𝑪𝒆𝒏𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒐𝒍𝒂
Per il festival culturale la classe decise di fare uno spettacolo teatrale a tema fiabe.
Per rendere le cose più interessanti la principessa sarebbe dovuta essere un ragazzo, non tutti erano d'accordo ma la maggioranza pensava fosse un idea particolare e divertente quindi votò a favore.
Prepararono i bigliettini e fecero i sorteggi.
Langa avrebbe interpretato il ruolo del Principe mentre Reki quello di Cenerentola.
Non fu una cosa facile da accettare ma ormai era stato deciso e non poteva fare altro che rassegnarsi all'idea di vestirsi da donna.
L'idea che fosse divertente gli sfiorò la mente ma c'era una cosa che lo bloccava, aveva paura di mettersi in ridicolo davanti alla persona di cui era perdutamente innamorato.
Terminate le lezioni andarono verso casa, in skate, come facevano ogni giorno da quando Langa aveva imparato ad andarci.
"Reki, sei sicuro ti vada bene?" chiese posando per un attimo gli occhi sull'amico.
Lo conosceva bene, sapeva cosa lo rendeva felice e le cose che non lo facevano saltare dalla gioia, mentre discutevano sul da farsi insieme alla classe aveva capito che qualcosa non andasse.
"Si, non preoccuparti. Certo, se avessero permesso a Cenerentola di andare in skate durante la recita sarebbe stato meglio, credi che dovrei proporlo?" rispose facendo tornare il sorriso sul volto dell'amico.
Da quella risposta capì che forse non l'aveva presa proprio malissimo come immaginava, se ancora riusciva a parlare di skate voleva dire che stava bene.
Il ragazzo annuì davanti a quella domanda.
"Il ruolo di Cenerentola ti starebbe meglio se ti permettessero di avere uno skate con te."
Il rosso non rispose subito, esitò un secondo prima di sorridere di nuovo, ricevere quei complimenti lo rese felice.
Entrambi erano innamorati l'uno dell'altro ma ancora nessuno dei due aveva trovato il coraggio per farsi avanti.
Non era una situazione semplice, erano entrambi ragazzi ma non era quello a preoccuparli maggiormente, la paura di essere accettati solo come amici prevaleva.
[Il giorno delle prove]
Si trovavano entrambi in teatro, alcuni dei loro compagni stavano lavorando alla scenografia e gli oggetti di scena mentre loro essendo i protagonisti dovevano esercitarsi.
Le battute non cambiarono di molto in base all'opera originale, visto che il protagonista doveva essere un ragazzo però vennero riadattate in modo che funzionassero tra loro.
Reki non aveva ancora provato a proporre di inserire uno skate, non essendoci una femmina nei panni di Cenerentola credeva non fosse una cattiva idea.
La storia era stata riadattata per lui e inserire qualcosa che piacesse al protagonista poteva rivelarsi carino.
"Sentite, prima di riprendere con le prove, potrei chiedervi di inserire una cosa?" chiese, tenendo il copione tra le mani.
"Di cosa si tratta?"
"Pensavo di inserire lo skate!"
"Ma tu non sai proprio vivere senza eh? Comunque sia, il copione è già stato scritto. Non possiamo apportare modifiche proprio ora, sarebbe rischioso." rispose il compagno che si era occupato di scrivere le battute.
Alcuni di loro si erano messi a ridere davanti a quella domanda, si concentrarono sul fatto che Reki amasse troppo lo skate e non si fermarono a pensare potesse essere un idea originale.
Langa invece cercò di aiutarlo, dicendo che non trovava sbagliata l'idea di Reki di aggiungere una cosa che gli piacesse, però non servì a molto.
Terminate le prove entrambi andarono verso la classe, l'aula era vuota e il suo interno era pieno di scatole contenenti costumi e oggetti che servivano allo spettacolo.
I corridoi non erano pieni, erano pochi gli studenti rimasti a passare in quel punto, i ragazzi delle classi affianco erano presi con i preparativi per il festival.
Reki entrò in classe per primo e Langa lo seguì.
"Reki, perché sei corso via?" chiese.
Aveva un'espressione preoccupata in volto, mentre stavano provando l'ultima scena notò che Reki stava pensando a qualcosa che lo preoccupava ma non riusciva a capire cosa.
"Non sei felice di recitare insieme a me?" continuò.
Non aveva ricevuto alcuna risposta, l'amico era ancora girato di spalle e non aveva detto una parola, era sommerso di pensieri.
"Si ma perché dobbiamo farlo noi?"
"Reki..."
