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Capitolo 11

[Yoshino]

Poco fa mi sono dimenticata di chiedere una cosa alla professoressa, ma fortunatamente posso farlo anche domani, con tutte le cose che ho da fare in questo periodo spesso finisco per dimenticarmi di qualcosa.

Yoshino riprenditi, stai diventando come quella svampita della tua migliore amica.

A proposito, ultimamente Hideki non fa altro che stare vicino a Yuma ma lei è talmente ingenua che non si accorge della vera ragione per cui lo fa, se non fosse interessato non si presenterebbe davanti alla nostra classe ogni giorno con una scusa ridicola per parlarle.

Non mi da fastidio che lo faccia, ho avuto modo di conoscerlo e so che nonostante anche lui abbia i suoi difetti è un bravo ragazzo.

"Sta ancora parlando con quello?" chiede Hanamiya arrivando alle mie spalle, non mi ero accorta fosse qui.

Probabilmente visto che le lezioni sono finite da poco deve aver lasciato la classe per venire nella nostra solo un attimo fa.

"Eh già, vanno molto d'accordo." rispondo, voltandomi verso di lui dopo non aver sentito nessuna risposta da parte sua.

I suoi occhi stanno guardando Yuma e Hideki e a giudicare dalla sua espressione la scena che si è trovato davanti non sembra fargli piacere.

"Non guardarlo come se volessi sbranarlo."

"Non voglio sbranarlo. Voglio prenderlo a calci, e magari rompergli una gamba."

Non ha distolto un attimo lo sguardo da quei due e ho avuto l'impressione non stesse scherzando quando ha detto quelle cose, sapendo come gioca a Basket non sono stupita.

"Non credo che Yuma ne sarebbe felice."

"Ti va di uscire con me questo fine settimana? Conosco dei posti davvero carini, sono sicuro che ci divertiremo un sacco." chiede Hideki con un sorriso, tenendo una mano dietro la testa.

"Io vado. Di a quella stupida che sono passato." risponde, senza lasciarmi il tempo di dire una parola.

Si è allontanato perché non vuole conoscere la risposta di Yuma, dopotutto non ci vuole molto per capire che si è innamorato di lei.

Immaginavo sarebbe successo ma non pensavo così presto, quella scema gli è stata talmente addosso che è riuscita a farlo innamorare di lei senza che se ne rendesse conto.

È davvero unica.

[Yuma]

Io e Yoshino abbiamo deciso di venire qui in biblioteca per studiare, farlo in compagnia di un'amica è molto meglio.

"Hanamiya non è venuto?"

Scuoto appena la testa, spostandomi poi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Ha gli allenamenti. Non potendo saltarli lo aspetterò fuori, così quando avrà finito potremo tornare a casa insieme." le rispondo, senza distogliere lo sguardo dal quaderno.

Ho iniziato a scrivere alcuni appunti sul foglio, in questo modo sarà più semplice memorizzare.

"Strano, di solito pur di stare insieme a te li salta senza problemi" risponde voltandosi per un attimo verso il suo lato sinistro.

"Anche a me piace stare in sua compagnia, però a breve ha una partita e io sono una distrazione. Se non si allenasse abbastanza per passare del tempo con me e finisse per perdere mi sentirei responsabile. Quindi va bene così" le rivolgo un sorriso, per poi tornare a scrivere subito dopo.

Adesso che ci penso non l'ho mai visto giocare, quando sono andata in palestra per vedere gli allenamenti della squadra mi ha detto che per il mio bene non avrei dovuto presentarmi di nuovo, ne agli allenamenti ne alle partite.

Mi piacerebbe vedere come si muove in campo anche solo una volta.

È strano, devo concentrarmi sullo studio ma non riesco a farlo come dovrei.

Da quando mi sono seduta fino ad ora non ho fatto altro che pensare a lui.

È come se morissi dalla voglia di vederlo.

Sospiro poggiando subito dopo la testa sul quaderno, mentre distendo il braccio lungo il tavolo.

Non sono abituata a stare senza Makoto, deve essere per questa ragione che sento così tanto la sua mancanza.

"Yuma-chan, stai bene?"

"Credo di sì..." le rispondo, restando ancora un po' con la testa sopra gli appunti.

Se continuo a pensare a Makoto non riuscirò a studiare nemmeno una pagina.

