Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

𝟬𝟬𝟭. beacon hills.

𝐁𝐄𝐀𝐂𝐎𝐍 𝐇𝐈𝐋𝐋𝐒.
❝ I miei genitori mi hanno insegnato tutto, tranne come vivere senza di loro. ❞

𝐓𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐐𝐔𝐄𝐋𝐋𝐎 che Hope Mikaelson sapeva era che si era buttata nella fossa con l'unico e solo Ryan Clarke. Era l'atto disinteressato per salvare i suoi amici e ogni creatura soprannaturale là fuori.

Era rimasta in Malivore per quelle che sembravano settimane, scappando o uccidendo mostri. Ma non riusciva a capire l'ora lì dentro, quindi non aveva idea di quanto tempo fosse davvero lì dentro. Voglio dire, come potrebbe? Era un'oscurità e una solitudine senza fine che consumava ogni parte di te. Era tutta sola.

Fino a quando una luce brillante apparve sopra di lei e la riasucchió. Cercó di afferrare qualsiasi cosa, di lanciarci magia, ma non successe niente. Si ritrovò inghiottita dalla luce. E poi niente.

Atterrò duramente a terra, un gemito le sfuggì mentre lo faceva.

Si sedette velocemente, Hope si ritrovò in una foresta oscura e riusciva a malapena a vedere qualcosa. Saltò in piedi e mormorò: "post tenebras spreo lucem", mentre muoveva una mano sull'altra. Una palla di luce evocata dalla sua mano e lei sorrise contenta prima di camminare in avanti, guardandosi intorno a lei. Niente sembrava familiare finora, né nulla aveva l'odore di Mystic Falls.

Il bosco sembrava minacciosamente tranquillo.

Hope si fermò, ora che anche il suono dei suoi stessi passi era silenzioso, tutto ciò che si sentiva era il sussurro delle foglie nelle raffiche di vento. Guardando in alto, era trasfigurata dalla miriade di foglie svolazzare che danzavano nei rami alti, facendo un tetto vivente sopra di lei. Era calma, quasi ipnotizzata, ma più a lungo fissava, più si rendeva conto di non sapere dove si trovava.

Mosse i piedi il più velocemente possibile e poi si fermó mentre si avvicinava a una strada. Guardò in entrambe le direzioni, assicurandosi che non ci fosse nessuno in giro prima di chiudere il palmo della mano, facendo scomparire la palla di luce.

"Dove sono?" Borbottò, scuotendo la testa prima di fare un passo sulla strada con i suoi stivali neri con i tacchi alti. E continuó a fare più passi fino a quando non si trovó fino a una stazione dello sceriffo. Facendo un respiro profondo, si avvicinò alla stazione ed entrò. I suoi occhi blu zaffiro guardavano intorno nella sala d'attesa, arrivando a una maggiore consapevolezza che questa non era sicuramente Mystic Falls.

"Ciao, posso aiutarti?" La signora alla reception chiese. Aveva la pelle più scura, i capelli tirati in uno chignon e un sorriso gentile sul viso.

Hope le mandò un sorriso personale prima di camminare verso la scrivania. "Sì. Dove sono esattamente?"

La donna — Kenya da quello che Hope lesse dalla sua targhetta — coruggó le sopracciglia prima di sospirare. "Sei amica di Stiles? Perché sa che non è divertente quando cerca di farmi uno scherzo".

Hope alzó il sopracciglio al nome 'Stiles' prima di scuotere la testa. "No, signora, non so chi sia. Sto solo cercando di capire dove mi trovo".

Kenya guardò la giovane ragazza su e giù con le labbra in un espressione interrogativa . "Sei a Beacon Hills."

Hope si strinse le labbra e si guardò intorno ancora una volta, non riconoscendo il nome. "E dove si trova Beacon Hills?"

"California", dichiaró Kenya dopo un po' prima di guardare la ragazza su e giù. "Sta bene, signorina? Ti sei persa?"

Hope scosse rapidamente la testa, volendo risolvere il suo problema. "No. Sono solo un po' ubriaca, tutto qui."

Kenya guardò la ragazza prima di scuotere la testa. "Mhmm. No, non lo sei." Camminó intorno alla scrivania e le agitó il dito, indicando Hope di seguirla. "Sediti, signorina. Vado a prendere lo sceriffo".

"No!" Esclamò prima che i suoi occhi si spalancassero. "Sto bene, davvero. Mi sono solo un po' confusa. Ora vado". Si voltò ma urtò un corpo, e si allontanò e alzò lo sguardo per affrontare un uomo con gli occhi azzurri gentili, una faccia leggermente rugosa e un distintivo da sceriffo. "Oh, um, scusi!"

