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Capitolo 13

Anche oggi ho passato gran parte del mio tempo libero in biblioteca, ho provato a tenere la mente occupata cercando di non pensare a cose che potessero distrarmi.

Poco fa mi sono allontanata, dovevo tornare in classe a prendere le mie cose, adesso però devo correre al piano di sotto per evitare di non fare aspettare troppo Makoto.

Se mi fossi data una mossa fin da subito questo non sarebbe successo.

Cavoli, finisco sempre per correre.

Nel tenere lo sguardo verso sinistra la mia attenzione ricade su un ragazzo, mi sono fermata all'improvviso per osservare meglio ma senza farmi notare.

La porta dell'aula era rimasta semi aperta.

"Makoto..." sussurro.

Sono ferma davanti alla sua classe perché mi sembrava di averlo visto.

Teoricamente non dovrebbe trovarsi qui visto che aveva gli allenamenti fino a poco fa, questa mattina ci siamo dati appuntamento all'entrata per tornare a casa insieme.

Allora per quale ragione si trova qui?

Davanti a lui sembra esserci qualcuno, vorrei tanto sbagliarmi ma è senza alcun dubbio una ragazza.

I raggi del sole al tramonto attraversano la finestra, lei si trova in piedi accanto a quello che da l'impressione di essere il suo banco, mentre Makoto si è spinto in avanti con il viso per baciarla.

Un attimo...L'ha baciata?

Makoto ha appena baciato una ragazza?

Inizio a correre il più velocemente possibile in direzione dell'ingresso, proprio non ce la facevo a rimanere a guardare una scena che mi provoca tanto dolore.

Le lacrime continuano a scendere e non ho modo di fermarle.

Se un mio caro amico si fidanza senza dirmelo dovrei semplicemente rimanerci male per non averlo saputo da lui, dovrei arrabbiarmi perché non me ne ha parlato.

Eppure non mi sono fermata a pensarlo, è come se il problema fosse un altro.

In questa situazione a me non interessa che non mi abbia detto nulla, a me fa stare male proprio il fatto che abbia una ragazza.

"Ehi, non fermarti all'improvviso!" dice una voce maschile passandomi davanti con la bicicletta.

Mi sono fermata poco prima di attraversare la strada, non mi sono neanche accorta di lui, sono talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorgo di ciò che mi accade intorno.

Non ce la faccio, mi fa male il cuore.

Avrei tanto voluto avessero chiuso quella stupida porta.

Sono entrata in casa di corsa e mi sono chiusa in camera, sdraiata sul letto stringendo forte il mio grande cuscino a forma di coniglio.

Fortunatamente mamma si trova ancora a lavoro, se mi avesse vista piangere si sarebbe preoccupata moltissimo, con tutto quello che fa l'ultima cosa che vorrei è darle preoccupazioni.

Tornerà poco prima di cena, questa sera tocca a lei prepararla, però non so come dirle che vorrei non preparasse nulla per me.

Le lacrime hanno smesso di scendere, ma riesco ancora a sentire la stretta al petto che ho avvertito mentre osservavo quella scena.

Il dolore che ho provato in quel momento non se n'è andato.

Prendo il telefono per controllare se mi sono arrivati dei messaggi di Makoto, dentro di me sto ancora sperando di aver sbagliato persona.

Come immaginavo non mi ha mandato nessun messaggio e non ho perso chiamate, questo significa che è in compagna di quella ragazza.

Se mi fossi sbagliata si sarebbe fatto sentire per sapere per quale motivo non l'ho aspettato, ma visto che è impegnato non gli interessa farmi una telefonata.

Ieri mattina ci siamo fatti alcune foto, in quella che ho davanti ora Makoto ha una faccia davvero buffa, l'ho scattata senza rendermene conto prendendolo di sorpresa.

Questa invece è quella venuta meglio, Makoto è davvero carino.

Sorrido arrossendo leggermente in viso, anche la sua fidanzata conoscerà ogni lato di lui.

Già, mi da proprio fastidio.

Lascio il telefono sopra il comodino e spengo la luce, continuando a tenere stretto a me il grande cuscino a forma di coniglio.

Vorrei solo dormire e dimenticare.

[Il giorno seguente]

Non ho fatto parola con nessuno su quello che ho visto, parlarne mi avrebbe procurato ancora più dolore.

Ieri sera ho mangiato a fatica, quello che avevo visto mi aveva portato via l'appetito.

Per evitare di far preoccupare mamma però ho dovuto sorridere come se nulla fosse successo, ho fatto del mio meglio ma non sono sicura di esserci riuscita.

