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Harry Styles
Di seguito sono descritte delle scene smut Zarry, andate avanti se preferite.
Erano le quattro del mattino e non riuscivo fottutamente a dormire.
Ero rimasto a pensare al fatto di aver trovato la carta sulla tasca di Hugo, e al modo in cui aveva ammesso di aver ucciso una ragazza dello strip club degli Horan. E odiavo questa situazione cazzo.
Caterine Horan era una donna ingannevole e ora sapevo solo che fosse stata lei quella a rapire Aaron, un piccolo dettaglio che avevo recentemente scoperto perché Hugo non aveva idea di dove fosse e non rispondeva né al telefono né alla porta di casa sua.
I suoi stupidi amici lo avevano cercato come se sarebbe mancato a qualcuno. Era utile quanto il cazzo non più funzionante di Hugo.
Non me ne fotteva un cazzo se erano vivi o morti, beh, in realtà speravo che ormai Aaron fosse morto.
Occhio per occhio... avevano ucciso una delle loro stripper e ora potevano tenersi Aaron, fino a quando avrebbero tenuto le cose sotto controllo e non si fossero azzardati a fare niente di stupido. Con mio padre via, l'ultima cosa di cui avevo bisogno era che tornasse con il caos.
Si fidava di me per tenere le cose sotto controllo, e per quanto desiderassi poter sparare Cleo di nuovo e finirla finalmente con questa guerra fredda tra di noi, sapevo che dovevo comportarmi bene.
Sapevo che probabilmente era già riuscita a ottenere qualcosa da Aaron con le sue torture malate. Era brava, avevo sentito abbastanza sui suoi modi e sapevo che fosse una psicopatica senza pietà.
Il che significava che probabilmente sapeva che il nome della mia famiglia fosse coinvolto anche perché Aaron era sotto la protezione di mio padre. Che Dio mi aiuti, se fossi io quello al comando non proteggerei mai quei vecchi bastardi che non riuscivano nemmeno a scrivere per bene sui loro telefoni.
Ma la mamma di Cleo non era stupida come lei, e il modo in cui aveva rinnovato gli ultimi affari del marito e fatto in modo di mantenere alto il loro nome nel sotto mondo di questa città era abbastanza sorprendente. L'accordo era che ogni famiglia doveva attenersi ai propri trafficanti e fornitori, vendere e fornire clienti diversi, e non interferire con gli affari dell'altro.
Non vedevo Cleo o nessun altro membro della sua famiglia da due anni ormai, il che era abbastanza sorprendente perché vivevamo nella stessa città. Sì, non era piccola ed eravamo letteralmente su lati opposti, ma ci aveva reso più facile fingere di non sognare di poter uccidere l'altro.
Mio padre era troppo distratto dalla sua giovane fidanzata ormai per ricordarsi cosa aveva fatto Marcus Horan a nostra madre. Quello stupido figlio di puttana l'aveva uccisa, i suoi geni psicopatici erano stati certamente trasmessi a Cleo. Non potrei mai dimenticarlo...
E anche se suo padre era ormai morto, aveva ancora nella sua testa questa patetica convinzione che lui non fosse coinvolto nella morte di mia madre. Dire che era un'illusa sarebbe un eufemismo ed era così fottutamente fastidiosa, non avevo idea di come avesse fatto a non morire l'ultima volta che l'avevo sparata.
Mi sa che avrei dovuto provare più forte. Presi un respiro profondo prima di camminare nella mia cucina, accendendo le luci prima di avviarmi al lavello e alla credenza per afferrare una tazza per bere un po' d'acqua.
Zayn era addormentato nella mia stanza e non avevo idea di come avesse fatto ad addormentarsi non appena eravamo arrivati qui, quando ero uscito dalla doccia lui si era già addormentato e russava lievemente nel mio letto.
Apparentemente, questa stripper con cui si stava frequentando lo stava sfinendo, mi chiesi se volesse qualcosa di serio con lei. Non ero geloso, ma sarebbe fottutamente strano vederlo frequentare qualcuno data la vita che conducevamo. Le relazioni erano semplicemente fuori discussione... beh, le molte morti a cui avevo assistito e quelle di cui ero responsabile erano abbastanza da provarlo.
Se amavi qualcuno, rendeva più semplice ai i tuoi nemici usarla contro di te. Ti rendeva più debole e prevedibile... ed essere una di quelle cose ti avrebbe ucciso.
