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-Hai mai visto Giordano più felice di così?- mi chiede Davide, mettendosi accanto a me in fila.

-Sinceramente no. Forse solo quando ha ripetuto una poesia meglio di Di Piero-

Lui scoppia a ridere, contagiando anche me.

-Non ti sbagli. Ma la grigliata, beh, quella non si batte- continua lui, mentre iniziamo a camminare verso l'uscita.

Già da qui iniziamo a sentire un buonissimo profumo arrivare da non molto lontano.

-Ohhh! Siete arrivati, regà- ci saluta Enzo, mentre cuoce quattro pezzi di carne in una volta sola.

-ENZOOOO! SEI IL NOSTRO SALVATORE!- urla Giulia Scarano, precipitandosi verso il bidello e abbracciandolo.

-Allora, ragazzi, oggi ad aiutarmi ci sarà Concettina. Mi raccomando, riservatele lo stesso rispetto che avete nei miei confronti-

Infatti, solo in quel momento notiamo che affianco a lui c'è una donna,che non avevamo mai visto.

-GRANDE CONCETTINA!- urla Giordano, mentre tutti noi altri iniziamo ad applaudire.

-Oh, raga, dobbiamo fare la ship- dice Ylenia, sfregandosi le mani.

-Giustissimo- risponde Sofia, annuendo.

-Allora...che ne dite di...ENZETTINA! Raga, è perfetta!- dico io, tutta gasata.

Mentre noi ragazze rimaniamo per un bel pò di tempo a gossippare su Enzo, Concettina e mezzo collegio, i ragazzi hanno già preso posto.

-Raga, volete venire oppure lasciate tutto a noi?- dice Davide, mentre il sorvegliante inizia a disporre vari vassoi sul tavolo.

Non appena lo vediamo, scattiamo tutte in piedi e corriamo verso le nostre sedie.

Mi precipito vicino ad Esa, per poi essere affiancata da Ylenia.

Iniziamo a mangiare, per una volta, come si deve.

-Enzo!- dico io, mentre ancora non ho finito di ingoiare il mio boccone.

-Dimmi, Ferrara!-

-Hai mai pensato di andare a Masterchef? Ovviamente con Concettina eh. Sareste una squadra imbattibile-

Tutti scoppiano a ridere, Enzo e Concettina compresi.

Siamo così concentrati sul cibo, da non notare una figura che sta correndo velocemente verso di noi.

-E' QUI LA FESTA??- urla Rahul, attirando subito la nostra attenzione.

Senza nemmeno pensarci, corriamo verso di lui, strapazzandolo in un abbraccio.

Usha è praticamente in lacrime. Anche se, questa volta, sono lacrime di gioia.

-Non ci libereremo mai di te, eh?- gli dico io, scompigliandogli i capelli.

-Non ci riuscirete mai, ve lo assicuro- risponde lui, sorridendo.

La serata era già bellissima. Con il ritorno di Rahul, è diventata ancora meglio.

-Come mai, alla fine, non te ne sei andato?- chiede Luca, mentre addenta l'ennesimo pezzo di carne.

-Praticamente ero già al cancello. Poi, a un certo punto, è spuntato Maggi da dietro una colonna. Abbiamo parlato, io gli ho chiesto scusa, e alla fine ha detto che vuole darmi un'altra possibilità- ci spiega lui.

-E questa sarà l'ultima, di sicuro. Vedi di giocartela bene- gli dico io, per poi alzarmi dalla sedia.

Vedo che Davide è in piedi tra due alberi, non molto lontano da noi. Mi avvicino a lui.

Ha lo sguardo perso in lontananza, che sembra viaggiare in mondi lontani.

-Ehi, Vavalà- lo saluto, mettendomi al suo fianco.

-Ehi, Ferrara- risponde lui, sorridendo.

Non mi sta guardando negli occhi, ma ciò non mi disturba.

-A cosa stavi pensando?- gli chiedo.

Lui si gira verso di me, stringendomi una mano nella sua.

-A te- risponde alla fine.

Io sorrido, arrossendo lievemente.

Anche a distanza di più di sei settimane, ancora non riesco a non farlo. Soprattutto quando lui mi guarda così.

-E a quello che faremo una volta usciti di qui. Insomma, tu a Firenze...io a Bologna- continua lui, facendo dondolare le nostre mani unite.

-Sai, io prima non credevo nell'amore a distanza. Anzi, ero arrivato a non credere affatto nell'amore. Ma poi sei arrivata tu e mi hai sconvolto tutte le idee. Per me non contano i chilometri che ci dividono. Contano meno di niente. Io non voglio perderti, Fede. Per nessun motivo-

Io rimango colpita dalle sue parole.

Direi che ci sa proprio fare con i discorsi, non è così?

-Neanche io voglio perderti, Dado. Anche se mi ritrovassi davanti Harry Styles in persona vestito da sposo- rispondo io, facendolo ridere.

-E' una dichiarazione molto profonda la tua, Ferrara- dice lui, tra una risata e l'altra.

-Non potrei comunque sposarlo. Farei ingelosire Lou, e tutti sappiamo che Harry è solo e unicamente suo-

Lui annuisce, fingendosi serio.

-Facciamo un patto. Io convincerò i miei a mandarmi ogni fine settimana a Firenze in treno. A patto che...-

Qui trattengo il fiato.

-...tu mi faccia trovare più santini di Harry possibili-

Io tiro un sospiro di sollievo.

-Mi avevi fatto prendere un colpo, bastardo-

-Direi che mi hai contagiato tu, non credi?-

-Beh, su questo non hai torto-

Prima di lasciargli la mano, gli do un ultimo bacio.

-Vai a dormire, Dadone. Hai delle occhiaie che fanno invidia persino a me-

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-No basta, io mi rifiuto- dico io, sbuffando.

Siamo in sala relax, e....si, sono le due di notte.

Giordano si mette le mani nei capelli.

-Fede, ci hanno già cacciato dal dormitorio perché nessuno riusciva a dormire, PUOI PER SANTA MISERICORDIA ASCOLTARMI UNA BUONA VOLTA IN VITA TUA?-

Io riprendo in mano il foglio con la poesia, cercando di memorizzarla meglio.

-Non è molto lunga, ci riuscirai sicuramente- continua a ripetermi Giordano, che intanto se l'è già imparata a memoria.

Dopo una buona oretta, finalmente riesco a ripetere il tutto in maniera decente.

-Fammi fare bella figura domani, mi raccomando- mi dice lui, mentre io sbadiglio.

-Certo certo, buonanotte- rispondo io, crollando sul mio letto.

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