Anche se non mi ha chiesto niente si vedeva che ero con la testa da un altra parte, spero abbia pensato si tratti di una cosa stupida.

"Ehi."

Alzo lo sguardo dopo aver sentito la sua voce, nel corridoio in cui ci troviamo non c'è nessuno, siamo solo io e Makoto.

"Sei libera oggi?"

Dovrei guardarlo e rispondere con un sorriso come ho sempre fatto, come se non avessi visto niente, ma non credo di potercela fare.

Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia.

"Scusa...Ho da fare, ci vediamo." rispondo con un sorriso poco prima di allontanarmi.

Non voglio parlare con lui, non voglio ricordare ciò che ho visto.

Evitare di parlare con lui probabilmente non è la giusta soluzione, però non saprei che altro fare, mi sento strana.

In questo momento non me la sento di parlargli, non mi va di sentirmi dire che ha trovato la fidanzata, non potrei accettarlo.

Un attimo...Non potrei accettarlo?

Perché?

Dovrei essere infastidita per un altro motivo ma non dovrei essere contraria alla relazione tra lui e quella ragazza.

Potrei esserlo solo se la conoscessi e fosse una cattiva persona, ma visto che fino a ieri non l'avevo mai vista non so nulla di lei.

Questo significa che sono innamorata di Makoto?

"No Yuma calmati, ci deve essere un'altra spiegazione!" dico senza alzare troppo la voce, se passasse qualcuno vorrei non mi sentisse.

Il fatto che io sia innamorata di lui spiegherebbe molte cose.

Negli ultimi giorni quando mi trovavo vicina a Makoto il cuore batteva più velocemente, arrossivo in continuazione e non smettevo di pensare a lui nemmeno per un istante.

Quando non era con me mi chiedevo sempre cosa stesse facendo, non riuscivo a stare senza di lui e faticavo a concentrarmi negli studi.

Quando l'altra mattina mi ha sorriso in quel modo dolce non riuscivo a spostare la mia attenzione da un altra parte.

Non volevo smettere di guardare il suo sorriso, l'avrei guardato per ore senza mai stancarmi.

Quindi sono davvero innamorata di lui.

Già, è un bel problema.

[Qualche ora dopo]

È stata una giornata veramente stancante, per fortuna sono a casa.

Non mi sono trattenuta in biblioteca per ovvi motivi.

Se l'avessi fatto probabilmente non sarei stata utile a nulla e avrei fatto cadere un sacco di libri, inoltre avrei potuto incontrare di nuovo Makoto.

Sospiro aprendo la porta subito dopo, ora devo trovare qualcosa da fare per distrarmi.

Non ho molto da studiare e nemmeno troppi compiti, quando servono non ce ne danno mai, che cosa incredibile.

"Yuma! Yuma!" dice la piccola voltandosi nella mia direzione.

Non mi aspettavo di trovare qui Yori.

Mamma si sarà accorta che non mi sento bene, per questo non mi ha detto nulla.

Ha preferito non parlarmi dell'arrivo della mia cuginetta per farmi una sorpresa, con la speranza di farmi tornare il sorriso anche solo per qualche ora.

Vederla mi ha reso davvero felice, ho una mamma veramente fantastica.

"Bentornata tesoro."

"Yori? Che cosa ci fai qui?" le chiedo con un dolce sorriso, mentre lei si avvicina a me per stringermi in un abbraccio.

Quando mi vede lo fa sempre, è una bambina molto dolce e tanto affettuosa, tenerla tra le braccia mi riempie di gioia.

Mi sono seduta accanto a lei, avrei preferito andare a cambiarmi prima ma se glielo dicessi mi prenderebbe la mano guardandomi con quei suoi occhi dolci, se mi allontanassi ora la renderei triste.

"Sei contenta che sono venuta a trovarti? Papà e mamma torneranno tra poco ma hanno detto che possiamo restare a cena! Così potrò passare tantissimo tempo con te!" sorride.

"Mi ricorda te da bambina, da piccola eri così dolce e allegra. Tutti ti volevano bene."

Le parole di mamma mi fanno sorridere, se da piccola ero simile a Yori dovevo essere proprio un angioletto.

"Che ne dici, facciamo un disegno? È da tanto che non ne facciamo uno insieme." le chiedo.

Yori ha sempre avuto la passione per il disegno, è ancora una bambina ma sono convinta che se continuerà a impegnarsi diventerà bravissima.

"Si! Mi piacerebbe moltissimo!"

"Allora vado a prendere tutto il necessario, aspettami qui."

