006 lei lo sa
capitolo sei
lei lo sa
"Athena, sei davvero fantastica" Carol Lockwood si avvicinò alla ragazza "Grazie signora Lockwood" ringraziò sorridendo la rossa.
"Ciao, Carl. Entrate pure" sorrise la signora Lockwood prima di andare ad accogliere altri ospiti.
I due ragazzi andarono subito a cercare i loro amici ma finirono nella grande sala dove c'erano tutti gli oggetti delle case fondatrici.
"Guarda, qui c'è la tua famiglia" Carl sorrise alla ragazza che si avvicinò guardando gli oggetti più preziosi in mostra.
Athena guardò gli anelli nuziali dei suoi genitori e sorrise dolcemente pensando a come sarebbe se fossero ancora vivi.
Elena Gilbert e Stefan Salvatore entrarono nella stanza avvicinandosi ai due ragazzi.
La rossa non voleva stare nella stessa stanza di Stefan, per ottime ragioni, ma Carl le prese la mano trascinandola dalla coppia.
La Gilbert salutò la sua amica che ricambiò il saluto.
"Athena, ciao" Il Salvatore le sorrise guardandola "Stefan" Athena cercò di sorridere ma fallì.
Stefan guardò la rossa perplesso, non capendo perché si comportava così.
La mora interruppe il silenzio imbarazzante che si era creato proponendo di fare un giro per la sala.
"Le famiglie fondatrici di Mystic Falls vi danno il benvenuto alla celebrazione inaugurale del Consiglio dei Fondatori" Elena lesse un documento scritto dalle famiglie fondatrici.
"È la lista originale degli invitati. Quanti nomi familiari...sceriffo William Forbes, sindaco Benjamin Lockwood" Elena iniziò a elencare alcuni nomi ma si fermò.
"Quello è Damon Salvatore? E Stefan Salvatore?" chiese un attimo sconvolta.
"I primi fratelli Salvatore, i nostri avi. Una storia tragica al dire il vero" Damon entrò nella stanza con al suo fianco Caroline "Non serve annoiarle con storie del passato" Stefan cercò di cambiare discorso, non felice dell'arrivò del fratello, come sempre.
"Non è noioso, Stefan. Mi piacerebbe sapere di più sulla vostra famiglia" Elena sorride dolcemente al suo fidanzato "Già, è interessante ascoltare le storie sugli antenati" la assecondò Athena marcando bene l'ultima parola.
Fortunatamente per Stefan, Sabrina Clark entrò nella stanza salutando la rossa del gruppo. "Ciao, c'è l'hai fatta!" Athena sorrise.
Sabrina ricambiò il sorriso per poi salutare gli amici di Athena, fermandosi quando vide i due fratelli Salvatore.
"Oh, Sabrina loro sono Stefan e Damon Salvatore" la rossa guardò sua cugina per poi voltarsi verso i due ragazzi.
L'adulta guardò i fratelli vampiri e fece un sorriso forzato "È un piacere conoscervi, io sono Sabrina, la cugina di Athena. Voi siete i nipoti di Zach, vero?".
Stefan e Damon annuirono silenziosamente.
"Okay, è stato un piacere conoscervi. Dovrei andare a parlare con la signora Lockwood" Sabrina salutò il gruppo prima di fare un cenno al sua cugina del tipo 'stai attenta'.
La rossa annuì prima che sua cugina uscì dalla stanza.
"Beh, io mi annoio. Voglio ballare, ma Damon non vuole ballare con me" la bionda guardò il maggiore dei Salvatore "Posso prendere in prestito il tuo ragazzo?" chiese poi guardando la Gilbert.
"Oh, ah..." balbettò la mora "No, non so ballare" disse Stefan "Certo che sa ballare. Dovresti vederlo, valzer, swing, moonwalk, balla tutto" Damon sorrise al fratello, il cui, ovviamente, non ricambiò il sorriso.
"Non ti dispiace vero Elena?" la Forbes chiese alla sua amica "Deve decidere Stefan" alzò le spalle la mora "Beh, scusatemi, ma non accetterò un no come risposta" rise Care mentre prendeva il braccio del ragazzo trascinandolo via.
"Vuoi ballare?" Carl domandò ad Athena, la cui però non voleva lasciare Elena da sola con Damon.