"Se Cenerentola deve essere un ragazzo, allora perché il Principe devi farlo tu?" chiese l'attimo prima di voltarsi.
Non era il tipo che si preoccupava di certe cose, normalmente avrebbe sorriso e si sarebbe divertito a provare qualcosa di diverso ma in quel caso per lui non era possibile farlo.
Anche l'anno prima fecero qualcosa di simile ma la differenza era l'assenza Langa.
"Avresti preferito si trattasse di una ragazza? È questo che ti infastidisce? Non ti sta bene che sia io a interpretare il ruolo del Principe?"
Fece quella domanda ma l'espressione sul suo viso era tutt'altro che arrabbiata, era dispiaciuta, come se ci fosse rimasto male.
Il rosso se ne accorse e rimase fermo a guardarlo.
Forse per la prima volta l'aveva ferito, non sapeva cosa avrebbe dovuto dire per non farlo sentire così, non gli piaceva vederlo in quello stato.
In un attimo tutte le preoccupazioni di Reki si misero da parte, vedere il ragazzo per cui aveva completamente perso la testa tornare a sorridere era ciò che desiderava.
Si avvicinò a lui, facendosi scappare una breve risata prima di fermarsi a dirgli qualcosa.
"Sembri un cucciolo di cane, che espressione è quella dai smettila."
Erano distanti di appena un metro, Langa in quel momento ricordava veramente un cucciolo e la tentazione del rosso di poggiare una mano sulla sua testa era tanta, ma non lo fece.
Pensò che sarebbe stato fin troppo imbarazzante, quindi si limitò a pensare a quanto fosse adorabile l'amico.
"Reki... Se non ti va di fare questa cosa insieme a me dimmelo."
"Non è quello, non mi va di mettermi quel vestito imbarazzante. Non sei tu il problema" disse, abbassando per un attimo lo sguardo.
Gli disse così ma in realtà il problema principale era lui, la sua presenza lo metteva in imbarazzo.
Non aveva ancora avuto modo di vederlo con il costume del Principe ma se lo immaginava, pensava in continuazione a quanto gli sarebbe stato bene e di conseguenza provava imbarazzo.
Non era convinto di fare Cenerentola perchè sapeva che se fosse stato Langa il Principe tutti si sarebbero accorti dell'amore che provava nei suoi confronti, non era un ragazzo che riusciva a controllare quel genere di emozioni.
Il problema del costume di Reki invece era quello di essere un abito da donna, quindi aveva paura si sarebbe mostrato ridicolo agli occhi di Langa, ma questo non poteva dirglielo.
"Secondo me invece non ti starebbe male."
"Eh? Dici sul serio? Non prendermi in giro, non è divertente" rispose, reagendo con quel suo solito modo allegro e divertente che aveva di fare le cose.
Il ragazzo dai capelli azzurri sorrise, Reki non era il solo a voler vedere il sorriso sul viso dell'amico.
"I nostri costumi dovrebbero essere in quello scatolone, ti va se li proviamo?"
"Langa, ma che ti prende oggi?" chiese arrossendo appena, quella domanda lo mise in imbarazzo.
"Non sarai solo, lo indosserò anche io."
"Si ma è diverso, il tuo è da uomo."
"Dai Reki, non sei il tipo da tirarti indietro per questo genere di cose giusto? E poi sono solo cinque minuti, durante lo spettacolo dovrai indossarlo per molto di più."
"Non me lo ricordare."
Il rosso si voltò verso l'amico, notando un espressione dolce sul suo viso, rifiutare un offerta del genere era difficile, soprattutto per come glielo stava chiedendo.
"Va bene" disse subito dopo aver sospirato.
Successivamente entrambi diedero le spalle all'altro, decisero di cambiarsi senza farsi vedere in modo da avere la sorpresa una volta cambiati.
Si voltarono nello stesso momento, dopo aver contato fino a tre.
Langa si fermò a guardarlo senza dire nulla, era rimasto colpito, sapeva che gli sarebbe stato bene ma nella sua mente era tutto diverso, dal vivo era ancora più bello.
"Reki, stai benissimo."
"Non so se prenderlo come un complimento" rispose, fermandosi a guardare l'amico l'istante successivo.
Era in imbarazzo, si poteva notare dal forte rossore presente sul suo viso.
"Mi concede questo ballo?" chiese, porgendo la mano in direzione del rosso.
Si stava comportando esattamente come un Principe.
"L-Langa..." rispose, limitandosi a chiamare il suo nome con voce bassa.