Feci correre le dita tra i capelli e bevvi dell'acqua, guardando fuori la porta finestra per osservare il cortile sul retro. Le poche luci fuori illuminavano la zona intorno alla piscina e tutto era così calmo... diversamente dai miei pensieri.
Qualche volta questa casa era troppo grande, forse è per questo che non riuscivo a dormire bene... era solo, troppo tranquilla.
«Perché sei sveglio?».
La voce di Zayn mi colse di sorpresa e fui veloce a girare la testa nella sua direzione, guardandolo mentre camminò in cucina.
Indossava dei pantaloni della tuta bassi e basta, il suo torso inchiostrato era completamente esposto e alzò il suo braccio per grattarsi il retro del collo mentre si avvicinò, fermandosi quando si trovò proprio affianco a me.
«Non riuscivo a dormire» scrollai le spalle, appoggiando il bicchiere vuoto sul piano di lavoro quando mi sporsi verso di lui, mantenendo i miei occhi sui suoi. «E tu? Ero sicuro che potesse arrivare la fine del mondo e tu non avresti mosso un muscolo».
Ridacchiò sottovoce, cercando qualcosa nelle tasche e realizzai velocemente che era il suo accendino e una piccola joint (n.b. È un tipo di canna). Beh, forse quello poteva aiutarmi a rilassarmi un po', ci avrei dovuto pensare prima.
«Ero stanco». Sorrise, la sua voce profonda suonò più roca e accese la sigaretta, inalando il fumo pesante prima di espirarlo ad occhi chiusi.
Mi allungai per afferrare la canna ma lui mi afferrò la mano per fermarmi, guardandomi profondamente negli occhi mentre fumò un altro po' e mantenne il fumo in bocca questa volta, spegnendo improvvisamente la canna nel posacenere che avevo sul piano di lavoro.
Mi avvicinò a lui dalla mano dopo di ciò, poi afferrò la mia mascella con l'altra e avvicinò la mia faccia più vicina alla sua lentamente per stuzzicarmi. Aprii la bocca per lui solo quando fu abbastanza vicino, percependo quando le sue labbra sfiorarono le mie.
Zayn lasciò andare la mia mascella e questa volta infilò le dita tra i miei capelli, pressando le sue labbra contro le mie quando espirò il fumo nella mia bocca il secondo prima che la sua lingua mi scivolò nella bocca. Il bacio lento sapeva abbastanza di erba e risposi avidamente, spingendolo contro il piano di lavoro e intrecciando la mia lingua alla sua mentre tirò i miei capelli.
Cazzo, non riuscivo nemmeno più a ricordarmi su cosa stessi rimuginando.
Le sue mani scivolarono lungo il mio petto, sotto la semplice maglia bianca che stavo indossando per dormire, fino a quando non raggiunse la vita dei pantaloni di cotone che avevo addosso. Non si mosse più di così comunque, stuzzicandomi la pelle mentre fece scivolare le sue dita sotto la maglia e facendo fare istantaneamente un fremito ai muscoli nel mio stomaco in risposta.
Gemetti nel bacio, incapace di fermarmi quando attorcigliai le dita attorno alla sua gola mentre approfondii il bacio, strangolandolo più forte fino a quando gemette sulla mia bocca. Finalmente abbassò le sue dita, raggiungendo l'erezione dura come una roccia che stava implorando per dell'attenzione sotto il sottile tessuto dei pantaloncini.
Tutto il mio sangue sembrava essere confluito nel mio cazzo e spinsi i miei fianchi in avanti per incoraggiarlo a continuare, percependo mentre avvolse le dita attorno alla mia lunghezza e strinse la presa fino a quando non fu quasi dolorosa.
«Cazzo». Gemetti, mordendo il suo labbro inferiore prima di succhiarlo nella mia bocca, baciandolo un'altra volta mentre applicai più pressione con le dita sui lati del suo collo tatuato. Mi toccò attraverso i pantaloni prima di far scivolare la mano sotto la molla, sembrando impaziente di toccarmi senza nulla di mezzo e ne fui fottutamente grato. Forse è per questo che non riuscivo a dormire, ero fottutamente troppo teso e questo era precisamente quello di cui avevo bisogno stasera.
«Voglio la tua bocca» sussurrai contro le sue labbra quando cominciò ad accarezzarmi il cazzo, tracciando con i suoi polpastrelli le vene gonfie della mia erezione pulsante.
«Così prepotente, non è vero?» mi stuzzicò, sfiorando con il suo pollice la mia fessura mentre spalmò un po' del seme che era già uscito.