"Non serve. Sei appena tornata da scuola giusto? Non hai niente nella tua borsa che può servirci? Così risparmiamo tempo."

Non ci avevo pensato, questa mattina Yoshino aveva bisogno di alcuni fogli così ne ho messo un intero blocco nella borsa, alcuni li ho ancora li quindi possiamo usare quelli.

"Ottima idea. Allora facciamo che io prendo qualcosa da bere in cucina mentre tu prendi i fogli dalla mia borsa."

"Sicura che posso?" annuisco.

"Non preoccuparti."

Mi allontano per andare a prendere da bere, verserò nei bicchieri di entrambe il suo succo preferito, così berremo la stessa cosa.

Conosco la piccola Yori da quando è nata, un attimo fa mi ha chiesto il permesso perché senza non se la sarebbe sentita di prendere delle cose da una borsa che non è la sua, lo trova poco carino.

È fin troppo dolce.

"Sorellona Yuma? Come sta il fratellone Shoichi?" chiede mentre io rimetto a posto il cartone del succo.

"Sta molto bene. Se sapesse che ti trovi qui sarebbe felice di vederti sai?"

"Che bello! Quindi possiamo andare a trovarlo? Anche io voglio vederlo!"

"Adesso non possiamo, però ti prometto che un giorno vengo a prenderti e andiamo a casa sua insieme, gli facciamo una sorpresa okay?" le dico voltandomi solo per un istante verso di lei.

Dopo aver preso i bicchieri li porto sul tavolino, prendendo di nuovo posto accanto a Yori.

"Sorellona! Dove hai preso questo ciondolo? È così carino! Le cose che hai mi piacciono tutte davvero tanto!"

Mi volto notando subito il ciondolo tra le sue mani, è lo stesso che ha Makoto.

L'avevo nascosto nella borsa per non vederlo a scuola ma non avevo ancora avuto il tempo di metterlo da un altra parte, era facile lo notasse.

Non voglio cancellare i ricordi con lui ma metterli temporaneamente da parte.

Non sono mai stata fidanzata e non ho mai provato dei sentimenti così forti per qualcuno prima di Makoto, di conseguenza non so come dovrei comportarmi, mi serve del tempo per capirlo.

"Sorellona...Va tutto bene?" chiede dopo essersi avvicinata usando le ginocchia.

Ultimamente non sono al massimo delle mie energie, essendo una ragazza molto allegra e sempre positiva quando non mi sento bene gli altri lo notano subito, è una cosa normale.

Però non voglio far preoccupare nessuno, Yori tiene molto a me e se mi vedesse triste forse si metterebbe a piangere, quindi devo fare finta sia tutto come al solito e sorridere come ho sempre fatto.

"Si scusami, ero solo un po' pensierosa, tutto qui. Il ciondolo che hai visto mi lega a una persona per me molto importante. Devi sapere che quella persona ne ha uno uguale al mio! Li abbiamo comprati insieme anche se sono stata io a decidere di farlo, gliel ho regalato senza chiedergli se gli andasse bene. Divertente vero? Però alla fine l'ha tenuto, quel giorno ne ero così felice."

Ho parlato più del dovuto, non era mia intenzione farlo ma mi sono tornati alla mente i ricordi di quel giorno e senza rendermene conto sono finita a parlare di nuovo di Makoto.

Anche se cerco di metterlo da parte ritorna sempre.

"Deve essere una persona fantastica se per te è così importante. Posso vedere una sua foto?"

Ha un sorriso stampato sul volto, sono stata io a parlargliene, non posso tirarmi indietro.

"Certo! Eccolo, è lui."

"Ah! Che carini, è il tuo ragazzo?"

Scuoto appena la testa cercando di mantenere la calma.

Anche se non potrà mai essere il mio ragazzo sono innamorata di lui, sentire queste cose mi porta a immaginare di essere la sua fidanzata e di conseguenza mi rende nervosa.

"È solo un amico."

"Peccato...Però ti piace?"

"Si nota così tanto?" le chiedo, vedendola subito dopo iniziare a ridere.

"Sorellona, sei più rossa di un pomodoro, ho solo tirato a indovinare." le sorrido cominciando poi a ridere insieme a lei.

Mi mancava passare del tempo insieme alla mia cuginetta.

Anche se stiamo parlando di Makoto non mi sento triste, il fatto che lei sia qui con me mi sta aiutando a distrarmi, finché sarà qui non c'è modo che io mi senta triste.

Grazie, mamma.





Angolo autrice:

La piccola Yori✨

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