Il cuore batteva all'impazzata, il rossore sul suo viso si faceva sempre più evidente e a fatica riusciva a guardare Langa negli occhi.
Gli aveva chiesto di ballare con quel suo solito sorriso, rischiava di sciogliersi ma non riusciva a rifiutare, desiderava accettare con tutto se stesso.
Mise la sua mano sopra quella di Langa, solo a quel tocco sentì il cuore sul punto di esplodere.
"Non ho mai ballato in vita mia, non lamentarti se ti pesto un piede okay?" disse il rosso sorridente, facendo scappare una risata all'amico.
"Quando andiamo in skate rischiamo di peggio. Farmi pestare un piede non mi spaventa."
Attesero qualche secondo prima di partire, avevano messo la musica a basso volume e Langa prima di cambiarsi si era assicurato di chiudere la porta in modo che nessuno li disturbasse.
Non voleva che quel momento venisse rovinato da qualcuno, nessuno dei due lo voleva.
Fortunatamente i banchi erano già stati spostati in precedenza dai compagni di classe, quindi si poteva passare liberamente.
Stavano ballando, proprio come nella fiaba di Cenerentola, avevano dato vita a un momento magico che avrebbero voluto vivere per sempre.
Improvvisamente Reki mise male il piede e scivolò all'indietro, Langa si abbassò appena ed evitò di farlo cadere.
Aveva avvolto il braccio attorno alla sua schiena e portato il viso vicino a quello del rosso, di conseguenza i capelli scesero appena, illuminati dalla luce del tramonto che entrava dalla finestra da quando iniziarono a ballare.
Tirò su l'amico, mantenendo la distanza tra i loro volti, lasciando le labbra a un soffio dallo sfiorarsi.
A Reki mancava il fiato.
Non riusciva a dire nulla, le parole sembravano bloccate, come se fosse rimasto senza voce.
Langa lo guardò negli occhi, successivamente li chiuse e unì la distanza tra le loro labbra con un dolce e delicato bacio.
Il rosso non si aspettava un gesto simile da parte sua, pensava avrebbe preso le distanze da lui dopo aver evitato la sua caduta.
Dopo essersi separato il Principe si fermò ancora a guardarlo, tenendogli il mento con un paio di dita.
"Reki, sono innamorato di te. E tu?" chiese con un innocente sorriso in viso.
"Mi stai mettendo in imbarazzo..."
"Scusa. Senti, Reki..."
Il rosso posò gli occhi su di lui, era felice di sapere ricambiasse i suoi sentimenti ma continuava a provare imbarazzo, era più forte di lui.
"Che cosa c'è?"
"Posso baciarti di nuovo?"
Il ragazzo si limitò ad annuire, desiderava un altro bacio ma non sarebbe mai riuscito a chiederglielo.
Langa avvicinò maggiormente il suo viso a quello di Reki, fino a posare le labbra sulle sue una seconda volta, intensificando il bacio.
Reki non aveva risposto, non aveva ammesso di essere innamorato di Langa ma lo fece capire, bastava guardarlo per capire quanto fosse innamorato.
"Langa, credi che se tornassimo a casa conciati così in skate sarebbe un casino?" chiese sorridente facendosi scappare una breve risata.
"Forse. Mi piacerebbe provare ma non vorrei rovinare i vestiti di scena. Mi dispiacerebbe che qualcuno prenda il tuo posto."
"Non succederà, non lo permetterò" rispose, poggiando poi la fronte contro quella di Langa.
Generalmente solo se si facesse male un altro ragazzo prenderebbe il suo posto ma era uno spettacolo particolare.
C'erano solo due costumi di Cenerentola, uno per Reki e uno per la persona che potrebbe sostituirlo, ma le misure erano un po' diverse quindi se si fosse fatto male avrebbe perso l'occasione di stare sul palco insieme a Langa.
Desideravano fare Cenerentola insieme.
Entrambi prima di tornare a casa si cambiarono e mentre si tolsero i vestiti pensarono a quanto fosse stata una fortuna essersi baciati con indosso quei costumi.
Nello spettacolo non era previsto alcun bacio ma a loro non importava nulla, il primo bacio se lo scambiarono prima di quel giorno e a loro andava bene così.
Si baciarono nel corso di quel breve arco di tempo magico a cui avevano dato vita.
Cenerentola se ne andò allo scoccare della mezzanotte perdendo la scarpetta, mentre loro rimasero a ballare fino al tramonto per poi andarsene insieme sui propri skate.
Quel giorno, nel tardo pomeriggio, Reki e Langa diedero vita alla loro fiaba.
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