«Non farmi ripetere di nuovo» strinsi la presa sul suo collo fino a quando ansimò in cerca d'aria, guidandolo a inginocchiarsi sul pavimento proprio di fronte a me e non esitò, afferrando i miei pantaloncini e abbassandoli giù le mie gambe.
Il mio cazzo balzò libero e ci avvolsi attorno le dita, battendo la punta gonfia sul labbro inferiore di Zayn che mi guardava con occhi pieni di lussuria. Fu rapido ad aprire la bocca per me e spinsi i miei fianchi in avanti tutti in una volta, guardando in basso per fissare mentre la mia lunghezza scomparì nella sua bocca fino a quando non sfiorò il retro della sua gola.
«Porca troia» gemetti, mantenendo ferma la sua testa mentre spinsi ancora più a fondo, sentendo come il mio cazzo si curvava sul fondo della sua gola fino a quando non fui interamente nella sua bocca.
Lo mantenni in mobile per un altro paio di secondi così che potessi percepire il modo in cui la sua gola stesse cercando di rigurgitare intorno a me, e gettai la testa indietro mentre gemetti ancora più forte. Mi allontanai di poco così da poter cominciare a roteare i miei fianchi e scopare la sua bocca ad un'andatura più lenta ma più violenta, abbastanza da creare quella pressione profonda sul fondo della mia spina dorsale che mi fece capire che stessi per venire molto violentemente, cazzo.
Zayn incavò le sue guance e cominciò a muovere la sua testa alla stessa velocità dei miei fianchi, aumentando ogni sensazione mentre mi condusse più vicino all'apice. Abbassai lo sguardo per guardare un'altra volta, incontrando i suoi chiari occhi ambra.
Afferrò le mie gambe per stabilità quando diventai più violento con le spinte, e il modo in cui affondò le sue unghie smussate nella mia pelle mentre si mantenne alle mie gambe fu abbastanza da graffiarmi la pelle. Il bastardo sapeva cosa stava facendo, il dolore fu abbastanza da innescare improvvisamente il mio orgasmo e affondai il mio cazzo tutto nella sua bocca.
Riuscivo a sentire il bruciore tagliente dove Zayn aveva affondato le sue unghie e mi focalizzai su quello mentre l'orgasmo si dispiegò nel mio corpo, diffondendo un'onda di piacere che mi fece rabbrividire la pelle con ogni schizzo del mio seme che scese giù per la sua gola.
«Cazzo, cazzo!» gemetti, cercando di riprendere fiato quando lasciai la sua testa, afferrando il bordo del piano di lavoro che stava dietro di me.
Mi succhiò via piano mentre ingoiò tutto il mio seme, allontanando la sua bocca con un "pop" prima di ritornare sulle sue gambe. Mi tirò su i pantaloni mentre io ero ancora perso nel mio sballo per riuscire a muovermi decentemente, godendomi tutto questo più di quanto avessi pensato.
Forse avevo ragione e questo era proprio il rilassamento di cui avevo bisogno per andare a letto e dormire per bene.
«È stato più veloce del solito. O è la mia bocca ad essere così brava?» sussurrò, piantando un veloce bacio sulle mie labbra prima di allungarsi a prendere la mia tazza per riempirla con un po' d'acqua per lui.
«Penso che è perché sono stressato» sospirai, portandomi all'indietro i capelli.
«Quando non lo sei?» ridacchiò. «Felice di aiutarti, H. È a causa della carta di Eroda che abbiamo trovato?».
Cazzo, doveva proprio rovinare l'atmosfera con questa merda.
«Lascia perdere» alzai gli occhi al cielo, evitando i suoi quando bevve dell'acqua fissandomi.
«Le cose sono sotto controllo, potevano andare molto peggio. Ora dobbiamo solo tenere gli occhi aperti e rimanere vigili, andremo a quella stupida festa di beneficenza a cui mio padre ci ha detto di partecipare... fare le cose normalmente».
«Allora okay» si schiarì la gola. «Non è quello mascherato? Con quelle ricche teste di cazzo insopportabili?».
«Sì... esattamente quello».
* * *
Ciao !
Dire che non sto nella pelle per il loro primo incontro è poco.
Ribadisco che è la prima volta che traduco una storia, quindi nel caso in cui ci fosse qualcosa che non vi piace, vi prego di farmelo sapere.
| La storia non è mia, tutti i crediti vanno e sono riservati all'autrice della storia, Ella.
@windowsella, mi pare si chiamasse ❗️|
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