La Gilbert guardò la sua amica e le annuì.
•••
Mentre Athena e Carl ballavano la ragazza continuava a guardare Caroline e Stefan ballare mentre parlavano.
E il Salvatore lo aveva notato e ricambiava gli sguardi di Athena. Il ragazzo non capiva perché la rossa si comportava in quel modo.
Quando il ballo finì e Caroline ritornò dentro la grande casa Athena la seguì.
"Signorina, champagne?" chiese un cameriere con un vassoio pieno di champagne "Si, grazie" sorrise Athena mentre prendeva un bicchiere di champagne per poi entrare nella casa.
"Ehi Bonnie, hai visto Care?" la rossa si avvicinò a Bonnie Bennet "No, mi dispiace" la ragazza rispose guardandosi in giro.
"Stai bene?" Athena domandò notando la ragazza strana "Ho solo bisogno di un po' d'aria fresca" Bonnie sospirò prima di lasciare da sola la rossa.
"Athena, ciao" Damon Salvatore spuntò da dietro le spalle della ragazza. Athena lo guardò male "Damon".
"Come va, Ariel?" chiese il ragazzo "Bene" Athena bevve un sorso di champagne.
"Tua cugina sa che bevi?" Damon alzò un sopracciglio "Non sono affari tuoi" Athena provò ad andar via ma il maggiore dei Salvatore la fermò.
"Senti, lo so che abbiamo iniziato con il piede sbagliato, ma perché non proviamo a conoscerci meglio. Magari abbiamo molte cose in comune".
"No, grazie" sorrise la rossa guardandolo.
Damon guardò la ragazza negli occhi "Mi hai stancato. Adesso, stai zitta, fai la brava e baciami".
Athena avanzò verso il Salvatore, erano così vicini che il ragazzo poteva sentire meglio il respiro della rossa.
"Lo sai che non si parla così a una ragazza?" incrociò le braccia al petto Athena mentre si allontanava. Il vampiro la guardò confuso, non se lo aspettava.
"E prima di provare a soggiogarmi controlla che, anche io, sia effettivamente un umana" disse Athena prima di porgere bruscamente il bicchiere di champagne nella mano del vampiro e lasciarlo da solo Damon.
"Cazzo" realizzò ricordandosi di Evangeline.
Athena entrò nel bagno delle signore insultando il Salvatore, prima di specchiarsi allo specchio e decidere di sistemarsi il trucco.
"Ehi Thena" Caroline entrò nel bagno anche lei specchiandosi allo specchio "Ciao Care" sorrise la strega guardando la biondina.
"Con Carl come va?" chiese la Forbes "Bene, ci prova di meno" rispose Athena "Beh, si vede che ha imparato dall'ultima volta" rise Caroline facendo ridere la sua amica.
La porta del bagno si aprì e Elena Gilbert si avvicinò alle amiche con lo sguardo un po' triste "Ciao".
"Come va con Stefan?" chiese Caroline facendo alzare gli occhi alla rossa.
"Bene, benissimo" Elena sforzò un sorriso mentre si metteva del lip gloss trasparente sulle labbra.
"Davvero?" Athena domandò incredula. "Si vede che il mio radar non funziona perché ho captato segnali del tutto diversi" la bionda si piegò leggermente verso lo specchio per mettersi il rossetto.
Ma facendo così la Clark e la Gilbert notarono un livido che aveva sul collo.
"Cos'è?" chiese Athena preoccupata "Uh?" Caroline guardò la sua amica.
Elena provò a toccare il foulard celeste che la Forbes aveva intorno al collo, ma la ragazza si spostò immediatamente "No" si sistemò.
La castana, non ascoltando l'amica, alzò il foulard rivelando un morso sul collo. "Caroline, cosa è successo?" Athena non poté credere ai suoi occhi.
"Niente, d'accordo?" Caroline sbottò scacciando via le mani di Elena "Ma come niente?! Qualcuno ti ha fatto del male?" Elena chiese.
"No, d'accordo. Non è niente, è solo...mia madre mi ucciderebbe" Caroline tornò a sistemarsi il rossetto.
Athena notò qualcosa sotto la piccola giacca di lana bianca di Caroline e così la abbassò. C'era un altro morso vicino alla spalla, "Damon te li ha fatti?".
