chapter four
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⋅˚₊‧ ୨ Casa Cameron ୧ ‧₊˚ ⋅

𝐀ppena me ne andai da casa di Jhon B, feci una passeggiata per Figure Eight e subito dopo mi diressi a casa della mia migliore amica, Sarah.

Conoscevo la famiglia Cameron sin da quando ero piccola; i miei genitori erano molto amici dei genitori di Sarah.

Adesso lei vive con Rose, la sua matrigna, la sua sorellastra Wheezie, suo fratello Rafe e suo padre Ward.

Con Rose ha sempre avuto un rapporto difficile, mentre con suo padre Ward é tutta un'altra cosa. Lui e in qualsiasi momento é lì per lei, aiutandola in ogni cosa. Per Sarah sarebbe difficile vivere senza suo padre.

Wheezie é una dolcissima ragazza dai capelli lunghi castani e l'adoro alla follia. Ogni volta che mi vede non fa altro che abbracciarmi e parlare di moda.

Per Rafe invece la situazione é complicata, proprio perché lui é un ragazzo complicato.

I due non sono mai stati così tanto affiatati, é vero, ma si vogliono ugualmente bene, in fondo sono fratelli.

Con me invece Rafe ha un rapporto particolare. Fino a poco tempo fa eravamo migliori amici, ma il suo problema con l'alcool e con la droga ha portato ad allontanarci. Io cercavo di aiutarlo, di parlargli, di convincerlo a smettere ma il fatto é che... lui non vuole essere aiutato, e questo ha portato ad un'unica conclusione: lasciarlo andare.

Arrivai a casa Cameron e parcheggiai nel vialetto la mia auto, poi mi diressi verso l'ingresso della grande villa.

« Charlotte!» disse una voce femminile alle mie spalle.

« Oh, ciao Rose » andai a salutare la donna e lei mi abbracciò con affetto.

« Stavo cercando Sarah, é in casa? » le chiesi.

« Credo che sia in barca » disse la donna, così mi diressi verso la barca dei Cameron.

« Sarah! » urlai, iniziando a correre nella piattaforma di legno.

« Charlotte! Guarda! Abbiamo compagnia! » disse la bionda sventolando in aria la sua mano.

La raggiunsi e vidi che Jhon B aveva appena di finito di sistemare la barca e stava andando via.

« Oh ma guarda, che casualità » dissi ironica.

« Io non credo, mi hai seguito per caso? » Jhon B sorrise al ché Sarah ci guardò confusa.

« Che sta succedendo qui? » domandò, gesticolando con le mani.

« Niente » disse Jhon B facendo spallucce.

« No, proprio nulla » risposi sarcastica.

In quel momento Jhon B accese il motore della sua barca e andò via, ma in quel momento Sarah afferrò il mio braccio, mi trascinò fino ad un divanetto e mi costrinse a sedermi.

« Che sta succedendo? »

« Niente di che. Ieri sera, dopo la rissa Aiden e June mi hanno portata a casa di Jhon B e siccome ero completamente bagnata, JJ mi ha prestato una maglietta e quando ce ne siamo andati abbiamo dimenticato il mio vestitino verde. Così questa mattina, non appena mi sono ricordata, sono corsa da quei pouges e l'ho ripreso, fine. Bella storiella vero? »

« Senti Charl, mi dispiace per ieri sera, sia per il pugno in faccia che ti ha dato Topper sia per il fatto che siamo andati via senza di voi, ho dovuto » disse la bionda afferrando la mia mano.

« Non scusarti Sarah, se avessi saputo che fossi stata nella stessa macchina con Topper dopo quello che é successo, avrei fatto saltare tutta Figure Eight » sorrisi, stringendo la mano alla ragazzo.

« E comunque Sarah, Topper non fa per te, ti impedisce di fare tutto ció che vuoi » continuai.

Ma la bionda fece finta di nulla, si alzò sorridendo e si diresse alla piattaforma.

« Andiamo dentro, dai! »

Sapevo che non voleva parlare dell'argomento, ma prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo, doveva capire che Topper non era adatto a lei.
Per me lui la spegneva, spegneva quella luce che c'era in lei e questa cosa non riuscivo proprio a sopportarla.

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𝐐uella notte restai a dormire a casa Cameron e in tarda serata June ci raggiunse. Passammo una serata insieme, proprio come quando eravamo piccoline: patatine, pop corn, birra e film. Guardammo clueless, mean girls e you get me, e andammo a dormire con gli occhi che chiedevano pietà; in fin dei conti avevamo appena passato circa quattro ore a guardare film.

Quando mi svegliai Sarah era completamente sopra di me, impedendomi di muovermi.

Quella sera June ebbe la felice idea di dormire tutte e tre in un letto matrimoniale, ma non sapeva che Sarah avrebbe occupato tutto lo spazio presente.

« Sarah... » dissi, cercando di dimenarmi un po'.

« Oh...Buongiorno ragazze » disse Sarah come se nulla fosse, come se in quel momento non mi stesse letteralmente schiacciando.

« Che ne pensi di toglierti da sopra di me? » le proposi.

« Oh si.. scusa. Dai June! Alzati! » Sarah con una salto si alzò e iniziò a saltare per tutta la stanza. Certe volte la invidiavo, come faceva ad avere tutta questa energia appena sveglia?

« Tu sei pazza Sarah Cameron » disse June, sfregandosi gli occhi e alzandosi dal letto, che ormai era diventato solo un mucchio di lenzuola e capelli biondi sparsi ovunque.

« Allora, cosa facciamo oggi? Giro in barca? Spiaggia? Oh, organizziamo una festa! »

« Calma Sarah, io voglio solo dormire » dissi prendendo il cuscino da sotto la mia testa e portandomelo sopra la faccia.

