[ 05 ]
chapter five
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⋅˚₊‧ ୨ La promessa ୧ ‧₊˚ ⋅
𝐋a mattina successiva io, June, Aiden, Kelce, Sarah e purtroppo Topper, andammo in spiaggia a raccogliere i rifiuti insieme ad altri abitanti dell'isola. Wheezie ci fece compagnia anche se un po' controvoglia.
« Avete sete? Ne volete un po'? » disse Kelce tirando fuori dal suo zaino un barattolo con del liquido giallo.
« É limonata? » chiese June, avvicinandosi al ragazzo.
« Conoscendo Kelce sono sicuro che quello sia tutt'altro che limonata » disse Aiden, togliendosi i guanti.
« Che abbiamo qui? » domandò Topper. Insieme a Sarah si avvicinarono a noi.
Quel bastardo non mi aveva ancora chiesto scusa per il pugno datomi l'altra sera; a quando pare l'odio é reciproco.
« Dai assaggia e dimmi » disse Kelce dando a Topper il barattolo. Il biondo lo aprì e strizzò gli occhi a causa del forte odore.
Ne assaggiò un sorso e subito dopo lo passò a Sarah, ma in quel momento Wheezie prese il barattolo e se lo portò alla bocca, ma la sorella lo prese subito dopo.
« Wheezie non esagerare eh » dissi facendo l'occhiolino alla ragazza.
« Da quando hai iniziato a bere? » chiese Sarah.
« Da oggi » rispose Wheezie strizzando gli occhi.
Dopo circa una mezz'ora finimmo di raccogliere tutto ci dirigemmo all'auto di mio fratello. Den e Kelce nei sedili anteriori, io e June in quelli posteriori.
« Dammi quel barattolo Kelce » dissi al ragazzo, toccandogli la spalla.
« Ecco a te Richards » Kelce frugò nel suo zaino e ne tirò fuori il grande barattolo.
« É vodka? » dissi, annusando il liquido.
Era così forte che per berlo dovetti chiudere gli occhi.
« Dallo anche a me dai! » June lo prese e lo assaggiò.
« É una bomba! » continuò la bionda accanto a me.
Poco dopo arrivammo a casa Cooper. Den e Kelce andarono correndo nella piscina sul retro buttandosi con tutti i vestiti.
Io e June invece andammo al piano superiore a fare una doccia, eravamo completamente sporche di sabbia e puzzavamo di rifiuti.
Corsi in doccia e mi lavai i capelli con il mio amato shampoo al cocco, abbinato al bagnoschiuma e alla crema corpo.
In quel lasso di tempo pensai alla situazione di Rafe e June. Probabilmente Rafe aveva smesso con la droga, anche se non ero certa.
Tenere June all'oscuro di tutto mi faceva male perché non volevo che lei si facesse del male.
Avrei dovuto parlagliene, trovare il momento adatto per raccontarle tutto, anche a costo di rompere la promessa fatta a Rafe.
Non appena finii andai in camera mia e asciugai velocemente i capelli con un'asciugamano in micro fibra, poi aprii la porta scorrevole che portava alla mia cabina armadio e iniziai a scegliere l'outfit che avrei indossato per l'occasione.
Quella sera Rafe aveva organizzato una delle sue enormi feste in una villa con piscina e June non sarebbe mancata neanche se avesse avuto qualche malattia infettiva. Non vedeva Rafe da giorni e mi stava assillando sul fatto che non vedeva l'ora di vederlo.
Frugai fra le mie cose e dopo letteralmente un'ora passata ad indossare vestiti per poi gettarli sopra il letto, scelsi di indossare un completo: un top senza spalline grigio e una gonna lunga con uno spacco laterale del medesimo colore; come scarpe optai per un paio di sandali bianchi.
Mi truccai alla svelta e nel mentre June, già pronta, mi stava piastrando i capelli.
Lei invece indossava un vestitino aderente rosso e un paio di tacchi bianchi.
« Senti June, dovrei parlarti » iniziai titubante nel mentre che lei piastrava le ultime ciocche di capelli.
« Domani me ne parli, adesso dobbiamo andare, su! Aiden e Kelce ci aspettano giù! »
Qualche minuto dopo uscimmo dalla camera e ci dirigemmo al piano di sotto, dove Kelce e Aiden ci stavano aspettando in macchina.
« Ci mettono sempre così tanto a prepararsi? » disse Kelce a mio fratello.
« Oggi é il tuo giorno fortunato amico, hanno fatto prima del solito » rispose Aiden ridendo, dando una pacca sulla spalla al ragazzo accanto a lui.
« Siete insopportabili voi due » sbottò June, aprendo la sua borsa e tirando fuori un piccolo specchietto e un gloss color ciliegia.
