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1. |Welcome|

La luce, ecco cosa riesco a vedere. Un'attimo prima precipitavo nel buio più totale e ora sono ricoperta da un candido bagliore che riscalda il mio corpo. Questa luce non è accecante come quella del sole, no, questa è piacevole, talmente travolgente che non sento più nulla.

 Già, il nulla.

 Cosa significa tutto questo? La mia mente è completamente annebbiata senza una valida ragione ma, al contrario delle mie aspettative, la cosa mi piace molto. Questa strana pace è così poco da me che mi potrei sentire quasi a disagio ma, nonostante ciò, il tutto mi travolge talmente tanto che non posso fare altro che buttarmici dentro.

 Chiudo gli occhi lasciandomi andare completamente alla sensazione misteriosa e sembra quasi di essere stata risucchiata da un buco nero. Lo sgomento è talmente tanto che riapro gli occhi di scatto a causa della forte sensazione di vertigine e nausea appena provata. Rimango ancora più sorpresa quando i miei occhi visualizzano il nulla più totale. 

Ancora questo maledetto nulla.

 La mia vista non riesce a visualizzare un orizzonte, un oggetto materiale o una persona. Un luogo misterioso senza limiti o confini dove il bianco più candido che abbia mai visto regna sovrano.

 Pensando che fosse un sogno o un'allucinazione mi gratto gli occhi ma, quando le mie mani si allontanano dal mio viso, la situazione è sempre la stessa. Dispersa in una landa desolata senza dune o cespugli vaganti come nei film western, solo il nulla più totale. 

Anche ai miei piedi è tutto completamente bianco e non vi è alcun segno della mia ombra, nonostante la luminosità di questo luogo. Passare da sorpresi a irrequieti è veramente un attimo, sto veramente cominciando a dubitare della mia sanità mentale.

Sono come paralizzata ferma in un punto fisso ma, una strana forza, mi convince a muovere qualche passo in avanti. Fu così che mi trovai a camminare senza una meta in un mondo che, a quanto pare, non ha una destinazione. 

Il mio sguardo vaga nel vuoto più totale in cerca di una qualsiasi forma o colore senza alcun successo. Sbuffo rassegnata all'idea che non troverò nulla così continua a far muovere le mie gambe senza una vera e propria motivazione. 

Uno strano presentimento mi costringe ad alzare la testa e, finalmente, qualcosa in questo maledetto luogo attira la mia attenzione. 

Una porta è apparsa proprio sotto il mio naso senza che me ne accorgessi, sobbalzo alla vista solamente del contorno il legno chiaro e la maniglia semplice in ottone.

 Titubante appoggio una mano sulla piccola maniglia ma scosto immediatamente quest'ultima per colpa di una leggera scossa elettrica. Scuoto leggermente la mano come faccio sempre quando la statica provoca delle scosse ogni volta che tocco un oggetto ma, solo dopo, mi rendo conto che non ho sentito niente. 

Lo stupore è sicuramente dipinto perfettamente sulla mia faccia in questo momento però la curiosità batte qualsiasi tipo di sensazione.

La mia mano destra finisce nuovamente sulla maniglia, continuo a sentire quella scossa che ora si sta irradiando in tutto il corpo, mano a mano che abbasso quell'oggetto in ottone la scossa diminuisce fino ad annullarsi del tutto. 

Sospiro per poi spingere la porta ma, contro le mie aspettative, essa non si muove di un centimetro. Allora provo a tirarla verso di me e non succede assolutamente niente. 

Questo deve essere un maledetto scherzo! Trovo una sola cosa animata in questo accidenti di posto e non funziona neanche, fantastico!

Improvvisamente l'intera situazione mi colpisce come una pietra lanciata in testa, sono in un posto vuoto con una porta che non si apre ne se la spingi ne se la tiri. 

Una risata quasi tetra esce dalla mia bocca diventando sempre più forte per ogni istante che la consapevolezza si faceva più nitida nella mia mente. Magari è tutto un sogno, i sogni possono essere manipolati dalla nostra mente, giusto? 

Faccio un respiro e convinta appoggio nuovamente la mano sulla maniglia in ottone. Con la mente visualizzo il fatto che essa si aprirà spingendola e così faccio. 

Sono talmente convinta e lo faccio talmente forte che sbatto con l'intero corpo sulla porta provocando un forte trambusto che provoca un'eco spaccatimpani.

