
❛ 𝐌𝐈𝐑𝐀𝐂𝐔𝐋𝐎𝐔𝐒 ❟ Miguel Juan-Manuel Castillo
❛ Don't ask me why, it just scares me. Every. Single. Time. ❜
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐍𝐎𝐌𝐄 ㅤ❫ㅤ🧢
Miguel
Questo nome è la derivazione spagnola e portoghese del nome inglese Michael. In inglese, spagnolo e portoghese, Miguel (e Michael) significa "chi è come Dio"
Juan-Manuel
Il primo nome, di origine ebraica, significa "Dio mi ha favorito". Il secondo invece, "Dio è con noi"
Da come potrebbe intendersi, dai significati dei tre nomi, la famiglia del ragazzo è molto credente.
Lui preferisce Miguel, a prescindere dal significato, che trova più semplice.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐂𝐎𝐆𝐍𝐎𝐌𝐄 ㅤ❫ㅤ🧢
Castillo
Cognome topografico per qualcuno che abitava presso il castello o l'edificio fortificato castillo (dal latino castellum ) o nome abitativo di uno qualsiasi dei numerosi luoghi chiamati con questa parola.
L'ha ereditato dalla madre e ne è grato, perché quello del padre è Santiago. Sarebbe stato come avere quattro nomi.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐄𝐓𝐀' ㅤ❫ㅤ🧢
17 ;; 7 maggio 2023 ;; toro
Miguel è nato nel settimo giorno di maggio, sotto il segno del toro.
I nati sotto il segno del Toro, sono amanti di tutto ciò che è bello, sia esso nelle loro case, nei musei o su un palcoscenico. A chi legge potranno sembrare biechi materialisti o blasfemi negli eccessi, ma essi non sono davvero interessati ad una vita in cui manchi la bellezza, come canone di vita, l'essenza ineliminabile.
Nonostante ciò, i taurini auspicano ad una serena vita di casa, che comprenda anche un compagno e quindi una relazione stabile; danno importanza all'armonia nella loro vita di coppia, così lavorano sodo per rendere felice il proprio compagno, per non fargli mancare nulla, e, la loro propensione per il piacere dei sensi, non può far altro che aiutarli nel mantenere il rapporto più a lungo nel tempo.
Ma il Toro può anche essere il più struggente dei sentimentalisti. Può prestare la sua ossessiva attenzione ad ogni minimo cambiamento del partner, certamente provando a temperare le sue possessive tendenze, legandole con un laccio ben stretto, altrimenti la relazione diverrebbe invivibile.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐏𝐑𝐎𝐍𝐎𝐌𝐈 & 𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎ㅤ❫ 🧢ㅤ
cis!boy ;; he!him!they ;; questioning
Visto i genitori essere degli assidui praticanti della religione cristiana, ed avendo sempre direzionato Miguel nel loro culto, per lui ci sono sempre stati uomini nati uomini e donne nate donne, naturalmente eterosessuali.
Con il confronto coi suoi amici e compagni di scuola, alle scuole medie, inizia però a comprendere che i suoi genitori sbagliano: il loro Dio ama chiunque, indipendentemente dal sesso e dall'orientamento.
Così si pone diverse domande e arriva alla conclusione che, effettivamente, non sia interessato solo ed esclusivamente alle ragazze.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐓𝐀' ㅤ❫ㅤ🧢
spagnola
Miguel ha la nazionalità spagnola, nato e cresciuto a Salamanca da genitori, appunto, spagnoli.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐀𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐎 ㅤ❫ㅤ🧢
pv ,, young! Johnny Depp
Gli occhi scuri, i capelli ingestibili e il cerchietto argentato all'orecchio, rendono Miguel il "ragazzaccio", quando lui aiuta le vecchiette ad attraversare la strada. Alto quadi un metro e ottanta e la corporatura robusta rendono Miguel il "ragazzo con cui non dovresti avere nulla a che fare", quando lui fa il babysitter a cinque fratellini che lo adorano.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄 ㅤ❫ㅤ🧢
All'apparenza, Miguel è minaccioso e sempre con i nervi a fior di pelle.
