"the party"
"Caroline, se non la smetti entro cinque minuti, giuro che ti prendo a schiaffi!"
La voce di Paige risuonò nel bagno mentre strillava contro la sorella poggiata davanti alla porta, chiusa a chiave.
"Paige, ti prendo io a schiaffi! Stiamo andando a una festa, vedi di muoverti." Ribattè la Forbes di mezzo, lanciando un'occhiata alla maggiore, in piedi davanti a lei. Stava tirando pugni contro la porta del bagno da ormai quindici minuti, implorando la sorellina di farla entrare per prepararsi.
"Rilassati Care." Disse Clara, proprio mentre Paige le urlava contro un altro insulto. "Ignorala, sai che è stressata solo perchè vedrà Jeremy. Continuami a raccontare dell'intervento di Stefan di oggi."
Caroline allora, dopo aver fatto un profondo respiro, ricominciò a parlare a vanvera della lezione di storia di quel giorno. Stefan aveva risposto al posto di Elena a una domanda del professor Tanner, risparmiandole una sgridata davanti a tutta la classe. Inoltre, aveva anche messo in ridicolo l'adulto dimostrando di saperne più di lui sulla battaglia civile di Mystic Falls.
Mentre la sorella parlava, i pensieri di Clara volarono proprio al ragazzo nuovo dallo sguardo cupo e misterioso. Non si erano rivolti la parola per l'intera giornata, con gran delusione della Forbes, che però sperava di vederlo quella sera al falò. Aveva cercato di congratularsi con lui per aver aiutato Elena, dato che sapeva quanto lei fosse fragile e quanto aiuto l'avesse aiutata inconsapevolmente, però non l'aveva visto neppure una volta nei corridoi del liceo, quel giorno.
Era proprio un ragazzo carino, comunque. Un bel ragazzo, a dirla tutta. Capelli castani e sempre perfetti, senza un ciuffo fuori posto, occhi verdi color smeraldo che ricordavano la natura e davano a Clara un inspiegabile senso di pace, anche se lei attribuiva questo soprattutto al fatto che fossero verdi come i boschi attorno a Mystic Falls, dove lei era solita andare a cercare i funghi con le sue sorelle durante l'infanzia. Poi, aveva un'aria così matura e trasmetteva molta saggezza, nonostante fosse addirittura più piccolo di lei. E infine, era solare e amichevole, e legare con lui era stata la cosa più naturale e semplice che la bionda avesse mai fatto. Fra loro due era nata un'intesa sin dal loro primo incontro, in modo del tutto spontaneo.
Tuttavia, Clara sapeva bene che se mai avesse avuto una cotta per quel ragazzo, non avrebbe potuto ammetterlo a nessuno, men che meno a sua sorella Caroline. Infatti, la Forbes di mezzo stava cominciando a sviluppare un'ossessione nei confronti del Salvatore che diventava meno sana di giorno in giorno. La maggiore sapeva che Caroline in realtà era soltanto attratta dall'idea di quel ragazzo, e che lo voleva perchè tutte lo volevano e perchè doveva dimostrare a Elena di non essere sempre la prima scelta di chiunque, ma comunque non si sarebbe mai permessa di "prenderglielo".
Clara sapeva quanto quel ragionamento fosse stato infantile, ma era anche a conoscenza del fatto che Caroline era una persona particolarmente fragile e aveva bisogno di essere trattata con riguardo. Soprattutto perchè, e alla Forbes maggiore dispiaceva dirlo ma era la pura verità, Clara aveva notato sin da subito che l'unica su cui Stefan aveva posato gli occhi era Elena, e che sembrava non potesse esserci nessun'altra per lui. Quindi avrebbe fatto del suo meglio per aiutare sua sorella, senza mettersi in mezzo.
"Ragazze potete entrare." La voce di Paige interruppe il flusso dei suoi pensieri. Caroline smise di parlare mentre la porta del bagno si socchiudeva lentamente. "Ma non fatemi del male, vi prego."
Clara sbuffò, prima di entrare. "Tranquilla, non te ne faremo-"
"-nella prossima ora." Concluse la sorella di mezzo, interrompendola. "Poi ti butterò dal ponte e finirai con la testa dritta sugli scogli delle cascate. Sarà così divertente."
