Piove.
Piove forte.
Non ci sei più.
Te ne sei andata.
Oggi te ne sei andata.
Piove.
Il paesaggio rispecchia il mio stato d'animo.
Piove.
Grosse gocce cadono lentamente sull' asfalto.
Somigliano così tanto alle mie lacrime.
Ora non piove più.
Eppure sento ancora un vuoto nel petto.
Eppure sto ancora piangendo.
Eppure non riesco a smettere.
Piove.
Non fuori stavolta.
Piove.
Dentro di me.
Quante preghiere ho fatto.
Ho pregato sempre che tu guarissi.
Ogni volta chiedevo: "Ti prego, falla guarire. Se non per me, almeno per i cugini".
Non mi ha ascoltato.
E tu te ne sei andata.
Pensavo di essere preparata.
Sapevo che eri peggiorata, che non saresti resistita molto.
Ma a queste cose non si è mai preparati.
Probabilmente ora stai bene.
Soffrivi.
Ora non soffri più.
Però soffriamo noi.
Ci hai lasciato un vuoto nel petto.
A me, a nonna, ai cugini, a zio...
"Quando mamma tornerà dall' ospedale" aveva detto Francesco.
Non sei tornata.
A 48 anni non hai resistito più.
Hai combattuto a lungo.
Hai resistito per i tuoi figli.
Ma non ce l'hai fatta.
Ci hai lasciato.
Ma non ti biasimo.
Ho visto come soffrivi.
In questi 4 anni ti ho visto piano piano smettere di parlare, di muoverti, di mangiare, finché non hai avuto bisogno di un macchinario per respirare.
Ieri stavi "bene", se così si può dire.
Mamma dice che dormivi.
Ma il Signore non ha ascoltato le mie preghiere.
E oggi non ci sei più.