Alla vista di quella... casa?...incubo?... luogo delle torture?...

Touya non sapeva come descrivere quel luogo che aveva considerato casa da bambino, ma che adesso ripensandoci più che una casa era un campo di concentramento, dove venivi scartato e messo da parte se non eri all'altezza.....se non eri abbastanza....se non eri alle aspettative del martire....se non eri alle aspettative di Enji Todoroki...se non eri alle aspettative....del grande Endeavor, l'eroe delle fiamme....

Un pò riluttante decise di seguire sua madre e i suoi fratelli all'interno di quella casa, iniziando a vagare tra quelle mura bianche e fredde..

Fece un giro della casa, e scoprì che non era cambiato molto dalla sua morte, perché si era vivo era appena sfuggito alla morte dopo quella battaglia, ma lui continuava ad essere Dabi e non quel ragazzino di nome Touya che era un tempo...

Ma ritornando a noi... Touya esplora tutte le stanze, dalla cucina, al soggiorno, alla camera di Shoto, alla camera di Natsu, a quella di Fujumi e a quella dei suoi genitori..ed infine entrò nella sua stanza, in quella che era e a quanto pare sarebbe ritornata ad essere la sua stanza...

Si guardò intorno e nulla era cambiato... le sue cose erano proprio come le aveva lasciate, la scrivania in ordine, e caso strano nel suo armadio ci trovò ancora i vestiti che aveva quand'era piccolo...perché erano ancora lì? forse per ricordo? perché non erano stati buttati?... ma qualcosa attirò la sua attenzione...

Quando con un piede aveva urtato qualcosa di soffice e voltando lo sguardo vide quel vecchio futon in cui dormiva tutte le sere...dove dormiva con i suoi fratelli quando andavano a rifugiarsi da lui dopo un litigio con il padre, un brutto sogno o per semplicemente ricevere un pò di calore umano e affetto quando ne avevano bisogno, e a quel pensiero il corvino sorrise debolmente....

Si ricordava di tutte le volte in cui Natsu sgattaiolava da lui la notte e scoppiava in lacrime, oppure Fujumi che voleva solo essere abbracciata ed apprezzata, e si anche Shoto nonostante fosse il più piccolo si rifugiava sotto le coperte del maggiore per passare un pò di tempo con lui e sentire il suo calore, la sua presenza e cercare di creare un legame con lui

Touya continuò a vagare per la casa in completo silenzio finché non entrò nell'ultima stanza della casa in cui non aveva ancora messo piede....

La prima cosa che gli balzò all'occhio fu un altarino con la sua foto, di quando ancora aveva i la chioma bianca che risaliva a quando aveva si e no 12 o 13 anni, notò dei mazzi freschi di orchidee bianche che contornavano la sua foto e dei vasetti a tenere in piedi degli steli di incenso accesi.....

<Quindi....l'hai trovata...>