Paige rabbrividì e Clara le tirò uno schiaffo sul braccio. "Non lo intendeva davvero." La minore continuava a fissarla, pallida e scettica. "Ma se non ti muovi e vai a vestirti come si deve glielo lascio fare, quindi ti conviene sbrigarti."
Paige non se lo fece ripetere due volte e praticamente si lanciò nella sua stanza, mentre Clara e Caroline iniziarono a ripassarsi il trucco.
"Sarà una lunga serata." Sospirò la maggiore, prima di chiudersi la porta del bagno alle spalle.
***
Il suono ovattato della canzone che stava suonando alle casse raggiunse le orecchie di Clara, intenta a scendere dall'auto assieme alle due sorelle.
"Okay, oggi è il turno di Clara per restare sobria quindi, sorellona, non azzardarti a dirmi cosa devo fare. Questa sera è mia." Disse con aria trionfante Paige prima di gettarsi a rotta di collo nella mischia, sicuramente alla ricerca di Jeremy.
"Sono preoccupata dal tono con cui ha detto quella frase."
"Secondo te quando ammetterà di essere cotta del fratello di Elena?"
Clara guardò la sorella, divertita, prima di risponderle. "Direi quando lui ammetterà di usare Vicky come una distrazione."
"Distrazione? Stai scherzando? È cotto di lei." Ribattè Caroline, aguzzando la vista nel tentativo di trovare le sue amiche, o addirittura Stefan Salvatore.
"Spero che sia tu quella che scherza. Jeremy è innamorato di lei da tipo secoli, solo che non lo vuole ammettere. Anzi, probabilmente non l'aveva neanche realizzato prima di aprile."
"Perchè aprile? Cos'è successo di tanto speciale? E poi sono passati mesi, Cla."
"In quel periodo era arrivato un ragazzo che stava palesemente flirtando con nostra sorella, Care. Dovresti prestare più attenzione a quello che fa Paige, comunque. Nel senso, anche il fatto che stasera le ci sono voluti tre secondi in croce per andare a ubriacarsi o a fumarsi le canne è piuttosto preoccupante. Dovremmo dirle qualcosa?"
"Elena lo fa." Disse Caroline, un pizzico di gelosia nello sguardo.
La maggiore sbuffò. "Non puoi comparare tutto quello che fai con tutto quello che fa lei. Siete due persone diverse, okay? E poi lei rimprovera Jeremy da tutta l'estate, ma non ha fatto nessun progresso. Non che io sappia, almeno." Poi si avvicinò alla folla di persone che prendevano da bere da un lungo tavolo di legno dove erano disposti diversi bicchieri e bottiglie.
Caroline la seguì, continuando a guardarsi attorno. Aveva già avvistato Bonnie ed Elena, ovviamente, ma non si sarebbe mossa di un millimetro se non avesse prima trovato Stefan. Prese anche lei un bicchiere di plastica rosso e, subito dopo la sorella, andò a cercare della birra con cui riempirlo, qualche metro più in là.
Clara invece rimase ferma perchè si era appena ricordata di dover restare sobria e, visto che quella sera non aveva cenato, era meglio limitare i danni e non ingerire nessun tipo di alcol.
Posò il bicchiere dove l'aveva trovato prima di provare ad allontanarsi dal tavolo, dato che quella situazione era effettivamente imbarazzante, ma nel farlo si scontrò contro un ragazzo robusto e avvolto in un giacca di pelle.
La birra contenuta nel bicchiere che lui aveva in mano si rovesciò prontamente sui vestiti della bionda, la quale per poco non gli tirò un pugno o un calcio delle parti intime.
"Ma che cazzo-" Provò a dire mentre alzava lo sguardo verso il suo assalitore, piuttosto arrabbiata. Fece per riprendere a insultarlo quando le parole le morirono in gola. "Stefan."
"Io e te dobbiamo seriamente trovare modi migliori per incontrarci." Rise lui, prima di chinarsi leggermente. "Scusami davvero, Clara, non ti avevo minimamente vista. Stavo andando di fretta e... scusami. Tu stai bene?" Il tono della sua voce era così confortevole e cupo allo stesso tempo che i sensi della Forbes sembrarono andare in tilt.
