegli abiti e con i capelli sistemati da qualcuno con tanta cura.
《Posso abbracciarti?》Chiese Ira ancora fissandosi allo specchio, parlando all'amica che ripeteva più volte il giro su se stessa per osservarsi da ogni angolazione possibile, per vedere come stesse.
《Ma ti sembra il caso di chiedermelo anche!?》
E la bionda non accettò risposta avvolgendo la ragazza affianco a lei fra le sue braccia stringendola a se, ed Ira non poté far altro che ricambiare quella stretta che l'amica le stava regalando iniziando a ridere assieme a lei. Ira era proprio come le aveva detto Mikey, non c'era un istante in cui non sorridesse e quando lo faceva sembrava un raggio di Sole, che accarezzava i volti delle persone come se avesse paura di ferirli e differenziandosi dalle risate, due motori scoppiettanti si fecero sentire al di fuori dell'abitazione in cui loro avevano passato il pomeriggio. I due cavalieri della serata erano arrivati, puntuali come degli orologi svizzeri e le ragazze improvvisamente agitate, si diedero un occhiata a vicenda e dopo un sospiro tranquillizzante raggiunsero velocemente coloro che le attendevano.
《Ma non vi siete nemmeno vestiti a tema voi due!! E dai, non è divertente così!》Esclamò Emma in direzione dei due dirigenti della Toman, che notò subito il vestiario monotono che erano soliti ad usare sempre.
《Fa piacere anche a noi vederti》Le rispose Draken con evidente sarcasmo sulle labbra, mentre osservava la ragazza con in mano una borsetta, che a passo calmo si dirigeva verso la sua moto facendo la finta offesa.
E mentre Ira si avvicinava sorridente a Mikey, lui la guardava quasi incantato ricambiandole quel sorriso radioso che aveva sul volto. Si fermò davanti a lui per poi fare una piroetta, per fargli vedere il vestito e gli afferrò le mani subito dopo.
《Tadaaaa! Spero che piaccia anche a te hihihi!》
《Ti sta bene lo Yukata》
E come quando le disse con la sua semplicità che era bella, una lotta interna all'interno del suo stomaco prese improvvisamente vita, mentre tutte le farfalle lasciavano, svolazzando dentro di lei, il loro bozzolo ormai bello che andato, causando dall'altro lato del mondo chissà quanti uragani* e sotto il sorriso gentile di Mikey, Ira pensava di sciogliersi.
《E se prima di andare ci facessimo una foto?!》Propose Emma afferrando per la mano Draken e trascinandolo vicino a Ira e Mikey.
Ma la ragazza non aveva bisogno di conferme e mettendosi al fianco di Ira con Draken alle sue spalle scatto la foto, che ritraeva quattro ragazzi innamorati che sorridevano. Ira ed Emma erano al centro mentre Mikey e Draken alle loro spalle le guardavano come se tutto ciò di cui avevano bisogno era li e diversamente dalle solite foto, quei sorrisi rapiti dall'istante dello scatto non furono forzati da niente e da nessuno.
Il festiva estivo li stava aspettando con sempre più ansia e una volta saliti sulle moto i quattro ragazzi partirono, con le orecchie sempre più tappate dai loro sentimenti che scalpitavano con più vigore ogni volta. Quella sera l'aria era diversa dal solito, ciò che si riusciva a percepire era sola felicità fra le strade di Shibuya, dove i palloncini, luci e bancarelle si facevano sempre più presenti ricoprendo qua e la le strade della città, mentre i sorrisi sui volti delle persone sembrava riuscissero ad unire, in qualche modo, tutti in quella serata estiva.
Poi arrivarono nel cuore della festa, dove le bancarelle si susseguivano fra loro per chissà quanti metri, offrendo centinaia e centinaia di prodotti e attività diverse alle persone. L'odore di dolci di ogni tipo invadeva ogni angolo del posto, mentre il bagliore della Luna alta nel cielo, veniva sovrastata dalla luminosità artificiale di quella serata dai mille colori.
《Sento odore di Melonpan**, andiamo Ira!》
E con assoluta serietà verso quei dolci, Mikey afferrò per mano Ira, iniziando a farla correre fra le mille bancarelle alla ricerca della preda perfetta per il suo stomaco goloso, lasciando Emma e Draken da soli che iniziarono a fare diversi giochi a premi sotto obbligo della ragazza più felice che mai.
Ma di quelle centinaia di persone che Ira e Mikey superavano in un istante, Ira vedeva solo lui. I suoi capelli biondi che si muovevano ad ogni spostamento che faceva e le sue spalle che sembravano volerla proteggerla da tutto e da tutti, mentre la sua mano salda fra la sua che non aveva intenzione di lasciarla andare per nessuna ragione e fra tutte quelle persone, per lei esistevano solo loro due e nessun'altro, come se il mondo fosse loro mentre il resto dei civili scompariva sotto i loro sguardi disattenti.
La Luna sopra di loro osservava silenziosa anche la loro storia fra le mille, infastidita qualche volta dalle nuvole che sembravano seguirla ovunque, mentre quei due giovani temerari sperimentavano sulla loro pelle che cosa significava amare, amare una persona più di quanto loro potessero amare se stessi, mentre il tempo che spendevano stando assieme, sembrava riuscisse a prendere il posto di una sostanza talmente forte, che gli permetteva di dimenticare tutto ciò che li spaventava di quel mondo in cui si stavano addentrando sempre di più.
Troppo piccoli per essere adulti, ma allo stesso tempo troppo grandi per essere bambini e loro viaggiavano nel vagone di mezzo. Il vagone dove ne adulti, ne bambini potevano entrare e fregandosene solo per quella sera di tutto quello che avrebbero potuto causare con i loro stupidi atteggiamenti da bambini troppo cresciuti, salivano sulle giostre per grandi mentre si lamentavano per il dolce caduto a terra.
