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4. |Is this the end?|

In un istante il mondo sembra crollarmi addosso con una violenza inaudita, un dolore lancinante alla testa mi fa fischiare le orecchie. E' assordante. Mi porto entrambe le mani alla nuca facendo pressione su di essa nella speranza che questo possa attutire il dolore ma sembra tutto inutile. Freddie si inginocchia davanti a me e quando alzo lo sguardo incontrando il suo i miei occhi si riempiono ancora di più di lacrime.

Riconoscerei quel maglioncino con i gatti ovunque. Il suo viso è scavato e nonostante il trucco posso intravedere la sua pelle tumefatta dalla malattia. Mi avvicino subito a lui scrutando ogni singola parte del suo viso e del suo corpo toccandolo con delicatezza, come se potesse rompersi da un momento all'altro.

Lui mi guarda tristemente senza dire una singola parola, sono a dir poco sconvolta.

- Sono morta, vero? - gli chiedo con un filo di voce mentre, nervosamente, inizio a strappare qualche filo d'erba.

L'uomo di fronte a me nega con il capo e mi lascio andare ad un sospiro.

- Non ancora? - richiedo, stavolta guardandolo dritto negli occhi.

Lui ridacchia divertito prima di posare una mano sulla mia nuca scompigliandomi i capelli. Allora avevo ragione, è tutto frutto della mia mente. Questo posto e lui sono solo frutto della mia immaginazione.

- No dear.. non è esattamente così. -

Ah giusto, può leggere i miei pensieri, me lo scordo sempre.

- Comunque non sei ancora morta ma questo dipende tutto da te. - continua posando una carezza sulla mia guancia.

- Cosa? - chiedo sconvolta.

Improvvisamente il silenzio paradossale di questo lungo viene interrotto da una serie di voci e rumori indefiniti. Mi alzo in piedi per capire da dove vengano queste voci che sembrano sia vicine che lontano, tutto qui è così confusionario. Anche l'uomo di fronte a me si alza, anche se con fatica, rimanendo al mio fianco.  Mano a mano il tutto si fa sempre più chiaro. "La stiamo perdendo", riesco a sentire nel caos che si sta affievolendo sempre di più. In questo momento sembra che la mia mente stia per esplodere. 

Io sto morendo, allora questa dovrebbe essere una sorta di premorte? Un limbo? Uno spazio per quelli che si trovano in questo genere di situazioni? Sono sempre più confusa. Freddie posa una mano sulla mia spalla attirando la mia attenzione, che ottiene subito.

- Non sfasciarti la testa per cose molto più grandi di te, non ne vale la pena. - dice solamente.

Rimango in silenzio perché so che ha altre cose da dirmi.

- Tu in questo momento sei in una zona di transizione, un'area neutra se così si può definire.. - inizia.

Io tento di ascoltarlo cercando di immagazzinare ogni singola informazione che mi sta fornendo.

- Io sono stato mandato qui per aiutarti a prendere la decisione giusta. -

- Sei una sorta di angelo custode o una cosa del genere? - domando inarcando un sopracciglio.

Lui si lascia andare a una sonora risata, come se avessi detto la più grande cazzata esistente.

- Per le cose che ho fatto da vivo direi che sono tutto tranne che un angelo tesoro. - sogghigna l'uomo davanti a me per poi lasciarsi andare a una risata dal retrogusto amaro.

Da fan so solo in parte ciò che ha fatto nella sua vita ma non ho alcuna intenzione di indagare. Ci sono cose che devono restare segrete e non è detto neanche che bisogna sapere tutto. L'uomo davanti a me mi rivolge un sorriso di gratitudine sentendo i miei pensieri.

- Allora? - domanda

Lo guardo accigliata.

- Allora cosa? - gli domando a mia volta.

- Hai deciso? - chiede spazientito.

Sempre più confusa mi guardo attorno sgranando gli occhi e gesticolando nervosamente.

- Ho deciso che cosa? Non sto capendo! Guarda che, tra i due, sei tu quello che legge la mia mente non il contrario. - espongo l'ovvio.

Il suo sorriso svanisce in un secondo prima di afferrarmi e portarmi tra le sue braccia rinchiudendomi in un dolce abbraccio. Rimando sorpresa giusto per un paio di secondi prima di circondare la sua vita, fin troppo stretta, con le braccia e appoggiare la testa sulla sua spalla.

- Vuoi vivere o morire? - 

Un brivido mi passa da parte a parte, stringo inevitabilmente la presa sui suoi fianchi e le lacrime tornano a farsi spazio nei miei occhi. Un singhiozzo mal trattenuto fuoriesce dalle mie labbra senza neanche rendermene conto. Iniziamo a dondolare leggermente e nella mia mente scorrono le immagini di una vita intera.

La mia infanzia.

I miei amici.

La mia famiglia.

I dispiaceri.

Il divertimento.

La malattia.

Mi allontano, contro voglia, dalle sue braccia e i miei singhiozzi si fanno sempre più incontrollati nel momento in cui i nostri sguardi si incrociano. E' comprensivo, mi capisce, è successo anche a lui.

- Io.. - inizio ma un altro singhiozzo mi fa morire le parole in bocca.

- Io devo tornare, io.. -

- Io voglio vivere. - riesco finalmente a dire piangendo disperatamente.

Freddie accarezza le mie guance cercando di arrestare la corsa delle lacrime sul mio viso ma, ad esse, se ne sovrappongono inesorabilmente delle altre. Non fa altro che sorridere, felice della mia decisione.

- Allora vai e vivi. - sussurra per poi indicarmi con un gesto della mano il lago alle nostre spalle.

Il mio corpo, inconsciamente, sa che cosa fare nel momento in cui mi avvicina ad esso. Sono al limite, un passo e sono in acqua. Gli do le spalle puntando nuovamente lo sguardo su quello del mio idolo, sull'uomo che mi ha accompagnato in questo breve e ma intenso viaggio. Una domanda mi sporge spontanea.

- Questo è un'addio? - gli domando tristemente.

Lui fa due passi e ora siamo nuovamente a pochi centimetri di distanza, e nel momento in cui la sua voce si fa nuovamente spazio nelle mie orecchie mi si blocca il respiro.

- Ci rivedremo dall'altra parte dolcezza. - sorride.

In una frazione di secondo mi da una leggera spinta e io cado all'indietro. Mi ritrovo in acqua, mi avvolge ed è piacevole. Affondo sempre di più ma non sto annegando. La superficie e quello che mi sto lasciando alle spalle non si vede, è tutto completamente nero. Questo però non è un nero che fa paura, mi avvolge e mi sento al sicuro. Un senso di stanchezza si impossessa di me e chiudo gli occhi.

Sembra passata un'eternità quando finalmente riapro gli occhi, tutto appare confuso e c'è troppa luce ma nella confusione riesco a sentire solo una voce che dice.

- E' tornata. -



Fine

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