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3. Lei e la velocità

#BarryAllen

Appena uscì dai laboratori S.T.A.R andai da Iris al Jitters, ero così nervoso.
Lei era la prima persona che volevo vedere e soprattutto volevo evitare di pensare a quella ragazza.
Crystal.
E funzionò, ella era lì, bellissima come al solito, il mio cuore si fermò.
Quando mi vide corse ad abbracciarmi entusiasta e scoppiò in lacrime per la gioia, mi era mancata moltissimo e provavo ancora molto per lei.

Tutto mi era mancato di lei.
Le sue domande senza senso, il suo sorriso, il suo profumo di Chanel, il suo essere ironica, la sua risata strana.
Mi chiese almeno una decina di volte come stavo e io le ripetei che non mi ero mai sentito meglio.
Era cambiata, aveva uno strano sorriso sulle labbra.
Cosa le era successo in nove mesi?
Dopotutto in nove mesi può accadere qualunque cosa, ma non volevi pensarci.
Parlammo per circa un' ora prima di andare alla centrale e quando Joe mi vide mi abbracciò forte con gli occhi lucidi, era commosso e mi era mancato anche lui.
Aveva avuto un ruolo importante per me, come se fosse una figura paterna. A quanto pare aveva un nuovo partner, visto che quello precedente era deceduto per colpa di Maldon.
Era un uomo affascinate, biondo con gli azzurri che faceva girare la testa a qualsiasi ragazza ma non era un genere di uomo che diventa mio amico.
Un criminale provò a prendere la pistola di un poliziotto che conoscevo e non pensai a come agire, corsi lí e in pochi istanti avevo sventato il possibile attacco alla vita dell'agente. Come ci riesco riuscito?
Appena uscì di lí però azzardai a fare un passo troppo velocemente e qualcosa mi fece correre di una velocità assurda.
Non ero spaventato ma emozionato, come se mi fossi ritrovato in uno dei miei fumetti preferiti ma la vita non è un fumetto.

<<Pazzesco>>fu quello che riuscì a dire prima di correre ai laboratori.

Appena mi videro decidemmo di fare un test e io acconsentì solo quando arrivammo alla pista.
Prima ne ero solo intimorito, credo, avevo troppe domande e avrei voluto che qualcuno mi comportasse. Ma la dottoressa era piuttosto glaciale, professionale mentre Cisco era anche fin troppo espansivo.
Se avessi detto a Iris una cosa simile mi avrebbe fatto andare in manicomio.
Mi cambiai mettendo una tuta rossa aderente che mi rendeva estremante imbarazzante.
Speravo che nessun altro al mondo potesse mai vedermi vestito così.

Caitlin mi sistemò la tuta in modo serio, le doveva essere successo qualcosa di orribile per diventare così fredda, nessuno nasce senza emozioni. Così la fissai, avrei trovato il modo per capirla, quasi fosse un caso della polizia.

<<Che c'è?>>domandò vedendo i miei occhi puntati su di lei.

<<Niente, ho solo notato che non sorridi mai>>

<<Beh, la mia vita è andata in pezzi. La mia promettente carriera è finita. Il mio capo è su una sedia a rotelle e l'esplosione che ti ha mandato in coma ha ucciso il mio fidanzato, scusa ma la mia inespressionalità è il minimo>>

La guardai, stava soffrendo molto e il lavoro era l'unico modo per tenerla occupata.
Ero piuttosto inerme per la sua schiettezza, non capitava con facilità di sentire qualcuno parlare così. Mi dispiacque molto.
Mi girai appena e vidi Wells sorridermi mentre mi sistemavo per la corsa, era come se lui sapesse che sarebbe successo.

<<Barry, ti consiglio moderazione>>disse mentre annuivo, dopo che Cisco mi aveva spiegato cosa servivano quegli apparecchi.