Aiden mise in moto l'auto e arrivammo dopo pochi minuti nella grande villa.
Era già completamente piena: c'era gente in piscina, gente ubriaca e altra gente che fumava senza sosta.
In poche parole una semplice festa Kooks.
Ci avvicinammo alla piscina ma ad una certa sentimmo urlare. Alzai lo sguardo e Topper Thornton era in costume sul tetto della casa con in mano un bicchiere pieno di spriz, riuscii a riconoscerlo dal forte colore arancione acceso.
« Questo é pazzo » sussurrò Aiden.
« No, é solo un coglione » sputai acida.
D'un tratto Sarah spuntò e tutte le persone presenti alla festa iniziarono a dire in coro « Salta! Salta! Salta! », al che la prima cosa che feci fu di mettermi una mano sulla fronte a causa della disperazione.
« Non ci posso credere » sussurrai.
Improvvisamente Topper prese in braccio la sua fidanzata. Lei ei era abbastanza spaventata, lo si poteva capire sia dal modo con cui si dimenava sia dal suo viso.
« Smettila Topper » gli urlò June ma il ragazzo non l'ascoltò. Troppo impegnato a fare quello che gli riesce meglio, il coglione appunto.
Si gettò in acqua con la Cameron fra le braccia e tutti i ragazzi attorno a loro esultarono dalla gioia.
Non appena Sarah uscì dall'acqua ci raggiunse e cercò di abbracciarci, ma feci in tempo ad afferrale le braccia e bloccarla.
« Sarah sei completamente bagnata e io non ho intenzione di rovinare il mio make up » le dissi ridendo.
« Ma su! Divertiamoci! » disse Sarah afferrando un bicchiere e alzandolo in aria, per poi scomparire fra la folla.
Aiden sparì mentre io e June restammo a bordo piscina a bere e a parlare con alcuni ragazzi.
Improvvisamente Kelce arrivò e sussurrò ai ragazzi accanto a noi qualcosa all'orecchio.
« Cosa state tramando voi? Sesso pazzo a tre? » disse June sorseggiando del gin.
« Sapete che potete dirci che siete gay! » scherzai, dando una pacca sulla spalla a Kelce.
« Che gli hai detto? » continuai, sta volta seria.
« Oh Richards, meglio che tu non lo sappia » fece l'occhiolino.
« Sembra che tu non ti stia divertendo » disse Kelce incrociando il mio sguardo.
« No, al contrario, mi sto-» ma il ragazzo mi prese in braccio e iniziò ad avvicinarsi alla piscina.
« Kelce mettimi giù! » urlai, dandogli pungi sulla schiena, ma nulla da fare, il ragazzo si dirigeva a passo svelto in piscina e con l'incoraggiamento delle persone che ci circondavano.
D'un tratto mi lasciò andare e caddi nella grande piscina, anche da sotto l'acqua udii gli schiamazzi dei ragazzi e le risate isteriche delle ragazze insieme al rumore del mio corpo contro l'acqua.
Non appena risalii i miei vestiti erano completamente inzuppati d'acqua. Gocciolavo dappertutto ma soprattutto la rabbia iniziava a farsi sentire.
Il trucco era completamente sbavanto, il mascara nero contornava i miei occhi, potevo fare benissimo invidia ad un panda.
I capelli erano letteralmente andati e gli accessori che avevo addosso erano volati via chissà dove.
Mi guardai intorno e che galleggiava sull'acqua della piscina c'era la mia borsa.
« Cazzo » cercai di arrivare alla borsa e non appena l'afferrai la aprii senza pensarci due volte e tirai fuori il telefono che per la grazie dei santi era ancora funzionante.
« Tu sei malato! » urlai contro Kelce, che nel mentre si stava sbellicando dalle risate.
Nuovo nome aggiunto alla lista delle persone che odio.
June mi venne incontro e mi aiutò ad uscire dall'acqua e insieme ci dirigemmo dentro, io davanti, lei dietro di me.
Arrivai in bagno ma di mia cugina non c'era traccia, così tornai indietro e la ritrovai dietro un divano, imbambolata a guardare ció che stavano facendo i ragazzi seduti lì.
« Ehy June » dissi, ma non appena mi avvicinai rimasi scioccata quanto lei.
Rafe era impegnato nello sniffare della cocaina.
« Rafe? » disse June con la voce spezzata e con le lacrime che le rigavano le guance.
Il ragazzo si alzó di scatto e con il pollice cercò di pulirsi il naso, ancora sporco dalla polvere bianca.
« Oh, ciao June » disse Rafe lasciandole un bacio a stampo sulle labbra.
« Stavo solo provando... » cercò di giustificarsi il ragazzo, facendo un sorriso, ma in risposta June gli lanciò uno schiaffo in pieno volto.