Nella realtà, Miguel è tranquillo e leggermente timido.
Certo, lo stereotipo del ragazzo scontroso risulta essere sempre vero, soprattutto con le persone nuove, ma in realtà è un ragazzone incredibilmente curioso.
È un ragazzo estremamente determinato: se si pone un obiettivo, difficilmente lo abbandona se non ha prima provato a seguire le numerose vie e scorciatoie.
Leale ed altruista, Miguel è noto più volte come un bravo leader.
È deciso, con molta voglia di fare, per questo spesso si diverte a dare consigli sul suo blog o sui vari forum con i suoi coetanei.
Se non fosse così alto, sarebbe una buona spalla su cui piangere. E se non fosse estremamente imbarazzato dalle dimostrazioni d'affetto altrui, soprattutto fisiche.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐁𝐀𝐂𝐊𝐒𝐓𝐎𝐑𝐘 ㅤ❫ㅤ🧢
Miguel Juan-Manuel Castillo fu il primo e unico figlio di Carmen Castillo e Fernando Santiago.
Ebbe una vita pacifista, in cui alternava la vita scolastica ai pomeriggi e le domeniche nella chiesa della sua città, Salamanca.
Avendo dei genitori così credenti, e partecipi di una comunità cristiana, l'ordine e l'educazione erano fondamentali per Carmen e Fernando.
E così fu, per tredici anni. Con le scuole superiori, Miguel cambiò prospettive: al liceo linguistico, dove studiava inglese, francese e italiano, fece la conoscenza di un ragazzo, o meglio, ragazza.
Miranda Hartnell.
Originariamente Carlos Hartnell, che all'età di dieci anni, comprese a pieno di non sentirsi un ragazzo. Fortunatamente aveva dei genitori comprensibili, che non si fecero problemi con la vera identità del figlio.
Naturalmente, per Miguel, quel non-ragazzo era tutto quello che i suoi genitori disprezzavano.
Miranda però provava un'insolita simpatia per Miguel ed ogni volta che ne aveva l'occasione, la sfruttava per chiacchierare. Purtroppo però, i primi mesi non portarono a nessun risultato per lei, poiché Miguel la allontanava ogni volta, chiamandola Carlos.
Il loro rapporto iniziò a cambiare verso la fine dell'anno, durante il "Prom" della loro scuola. Miranda era da sola, seduta a girarsi i pollici e per qualche motivo attirò l'attenzione del ragazzo.
Forse il non vederla sorridente, forse il fatto che non fosse circondata da tante persone.
Forse, alla fine, voleva darle una possibilità.
Miguel si avvicinò alla ragazza, inizialmente fingendo di non essersi accorto di lei, ma Miranda sì e naturalmente, non perse l'opportunità.
Quella sera, Miguel e Miranda parlarono di tutto e di più: astrologia, culture, lingue, università e, soprattutto, il mondo dell'amore, per se stessi e gli altri.
Forse, alla fine, Miranda non era sbagliata come la dipingevano i suoi genitori.
L'estate di quell'anno, i due si tennero in contatto ed uscendo ogni settimana. Quando giunse settembre però, con l'inizio del nuovo anno, Miguel dovette lasciare la sua famiglia, i suoi amici e Miranda, poiché si era materializzato uno dei suoi sogni più grandi: fare l'anno all'estero.
Che poi estero non era, visto che la sua destinazione era ad appena milleduecento chilometri.
Parigi, la capitale francese.
Nonostante già lo sapesse dall'anno precedente, la sua gioia era immensa. Avrebbe passato tutto quel tempo lontano da casa, a migliorare la sua pronuncia e ad imparare lo slang.
All'aeroporto si recò assieme ai genitori ed alcuni parenti.
E fu quando vennero richiamati i passeggeri del suo volo che arrivò Miranda, che si mise ad urlare in aeroporto, sventolando una mano mentre l'altra si alzava gli occhiali da sole rossi a forma di cuore sulla testa.