Fatti forza Yuma, devi fare come hai sempre fatto!

"Yuma-chan...Mi spieghi a cosa stai pensando? Ti sei data due schiaffi su entrambe le guance e adesso stai guardando il soffitto come se fossi in gara per vincere una specie di premio. Io l'avevo detto che non stavi bene."

Dopo aver sentito le sue parole mi lascio andare in una risata, non era mia intenzione farla preoccupare ma come al solito agisco senza pensarci e ci arrivo solamente dopo.

"Stavo solo pensando che dovrei concentrarmi di più, non lo sono abbastanza. Uso spesso quel metodo e di solito funziona quindi ho pensato potesse funzionare anche stavolta!"

"C'è qualcosa che ti preoccupa?"

Scuoto la testa mantenendo un sorriso sul viso.

"Va tutto bene, possiamo riprendere."

"Mi fido eh."

Sono tornata con gli occhi fissi sul libro in un istante, ho ripreso la penna tra le dita e ricominciato a scrivere.

Devo restare concentrata sullo studio senza pensare a cose che non centrano nulla con quello che sto facendo.

"Yuma-chan, questa pagina è tutta da studiare, così come le restanti quindici. Non si può tagliare proprio nulla uffa! Quella donna quando era giovane non aveva del tempo libero?" chiede, facendomi ridere per un attimo.

Il modo in cui l'ha detto mi ha divertita, non le è mai piaciuto studiare troppo.

"Beh fa pur sempre il suo lavoro."

Sospira, controllando con gli occhi ciò che ha scritto.

Ultimamente anche lei ha molto da fare e tutto questo studio le porta via gran parte del suo tempo libero, nonostante questo si impegna sempre in qualsiasi cosa faccia, si meriterebbe davvero una pausa.

Io invece attendo con ansia le cinque, studiare con Yoshino mi diverte ma non parlo con Makoto da questa mattina, vorrei parlare con lui di un sacco di cose.

Sta succedendo di nuovo, sto ancora pensando a lui nel momento sbagliato.

Lascio scivolare la penna sul foglio e sposto lo sguardo su Yoshino, mi è venuta un idea.

"Yoshino! E se entrassi anche io nella squadra di Basket?"

"Non dire fesserie! Cosa ti sei bevuta? Io l'avevo detto che non ti sentivi bene. Ma insomma, lo sai che non puoi farlo scema."

Prima presa dall'entusiasmo non me ne sono resa conto ma ho detto una cosa priva di senso, entrare in questo periodo dell'anno in squadra sarebbe impossibile e le ragazze non potrebbero comunque farlo.

Vorrei davvero sapere cosa mi è preso.

"Se lo fai per Hanamiya guarda che non è necessario, non ti lascerà mai a nessuno."

Ha capito il motivo per cui ho detto di voler entrare a far parte della squadra di Basket ma allo stesso tempo mi ha confusa.

Cosa intende dire con 'Non ti lascerà mai a nessuno'?

"Non credo di avere capito cosa intendi..."

"Non importa, non era importante. Piuttosto pensa a studiare, se il compito va male è la fine per entrambe. Tra meno di un ora potrai vedere il tuo Makoto non ti preoccupare, credi di poter resistere?" chiede, portandomi a gesticolare ripetutamente con le mani prima di rispondere.

Sono arrossita di colpo e i battiti del mio cuore stanno aumentando, non so come fare per tornare alla normalità, se continua così finirò per svenire sul serio.

Però non riesco a capirne il motivo, forse non avendo mai avuto un ragazzo questo genere di commenti mi fanno agitare, non penso ci siano altre spiegazioni.

"Non è il mio Makoto Yoshino! Dai studiamo." le rispondo, riprendendo a scrivere velocemente nella speranza che cambi argomento.

"Va bene, non dico più nulla che centri con lui."

Sorride tornando di nuovo con gli occhi sui libri, anche se ero imbarazzata e agitata sono contenta di averla fatta ridere.

Ora devo impegnarmi per prendere di nuovo il massimo dei voti, sarebbe bello se capitasse ancora.

[Poco più tardi, sulla strada di casa]

Terminato di studiare sono corsa all'ingresso dell'istituto in attesa che Makoto finisse gli allenamenti e mi raggiungesse.