Appena partì sentì il rumore dell'aria scontarsi con il mio corpo, era una sensazione stupenda.
Mi sentivo vivo, felice, niente aveva importanza e questo non lo provavo da...forse non l'avevo mai sperimentato.
In pochi secondi avevo superato i 300 KM/h e quando mi girai per esultare la vidi.
Crystal Watson era proprio lì.
Era di fianco a Caitlin e mi guardava come se non stessi andando così veloce, era come se fossi fermo per lei. All'improvviso ricordai qualcosa di molto brutto.
La notte in cui era morta mia madre avevo visto dei fulmini gialli e rossi intorno al suo corpo, che non sarebbe stato più suo. E se fosse come me l'assassino di mia madre?
Tutto questo mi confonde, mi addolora.
Andai a scontarmi contro delle cisterne d'acqua che, all'impatto, esplosero rompendomi il polso.
Il dolore durò pochissimo, fu quasi minimo e fu ancora più pazzesco il fatto che tre ore dopo era magicamente guarito.

<<È incredibile! Sei un meta-umano!>> esclamò Cisco dopo avermi spiegato la definizione.

In pratica ho delle capacità elevate, ho un super potere, la velocità.
Comico, no? Sono sempre scappato dai bulli.
Eccola, Watson entrata nella sala come se niente potesse metterla a disagio e parlò con Wells che annuí serio, pultroppo non sentì cosa gli disse. 

<<Oh, mi sono dimenticata di farvi presentare!>>disse Caitlin <<Lei è Crystal Watson. La donna che ti ha salvato. E lui è Barry, il nostro velocista >>

Lei si avvicinò sorridendo appena, non era nervosa ma curiosa, potevo capirla. Mi strinse la mano provocando una piccola scossa, per questo la tirammo indietro.

<<Non sai quanto ti sono grato! Sei una meta-umana quindi?>> domandai cercando di essere gentile.

<<Non ho fatto niente. Io non sono un meta-umano.. Il Dottor. Wells non sa ancora come definirmi>>

<<È vero, Barry. Lei è diversa da te. Completamente diversa. Tu hai disposizione solo la forza della velocità, lei no. Può fare tantissime cose>>

<<Ad esempio?>>chiesi.

<<Ti è entrata nella testa e ha visto tutto sbloccando la parte che ti impediva di tornare. Non sappiamo cosa può fare del tutto ma Crystal è stata colpita da più di un fulmine >> la guardai sbalordito.

Ed era viva, già è un miracolo inspiegabile il fatto che lo sia io!

<<Seriamente? E sei viva. Pazzesco.>>cercai di dire, per poi accorgermi di un particolare <<Cosa hai visto nella mia mente?>>

Avevo passato delle cose  brutte e non mi piaceva che qualcuno, chiunque, avesse fatto un giro nella mia testa.

<<Molte cose, anche cose che potrebbero succedere. Tu non mi hai vista ma io ho visto il fulmine colpirti>>

Questo certo che è interessante, sorprendente e inquietante.

<<Eri sul tetto della discoteca dietro alla centrale?>>

<<Sí>>rispose seria<<Come fai a saperlo?>>

<<C'era una serata importante lí, eri andata per divertirti?>>chiesi mentre Il Dottor. Wells se ne andava con Cisco e Caitlin.

Non so perché ne fui così interessato, però in qualche modo volevo una risposta.

<<Il mio ragazzo si esibiva>>Il suo ragazzo? Diventati rosso come un peperone finché non parlò di nuovo, sembrò a disagio dopo <<Il mio ex ragazzo scusa. Tu invece fai il poliziotto?>>

<<No, lavoro come perito della scentifica >> spiegai. <<Sono un secchione della Fisica>>

Era bello parlare con lei, mi sentivo strano quando la vedevo.  Come se ci fosse qualcosa che ci legava.

<<Devo andare adesso, scusa>>mi disse girandosi, lo fece di fretta.

<<Aspetta!>>gridai, forse esagerando<<Dove abiti?>>

<<A dire il vero io non ho una casa, le mie cose sono in un appartamento vuoto in cui sono riuscita ad entrare>>disse sembrando imbarazzata ma anche orgogliosa.

Una brava criminale, niente male.

<<Puoi venire da me>>azzardai a dire nonostante pensassi che sarebbe stata una bella scusa per conoscerla.

Ma perché volevo conoscerla?

<<Oh, no. Barry Allen, stai andando troppo di fretta!>>mormorò ridendo, mi piaceva la sua risata buona. Stava flirtando con me? Beh lo stavo facendo anch'io.