E Miguel pregò davvero che i suoi genitori non dicessero nulla alla ragazza.
«Vado di fretta, Miggy, non so come ma ho convinto i miei - disse abbracciandolo, sotto lo sguardo curioso dei parenti del cosiddetto Miggy - divertiti e scrivimi ogni volta che puoi e vuoi, okay?»
Miguel si limitò ad annuire, un po' di imbarazzo addosso. Si allontanò, salutando tutte quelle persone, pronto a partire.
Arrivò a Parigi la mattina stessa, verso le quattordici.
Non ci mise molto tempo a riconoscere la sua host family. Una coppia di uomini che sventolavano un grosso cartellone con su scritto "Miguel Juan-Manuel Castillo, siamo noi" tremendamente colorato, con le lettere più grandi ed altre più piccole.
E Miguel pensò di essere stato colpito da una sorta di maledizione da Miranda: la coppia erano due sposini chiacchieroni e ultra gentili.
Passò la prima settimana a Parigi.
Tutto tranquillo ed estremamente noioso. Si aspettava di più e non aveva ricevuto nulla dalla fantastica capitale. Insomma, avrebbe dovuto passarci un anno!
Quindi, decise lui di aggiungere del pepe al suo viaggio da Exchange Student. Il martedì sera successivo al suo arrivo, chiese il permesso ai due uomini di andare in giro giusto per sgranchirsi. Naturalmente, dolci e gentili com'erano, gli diedero il permesso, a patto che tornasse prima delle 23.
«Nessun problema» disse solo, indossando la giacca ed uscendo di casa.
Cappuccio su, testa china e camminata lenta, stava pensando a cosa fare effettivamente.
Finché non si fermò davanti ad una vetrina. Al suo interno, l'atmosfera aveva qualcosa ad anni Novanta – forse i muri, forse le sedie – e la stanza era illuminata da una fioca luce giallognola, calda.
Sul lettino di pelle rossa, una donna, sicuramente poco più ventenne, aveva tirato su quanto bastasse la sua maglietta punk, goth, emo? Non era il suo stile, non se ne intendeva.
Aveva iniziato a ridere istericamente mentre l'altra donna, molto più grande, le disinfettava l'ombelico. Poi lasciò il batuffolo di cotone, prendendo un ago ed una strana cannuccia e quando stava per bucarle la pelle, Miguel entrò con forza brutta, quasi mandando giù la campanellina sulla porta.
Le due sussultarono. La ventenne aveva perso sicura qualche anno di vita tra il piercing e lo spavento mentre la piercer, piena di tatuaggi e orecchini si era calmata poco dopo e guardava il nuovo arrivato curiosa.
Prese subito dalle sue tasche una banconota da venti euro.
«Cosa può fare con questi?» domandò, il forte accento spagnolo nelle sue parole suonava minaccioso.
«Sinceramente, i buchi ai lobi. Nient'altro. Ma con il tuo visino ci vedrei benissimo un bel septum, vero Michelle?» rispose la tatuatrice e Michelle alzò un pollice.
Un sep-che?
Cos'era quella blasfemia?
Immaginava già i suoi genitori afferrare il rosario e ripete la preghiera.
Notando la confusione del ragazzo, la donna indicò il naso, precisamente la cartilagine che separa le narici.
A quanto aveva capito, la sua banconota non bastava per pagare nulla. Senza accorgersene si portò un dito lì, dov'era il posto del piercing.
«Sei giovane, i tuoi genitori?» la sua risposta non tardò ad arrivare
«Ho compiuto diciott'anni qualche mese fa, loro sono a Salamanca. Io sono in viaggio con degli amici e prima che me lo chieda, ho lasciato la carta d'identità nell'hotel»
Una piccola bugia sulla sua età e sul suo viaggio. Dopo si sarebbe confessato.
«Capisco..» agli occhi della tatuatrice, Miguel non mentiva. L'altezza, la stazza e il modo di parlare non sembravano quelli di un ragazzo piccolo. «Beh se proprio vuoi dare una svolta al tuo aspetto, pagherai dopo quello che resta» esordì poi, invitando Miguel a sedersi al posto di Michelle che continuava a ringraziarlo per star ritardando la sua tortura.
