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chapter six.


「 a JAMES BEAUFORT fanfiction 」
chapter six


















Altro giorno, altra corsa lì alla Maxton Hall.

Il gala di beneficenza si faceva sempre più vicino ed io avevo sempre più ansia.
Da quello stupido evento dipendeva la mia lettera di referenza, e non avrei permesso a niente e a nessuno, neanche a James Beaufort, di rovinarmelo.

Appena varcato l'ingresso della scuola, i buoni propositi vacillarono e mi gelai sul posto.
Sentii gli occhi di tutti gli studenti addosso, oltre che risatine e mormorii vari.

Sbattei più volte le palpebre sperando fosse un allucinazione. Magari una collettiva dato il comportamento degli scolari.

"Interessante signorina Waldorf, non pensavo che lei e il signor Beaufort vi sareste occupati di persona. Non vi si può rimproverare di non esservi dati da fare" subito il rettore Lexington mi prese sotto tiro, osservando l'enorme manifesto per il gala di beneficenza che si trovava all'entrata della Maxton Hall: al di sopra vi era, oltre allo stemma della scuola e il nome dell'evento, una mia foto in compagnia di James. Più precisamente. una dove era immortalato il momento del baciamano. Probabilmente una scattata dal maestro sarto durante la nostra gitarella nell' Atelier dei Beaufort.

"Le piace professor Sutton?" chiese al professore che si trovava al suo fianco.

"Sì, sì. Ottimo lavoro"

"La ringrazio" dissi semplicemente per poi schizzare via alla ricerca del ragazzo biondo.

Lo trovai in una delle aule studio, era seduto da solo ad un tavolo, in compagnia di un libro.

"Fuori. Con me. Subito" poggiai una mano sul tavolo, facendogli portare l'attenzione su di me.

Senza fare troppe storie, si alzò e mi seguii fuori in cortile, in una parte un po' isolata, lontana da occhi e orecchie indiscrete. Ci mancavano solo pettegolezzi sul mio conto, e poi avrei avuto il pacchetto Maxton Hall al completo!

"Sei completamente impazzito?" gli diedi uno schiaffetto sul braccio.

"Cosa?" inarcò un sopracciglio.

"Credi che a Londra non sia stato abbastanza umiliante per la mia persona?"

"In quella foto sei bellissima. Pensavo che volessi i manifesti e così-" cominciò. Non lo lasciai concludere, ignorando il complimento che mi aveva riservato.

"Certo! Un'ottima trovata: il volto della Maison Waldorf abbigliata dalla linea ottocentesca dei Beaufort! Geniale, Mortimer" feci un applauso
"Davvero un'idea geniale. Fagli i miei complimenti per questa splendida trovata pubblicitaria" lo guardai male. Perché in fondo quello eravamo, quello era il piano dei nostri genitori: solo che ad aver acconsentito ed abboccato, era lui. Non io.

"Non ti capisco, Amaya. Hai un talento nel farti montaggi nella tua testolina bacata" mi indicò.

"Non sono del tutto infondati questi montaggi!" sbottai
"Mi hai dato tu modo di crearli, o sbaglio?" incrociai le braccia al petto attendendo una risposta.

"Sai che c'è? Ne ho abbastanza, sono stufo di questo tuo atteggiamento" il suo sguardo di incupì
"Se hai questi grossi problemi di fiducia dovresti consultare un terapista e smetterla di assillarmi" disse con tono acido.

"Sarebbe meglio se tornassimo a come era prima di conoscerci" dissi guardando in un punto non definito dietro di lui.

"Sono d'accordo, si stava decisamente meglio" disse contraendo la mascella.

Annuii, guardandolo poi con un pizzico di delusione, per poi andarmene, sbattendo i piedi con forza ad ogni passo per sbollire la rabbia.

"Cyril fa una festa per la squadra di lacrosse" mi avvisò Lin, stesa sul mio letto, con un libro aperto sulla faccia.

"Siamo qui per studiare, non per pensare alle feste degli stupidi amici dello stupido James" dissi, legando i capelli in uno chignon disordinato e tornando a leggere il libro di storia.

"Dai ti prego andiamoci! Sono pesanti ma fanno feste da sballo!" continuò cercando di convincerci.

"Ruby, cosa ne dici tu?" passai la patata bollente alla ragazza.

"Penso che per distrarti da tutto ci vuole proprio una festa!" rispose Ruby, facendomi spalancare la bocca.

"Mi stai dicendo che tu, Ruby Bell, vuoi partecipare ad una festa di miliardari?" chiesi retoricamente e quando lei annuì, chiusi il libro alzandomi dalla scrivania
"Signori, miss Bell ha parlato! Che festa sia!" annunciai facendo battere le mani di Lin.

"Forse non è stata una buona idea" gridai per sovrastare il volume della musica alta. Nel mentre mi sventolavo una mano davanti al viso per prendere aria.

"Dai! Pensa a divertirti e a ballare" Lin, con indosso il suo vestito ricoperto di paillettes, cominciò a girare di qua e di là, a ritmo di musica.

"E a bere" aggiunse Ruby, dirigendosi al tavolo dei cocktail, lasciandomi in compagnia di una marea di sconosciuti.
Risi sia per lei che per Lin che aveva già trovato un compagno con cui passare la serata.

"Chi abbiamo qui" mi girai verso la voce femminile
"Ti sentirai davvero importante, James te lo sei rigirato per bene e conosci il mio piccolo dilemma" continuò Lydia, bevendo un sorso di champagne direttamente dalla bottiglia
"Ma sai che c'è? Da adesso racconta quello che vuoi, tanto ormai non c'è più niente da dire, è finita. Grazie a te" mi squadrò.

"Lydia, mi dispiace, non era mia intenzione, lo sai" risposi nella maniera più sincera possibile.

