Taiga

Chiudo delicatamente gli occhi. Non poter vedere mi rassicura, anche se pare l'opposto. Gli ostacoli sembrano nascosti, anche se non lo sono. Rilasso il corpo, tenendolo appoggiato tranquillamente sulla parete specchiata.                                                                                              Sento dei piccoli passi venire nella mia direzione, ma non ci faccio caso. Inspiro ed espiro profondamente, liberando la mia mente, piena di pensieri che pian piano mi portano alla solitudine.                                                               

Inizio a sentire un calore strano sulle labbra, un tocco morbido, un profumo che ho già sentito, un respiro familiare. Apro lentamente gli occhi, per la troppa luce che illumina questa stanza. Due occhi mi osservano dolcemente. Taehyung. Lo spintono e lo allontano dal mio viso.

<<Ma- che ti è saltato in mente?>> Domando ancora senza parole. 

Lo fisso imbarazzata e anche un po’ schifata.

<<Ne avevo bisogno, scusami!>> Ripete con la sua voce profonda.
<<E quindi vieni e mi baci? Continuo a non capire Tae!>> Esclamo sempre più dubbiosa.

Il suo comportamento non lo capisco. Inizio a farmi mille domande, senza però risposte logiche. Mi gratto il capo turbata.

Tae si alza in piedi e cammina verso l'uscita, con un ghigno fra le sottili labbra.

<<Tae!>> Esclamo bloccandolo.

Si gira per un secondo ed esce con passi veloci.
Ma che hanno tutti! Strofino le mani sul viso, nervosamente. Gli ho mai dimostrato interesse? Non abbiamo neanche parlato una volta da soli. Non capisco. 

Sbuffo pesantemente. Un bacio può piacere, ma in questo caso per niente. Non è da lui che lo volevo ricevere...ma da- ok, mi devo riprendere.                                                             

Mi alzo in piedi ed inizio a camminare per tutta la stanza. Mi avvicino allo stereo e metto una canzone hip hop. Inizio a scatenarmi e ad improvvisare i passi. Vengo trasportata dalle forti melodie che rimbombano nella mia testa e che fanno muovere ritmicamente il mio corpo. Poche volte tocco il pavimento, per le mie piroutte, Fouetté en tournan e alcuni salti acrobatici. A parte essere brava nella danza, lo sono anche nella ginnastica artistica, anche se l'ho praticata poco, per via della danza classica.

Sento la porta aprirsi e subito mi blocco. Faccio finta di guardarmi allo specchio.

<<Ciao Nam, come stai?>> Domando dolcemente.                                                           <<Bene.>> Risponde freddo.

Si guarda intorno, finendo sui miei occhi.

<<iniziamo!>> Chiede serio.                                  <<Sì, comunque anche io sto bene!>> Affermo un po' scocciata.

Cambio la canzone e metto la sua. Abbiamo finito di fare la coreografia, fortunatamente per lui questa dovrebbe essere l'ultima volta che ci vediamo. Lo guardo un po’ avvilita.

<<Nam, mi avevi fatto una promessa...>> Sospiro un po' triste.

Non so il perchè l'abbia detto. Le parole mi sono uscite da sole, come se la mia tigre volesse parlare al posto mio. Risolverà anche questa situazione?

<<Sarebbe?>> Chiede prendendo la sua bottiglietta d'acqua da dentro lo zaino.

Sospiro. "Come quale Nammy!" Penso nella mia testolina.

<<Mi avevi promesso che saresti stato sempre con me...e che con te sarei stata felice...>> Trattengo le lacrime.

Sento avvolgermi il viso da due mani molto calde.

<<Taiga...non l'ho dimenticata quella promessa, è solo che...>> Dice sicuro, abbassando il tono della voce nell'ultima frase.
<<Solo che?>> Alzo un sopracciglio.
<<Solo che...>> Ghigna malizioso.

Inizia ad avvicinarsi e a guardarmi in un modo insolito. Indietreggio lentamente, mi sto preoccupando.                                                        Lo guardo stranita, ma neanche il tempo di sillabare un parola che inizia a farmi il solletico.

<<Nammy smettila!>> Esclamo ridendo come una pazza.

Si ferma di scatto, guardandomi negli occhi.

<<Sai che c'è?>> Dico con sguardo malizioso.

Mi avvicino lentamente a lui, osservandolo dolcemente. Appena il suo sguardo si distrae lo afferro ed inizio a stuzzicarlo, solleticando le sue parti più deboli. Ride come una femminucia, di maschile nella sua risata non ha nulla. Rido anche io.

Dopo cinque minuti...

Sciovoliamo con la schiena sulla parte liscia e ci sediamo sul fresco pavimento. Ci siamo divertiti come dei pazzi...a volte serve poco per ricostruire un cuore spezzato.

<<Taiga...>> Bisbiglia.
<<Sì>> Rispondo assonnata.
<<Mi sei mancata!>> Dice appoggiandomi un braccio sulla schiena.
<<Anche tu!>> Stampo un bacio sulla sua guancia.

Spazio Autrice:

Piaciuto?
Nam e Taiga finalmente si sono riuniti!
Love Yourself, You are strong ❤️