#CrystalWatson

Le cose non dovevano andare in quel modo, dovevo continuare a baciare l'uomo che amavo, dovevo ridere con lui, andare in tutti i posti del mondo, dovevo fare l'amore con il ragazzo di cui ero innamorata, guardare il tramonto mentre guidavo, colpire il bersaglio con le freccie, magiare tutto quello che vedevo insieme a Thea, abbracciare Roy, tenere la piccola Sara nelle braccia, esercitarmi con la pistola con John, continuare a vivere con lui, chiedevo gli occhi e continuavo a vederlo.

Ma quando lui era partito per una battaglia troppo tagliente io non avevo avuto il coraggio di dirgli che lo amavo.
Eppure erano solo due paroline che significavano un universo intero di sentimenti, che ti potevano prendere e buttare giù nell'abisso della paura, che ti davano il dubbio, che regalavano qualcosa di bellissimo in un unico momento che non si sarebbe mai dimenticato. Come si poteva avere una paura enorme come la mia? Paura che una volta detta quella frase mi avrebbe abbandonato come tutti gli altri, e poi all'improvviso pentirsene per davvero.
Appena la macchina partì sentì le braccia di Roy avvolgermi e portarmi dentro al locale sussurrandomi di tranquillizzarmi.
Per le ore seguenti nessuno osava veramente fare qualcosa, Diggle si allenava cercando di dare pugni forti quanto la mancanza e la preoccupazione.

<<Cosa facciamo?>>chiese

<<Niente, a quest'ora deve essere arrivato>>

<<Com'è facciamo a sapere che tornerà?>>

<<Si farà vivo prima possibile>>rispose Felicity

Roy giocava con le mie mani raccontandomi il primo bacio che ebbe con Thea, all'ospedale. Ne era ancora innamorato.

Cercava in tutti i modi di farmi parlare ma non ci riuscivo, sentivo una brutta sensazione e io non volevo per niente vivere in quel modo.
Felicity era rimasta attaccata al computer a fare qualsiasi cosa le passasse per la testa, aveva ordinato tantissimo cibo dicendo che quando era nervosa mangiava tanto.
Ray l'aveva chiamata perché non era andata al lavoro ma lei si era scusata dicendo che sarebbe tornata quando i problemi che avevano si sarebbero risolti.

Finalmente ebbi il coraggio di parlare e tutti mi fissarono.

<<Io posso vedere cosa fa Oliver con i miei poteri, se volete..>>

<<Da quando lo sai fare?>>mi chiese Dig

<<Poco tempo fa ho visto per sbaglio Barry che inseguiva un uomo.E poi lui me l'ha raccontato>>

<<Okay, beh. Non so se è giusto spiarlo>>mormorò Felicity

<<Non lo stiamo spiando, lei controlla come vanno le cose. Credo che ne abbiamo il diritto>>borbottò Roy<<Non credi?>>

<<Non lo so, a quest'ora deve già essere già con Ra's>>

Rimasi zitta finché tutti annuirono e mi dissero di mettermi in mezzo a loro raccontando quello che vedevo.
Non ero sicura di volerlo fare ma una parte di me ne aveva bisogno.
Mi tolsi i braccialetti di Cisco, chiusi gli occhi, sentendo il potere accendersi in me, li riaprì ma non mi trovavo più a Starling City ma con Oliver in quel posto senza anima.
Il cielo era grigio e impetuoso, l'aria era ghiacciata, la neve ricopriva ogni cosa, e le rocce erano appuntite ed enormi.
Cercai di muovermi verso di lui ma fu inutile.

<<Oliver!>>esclamai ma lui non si girò nemmeno.

Continuò a salire sulla montagna innevata, quando raggiunse il posto prestabilito vidi insieme a lui tre persone, Nyssa, un uomo asiatico, e quello che doveva essere Ra's a petto nudo. Era esattamente come me lo aspettavo, grosso, muscoloso, capelli scuri, barba, voce orgogliosa, occhi neri come se dentro abitasse l'abisso della morte.
Dissero a Ollie di togliere la maglietta e di scegliere una spada, lui ne prese due identiche rosse mentre l'avversario non ne possedeva nessuna.

<<Come farai senza armi?>>chiese Olvier

<<Te le prenderò>>

Si scambiarono varie parole osservati dai i due assassini al loro fianco, il combattimento iniziò velocemente e in poco tempo Oliver perse le spade lottando con tutto se stesso.
Ra's lo colpì varie volte in modo preciso, cercai di muovermi ma non ci riuscivo...

<<Sei l'uomo che è rimasto di più>>

Con la spada puntata alla gola lo indirizzò sulla punta del precipizio, continuava a parlare di quanto Oliver fosse coraggioso, ma lui reagì facendo cadere in ginocchio il nemico che si rialzò subìto colpendo l'avversario.
Incominciai a gridare ma non mi sentiva.

<<Oliver! Ascoltami! Ti prego! Oliver!>>iniziai a piangere singhiozzando <<Olivier... Oliver!>>

Ra's incominciò a pregare per l'anima del mio amato, mi dimenavo e cercavo di usare i miei poteri per aiutarlo.

<<No, no, no, no!!>>

Vidi la scena troppo velocemente per poter fare qualcosa, Ra's lo colpì con la spada in mezzo al petto, la lama passò uscendo dalla schiena, Oliver sputò sangue e rimase immobile mentre estraeva l'arma.

Ra's finì di pregare, mentre Olvier sembrava essere imbambolato quando mi misi davanti a lui,
e poi lo colpì con un calcio facendolo cadere giù nel buco infinito.

<<OLIVER!!>>gridai così forte da sentire qualcosa di freddo colpirmi, misi le mani sul viso piangendo.