"Non mi devi compatire. C'è una cosa che non devi dimenticare però: io e James ci siamo sempre protetti e se ti metterai insieme a lui e gli spezzerai il cuore, ti verrò a cercare" mi disse per poi andarsene.
Dovevo prenderla come una minaccia? Come se volessi fidanzarmi con suo fratello. Ma per favore! L'alcol giocava brutti scherzi.

Rubai due calici di champagne ad un ragazzo e li bevvi tutti in due sorsi, per dimenticare quella conversazione ridicola.

Cominciai a guardarmi intorno cercando con lo sguardo le mie due amiche, con una delle mie canzoni preferite come sottofondo.

« yeah, you should be with him,
i let you go from time »

"Guarda chi si rivede" disse qualcuno quando mi scontrai contro il suo petto, coperto da una camicia bianca.

"Guarda dove metti i piedi, razza di babbeo" feci una smorfia. Lui alzò l'angolo destro della bocca.

« cause he seems like he's good for you
and he makes you feel like you should »

"Mi concedi questo ballo?" chiese, prendendomi la mano, senza aspettare una mia risposta.

"Beh, dovresti ballare con mio padre, se vuoi entrare in affari con la Maison Waldorf" lanciai una delle mie solite frecciatine.

"Sei incorreggibile, e ti ricordo che-" scrollò il capo tenendo un ghigno sul volto.

"Che James Beaufort non accetta un no come risposta?" completai la frase al suo posto, non staccando la mano dalla sua. Lui annuì soddisfatto, portandomi al centro della pista.

« and all your friends say he's the one,
his love for you is true »

"Ho riflettuto, riguardo quel che mi hai detto oggi a scuola" mi fece fare una giravolta
"Se io non volessi tornare a com'era prima?" mi fece scontrare contro il suo corpo, inchiodandomi con lo sguardo.

"Ti risponderei che effettivamente è troppo tardi" dannati occhioni blu.

« but does he know you call me when he sleeps?
but does he know the pictures that you keep?
but does he know the reasons that you cry?
or tell me, does he know where your heart lies?
where it truly lies »

Pian piano, iniziammo a muovere i primi passi in pista, cercando di destreggiarci tra le altre persone. Cominciammo ad ondeggiare a ritmo di musica, sfiorandoci di tanto in tanto.
Non curandoci dei passi, dei ragazzi attorno a noi, né di niente. Eravamo solo noi, chiusi in una bolla di sapone.

« right here with me, babe, where it truly lies
my bed, babe, where it truly lies
in my arms, babe, where it truly lies »

Quando la canzone era quasi giunta al termine, ci trovammo a pochi centimetri di distanza. Mi presi un momento per osservarlo meglio: con i capelli dorati scompigliati che gli ricadevano sulla fronte, il suo outfit elegante rovinato leggermente dalla camicia ormai stropicciata e con alcuni bottoni non affibbiati. Non si poteva negare che James Beaufort fosse attraente.

"Finito di squadrarmi, Amelia?" fece un sorrisetto. Distolsi subito lo sguardo, dandogli un colpetto sulla spalla.

"Sei insopportabile" sorrisi per poi girarmi e andare via.

"Dove vai?" mi bloccò prendendomi per il polso.

"A cercare Lin e Ruby" risposi.

"Ed io?" mimò uno sguardo triste. Lasciando la presa.

"Il tuo tempo è terminato. Non mi sono mica dimenticata della nostra faida. Ti ho solo concesso un ballo" scrollai le spalle. Provando a farmi strada tra la folla così per poter uscire fuori nel giardino, dove teoricamente si trovavano le mie due amiche.

"Non ne dubito. Vengo con te" me lo ritrovai di fianco.

Mentre ci destreggiavamo per uscire, una ragazza dalla chioma dorata mi rovesciò dello champagne sul vestito, causando un'enorme macchia sul corpetto celeste.

"Scusa tanto. C'è troppa gente" disse fingendosi dispiaciuta, con una faccia da barbie psycho.

"Tempismo perfetto, sentivo caldo" le sorrisi falsamente
"E ringrazia che ne ho uno uguale a casa, altrimenti giuro che-" chiusi gli occhi in due fessure.

"Dai andiamo via" mi sussurrò James all'orecchio, trascinandomi letteralmente fuori così che non potessi completare la mia minaccia.

"Prendo la giacca" mi disse quando riuscimmo ad uscire fuori.

"Io cerco le ragazze" mi guardai in torno ma non le vidi.

"Hey Amaya! Che bel vestito! Sembri proprio una caramellina" un Cyril ubriaco mi venne incontro, abbracciandomi e facendomi volteggiare in aria.
Feci una faccia disgustata, per l'odore di fumo e alcol messi insieme.

"Che cavolo fai? Cyril ti ammazzo! Non farlo!" riuscì a dire, prima di essere gettata in acqua.

Ero paralizzata. La paura mi impediva di compiere qualsiasi movimento, proprio come anni fa. Era sempre la stessa orrida sensazione che speravo di non provare mai più.

L'unica cosa a muoversi, fu una lacrima che scese dal mio occhio sinistro, che si mescolò immediatamente con l'acqua dolce della piscina.

Sentii, dopo un tempo che mi sembrò interminabile, due forti braccia avvolgermi e riportarmi in superficie. E quando mi rientrò l'aria nei polmoni, iniziai ad agitarmi.

"Tranquilla. Stai tranquilla. Sei al sicuro" sentii sussurrare. Mi fece poggiare la testa sulla sua spalla, e con una mano mi accarezzava i capelli
"Va tutto bene. Ci sono io"
















A I U T O !¡!¡
ho sclerato e non poco per questo capitolo :3
lasciate una stellina se vi va e fatemi sapere cosa ne pensate <3

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