Ed il suono di una campana della mezza notte interruppe improvvisamente tutto, segnando l'inizio del nuovo giorno inaugurato con fuochi d'artificio dai mille colori e forme che con un fischio salivano nel cielo per poi morire brillando in un forte scoppio susseguito da altri mille.
E quei due ragazzi in piedi sulla ruota panoramica, osservavano quei colori che venivano riflessi nel vetro della loro cabina che li isolava dal resto del mondo, mentre le loro mani dall'inizio di quella serata non avevano mai avuto intenzione di lasciarsi andare e Mikey quella notte non guardava i fuochi, guardava la ragazza al suo fianco che con quel vestito addosso sembrava ancora più bella del solito, nell'esatto momento in cui con la bocca socchiusa taceva, faceva risplendere nei suoi occhi quello spettacolo mai visto prima. E poi lei lo guardò. Durò un istante il suo gesto perché con un movimento veloce si alzò sulle punte e diede al biondo un bacio sulla guancia, mentre l'unica cosa che Mikey riuscì a pensare era che le sue labbra erano calde. E non riuscendo più a sentire nemmeno i fuochi d'artificio Ira non lasciò fiatare Mikey, perché l'unica che al momento sentiva era il suo cuore che si agitava senza sosta causandole un'ansia che voleva soffocare con le sue stesse parole. Ma non le importava quanta paura avesse di parlare a Mikey, doveva cogliere le occasioni, proprio come aveva fatto Emma.
《Hai fatto tanto per me, sin dall'inizio di Giugno ed io non riuscivo a far altro che essere felice per il mondo che mi avevi mostrato. Sapevo che sarebbe stato pericoloso, sapevo anche che mi sarei potuta far male, ma penso sia valsa la pena correre quel rischio e se per essere felice come lo sono adesso dovrò continuare a farmi male, beh allora che mi colpiscano altre centinaia di coltelli, perché io non voglio mai più essere triste》
Ad parola in più che aggiungeva, le urla del suo cuore venivano soffocate, così come le sue labbra contro cui Mikey si fiondò come se cercasse la sua salvezza in quel gesto rivolto solo e soltanto per lei. Era proprio come aveva sentito prima... Le sue labbra erano calde, calde e morbide e le sentiva su di se, mentre con gli occhi chiusi non aveva il coraggio di guardare Ira in faccia, eppure lei sembrava non volesse andarsene da quella situazione. Il fiato non era più necessario per entrambi, non ne avevano bisogno e i suoni attorno a loro divennero ovatti, lontani chissà quanto da loro, che al momento non riuscivano a pensare a nulla di sensato.
Si staccarono ed Ira lo guardò in faccia con quei suoi grandi occhi e imbarazzata come non mai, affondò la sua faccia nel petto del ragazzo avvolgendolo in un abbraccio. Mikey non sapeva cosa fare, aveva paura e per la prima volta baciò qualcuno, non riuscendo nemmeno a realizzare quello che aveva fatto, ma impanicato strinse Ira a se e come se avesse paura che lei volesse in qualche modo andare via, le strinse le braccia attorno alla vita.
Mikey in quel momento ebbe paura. Paura di aver rovinato tutto, paura di aver esagerato con quello che aveva fatto, ma tacere in quel momento avrebbe soltanto peggiorato le cose.
《Per essere felice non devi farti male e riguardo quello... beh ti mentirei se dicessi che non volevo farlo e a pensarci mi è anche piaciuto e se non vuoi sentire ciò che ho da dire per favore fermami subito perché dopo non riuscirò più a smettere di dire tutto quello che penso》
La ragazza non rispose, alzò semplicemente lo sguardo in sua direzione sorridendo ancora imbarazzata, come se volesse dirgli che lei lo avrebbe sempre ascoltato.
《Voglio stare con te. Sempre, tutti i giorni, voglio vederti sorridere e voglio che tu mi tenga sempre per mano. Voglio che tu stia al mio fianco e che mi aiuti quando non so cosa fare. Voglio solo te Ira》
E come un bambino pretendeva quelle cose, le desiderava e le ambiva e non poteva non averle, non sarebbe riuscito a fare nulla senza di quelle e oltre quello si sarebbe anche arrabbiato piangendo ed Ira lo guardò ridendo dolcemente.
《Anche io voglio te Mikey. Voglio essere felice assieme a te》
Ed entrambi si sorrisero, mentre come due cozze sembravano non volersi staccare e la ruota panoramica concluse finalmente il suo giro.
Spazio Autrice
Causando...uragani*: Questa frase fa riferimento al così detto "Effetto farfalla" che vede come principio la storia che il battito delle ali di una farfalla possa causare dei disastri naturali dall'altra parte del mondo (ovviamente è solo un modo di dire per spiegare in breve l'effetto farfalla)
Melonpan**: Dolce giapponese dall'aroma al gusto di melone, che può essere farcito con cioccolato, crema pasticciera, caramello ecc.
3000 parole rega. 3000 io me sparo ci ho letteralmente messo 5 giorni, ma in ogni caso spero vivamente che vi sia piaciuto, ci ho veramente messo tutta me stessa per far si che venisse fuori un bel capitolo (non che per gli altri me ne sia fregata buttt) e niente amo tutto questo e ho anche urlato nel bel mezzo della scrittura ma questi sono piccoli dettagli.
Il prossimo è l'ultimo capitolo splendori quindi preparatevi a piangere e/o ad odiarmi ma con questo io non alludo ovviamente a nulla (un po' spoiler :))
E grazie come sempre a chi è arrivato fino a qui <3
-Ryu
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