Fece lo stesso procedimento, disinfetta, prendi, buca, inserisci, avvita. Miguel non provò alcun dolore, strabuzzò gli occhi per il contatto freddo dell'ago e nulla di più.
Firmò un paio di carte e ringraziando, uscì dal negozio, promettendo alla donna che sarebbe tornato presto con il resto dei soldi.
«Che cosa hai fatto?!» urlò Miranda, vedendo il piccolo accessorio di metallo, dall'altra parte dello schermo. Poi scoppiò a ridere, Miguel che la pregava di fare silenzio con i suoi e lei che continuava a canzonarlo.
Osservandosi nel suo riquadro, Miguel cercava disperatamente di girare il piercing al contrario, dentro il naso, per nasconderlo visto che l'orario prestabilito dai suoi genitori momentanei era più vicino di quello che pensava.
Passò davanti ad un tavolino messo fuori una casa, decorato con piccole luci e– uno degli spigoli del tavolo era finito nella sua tasca senza che lui se ne accorgesse e compiendo pochi passi, venne tirato indietro muovendo tutto.
Si lamentó, chiudendo la chiamata prima di salutare velocemente la sua amica. Sistemò come poteva tutti quei gioielli che con la spinta si erano spostati dalle loro posizioni originarie e corse via.
Arrivò a casa in tempo, diede la buonanotte ai due sposini senza farsi guardare in faccia e si diresse nella sua camera.
Mise una mano in tasca per prendere il telefono e qualcosa lo punse. Afferrò il piccolo oggetto.
Un piccolo anellino blu con delle punte nere.
Fece una foto con il suo telefono, mandando immediatamente l'immagine a google che lo informò fosse un septum clicker.
Un po' non consono alle regole dei genitori ma aveva già trovato il suo nuovo piercing. Aspettò qualche giorno, giusto il tempo di abituarsi alla strana sensazione al naso prima di cambiarlo.
E fu quando stava per toglierlo che la coppia arrivò, piombando in camera sua allegramente per domandargli cosa volesse mangiare, che fu colto di sorpresa.
Le parole gli morirono in gola vedendo i due rabbuiarsi. Non ebbe tempo di trovare una scusa che i due si avvicinarono a lui, tempestandolo di domande super-contenti.
"Perché non ce lo hai mostrato?"
"Perché l'hai nascosto?"
"Anche noi li abbiamo!"
Inutile dire che Miggy era più che sollevato. Rispose che per cena avrebbe voluto una bella paella e gli sposini si dileguarono, lasciando il ragazzo al suo cambio look.
Indossò il Clicker guardandosi allo specchio. Cambiò immediatamente, diventando un comune cerchietto argentato e questo lasciò confuso Miguel che, quando si voltò, trovò un fantasmino blu ronzargli intorno.
Sobbalzò. «Finalmente! Io sono Sto–» Miguel lasciò cadere una pila di libri sull'esserino che fu schiacciato tra la scrivania e i libri.
Contro ogni sua previsione, la creatura blu trapassò la pila sopra di lui e Miguel, a velocità della luce, indietreggiò con la sedia.
«Che cavolo sei tu?!»
«Te lo stavo per dire! Hai la stazza di un bue ma hai paura, tutto fumo e niente arrosto! – sbuffò il fantasmino – io sono Stompp, il kwami del bue»
Stompp si mise a spiegare tutta la faccenda, Kwami, poteri, possessori, super cattivi facendo saltare la cena al povero ragazzo.
«Vuoi fare una prova?» chiese il kwami, Miguel annuì titubante. «Perfetto! Andiamo al contrario, in caso no sai cosa fare dopo. Per annullare la trasformazione devi dire "Stompp, calmati!"»
«Stompp, calmati» ripeté Miguel, ricevendo un applauso dal bue blu.
«Per avviarla invece, "Stompp, scatenati!"»