- Cazzo! - riesco a dire in preda alla frustrazione più totale.

Sbuffo sonoramente e casco a terra in preda allo spavento quando la maniglia si abbassa senza che l'abbia effettivamente toccata. 

Non sapevo che le parolacce potessero essere una parola d'ordine per aprire le porte. Sto veramente impazzendo.

La porta si apre bruscamente facendomi indietreggiare con i piedi strisciando con il fondoschiena sul pavimento. Io e i miei occhi non possiamo credere alla vista che ci si presenta davanti.

- Ma chi sta facendo questo baccano? Sei stata tu dolcezza? -

Dire che in questo momento sono basita è un fottuto eufemismo come il mio cervello che, ovviamente, mi fa dire le cose senza maledettamente pensare.

- Ma che cazzo? - quasi urlo senza realmente riflettere.

- Ok, sei decisamente tu. - continua a parlare con totale tranquillità la figura che si erge davanti a me.

La mia mascella, se ci fosse un reale pavimento, lo starebbe già toccando. 

I vestiti completamente bianchi, i suoi leggendari baffi, la mascella super squadrata e il suo sguardo impenetrabile mi si parano davanti alla mia figura seduta a terra. 

Direi che è una bellissima angolazione per poterlo osservare ma il mio cervello ha smesso di funzionare nel momento esatto in cui ho sentito la sua voce.

- Sono diventata fottuta rincoglionita di colpo perché non è possibile che tu sia davanti a me. - continua a parlare a vanvera.

Mi incanto ad osservarlo facendomi venire quasi la maledetta bava alla bocca lasciando l'uomo di fronte a me pensieroso e con la testa china da un lato mentre mi guarda curioso.

- Cazzo. - sbuffo.

Il moro, dopo qualche secondo di totale confusione, si lascia andare a una risata leggera che mi fa vibrare ogni singolo vaso sanguigno presente nel mio corpo. 

Non avrei mai immaginato una cosa del genere, devo essermi drogata molto pesantemente per essere arrivata a fare un sogno del genere.

- Tesoro ho capito che ti piace il cazzo, non c'è bisogno di ripeterlo. E comunque no, non ti sei fatta di nessuna droga e non sei nemmeno in un sogno. - commenta l'uomo con tono allegro e scherzoso.

Prima cosa, come fa a leggermi nel pensiero? Seconda cosa, ehi stavo imprecando e terza cosa, come fa ad essere così sexy?

- In quanto alla prima cosa in questo posto tutto è possibile. - incomincia dal nulla alzando un dito mentre mi guarda con un sorriso beffardo.

Pensavo che la mia mascella non avesse strisciato sul pavimento che non c'è abbastanza ma, a quanto pare, mi sbagliavo di grosso.

 - Alla seconda, non credo che ci sia bisogno di una reale risposta, sono abbastanza a corto di idee al momento e terza cosa.- lascia in sospeso la frase facendomi deglutire in preda a non so che genere di sensazione.

- Beh, per la terza cosa in realtà non ho un segreto per essere così sexy, probabilmente sarà il baffo - riflette ad alta voce lasciandomi completamente basita.

- Comunque, mia cara, che ci fai qui? - mi domanda Freddie Mercury scrutandomi in cerca di risposte.

Il mio cervello non è collegato bene alla bocca perché non riesco a rispondergli, l'unica cosa che riesco a fare è esalare un sospiro di pura adorazione. 

Freddie alza gli occhi al cielo come a dire "ecco che ci risiamo" per poi aiutarmi ad alzarmi prendendomi da un braccio. Io mi lascio sollevare con facilità e sono piacevolmente sorpresa dal fatto che sono forse tre centimetri più bassa lui. 

Non ho il tempo di contemplarlo ancora perché, con una mano, mi spinge attraverso la porta di prima che poi scompare alle nostre spalle. I miei occhi si riempiono di meraviglia e riesco a percepire un luccichio pizzicarmi le pupille.

- Benvenuta. - riesco a sentire alla mia destra da parte della voce melodiosa e dolce di Freddie.


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Primo capitolo di questa storia che sarà, purtroppo, non lunghissima.

Ho quasi un bisogno psicologico di scriverla, non so la ragione, so solo che mi sto facendo guidare da questa sensazione.

Spero che vi piaccia.

Un bacio

Susanna_Scrive 


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