« Charlotte Richards senza la voglia di fare una festa o di andare in spiaggia? Hai la febbre per caso? » disse la Cameron togliendo il cuscino dal mio viso e appoggiandomi la sua mano nella mia fronte.

« Sto bene, sto bene » risi.

« Non é meglio che passiamo una giornata qui? » propose June.

« Ecco la risposta che cercavo! » scherzai, schioccando le dita.

« Siete così noiose, andiamo a fare tutte un giro in barca, sbrighiamoci dai, che sono le cinque del pomeriggio » disse Sarah, buttandosi di spalle sul letto.

« Sono che cosa?! » June spalancò gli occhi e si alzò dal letto, interrompendo ciò che stava facendo.

La ragazza stava legando i suoi lunghi capelli biondi in uno chignon, ma dallo stupore l'elastico cadde a terra e i suoi capelli restarono in aria, tutti scombinati. Era così buffa.

Mi alzai dal letto e aprì l'armadio di Sarah, alla ricerca di un costume che mi stesse bene.

Alla fine optai per un costume a triangolo blu elettrico e un paio di pantaloncini dal lavaggio chiaro, sempre presi in prestito dall'armadio di Sarah. June invece indossò un costume viola e giallo e un pantaloncino dal lavaggio scuro.

Era tardi per un giro in barca, é vero, ma nulla poteva fermarci.

« Ragazze, pessime notizie: non possiamo andare in barca, serve a mio padre » disse Sarah entrando in stanza.

« Merda! » imprecò June.

« Io resto in costume, non m'interessa » alzai le mani.

« Andiamo in spiaggia? » propose in alternativa la Cameron ma scossi la testa, e in quel momento mi venne un'idea.

« Beh, possiamo fare ugualmente un giro al porto, che ne pensate? »

Con l'approvazione delle due ragazze, uscimmo dalla villa e ci dirigemmo al porto.

« June dovresti allontanarti da Rafe, é mio fratello é vero, ma so com'é fatto, non farà altro che spezzarti il cuore » disse Sarah, sistemando con una mano il suo enorme capello di paglia che teneva sulla testa, mentre con l'altra teneva un pacchetto di patatine.

« Correrò il rischio! Ragazze, Rafe mi piace veramente » disse June, provando a convincerci, ma nulla da fare.

Né Sarah né June sapevano che Rafe faceva uso di sostanze stupefacenti. Il ragazzo mi fece giurare di non dirlo a nessuno, e così feci. Sono una che mantiene le promesse e che non va a spifferare i segreti degli amici alle persone altrui, chiunque esse fossero.

Mi spaventava sapere che June si frequentasse con Rafe sapendo che lui potesse essere sotto l'effetto della droga, e mi spaventava sapere che reazione avrebbe avuto Rafe ad un qualsiasi atteggiamento sbagliato di mia cugina.

Rafe usa spesso la violenza, sia verbale che fisica, per risolvere le cose, é il suo modo di fare, seppur sbagliato. Questo lato di Rafe lo conoscevano tutti, ma June era completamente accecata dall'amore verso Rafe che mentiva a se stessa. Sapeva che Rafe non era adatto a lei, sapeva che Rafe le avrebbe spezzato il cuore, sapeva che Rafe le avrebbe fatto del male, ma lei é sempre stata testarda.

Preferisce fare di testa sua, sbattere la testa e capire da sola l'errore che ha fatto, anche a costo di farsi del male.

Mentre che camminavamo nella grande piattaforma di legno, Jhon B Routledge si dirigeva a passo spedito verso di noi.

« Ehy Jhon B » disse Sarah sorridente.

« Com'é Jhon B, non ti ricordi più come si saluta? » scherzai.

« Scusami tutto qui? Neanche un "ehy come stai" o un "baciami il culo"?» continuò la Cameron.

« Il tuo segreto é al sicuro con me » disse Jhon B, avvicinandosi serio a noi.

Sarah lo guardò confusa ma poi rispose con un « Oh si, quel segreto »

« Sono stato licenziato per colpa tua! E so che non lo capisci ma a qualcuno serve lavorare per poter mangiare » disse il castano, gettando a terrà il pacchetto che teneva Sarah fra le mani.

« Ma che cazzo-» cercò di dire Sarah.

« Che sta succedendo qui?! » dissi guardando Jhon B allontanarsi.

« Sei proprio come pensavo che fossi Sarah Cameron! » urlò Jhon, puntandole il dito contro, per poi girarci le spalle e andare via.

« Calmati Jhon B! » disse June, ma lui ci ignorò.

Sarah tornò indietro imprecando. Guardai June confusa, sperando in una sua risposta ma lei fece spallucce, come per dire "io non so nulla".

« Sarah! Sarah! » la chiamai.

« Di che segreto stavate parlando? »

« Ieri Jhon B ha rubato le bombole d'ossigeno dalla barca, e gli avevo promesso che non avrei detto niente a nessuno, e così é stato! Non ho detto nulla, ma lui pensa il contrario » sbottò la ragazza.

« Pezzo di merda »  continuò.

« Lascialo stare » cercai di sviare il discorso.

« Mi fa proprio incazzare » Sarah gettò a terra con forza il suo cappello.

« Andiamo a casa Sarah » disse June, raccogliendo il cappello della nostra amica e iniziando a tornare indietro.

Guardai Sarah e lei sbuffando seguì June, così insieme lasciammo il porto.

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e anche il quarto capitolo é andato, come vi é sembrato?

mi raccomando, lasciate una stellina e qualche commento, servono a mandare avanti la storia! <3