~Capitolo 35~
Taiga
Ruoto il capo, spostando la visuale su Namjoon. Ha uno sguardo confuso, proprio come il mio. Cosa siamo in questo momento...non lo so nemmeno io. Io lo amo, ne sono certa.
Mi mordo il labbro inferiore e riprendo a guardare mia madre.
<<No, ma ti pare!>> Esclamiamo all'unisono Nam e io.
Stuzzico le labbra, mordicchiandole all'interno.
<<Certo certo, Mar-Taiga non puoi mentire a tua madre! E comunque se non lo siete adesso, in futuro lo sarete sicuramente!>> Ripete sapientemente, facendo dei cenni con le sue sottili dita.
Sospiro. È incredibile come sia sempre così testarda. Ha un'idea in mente, guai a cambiargliela, potresti fare una brutta fine.
<<Si mamma, come darti torto!>> Alzo gli occhi al cielo.
In questi momenti è meglio assecondarla, altrimenti continuerebbe con i suoi soliti discorsi inutili e stressanti.
<<Tesoro la mamma ha sempre ragione, non dicevi da piccola che quando saresti diventata più grande, avresti sposato un cinese?>> Afferma entrando in casa.
La faccio accomodare in soggiorno, dove si sdraia sul divano.
Faccio così per il resto dei parenti che nel mentre sono rimasti ad osservarci. Sono di poche parole, non abbiamo un bel rapporto, ma nonostante tutto li rendo partecipi a queste festività.
<<Simpatica mamma! Namjoon non è cinese, è coreano!>> Faccio una smorfia avvicinandomi al lui.
Lo guardo e sorrido.
Lo abbraccio forte, la mia unica sicurezza in questo mondo instabile. Mi sono sempre fatta trasportare dalle onde, che mi hanno portato ovunque, pure in luoghi bui. Ma con lui è tutto diverso, ho una meta fissa.
Qualche minuto dopo...
<<Infatti dopo aver recitato in quella serie TV ho deciso di cambiare. Per caso la Bighit mi ha contattata e adesso lavoro lì...almeno per la coreografia di Nam, non so in futuro, ma per adesso sto molto bene economicamente.>> Spiego a mia zia.
Sorrido timidamente; odio essere al centro dell'attenzione.
<<Vedi, mia figlia si impegna e con fatica ha raggiunto i suoi obbiettivi. Sapevo che non mi avrebbe delusa!>> Mi accarezza delicatamente i capelli.
Ricambio il suo affetto dandole un bacino sulla guancia.
<<Non penso ti sia mancato niente, un paio di volte sei apparsa anche tu nei giornali e alle anteprime dei film, alcune interviste le hai fatte anche tu!>> Affermo guardandola negli occhi.
Vengo bloccata dal rumore del campanello. Mi alzo di scatto e corro verso la porta. Giro le chiavi ed apro lentamente.
<<Ciao ragazzi!>> Dico abbracciandone uno per uno.
Uno per volta mi salutano e successivamente li faccio accomodare dentro casa.
Presento tutti i miei amici alla mia famiglia e iniziamo a chiacchierare.
<<Tu, Taegiun, Tae- ...abbi pazienza, i vostri nomi sono complicati. Sei il ragazzo di mia figlia?>> Chiede invadentemente mia madre.
Appoggio una mano sul viso. Perché queste domande così private! Che imbarazzo!
Abbasso lo sguardo.
<<No, non io!>> Risponde leggermente turbato.
<<Allora chi?>> Domanda sempre più curiosa.
Tae guarda attentamente Namjoon e lo minaccia con lo sguardo. I suoi occhi non promettono bene.
<<Nessuno>> sputa freddo.
Prendo in mano la situazione, cerco di cambiare discorso e parlare del giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta.
Si crea una dolce atmosfera, fra risate e discorsi seri, un po' di malinconia e dolcezza.
Ci sediamo tutti sul lungo tavolo. Iniziamo nuovamente a parlare, mentre mia madre serve il pranzo che aveva pazientemente cucinato per tutti.
La mattinata passa velocemente. Si sa, i momenti più belli sono quelli che durano di meno.
<<Taiga, io ti ho fatto un regalo, però è da condividere con i tuoi sette amichetti...>> Informa mia madre porgendomi una busta.
Fin da piccola ho sempre avuto l'ansia di aprire i regali, ho paura che la mia reazione possa deludere le aspettative di qualcuno. Giro attentamente la busta e trovo un piccolo fogliettino, color rosso con i bordi dorati. È scritto molto elegantemente, in corsivo:
"Sai che tua madre non è brava con le parole, ma sai anche che sa creare un sorriso sulla bocca di tutti. Sei la cosa più importante che ho, sei il mio orgoglio, il mio cuore, la mia gioia, la mia vita. Volevo regalarti un sorriso, anzi, oserei dire, volevo regalarvi un sorriso. Ringrazio anche i tuoi amici, che nonostante tutto ti sopportano e che ti spronano a tirare fuori gli artigli. Buon natale cuore, buon natale ragazzi!...Mamma Giovanna..."
Una lacrima riga il mio viso. Le sue parole fanno crescere in me un senso di tremenda nostalgia del suo amore e della sua presenza.
Con le mani tremanti e notevolmente fredde apro la busta.
Spazio Autrice:
Piaciuto?
Simpatica la mamma di Taiga vero? XD
Vi voglio bene❤️
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