L'espressione di Rafe divenne improvvisamente seria, fece una strana smorfia e si toccò la guancia dolorante. Era irritato.
Mia cugina non disse nulla, gli voltò le spalle e uscì dalla villa.
« Si può sapere che fai!? » urlai, cercando di spingerlo.
« Non sono più cazzi tuoi! »
« Non sei cambiato per nulla Rafe, avevo avvisato June che le avresti fatto del male, ma lei vedeva il buono in te. Fatti un'esame di coscienza Cameron » anche io gli voltai le spalle ma Kelce si mise in mezzo.
Lo guardai con astio e mi avvicinai al suo orecchio.
« Questa volta te la faccio passare Kelce. Provaci un'altra volta e te ne pentirai» gli sussurrai e al ché il ragazzo mi spinse via.
Immediatamente Aiden mi afferrò per un braccio e dopo un « dobbiamo andare » mi diressi verso l'auto di mio cugino.
« Promettimi di non dire nulla a Sarah! » urlò Rafe da lontano, ma da parte mia non ci fu nessuna risposta.
Salii in auto e abbracciai June e lei scoppiò a piangere fra le mie braccia.
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𝐀rrivammo a casa. La prima cosa che feci fu quella di togliermi i vestiti ormai zuppi e indossare il pigiama, poi mi fiondai in camera di June seguita da Aiden.
« Perché lo ha fatto? A me non pensa? Non pensa come io mi possa sentire? » disse June tra singhiozzi e lacrime.
« Ti avevo avvertito che Rafe non voleva nulla di serio » iniziò Den, abbracciando la sorella.
« E che ti avrebbe fatto del male » continuai.
« Si ragazzi, molte grazie, siete decisamente d'aiuto » sorrise June mentre una lacrima le bagnava la guancia.
« Ma tu sei troppo testarda, preferisci capire da sola » disse Aiden, al che June sorrise nuovamente.
« Ragazze io vado, vi lascio da sole. » continuò, dando un bacio sulla fronte a June e un bacio sulla guancia a me, per poi uscire fuori dalla stanza, chiudendo la porta dietro di se.
« June, sai com'é fatto » cercai di rassicurarla.
« Lo conosco, ma non mi aspettavo che arrivasse a tanto »
« Era di questo che volevo parlarti » le dissi, convinta di quello che stavo per dirle.
« Questo cosa? » corrugò la fronte mia cugina.
« Quando io e Rafe eravamo migliori amici, mi ha parlato della sua dipendenza dalla... droga. Mi fece promettere di non dirlo a nessuno ma tu avevi il diritto di saperlo, aspettavo solo il momento giusto » dissi tutto d'un fiato.
« Scusami » esordì. « Tu lo sapevi e non mi hai detto nulla? »
« Inizialmente pensavo che non avrei dovuto dirtelo perché comunque l'avevo promesso a Rafe, ma ho capito da poco che tu non dovevi essere all'oscuro di questo » le strinsi le mani.
« Ti prego, scusami, ho sbagliato, avrei dovuto dirtelo prima »
« Sarah lo sa? » domandò con sguardo serio.
« Non sa nulla e non lo deve sapere, non voglio che ci siano altri problemi tra i Cameron. Sai già la situazione di Sarah con Rosa, il pessimo rapporto di Rafe e Sarah... Non complichiamo le cose »
« Charlotte, va' via, voglio restare da sola per un po' » disse June appoggiando la testa sul cuscino del letto.
« Sicura? Se vuoi posso dormire con- »
« Charlotte, ti ho detto di andare via » il suo tono era deluso, si percepiva, e di certo non ne andavo fiera.
A questa sua richiesta, mi alzai dal letto e uscii dalla camera di mia cugina. Mi diressi lentamente in camera.
Entrai e mi buttai sul letto. Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime e bruciare come non mai.
Non ero mai stata una ragazza che piangeva, anzi, credo che nella mia vita io abbia pianto davvero poche volte.
Ma questa era la prima volta che litigavo con June, la prima volta che mi sentivo così male, la prima volta che avevo delusa una persona così tanto.
Inizialmente credevo di star facendo bene a non dire nulla a June. Pensavo che rompendo la promessa fatta con Rafe sarei stata una pessima persona, ma poi ci avevo riflettuto.
June era mia cugina, se non paragonabile ad una sorella. Era fidanzata con Rafe e meritava di sapere ciò che il suo ragazzo faceva.
Il mio errore? Aver aspettato così tanto per dirglielo.
Cercai di reprimere le lacrime e dopo un po' mi addormentai, anche se in testa avevo centinaia di pensieri che mi frullavano senza sosta.
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