«Stompp, scatenati» il kwami provò a dire qualcosa, ma venne risucchiato nel gioiello, trasformando Miguel, che si ritrovò nelle mani un enorme martello.
«E ora cosa dovrei fare??» domandò, non ricevendo risposta da Stompp. Si avvicinò alla finestra, scettico, uscendo da essa ed iniziando a fare un giro con le sue nuove abilità.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐌𝐈𝐑𝐀𝐂𝐔𝐋𝐎𝐔𝐒 ㅤ❫ㅤ🧢
Ox ;; El Buey
Miguel possiede il Miraculous del Bue, l'insolito septum blu con le piccole borchie nere.
Come nome in codice - poiché non si ritiene un supereroe, forse vigilante - ha scelto El Buey. Semplicemente "il bue" nella sua lingua nativa.
Con Stompp ha creato un bel legame, nonostante l'umano sia più timido della creatura.
Per trasportare Stompp con lui, lo nasconde nella stessa giacca in cui era capitato il suo piercing la sera della pazzia.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐔𝐍𝐈𝐅𝐎𝐑𝐌𝐄 ㅤ❫ㅤ🧢
L'uniforme di Miguel prevede un completo a figura intera di due tonalità di blu. Come accessori extra, ha delle simil -ginocchiere, dei guanti, una cintura blu con un bue dorato al centro e un campanaccio del medesimo materiale.
Sugli occhi compare una maschera blu e dove scompare, per continuare sotto ai capelli, sbucano due grandi corna di bue grigiastre
Inoltre, i suoi capelli si allungano e vengono avvolti da una stretta cordicella.
Come arma, possiede un grosso martello dorato che gli permette di difendersi e attaccare.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐏𝐔𝐍𝐓𝐈 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐈 & 𝐃𝐄𝐁𝐎𝐋𝐈ㅤ❫ㅤ🧢
Il punto forte di Miguel è senza dubbio la sua determinazione, che non lo fa smuovere facilmente dai suoi piani.
Il punto debole che lo ferma molte volte, facendolo comportare "come un bambino piccolo", è senza dubbio la paura del buio. Se gli chiedete il perché, lui non saprà come rispondervi. Forse qualche trauma infantile che nemmeno si ricorda.
Un'altra dote estremamente positiva del ragazzo è la sua capacità di trovare mille alternative per raggiungere un obiettivo, e ciò si collega alla sua determinazione. Se si può considerare tale, un'altra sua qualità è la conoscenza di diverse lingue, per cui comunicare non è un problema
Il suo problema più grande però, è la sua stessa scontrosità che spesso, senza accorgersene, allontana le persone.
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐏𝐋𝐀𝐘𝐋𝐈𝐒𝐓 ㅤ❫ㅤ🧢
BIG BOY, sza
SHE KNOWS, juicy j ne-yo
SEX, DRUGS, ETC. , beach weather
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🧢ㅤ❪ ㅤ𝐍𝐎𝐓𝐄 & 𝐓𝐀𝐆𝐒 ㅤ❫ㅤ🧢
Terzo ometto, wow mi sto allontanando dalla mia confort zone di fare solo ocs donne😋
Incredibilmente, è la seconda volta che la backstory non mi esce di qualche riga.
L'ottenimento del miraculous del bue, spero non sia un problema visto che l'ha trovato su un tavolo di bigiotteria di scarsa qualità.
Sono molto soddisfatta di come sia uscita la scheda e super contenta di aver trovato una reference per il costume (ignoriamo il fatto che sia Nathaniel quello lì)
LUK44LOVE
ecco a te amo, spero vada bene
taggo anche gli altri<3
-cobrakai -tsvkoyomi nnotaghostiswearr singulto bacchedimirto -StarMaiden- _svnfl0wer_ -SNIVYNYX brokenglvss Consumossigeno kyotokuzume3 -nemvsis dcleyh14 themvrderxrtjst crrepacuore -acxpofrealitj -bvngou -mayybe emilypotterx_ definitelynotstacy -milkhoney
oddio quanti siete LOLL
un beso, jun<3
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