Fortunatamente, si ripresero in appena cinque secondi. "Sto- sto bene, tranquillo. Devo solo trovare qualcosa con cui asciugarmi ma... dovrei averlo in macchina. Non preoccuparti, sul serio, vado da sola."
"Sei sicura? Se c'è qualcosa che posso fare, basta chiedere." Il castano sorrise facendo arrossire Clara, che abbassò lo sguardo.
Lo rialzò, schiaffeggiandosi mentalmente. "Sì, certo. Tranquillo. Vado e torno." Poi tra i due alleggiò un silenzio imbarazzante, dato che Clara non voleva lasciarsi scappare Stefan e la sua unica possibilità di fare una chiacchierata da sola assieme a lui, e Stefan invece non voleva che la Forbes facesse una stradina da sola dove, nonostante questa fosse piuttosto corta, qualcuno avrebbe potuto aggredirla.
"Sai che c'è?" Fece la bionda, cercando di non arrossire di nuovo mentre puntava gli occhi in quelli del Salvatore. "Aspettami qui. Così puoi tenere d'occhio mia sorellla e assicurarti che non le succeda nulla di male. Ah, mia sorella è Caroline. La bionda laggiù." Indicò un punto a caso tra la folla che circondava la spillatrice di birra. "Tecnicamente vi siete conosciuti ieri, quindi..."
"Me la ricordo." La assicurò Stefan, sorridendo di nuovo. Non aveva interrotto il loro contatto visivo nemmeno una volta. "Vai pure, io resto qui."
Clara gli sorrise, grata, prima di scappare letteralmente verso la macchina.
***
Grazie a dio si era bagnata solo la maglietta, pensò la Forbes mentre usciva dai sedili posteriori dell'auto. Le ci erano voluti venti minuti e diversi crolli emotivi prima di ricordarsi dove aveva lasciato la canottiera di ricambio per le emergenze, e ora stava finalmente facendo ritorno al falò.
Probabilmente Caroline aveva già trascinato Stefan da tutt'altra parte, quindi Clara decise di non tornare seguendo la strada che aveva percorso prima. Da lì, infatti, aveva sentito provenire dei gemiti inconfondibili e non aveva intenzione di interrompere nessuno che scopava o simili. Ne sarebbe rimasta traumatizzata a vita o qualcosa del genere. Specialmente perchè, in fondo in fondo, aveva paura che avrebbe sorpreso o Paige o Jeremy, o Paige e Jeremy insieme.
Entrò quindi nel bosco, decisa a fare un paio di metri di strada in più, quando sentì uno strano rumore provenire da un albero poco più avanti. Si avvicinò con cautela, cercando di fare il minor rumore possibile, quando da dietro un tronco sbucò Stefan Salvatore in persona.
"Mi stai seguendo?" Esclamò il ragazzo, quasi sulla difensiva. Si portò le mani appena sotto gli occhi, come se volesse controllare se c'erano dei brufoli o una cosa del genere.
"Cosa?" Chiese in risposta Clara, piuttosto confusa. Perchè si comportava in modo così strano? Lei non gli aveva fatto assolutamente nulla di male, eppure sembrava che stesse invadendo la sua privacy. Oddio, non si stava facendo una sega, vero?
Stefan prese un profondo respiro, avvicinandosi finalmente alla bionda. "Scusa, mi hai spaventato. Cosa ci fai qui?"
"Stavo tornando... Sai, mi sono appena cambiata. Stai bene?" Chiese Clara, questa volta preoccupata. Lui sembrava sinceramente dispiaciuto di averle urlato contro.
Si passò una mano tra i capelli. "Sì, scusami. Davvero. Non volevo- Non era mia intenzione spaventarti."
La Forbes era stupita che Stefan avesse capito tanto in fretta quanto fosse spaventata. Era davvero un libro aperto, per lui? Insomma, gli altri non capivano mai quello che provava. Almeno, non così, a primo impatto.
"Non preoccuparti, Stefan, è colpa mia. Ti ho fatto prendere un colpo anch'io, direi." Fra i due alleggiò un silenzio imbarazzante per un paio di secondi, prima che Clara lo interrompesse. "Cosa ci facevi qui?" Non ottenne alcuna risposta, e decise di far cadere l'argomento. Quando e se sarebbe mai stato pronto, gliene avrebbe parlato lui stesso. "Comunque, alla fine hai trovato Caroline?"