"Fermala, sceriffo", gridò Kenya prima che Hope potesse fuggire. "Questa ragazza si è persa e afferma di essere ubriaca".

Lo sceriffo guardò Hope su e giù con un cipiglio sul viso. "Sai che mentire a un poliziotto è illegale, vero?"

"Ma, sono. . ." Hope sospiró. "Mi sono appena svegliata, tutto qui."

Lo sceriffo Stilinski la guardò su e giù prima di incennare che si sedesse, e lo fece. Si inginocchiò davanti a lei, assicurandosi che lei lo stesse guardando negli occhi. "Come ti chiami?"

"Hope", gli disse dopo un secondo di dibattito sul fatto che dovesse o meno fingere il suo nome, ma decise di non farlo.

"Beh, Hope, io e te sappiamo entrambi che non sei ubriaca. E non vedo nessun altro veicolo là fuori oltre al mio e a quello di Kenya. Allora, come sei arrivata qui?" Guardò le sue espressioni facciali e quando non parlò, notò quanto fossero disordinati i suoi vestiti e i suoi capelli. "Quanti anni hai?"

"Sedici, signore", gli rispose tranquillamente. Era arrabbiata con se stessa per essere persino entrata nella maledetta stazione in primo luogo. Avrebbe dovuto continuare a cercare, magari fare un incantesimo di localizzazione per capire dove si trovava. Ma, no, dovette prendere una decisione stupida e ora era in ritardo nel capire la strada di casa.

"E dove sono i tuoi genitori?"

Quella era la temuta domanda che lei odiava. Ingoiò pesantemente e guardò i suoi stivali come se fossero la cosa più interessante che fosse presente.

"Oh. . ." Provó quando si rese conto di aver ricevuto la sua risposta da lei che non disse una parola. "E di dove sei?"

Lei alzò lo sguardo, incontrando i suoi occhi. "Mystic Falls".

"Kenya!" Lo sceriffo Stilinski gridò, e quando attirò l'attenzione del suo vice, ordinò, "Cerca Mystic Falls". Poi guardò Hope che si stava masticando il labbro inferiore e spostando gli occhi per la stanza. "Hai qualche problema?" Hope tornò a Malivore, ma scosse la testa. "Ho bisogno che tu mi dica la verità adesso. Non posso aiutarti se non mi dici tutto".

"Non sono nei guai, signore, io solo—"

"Signore, non c'è Mystic Falls da nessuna parte!" Kenya gridò e Hope alzò lo sguardo in preda al panico, le parole si registrarono nella sua mente. "C'è qualcos'altro di cui hai bisogno che cerchi?"

Lo sceriffo Stilinski strinse le labbra e strinse gli occhi su Hope. "Qual è il tuo nome completo?"

Hope fece un sospiro. "Hope Marshall", mormorò, cercando ancora di elaborare ciò che Kenya aveva detto. Mystic Falls era reale, lei viveva lì. Beh, quello prima che lei saltasse in Malivore. I suoi occhi si spalancarono e si chiese se Malivore fosse in grado di mandarla da qualche altra parte, forse come una cosa multiverso della Marvel.

"Cerca un 'Hope Marshall'", gridò lo sceriffo Stilinski a Kenya e non disse o chiese nient'altro mentre guardava Hope.

"Non esiste una Hope Marshall, signore", dichiaró Kenya dopo pochi istanti e Hope lasció un respiro traballante, volendo scoppiare a piangere.

"Signorina, ho bisogno che mi dici la verità, sta succedendo qualcosa?" Lo sceriffo chiese e fu allora che Hope scoppió.

"Non lo so", mormorò, una lacrima che le scivolava lungo la guancia, e lei strinse il naso e strinse le labbra, cercando di smettere di piangere, e di non sembrare debole. "Non so perché sono qui o cosa dovrei fare ora".

Lo sceriffo sospirò mentre si alzava, provando pietà per la ragazza. Aveva solo sedici anni e sembrava essere in qualche tipo di problema, non aveva genitori e sembrava persa in tutti i sensi. Si voltò verso Kenya e fece un gesto al telefono. "Puoi chiamare Melissa al telefono per me? Ho un favore da chiederle".

Kenya annuì e prese il telefono, componendo il numero di Melissa McCall.

𝗗𝗜𝗦𝗖𝗟𝗔𝗜𝗠𝗘𝗥 & 𝗡𝗢𝗧𝗘𝗦.
il primo capitolo di questa storia, spero vi possa piacere, sto amando tutte le traduzioni che ho nelle bozze e ne ho una in mente che wow, ma per ora godetevi questa !!!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro