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《Capitolo 13》

《Insegnami ad andare in moto, Mikey!》
《Ira, sei appena uscita dall'ospedale, non ti fa male il fianco?》
《No, mi sono ripresa completamente!》

Esclamò la ragazza sorridendo, appoggiando una mano al braccio che fletteva. Era sempre la solita.

《Va bene, ma facciamo solo un giro dell'isolato》

Lei annuì tutta contenta per poi mettersi alla guida della CB205T di Mikey, che accese per poi aspettare spiegazioni.

《Prova ad accelerare e a premere la frizione》

Osservò attentamente dove le mani di Mikey puntavano e così iniziò a far muovere la moto, che partì inavvertitamente a tutta velocità, mandando nel panico la ragazza alla guida. Il ragazzo dietro di lei le afferrò prontamente le mani facendo rallentare il veicolo evitando così di andarsi a schiantare da qualche parte.

《Più giri l'acceleratore, più questo da potenza alla moto. Prova a ruotarlo leggermente》

Notando il suo errore, Ira ci riprovò cercando di andare meglio. Questa volta senza partire a manetta, iniziò a fare avanti e indietro per più e più volte, per un parcheggio quasi vuoto, mentre l'emozione per essere riuscita nell'intento, iniziò a farla ridere come una bambina che imparava ad andare in bici senza le rotelle.

《Sto andando Mikey! Non sono nemmeno caduta!》
《Va bene, va bene! Ora puoi provare anche ad andare per strada!》Disse il ragazzo che venne coinvolto fra quelle risate.

Ed Ira ci provò, entrando in carreggiata e iniziò ad andare avanti, proprio come aveva fatto prima nel parcheggio ed ogni metro che faceva in più, acquisiva sempre più confidenza tanto che decise di portare Mikey in un posto in cui non aveva mai portato nessun'altro.

《Dove stiamo andando?》Chiese il biondo.
《Oggi faccio io una sorpresa a te! Lo scoprirai appena arriveremo》Urlò cercando di farsi sentire anche con il vento che gli rapiva le voci, portandole lontane dal loro campo uditivo.

Dalla vittoria della Toman, nello scontro contro la Dice, erano già passati tre giorni e di quella faccenda se ne erano dimenticati ormai tutti come una preoccupazione ormai lontana, mentre Giugno aveva quasi raggiunto la sua fine.

Era andato tutto troppo veloce, talmente tanto che le sembrava di aver incontrato ieri quel ragazzo seduto dietro di lei a cui sempre di più teneva e più ci pensava più non riusciva a fare a meno di sorridere... Lei era veramente riuscita a cambiare tutto.

Era riuscita ad ottenere la famiglia a cui aveva sempre ambito, perché con Baji, Chifuyu, Draken, Pah-chin, Mitsuya e Mikey il tempo le sembrava trascorresse talmente in fretta, che si era ritrovata al 27 Giugno senza nemmeno accorgersene...

E lei era solo felice di tutto quello.

《Sei bella quando sorridi》

Disse Mikey scendendo dalla moto assieme a Ira, dopo averla guardata di sfuggita con gli occhi di chi avrebbe rinunciato al giorno pur di vederla sorridere sempre. Lei era diventata in così poco tempo, qualcuno di essenziale per lui e lei non seppe cosa dire. Il suo sguardo sorpreso per quel complimento regalato al vento, lasciando che chiunque potesse sentire le parole che Mikey le aveva dedicato, mentre con un sorriso più grosso di prima lo ringraziò con quel semplice gesto che lui amava tanto.

Ira gli afferrò la mano trascinando il ragazzo, che rapito dalla solita allegria della compagna, non poteva fare a meno di sorridere assieme a lei ed entrarono così in quel carcere che Ira visitava spesso.

《Takihara Hoshi, hai detto giusto?》
《Esatto》
《Lo faccio chiamare subito》Disse un'impiegata del posto.

E all'udire di quel nome Mikey capì improvvisamente tutto, mentre seguiva Ira che camminava sicura di dove stava andando tenendolo ancora per mano.

《Takihara Hoshi... è per lui che hai combattuto quel giorno vero?》
《Già! Mi servivano soldi perché volevo aiutarlo. Lui è stato punito ingiustamente, non ha mai fatto nulla di male. Lo hanno incolpato per cose che non ha mai fatto e mi sentivo semplicemente in dovere di fare qualcosa per lui》

Seppur non fossero argomenti semplici, lei ne parlava con il suo sorriso che avvolgeva quelle parole piene di sentimenti, di cui Ira non ne conosceva nemmeno il nome.