"No! Certo che no" mentì.
Elena provò a toccare Caroline ma lei si scansò "Lasciatemi in pace ragazze! Dio" prese le sue cose e uscì velocemente dal bagno.
Athena sentì la rabbia prendere il sopravvento del suo corpo mentre stringeva fortemente i pugni. Voleva trovare Damon e farlo soffrire nei modi più orribili che aveva in mente.
Elena uscì velocemente dal bagno mentre Athena diventava sempre più arrabbiata e sentiva i suoi poteri più forti.
Un rumore di vetro che si rompeva la fece ritornare alla tranquillità, si voltò e vide pezzi di vetro dappertutto. Aveva rotto gli specchi.
•••
"Caroline?" Elena richiamò la ragazza, lei e Athena l'avevano cercata dappertutto e finalmente l'avevano trovata.
"Oh, eccoti. Ti abbiamo cercata ovunque!" la rossa esclamò mentre la raggiungevano. "Stai bene?" Elena domandò notando che Caroline ansimava.
"Si, sto bene" annuì la bionda mentre si portava la mano al collo "Cos'è successo Caroline?" chiese Athena preoccupata.
"Sto bene" boccheggiò prima di iniziare a tremare e respirare affannosamente più forte, Athena si avvicinò preoccupata "Stai tremando".
"Sto bene, sto bene" si ripeté la Forbes prima che le sue due amiche l'abbracciarono e questo fece piangere la ragazza.
•••
TRE GIORNI DOPO
Stefan Salvatore si avvicinò alla porta della piccola gabbia in cui aveva rinchiuso suo fratello.
"Dov'è il mio anello?" Damon chiese dopo aver notato che il suo anello solare non c'era più tra le sue dita "Non ti servirà più" rispose Stefan.
"Da quanto tempo sono qui?" gemette il maggiore dei due "Tre giorni".
"Che stai facendo?" domandò Damon piano piano per via del dolore causato dalla verbena "Nel Medioevo, quando le azioni di un vampiro minacciavano di esporli o danneggiare l'intera razza, questi veniva giudicato. Si usava rieducare il colpevole, invece di punirlo" spiegò Stefan.
"Tu lo sai che cosa accadrà se non mi nutrirò di sangue" Damon ricordò "Diventerai sempre più debole, fino a non poterti più muovere e né parlare. Dopo una settimana la tua pelle si disseccherà, ti mummificherai, sarai un cadavere vivente incapace di nuocere per sempre" elencò Stefan gli effetti.
"Intendi lasciarmi nel seminterrato per sempre?" "Ti ho iniettato abbastanza verbena per mantenerti debole, quando ti si fermerà la circolazione ti porterò nella cripta di famiglia e tra cinquant'anni ti giudicheremo di nuovo" Stefan disse.
"Sono...sono più forte di quanto tu non creda" Damon borbottò "Lo sei sempre stato. Ma non sei più forte della verbena, e lo sappiamo entrambi" il castano guardò il fratello "Mi dispiace, non doveva andare così" concluse prima di andarsene.
Ma Damon lo fermò "Hai dato la verbena ad Athena?" chiese.
Stefan si fermò per poi girarsi e scuotere la testa "No, non ancora. Perché?".
Damon alzò lo sguardo "Ho provato a soggiogarla e non ci sono riuscito" "Cosa?" Stefan domandò mentre sentiva un nodo alla gola.
"Lei lo sa" rise Damon.
"Cosa te lo fa pensare?" il fratello minore incrociò le braccia al petto "E prima di provare a soggiogarmi controlla che, anche io, sia effettivamente un umana. È quello che mi ha detto" Damon risposte alla domanda.
"È una fottuta strega, come Evangeline" concluse il maggiore dei due.
𝒂𝒖𝒕𝒉𝒐𝒓𝒔 𝒏𝒐𝒕𝒆...
letteralmente.
finalmente ho pubblicato sto capitolo che era pronto da giorni.
athena mia madre.
ora si che le cose si fanno interessanti😜.
no comunque mercoledì vado in gita e sono emozionata perché non facevo una gita dalla prima media.
vi ricordo che nel mio profilo trovate altre storie, se vi va andate a leggerle🫶🏻.
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ci vediamo al prossimo capitolo<333.
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