Morivo dalla voglia di parlargli e di sapere se anche lui avesse qualcosa da raccontarmi, ero felice di passare del tempo con lui prima di tornare a casa.

Poco fa ci siamo fermati davanti ad alcune macchinette, volevamo qualcosa di caldo da bere vista la temperatura.

"Hai intenzione di vederti ancora con lui?"

Avevamo smesso entrambi di parlare da un po', probabilmente nessuno di noi due sapeva come portare avanti la conversazione e per questo abbiamo preferito rimanere in silenzio.

Però non mi aspettavo la riaprisse con questa domanda.

"Certo! Non mi sembra un cattivo ragazzo, se mi capita di vederlo ci parlo volentieri."

Bevo un sorso di caffè cercando di capire le parole giuste da usare, anche se non si tratta di una cosa importante mi sentirei meglio se gliene parlassi.

Sorrido, spostando per un attimo gli occhi sulla lattina che tengo tra le mani.

"Sai Hideki...Mi ha chiesto di uscire."

"Era solo questione di tempo prima che te lo chiedesse. Comunque sia sono fatti vostri. A me non interessa."

Ha spostato la sua attenzione da tutt'altra parte subito dopo avermi dato quella risposta, dal tono della sua voce mi sembra di aver avvertito del nervosismo ma sapendo com è fatto non era sua intenzione farmelo notare.

I motivi per cui non riesce a sopportare Hideki sono ancora a me sconosciuti.

Però finché la situazione resterà così com è adesso non mi importa conoscerli, finché va tutto bene non ho nulla di cui preoccuparmi.

"Gli ho detto di no. Non mi sembrava carino accettare per gentilezza, così sono stata sincera e gli ho detto che non ero interessata a uscire insieme a lui."

Per me non è stato facile rifiutare, sono sempre stata una persona a cui non piace ferire nessuno, anche se sono stata gentile sapere che potrebbe stare male a causa delle mie parole mi rende davvero triste.

Nonostante questo sono sicura di aver fatto la cosa giusta, in questo momento non so se sono interessata a un ragazzo ma sono certa di non essere pronta a uscire con qualcuno che non sia Makoto, per il momento mi basta stare con lui.

"L'unica persona con cui ora voglio uscire sei tu Makoto!"

Gli ho rivolto un dolce sorriso restando girata verso di lui.

Questa volta mi sono sentita talmente felice nel pronunciare quelle parole che non ho percepito nessun imbarazzo, ero troppo contenta di potergli dire ciò che sentivo nel mio cuore.

"Se lo dici così potrei fraintendere, devi stare attenta a come dici le cose."

"Ma è vero che voglio uscire insieme a te..."

Forse adesso ho capito quello che intendeva dire Yoshino poco fa.

Le sue parole potrebbero voler dire che Makoto tiene molto a me, per questa ragione non vorrebbe che mi allontanassi da lui.

Questo spiegherebbe anche il suo rapporto con Hideki.

Non mi sorprenderei se fosse solo frutto della mia immaginazione però sperare sia così mi fa sorridere, dopotutto io amo stare insieme a Makoto.

"Lascia stare. Ti accompagno a casa" dice dopo aver sospirato e avermi dato le spalle.

"Ci vediamo domani mattina davanti a casa mia? Se ti va possiamo fare colazione insieme! La preparo io!" chiedo con entusiasmo.

So bene che nonostante Makoto passi molto tempo insieme a me a volte potrei risultare pesante o fastidiosa ma non posso farci nulla, quando sono con lui non riesco a trattenermi e inizio a proporgli una serie di cose.

Fare colazione insieme mi sembra un ottima idea visto che non l'abbiamo mai fatta, mi divertirò tantissimo a prepararla.

"Va bene."

"Evviva! Che cosa preferisci? Dimmi quello che vuoi e domani mattina avrai la colazione migliore che tu abbia mai visto e mangiato servita in tavola! Lascia fare a Yuma!"

"Quanto strilli. Fa quello che vuoi."

"Makoto sei cattivo, così mi lasci troppe responsabilità. Non sei allergico a niente vero? Non voglio che ti succeda qualcosa!"

"Prepara quello che ti pare, non ho allergie."

"Ah! Menomale! Mi sento sollevata..."

Dovrò impegnarmi al massimo domani mattina, voglio che la mia sia davvero la colazione migliore che lui abbia mai mangiato.

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