<<Ah>>dissi alzando le mani come un copevole<<Giuro su mio padre che non ho cattive intenzioni nei tuoi confronti>>

<<È una promessa?>>

<<Io mantengo sempre le mie promesse, ma facciamo un patto, ti va?>>dissi parlottando velocemente.

<<Che tipo di patto, Allen?>>

<<Io prometto di non ferirti in nessun modo e tu stasera verrai a cena con me>>

Mi guardò stranita, perché ho detto che non avrei dovuto ferirla?

<<È un appuntamento?>>domandò poi.

<<Penso che potrebbe esserlo, Crysty>>

<<Crysty?>>alzò un sopracciglio.

<<Hai chiamerò così, hai qualcosa in contrario?>>

<<Una volta avrei avuto da ridire, ma sento che mi piace se lo dici tu, velocista scarlatto>>tornò a sorridere compiaciuta.

<<Velocista scarlatto, eh?Mi piacciono i soprannomi>>

<<Beh Bartholomew, dovrai abituarti allora!>> esclamò scoppiando a ridere mentre mi alzavo dal lettino.

Come si fa ad essere così intimi con qualcuno che non conosci? Era strano ma era davvero come se la conoscessi da sempre, più di Iris.

<<No chiamarmi più così o stasera mi vendicherò>>dissi ridendo come non facevo da anni. Si, è strano essere capiti da qualcuno.

<<Ah si, Bartholomew? Vedremo allora!>> esclamò <<A stasera, rosso>>

<<Perché rosso?>>domandai ancora.

<<La tua testa lo sa, vedrai che tra poco lo capirai, ci vediamo alle 19 qui>>disse e appena si girò alzai le braccia al cielo.

Ero impazzito, totalmente, stavo per uscire con una ragazza con dei poteri, che aveva fatto il giro nella mia testa.
Corsi a casa subito vedendo Joe sulla porta che entrava, pensai a dove portarla, come ci si comporta per una cosa simile?
Si, le cose impulsive non eranonesattamente da me. Un posto elegante? O no?
Lo avremmo deciso insieme, da solo non me ero in grado.
Avevo un sorriso enorme sulle labbra e quando entrai vidi Iris sulla poltrona che rideva al telefono, era felice come me e improvvisamente non lo fui più.
Doveva parlare con un ragazzo, ma chissà perché sentì un nome appena entrai e lei cambiò tono ed il mio buon umore andò sul serio a farsi benedire.

<<Adesso devo andare, Eddie>>

Non poteva essere Eddie Thawne, il partner di Joe, anche perché lei lo detestava, giusto?
Cosi mi aveva detto parlando stamattina.
Nonostante volessi saperne di più qualcosa mi diceva che c'era qualcun altro ora nella mia vita e dovevo pensare a lei, perché forse era come me. Iris non mi avrebbe mai guardato in quel modo, non avrebbe mai capito la storia di mia madre o delle velocità.

<<Barry, tutto okay?>>chiese Joe curioso.

<<Sí, tutto perfetto. Stasera non ci sono a cena e nemmeno per i giochi>>

<<Aspetta perché!?>>esclamò Iris<<Finalmeno sei sveglio dal coma>>

<<Esco con una ragazza e non so a che ora torno.>>

<<Oh Barry Allen colpisce ancora! E chi è la fortunata?>>rise felice, lo era davvero?

<<Si chiama Crystal, l'ho conosciuta quando mi sono svegliato, è grazie a lei se sono qui .E poi è particolarmente...si, è bellissima e non so come spiegare cosa ci sia in lei.>>

Una parte di me la voleva fare ingelosire, forse perché lo ero a mia volta. Certo che usare una sconosciuta era da parte mia un po' infantile.

<<È speciale quindi! Quando ce la porti a casa?>>chiese Joe ridendo.

<<Ehi! Andiamoci piano, ragazzi! Io la conosco da meno di 24 ore>>

<<Si ma i tuoi occhi dicono tutto>>

<<È tardi! Devo andare a vestirmi>>dissi correndo, cercando di sembrare più normale possibile.

To be continued...
Ehilà!
Come avete capito ci sono dei
protagonisti, Crystal, Barry e andando avanti ne troverete altri
La storia prenderà forma, per adesso, sotto i loro punti di vista.

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