~Capitolo 23~
Silenzio.
Taiga si reca come tutti i giorni alla rinomata struttura della Bighit. Le strade sono deserte.
I pullman sono vuoti, due signori osservano l'autista che, nonostante la caldissima e afosa giornata, fa il suo lavoro senza alcun problema.
Dopo qualche fermata scende e si avvicina all'edificio. Percorre il lungo corridoio ed entra dentro la stanza. Ad aspettarla ci sono Namjoon e Taehyung, con uno sguardo di sfida che acceca i due.
<<Tutto bene ragazzi?>> Domanda Taiga spaventata.
Nam si avvicina, ma Tae lo blocca freddamente.
<<Non toccarla!>> Sussurra nervoso.
Namjoon lascia subito la presa e si avvicina a Taiga, prendendola per i fianchi.
<<Ho detto che non devi osare!>> Urla Tae andando deciso verso di lui.
I due iniziano a picchiarsi. Le loro mani pesanti si posano con forza sui visi altrui, che iniziano a sanguinare.
Taiga spaventata cerca di bloccarli, ma viene spintonata per terra da Nam.
Tae cerca di difenderla, ma nel farlo, viene lanciato violentemente per terra, perdendo i sensi...
Taiga
<<Tae!>> Urlo disperatamente.
<<Taiga, che c'è?!>> Chiede Nam preoccupato.
Mi alzo di scatto dalla presa dolce di Nam e, zoppicando, mi allontano in cucina.
Una lacrima inumidisce il mio viso sottile.
Inizio a ripensare a quel sogno, a quanto sia stato realistico e tremendamente traumatico.
Vengo bloccata dai miei pensieri, una mano col tocco delicato si posiziona sulla mia spalla.
<<Taiga, tutto bene?>> Ripete Nam dolcemente.
<<Non mi toccare o farai male pure a me!>> Dico asciugandomi il viso con la stoffa della mia felpa.
<<Taiga, ho fatto qualcosa?!>> Chiede preoccupato.
Lo ignoro e zoppicando corro in camera. Il corridoio sembra infinito e la mia caviglia patisce. Chiudo la porta a chiave e apro subito l'armadio. Non ho intenzione di stare qui ancora per molto tempo.
Indosso un leggins nero, un top dello stesso colore e una felpa rossa, leggermente corta.
Prendo le scarpe e cautamente le metto, ho la caviglia fasciata, l'avrà fatto questa notte mentre dormivo...una cosa decente l'ha fatta.
Apro la porta e nonostante le sue impertinenti domande corro verso l'ingresso ed esco di casa, scendo subito le scale e prendo il pullman.
Una signora notando la mia caviglia mi fa sedere e gentilmente la ringrazio. Mi sento così male e profondamente triste... è un po' che non mi capitava, da quando c'è Namjoon.
Per quanto mi rende felice, riesce a tirare fuori la vera parte di me, che ho nascosto da tanto tempo. Sta cercando di togliere di dosso la mia maschera da tigre, che per molti anni ho tenuto come scudo...Taiga...come no!
Quindici minuti dopo...
Entro nello stabile, senza perdere tempo, ma vengo bloccata dal mio amico.
<<Ciao Taiga, come stai?>> Chiede con un sorriso sulle labbra.
<<B-bene, ma sarei di fretta!>> Sforzo un sorriso.
<<Ah scusa, vieni pure, ti accompagno!>> Risponde accompagnandomi nella stanza.
Lo saluto e, con un po' di angoscia, entro.
Non c'è nessuno.
Rimango in piedi e continuo a pensare e ripensare al sogno...mi vengono i brividi, è la prima volta che succede una cosa del genere e sinceramente, spero anche l'ultima.
Sembrerà sciocco, ma io sono una che fugge dalle paure, non le affronto mai... questo è l'unico modo per stare bene con me stessa.
Sposto lo sguardo sulla porta e vedo sbucare dei capelli e successivamente una persona.
Taehyung.
Corro verso di lui e lo abbraccio fortissimo, scaricando tutte le mie emozioni.
Taehyung
Entro dentro la stanza e mi assicuro che i due piccioncini abbiano iniziato a ripassare la coreografia. Mi affaccio e successivamente entro, appoggiandomi sullo stipite della porta.
Taiga mi vede e di colpo si fionda fra le mie braccia.
Ha il viso ricoperto di lacrime.
<<Taiga che cos'hai?>> Domando preoccupato.
<<Stai bene! Che sollievo!>> Dice con voce offuscata, avendo il suo viso appoggiato sul mio petto.
<<In che senso? Non capisco>> Dico alzando un sopracciglio.
<<Tae, Nam... tu eri per terra... non... io scusa>> Non finisce la frase che scoppia di nuovo a piangere.
<<Vieni qua!>> Continuo ricambiando l'abbraccio.
Le sposto i capelli dal suo meraviglioso viso che asciugo con la manica della mia felpa.
Taiga
Dopo dieci minuti...
Adesso sono più calma, grazie a Tae che mi ha consolata per tutto il tempo.
Inizio a raccontargli quello che è successo, molto tranquillamente.
<<Tranquilla, era solo un sogno...>> Continua spostandomi i capelli dal viso.
<<Grazie di avermi ascoltata, di avermi capita e di essere qui con me>> Ripeto guardandolo negli occhi.
<<Di niente...comunque dove lo hai lasciato Namjoon?>> Domanda dubitante.
<<Nam...Oh cielo!>> Spalanco gli occhi.
Spazio Autrice:
Piaciuto?
Vi è mai capitato di fare un sogno, così realistico di rimanere traumatizzati?
A me sì, anche spesso, quindi capisco benissimo Taiga!
❤️
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