《Taki stava cercando di portarmi via. Aveva anche trovato un lavoro part time e c'e la stava mettendo tutta per me, ma nostra madre non voleva che io me ne andassi da lei, non voleva che Taki influisse sulla crescita che mi stava dando lei. Quando Taki poi mi vide piangere mano per la mano con nostra madre, lui alzò la voce e lei pur di allontanarlo da me, lo accusò di tentato omicidio. Anche se era suo figlio... quella li avrebbe fatto di tutto per impedirmi di andarmene e così fece arrestare mio fratello》
《E a te non hanno chiesto nulla?》
《Certo che lo hanno fatto, ma ero terrorizzata a tal punto da non riuscire a parlare e quando finalmente ci riuscì, il caso era ormai stato chiuso e io non potevo fare più niente》

Allora anche quel petalo luminoso poteva provare i sensi di colpa, poteva sentirsi colpevole di qualcosa più grosso di lei e Mikey le strinse semplicemente la mano cercando di darle conforto come poteva, le sue parole non sarebbero ugualmente servite a far cancellare quegli scarabocchi nella sua mente e il ragazzo che stavano attendendo, arrivò dopo non molto accompagnato da due poliziotti che si allontanarono poco dopo.

Takihara la vide, la vide insieme a qualcuno sorridente e non potè fare a meno di ricambiare quel dolce sorriso che la sua sorellina aveva sul volto.

《Sono tutto orecchie Ira, raccontami tutto》

Partì prevenuto il ragazzo che sapeva che sua sorella aveva un sacco di cose di cui parlargli. E Ira, dopo aver presentato Mikey, iniziò a raccontare tutto quello che aveva da dire, per filo e per segno raccontando tutto ciò che l'aveva resa felice in quel solo mese, mentre Takihara, con la mano sotto il mento e Mikey con quel suo sguardo per lei, osservavano la ragazza che raccontava più felice che mai tutto quello che le passava per la testa, che come un raggio di sole illuminava l'ambiente di quel posto, cambiandone perfino l'umore. La sua felicità era contagiosa.

《Mi rende felice vederti così》

Ira era semplicemente cambiata da come la conosceva lui.

《Ira ora posso chiederti un favore?》
《Dimmi pure!》
《Potrei parlare un attimo con Mikey?》

Non sapeva di che cosa avrebbe voluto parlargli, ma senza fare ulteriori domande decise di lasciarli soli e uscì da quella stanza delimitata da 4 mura e Takihara ancora con la mano sotto  il mento sorrise anche a Mikey.

《Sai, il tuo volto mi ricorda tanto un mio caro amico, ma questo non è importante. Piuttosto, parlami di te Mikey! Sempre se a te non dispiace. Sai sei la prima persona che Ira porta con se, quindi devi essere una persona speciale!》

Sorrideva, proprio come lei. Seppur i fratelli Hoshi, fossero entrambi in situazioni complicate, loro affrontavano tutto sorridendo. Ma Mikey aveva già visto quel ragazzo dietro il pannello di plexiglass... Quello era un amico di suo fratello.

《Shinichiro Sano... Questo è il nome della persona che ti ricordo vero? Lui era il mio fratellone... Ed era fantastico》

Ed un sorriso nostalgico dipinse i volti di entrambi i ragazzi, che non avevano ancora superato tutto quello che successe l'anno prima.

《So che magari i consigli degli sconosciuti, possono valere meno di niente, ma secondo me tu sei fantastico quanto lui. Ira non ti avrebbe portato qui se non fosse stato così》

Continuò sorridendo al ragazzo biondo che non sapeva più cosa dire.

《Sai lei non era così prima. Non ho mai visto Ira sorridere così tanto prima di oggi, anzi a dire il vero non lo faceva quasi mai. Fin da quando era piccola non riusciva a sorridere ed io non riuscivo a fare nulla per lei ed oggi era semplicemente così. A volte mi sembra quasi di non conoscerla nemmeno e penso di starmi perdendo molte cose di lei, ma ho preferito la sua felicità a qualunque altra cosa e voglio ringraziarti Mikey. È grazie a te e ai vostri amici se lei ora sorride veramente》

Mikey non riusciva proprio ad immaginarsi Ira senza il suo sorriso, quel petalo senza la sua luce, mentre la sua luce ora era diventata essenziale per lui.

《Lei ti piace vero? L'ho visto come la guardi》

Forse il capo della Toman non ci aveva mai seriamente pensato a quell'eventualità. Il loro rapporto era sempre stato perfetto in quel loro modo e forse salire di livello avrebbe semplicemente rovinato tutto e così tacque, senza fiatare, di fronte a quella domanda che sembrava volerlo divorare. Poi parlò tagliando in due il silenzio.

《Io voglio soltanto che sia felice, per sempre》

Takihara sorrise ancora di più in direzione di quel ragazzo biondo, ma prima che potesse continuare a parlare, una sirena rossa iniziò a lampeggiare, emettendo un rumore alquanto fastidioso che sembrava non avere intenzione di smettere e Ira all'udire di quel rumore fece il suo ingresso nella stanza prima che suo fratello fosse portato via.

