𝐑𝐎𝐌𝐏𝐄𝐑𝐄.
❝ Qualunque cosa ci sia tra di noi. . . dovremmo fermarci. ❞

⸻ 𝐏𝐎𝐂𝐇𝐈 𝐌𝐈𝐍𝐔𝐓𝐈 𝐃𝐎𝐏𝐎, 𝐀𝐋𝐄𝐗𝐀𝐍𝐃𝐑𝐈𝐀 𝐒𝐓𝐀𝐕𝐀 𝐂𝐀𝐌𝐌𝐈𝐍𝐀𝐍𝐃𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐈𝐋 𝐂𝐀𝐒𝐓𝐄𝐋𝐋𝐎. Aveva finito il suo progetto di pozione con Draco e voleva fare una passeggiata, pensando a quello che era appena successo.

Era davvero egoista?

I suoi pensieri furono interrotti quando fu fermata. Guardò da terra che stava fissando e alzò un sopracciglio. "Cosa?" Chiese freddamente.

Cedric aggrottò le sopracciglia al suo tono lascivo con le mani che caddero ai suoi lati. "Cosa ti dà fastidio?"

"Niente." disse, cercando di andarsene, ma fu fermata di nuovo.

"Andria, stai bene?"

Alexandria guardò intorno al corridoio vuoto, improvvisamente felice che non ci fosse nessuno. "Dovremmo fermarci".

"Cosa?" Aggrottò le sopracciglia il ragazzo per la confusione.

"Qualunque cosa ci sia tra di noi. . . dovremmo fermarci."

Cedric fece un passo indietro per il dolore. "Cosa?" Lui sussurrò.

"Guarda, Ced. . ." fece un respiro profondo. "Non voglio farti del male, né voglio che tu sia in pericolo, cosa che sarai se questo non si ferma".

"Come?" Praticamente implorò, la voce incrinata. "Andria, non mi interessa se sarò in pericolo. . ."

"SÌ! Non voglio vederti ferito, soprattutto se sarà a causa mia".

"Allora è così?" Chiese Cedric.

"Per una volta nella mia vita, non sono egoista e sto pensando a qualcun altro; a te".

E non sapeva se essersi spaventata o meno. Soprattutto perché era facile per lei farlo.

"Di nuovo: non mi interessa se sarò in pericolo. Tutto ciò che mi interessa sei tu."

"E ci tengo anche a te. Ecco perché lo sto facendo", ha spiegato la ragazza, evitando i suoi occhi. "Mi dispiace, Ced."

Cedric distolse lo sguardo, le mani ora in tasca. "Mi spiegherai almeno il pericolo?"

Alexandria disse semplicemente: "Non sto mentendo" e se ne andò.

Fissò il muro nel pensiero, ora era da solo.

I suoi occhi si spalancarono.

Era davvero la figlia di Voldemort!

Ma poi, sussurrò: "Non mi interessa".

Alexandria entrò nel suo dormitorio, catturando l'attenzione di Daphne e Pansy.

"Stai bene?" Chiese immediatamente Pansy, notando le lacrime nei suoi occhi.

L'ereditiera Serpeverde annuì, ma rimase tranquilla mentre si sdraiò sul suo letto, roteando un pugnale tra le mani per la noia.

Daphne e Pansy condivisero uno sguardo, poi entrambe si avvicinarono a lei e si sedettero sul suo letto.

"Dria?" Daphne chiese dolcemente, guardando mentre la ragazza si sedeva di nuovo. "Cosa c'è che non va?"

"Ho rovinato tutto quello che avevo con Cedric", scrollò le spalle la ragazza, ovviamente cercando di comportarsi come se tutto andasse bene. "Va bene, però."

"Oh, Dria. . ." Pansy scosse la testa e tirò la ragazza tra le braccia.

E questo era tutto ciò che ci voleva perché Alexandria iniziasse a piangere.

Cedric era stata l'unica persona a farle sentire qualcosa. Cedric era l'unica persona che era in grado di farla ridere e sorridere facilmente. Cedric era l'unica persona che lei. . . beh, l'unica persona che voleva.

Cedric era l'unica persona che poteva far desiderare ad Alexandria di essere altruista.

. . .Ma perché le ha fatto così male fare la cosa giusta?