Chiusi gli occhi e mi ritrovai alla base di Starling City.
Oliver...
Il mio Ollie..
Era morto?
Guardai davanti a me con gli occhi e il corpo che incominciarono a tremare, aprì la bocca cercando aria ma sembrava di respirare qualche sostanza nociva, misi le mani lungo i fianchi come se fossero sporche e per la prima volta della mia vita sentivo il dolore entrare in pieno e non più piano piano, gli occhi si riempirono estremamente di lacrime diventando rossi da far paura, l'adrenalina si calmò, e il corpo incominciò a farmi male, le gambe all'improvviso cedettero e insieme a loro anche quello che provavo.
Quando le mie ginocchia toccarono terra urlai più forte che potei, intorno a me sentì delle esclamazioni, della materia rossa che proveniva da me esplose facendo scoppiare le luci, i vetri, le armi e i computer.

Appoggiai le mani a terra insieme alla testa e quando chiusi gli occhi ricominciai a gridare finché non sentì il pavimento diventare più liscio e meno sporco.
Ma non ci feci caso, incomiciai a dare dei pugni a terra ritrovandomi le mani sporche di sangue..

<<Crysty>>

Solo una persona mi chiamava così in tutto l'universo
Alzai il viso distrutto e bagnato, Barry era davanti a me inginocchiato.
Cait, Cisco e Wells erano immobili con lo sguardo terribilmente spaventato.

<<Cosa è successo?>>

Le labbra incomiciarono a tremare quando la scena mi investì di nuovo, misi le mani sulla testa piangendo mentre lui si avvicinava sempre di più. Mi allontanai gridando e toccando il muro con le spalle spaventandomi di quel contatto.

<<No, no, no, no, no, no!>>urlai<<Io non volevo venire qui!>>

Mi alzai con tutte le forze che mi restavano, ma appena fui dritta una fitta mi pervase talmente tanto da gridare. Caddi a terra, e tutti mi accerchiarono, misi una mano sul torace scoprendo che c'era tantissimo sangue. Barry disperato mi mise sulla barella e Cait iniziò a singhiozzare mentre cercava di curare una ferita che non sapeva come guarire.
Io potevo farlo da sola, lo avevo già fatto.

<<Lasciatemi>>

<<No, so che fa male ma abbi pazienza>>

Li fulminai con lo sguardo e gli feci segno di allontanarsi. Misi una mano leggermente sopra e usai i miei poteri che erano diventati rossi per guarirmi. La cosa che non sapevo era che faceva tremendamente male, iniziai di nuovo a gridare piangendo.
E la ferita non c'era più a parte il sangue.
Tutti rimasero zitti fissandomi.
Mi alzai con le guance devastate dal colore del mascara con qualche altra sostanza, e il corpo indolenzito.

<<Cosa è successo, Crystal? Mi stai spaventando>>chiese Cait

<<Io non posso gestire questa cosa... Fa troppo male.>>

<<Ci siamo noi con te>>

<<Non mi interessa! Non voglio voi!Voglio lui>>

<<Chi? Oliver?>>domandò Cisco

<<Io... Lui.. No, no, no, no!>>

<<Lo so che fa male ma devi dirci cosa è successo..>>

Respirai a fondo tenendomi stretta dove ero poco prima ferita, chiusi gli occhi rivedendo la scena.

<<Ha sfidato Ra's per prendersi la colpa di qualcosa che non aveva fatto... E lui è...>>

<<Cosa?>>chiesero all'unesco

<<Probabilmente morto>>risposi dopo qualche minuto <<Morto...>>

<<Cosa?!>>esclamò Barry sedendosi su una sedia di fianco a me e mettendosi le mani sulla bocca con gli occhi lucidi <<Non può essere>>

Cisco mi si avvicinò ma non disse niente con una smorfia addolorata.
Cait indietreggiò sbattendo contro la scrivania, e Wells tolse gli occhi con il viso dispiaciuto.
Cisco mi guardò e con lo sguardo mi chiese come facevo a saperlo.

<<L'ho visto con i miei poteri, ho visto tutto>>

Alle mie parole Barry si alzò di scatto la testa, mi guardò con maggior dolore, e corse abbracciandomi a terra mentre dentro di me una calma inquetante mi stava uccidendo.

<<Mi dispiace se hai visto una cosa del genere, andrà tutto bene>>

<<Niente andrà bene se il dolore mi perseguiterà ancora in questo modo>>

<<Lo so>>

<<No! Non lo sai!>>esclamai allontanandolo da me e alzandomi <<Non ce la faccio!>>

<<Crystal...>>mi chiamò Wells

Ricominciai a piangere, cercai l'aria che non riuscivo a trovare, faceva tremendamente male, non mi ero mai sentita in quel modo.
Lui era morto?
Cosa avevo visto?
Era vero?
Poteva essere sopravvissuto?
Nessuno poteva realmente farcela dopo una cosa del genere, vero?
Lo avevo perso? Avevo amato qualcuno e ancora una volta non era più al mio fianco...

<<Mi sento così sola!>>

<<Non sarai mai sola, Crysty>>

To be continued...

Ehi, ragazzi..
Questo capitolo è stato molto difficile da scrivere, sapevo esattamente cosa sarebbe accaduto ma scrivere il dolore in parole non è la stessa cosa, e non è semplice.
Ci ho messo una parte di me, so bene che quando si racconta qualcosa bisogna sapere essere distaccati, ma mi sono affezionata a questa storia come a molte altre, e mi sono commossa nel scriverla e nell'immaginarla.
Ma non è finita qui, accadranno cose bellissime nei prossimi capitoli ma anche cose brutte, più avanti arriverà un nuovo personaggio che io adoro per la sua personalità.
Ringrazio chi mi ha incoraggiato a continuare, grazie davvero!
La vostra Autrice 💕