《Mikey, raggiungi le tue ambizioni, compresa quella che mi hai appena detto》

E con il sorriso tatuato in volto, venne portato via dalle guardie silenziose, mentre sempre più distanti i due fratelli si lanciavano gli ultimi saluti e Mikey e Ira uscirono da quel penitenziario dall'aspetto non più così tanto cupo.

《Tuo fratello è una brava persona》Commentò lui.
《Vero!?》Disse Ira ridacchiando.

E mentre si appoggiarono entrambi alla moto con cui erano arrivati, il silenzio fra i due calò tranquillamente, mentre il vento mattutino li cullava dolcemente, alzando i pensieri all'interno della mente del capo della Toman, che era bloccato sulla domanda che gli venne fatta dal fratello della ragazza al suo fianco, che senza preoccupazioni appoggiò la sia testa sulla sua spalla.

Ira... che cos'era lei per lui? Lo aveva sempre saputo eppure non ci aveva mai pensato. Così bella, così solare, talmente tanto da rubare il posto del sole. Il suo modo di sorridere invogliava anche chi non ne aveva voglia a sorridere con lei e con il suo passaggio trascinava sempre più persone dietro se.
Lei era il suo petalo di ciliegio nel bel mezzo del loro inverno, arrivato li per trasformare quella distesa di ghiaccio, in primavera. Ma Ira era semplicemente Ira infondo, non bastava sapere altro sulla ragazza che Mikey avrebbe voluto vedere sempre brillare.

《Ora voglio farti conoscere io mio fratello》

Le disse sorridendole dolcemente, mentre lei si alzò salendo poco dopo a bordo della moto guidata questa volta dal ragazzo biondo, che senza perdere tempo la portò lontana, in un posto che non conosceva.

Il cimitero dove riposava Shinichiro Sano, vide entrare per la prima volta quella ragazza dalla treccia rossa, che capì solo dopo cosa intendeva Mikey con il suo presentargli suo fratello e si sentì un enorme stupida anche solo per aver pensato diversamente e mantenendo un silenzio ricolmo di rispetto, i due ospiti si fermarono di fronte ad una lapide incisa.

《Tuo fratello mi ha detto che lui e Shinichiro erano amici, ed avendo parlato un po' con lui la cosa non mi sorprende affatto》

Ira lo lasciava parlare non avendo la più pallida idea di cosa dirgli, mentre attentamente lo ascoltava parola per parola. Che cosa avrebbe potuto dirgli? Che le dispiaceva per suo fratello? Quelle convenevoli parole non sarebbero state minimamente d'aiuto a colmare quel vuoto che Mikey provava da quando il suo idolo non era più al suo fianco.

《Sai, a volte quando non so cosa fare, mi capita di pensare "Shinichiro che cosa avrebbe fatto al mio posto?"》
《Che tipo era tuo fratello?》
《Era fantastico, letteralmente. Era uno schifo a combattere e ogni volta se la svignava dagli allenamenti del nonno, eppure era così rispettato da tutti, anche dai ragazzi più forti del loro anno e finì col ritrovarsi a capo di una gang, che giorno dopo giorno si allargava sempre di più. Era testardo e un vero idiota, ma quando avevi bisogno di lui, Shinichiro c'era sempre. Non importava se la situazione sarebbe finita con una scazzottata, lui veniva ugualmente ad aiutarti e ora non fa altro che mancarmi》

Nel bel mezzo del suo discorso il ragazzo si sedete di fronte a suo fratello, immaginandoselo al suo fianco. Forse era la prima volta che Ira vedeva Mikey in quello stato, l'invincibile Mikey non riusciva a lasciarsi alle spalle quella morte che lo devastava piano piano, con un'avanzata costante e il ricordo sorridente di suo fratello sembrava volesse quasi ucciderlo, senza risparmiare un singolo angolo di lui, mentre tentava quasi ossessivamente di raggiungere la potenza di quel suo idolo, cerando di non deluderne le aspettative. 

E nel silenzio di quel luogo, l'unica cosa che Ira era riuscita a fare, è stata quella di avvolgere le sue braccia attorno al collo del ragazzo con la mente nel vuoto. Un gesto valeva più di mille parole e per loro era semplicemente così, mentre Ira dava un po' della sua forza a Mikey con quell'abbraccio.

《Shinichiro sarebbe fiero di te vedendo quello che stai facendo, ma come fratello maggiore penso sia preoccupato per te e che voglia soltanto la tua felicità... Quindi Mikey, si felice anche per lui》

Mikey portò la sua mano destra sopra quelle di Ira, che appoggiata a lui lo confortava con ciò che lei poteva dargli. E dopo un po' di silenzio, il ragazzo le parlò sorridendo come se non fosse mai stato triste.

《A inizio Luglio c'è il Festival Estivo, che ne dici se ci andiamo insieme?》

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