Stefan le sorrise, grato di non avergli fatto altre domande. "Sì, siamo andati a prendere da bere. Mi ha praticamente trascinato, ma è stata gentile. Sembra una brava persona."
La Forbes annuì, sorridendo. Lui continuò. "Poi ho incontrato Elena e abbiamo fatto una passeggiata sul ponte. E ora sono qui, con te." Sorrise dolcemente.
Il cuore di Clara accelerò, mentre ricambiava il sorriso. "Elena come ti è sembrata? Nel senso, è..."
"Molto carina, sì. Gentile, dolce, e ne ha passate tante. Penso si tenga dentro un peso che non può sopportare. Non da sola, almeno."
"Stiamo facendo tutti del nostro meglio per darle una mano, ma sai, non è così facile come sembra. Esprimere i propri sentimenti, specialmente i più cupi e tristi, penso sia la cosa più ardua che esista. Davvero. Ci vuole moltissimo coraggio per farlo. Perchè quando ammetti di provare dolore, poi ti tocca affrontarlo. E in pochi voglio combattere ciò che li ferisce, quindi continuano a non pensarci e a spingere tutto il loro dolore sempre più a fondo, dentro se stessi, non sapendo che comprimere qualcosa la rende solo più incline ad esplodere. Ed è questo che succede quando ti tieni tutto dentro: esplodi."
Clara rimase in silenzio, realizzando di aver appena confessato i suoi pensieri più intimi a un semi sconosciuto che probabilmente non aveva mezza voglia di ascoltare tutta quella filippica. Si sentiva davvero stupida, e avrebbe voluto essere risucchiata nel terreno.
Non era una persona che faceva figuracce, normalmente, e odiava farle. Non sapeva mai come comportarsi, e non lo sapeva nemmeno in quel momento.
"Scusa-"
"Sei molto brava con le parole." La interruppe Stefan, sorridendo. Puntò gli occhi nei suoi e Clara si sentì svenire. Era davvero un bel ragazzo. "Questo è stato il discorso più veritiero che qualcuno mi abbia mai fatto da tanto, tanto tempo. Penso che tu abbia centrato l'essenza del nascondere i propri sentimenti. Dell'evitare le nostre emozioni. Hai... molto talento. Dico sul serio."
La bionda sorrise timidamente, interrompendo il loro contatto visivo. "Sei il primo che lo dice." Fece un risolino. "Ma grazie... È molto gentile da parte tua. Non so perchè- Non so cosa mi abbia spinta a iniziare questo discorso. Volevo scusarmi, ma direi che non serve."
"Non serve affatto." Disse Stefan, allungando la mano verso il braccio di lei. Le fece una leggera carezza, prima di far scivolare la mano più in alto, fino a raggiungerle i capelli con cui iniziò a giocherellare.
Sembrava che qualcuno li avesse rinchiusi in una bolla, pensò Clara, senza rendersi conto che si stava avvicinando sempre di più a lui, il ragazzo misterioso.
Nulla aveva più un senso, nulla li separava. Non c'era nulla nella testa della Forbes, che fece timidamente un passo avanti, accorciando la distanza tra il suo corpo e quello di Stefan.
I loro occhi rimasero fissi gli uni negli altri, senza staccarsi neppure una volta. Clara era persa nelle due pozze verdi smeraldo del Salvatore, e non riusciva a pensare ad altro.
Non pensò ad altro, prima di inclinare definitivamente la testa verso quella di Stefan.
SPAZIO AUTRICE
wowowo siamo vicini al bacio a quanto pare... o no?
cmq, come state?
io in questo periodo sono particolarmente ossessionata dalla skincare e tutte quelle cose quindi vi prego vi scongiuro di suggerirmi tutti i prodotti che usate se ne usate qualcuno
-starei cercando un detergente e una crema idratante per il viso, nulla di particolare, e UNA CREMA CONTORNO OCCHI RAGA AIUTATEMI SEMBRO UN PANDA CON STE OCCHIAIE-
detto questo, vi amo troppo e ci si vede la settimana prossima col capitolo nuovo:))
bacioni<33
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro