Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

-14-

E' ormai notte fonda in collegio, e di Davide non c'è alcuna traccia. Verso le tre di notte, inizio veramente a sentirmi in colpa. C'è una parte di me, però, che ce l'ha ancora con lui. Dopo tutto quel tempo passato insieme, ha rovinato tutto con un solo gesto. Sono forse le tre di notte, quando decido di alzarmi per andare a cercarlo. Sento delle voci provenire da uno sgabuzzino, così mi avvicino per origliare. So che non è una cosa carina ma...capite la situazione, su.

-No Giulia, tu non capisci!- sento dire da Davide, mentre la Matera continua a dirgli di abbassare la voce.

-Cosa non capisco Davide? Tu non sei innamorato di me?- risponde lei.

-No. Io sono innamorato di Federica, sin dal primo momento che l'ho vista. Lei ora non mi rivolgerà la parola, e sappi che farò la stessa cosa con te. PERCHE' E' TUTTA COLPA TUA!- urla alla fine.

Sentendo che sta per aprire la porta, corro svelta dietro a una colonna. Proprio quando sono là nascosta, Davide esce dalla stanza.

-DAVIDE!- gli urla dietro Giulia, ma lui non ne vuole sapere.

Io sono completamente sconvolta. Prima si fa baciare da lei, e poi dice che è innamorato di me sin dall'inizio. Anche se vorrei farlo, non riesco ancora a fidarmi di lui. Sono stata male fin troppo male per dei ragazzi. Ora so una cosa però. Davide ha chiuso con Giulia. Devo dire che sono tentata di uscire dal mio nascondiglio e tirarle uno schiaffo in pieno viso, ma stranamente riesco a contenermi.

-Ehi tu, non dovresti essere qui a quest'ora- dice una voce alle mie spalle.

Io mi giro di scatto, ritrovandomi davanti Simone.

-Oh! Ehi...mi hai fatto spaventare- rispondo io, grattandomi nervosamente la testa.

Lui ride, avvicinandosi un pò a me.

-Ancora ci provi con Vavalà...-

-Davide- lo interrompo.

-Ok...ancora ci provi con Davide, dopo quello che ti ha fatto?- continua lui.

Io rifletto su come rispondere.

-Beh...c'è sempre una seconda possibilità per tutti- mento, e lui se ne accorge.

-Senti, ho visto te e Giordano oggi, e so che avevate architettato tutto per vendetta contro Davide e Giulia. Non posso dire che tu non abbia fatto bene, ma...se continui ad andare avanti così starai solamente peggio-

-Ma cosa ne vuoi sapere tu? Vai a limonare ragazze a caso giusto per il gusto di farlo. Io almeno ho la decenza di scegliermele bene le persone- dico, forse un pò più acida di come avrei voluto.

-Oh si, direi che te lo sei scelto molto bene- risponde lui, ridendo con aria da strafottente. 

Io cerco di controllare la mia rabbia, perché so cosa succederebbe in contrario.

-Vai a dormire, Bettin, ti vedo un pò...spossato

Lui mi dice qualcosa alle spalle, ma sinceramente non mi prendo neanche la briga di ascoltarlo.

------------------------------------------

-BUONGIORNO SIGNORINE! IL GALLO HA GIA' CANTATO!- ci sveglia la sorvegliante, con la sua solita campana.

Per fortuna, oggi non abbiamo lezioni. E' domenica, quindi abbiamo tutto il giorno libero. Io, Sofia e Giordano decidiamo di andare in sala relax a studiare.

-Oh Fede, cosa hai messo alla terza domanda del secondo esercizio?- mi chiede Giordano, mentre sbadiglia.

-Pensi sul serio che l'abbia fatto?- rispondo, ridendo.

Proprio in quel momento, vedo Davide entrare nella stanza. Viene a sedersi al nostro stesso tavolo, esattamente davanti a me. L'unica cosa che gli concedo è uno sguardo. Sofia mi tira una gomitata, con uno sguardo che dice "parlagli, non fare la stronza". 

-Alloooora...- inizio io.

-Come sta Giulia?- continuo, incrociando le mani sul tavolo e guardandolo con aria di sfida.

-Né lo so né mi interessa- risponde lui, visibilmente in imbarazzo.

-Ah no? Mi sembrava che ieri fossi molto interessato a lei- replico io, mettendolo in difficoltà.

Cala un silenzio tombale in tutta la stanza. 

-Pensavo fossi diverso da lui, Davide- dico dopo un pò, mentre lui rialza lo sguardo verso di me.

-Invece siete praticamente uguali- concludo, lanciandogli un'occhiata di fuoco.

Poi mi ricordo di una cosa. Estraggo dalla tasca della mia giacca il disegno che lui mi aveva fatto.

-Ecco, prendilo tu. Fanne un altro uguale a Giulia. A me non serve più- dico, lanciandoglielo sul tavolo.

Fatto questo, mi alzo di scatto dalla sedia, e come un tornado esco fuori dalla stanza.

--------------------------------------

Cos'è successo nel discorso di inizio settimana? Beh, iniziamo con Moska, che è stata espulsa semplicemente per aver detto una parolaccia al sorvegliante, tra l'altro in un momento di rabbia. Passiamo alla Peto, che sarà la nostra preside per un'intera settimana.

Dopo aver salutato Aurora e aver versato altre lacrime, siamo pronti per iniziare questa nuova settimana. La prima lezione è quella con il prof Raina. Solo che è molto diversa dalle altre. Infatti, siamo all'aria aperta, seduti su un telo tra degli alberi d'ulivo. La lezione passa molto velocemente, tra Magnesio che dice di aver domesticato un'ortica e spiega perché i peperoni sono più simpatici delle olive. Sento Davide che è proprio dietro di me, ma per nessun motivo io mi giro verso di lui. Anche se, stasera, ho intenzione di parlargli. 

E il momento di farlo arriva fin troppo presto. Dopo cena, saliamo tutti nei dormitori.

-Vai a parlargli, Fede- mi dice Giordano, seduto accanto a me sul suo letto.

-No no aspetta, sta venendo lui di qua- continua dopo un pò, alzandosi all'improvviso e incamminandosi dalla parte opposta della stanza.

In effetti, Davide ora è proprio davanti a me.

-Ehi, Ferrara- mi saluta.

Io non rispondo, mentre lui si siede accanto a me.

-Hai intenzione di ignorarmi per il resto dei nostri giorni qui dentro?- mi chiede.

-Sai che ne sarei capace- rispondo io, facendolo sorridere.

-Lo sai che sei proprio un coglione, vero?- riprendo, dopo pochi secondi.

Lui annuisce.

-Su questo non sono così diverso da Mattia- risponde, guardandomi negli occhi.

-Bene, hai detto una cosa giusta. Un punto in più per te-

Lui ride, stendendosi sul letto.

-Però- continuo io -non pensare che ti perdoni con solo due frasi e gli occhi dolci che hai fatto. Te lo dovrai meritare, Vavalà- dico, dandogli un piccolo schiaffo sulla gamba.

-Senti Fede- risponde lui, diventando tutto ad un tratto serio.

-Capisco bene che tu non ti fidi più di me, e hai ragione. Prenditi il tempo, fai quello che vuoi. Io sarò qui ad aspettarti. Basta che non baci più Giordano, e tutto potrà andare benissimo- conclude lui, mentre io scoppio a ridere.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro