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17. Colpa

#BarryAllen

Vederla baciare un altro mi aveva dato una sensazione orribile, i miei occhi erano diventati lucidi, e in qualche modo sentivo di essere stato poco presente per lei, la mia lei.
Si sapeva che il fascino di Oliver Queen aveva una grande fama, ma non lo avevo mai visto così. Crystal aveva il potere di cambiare le persone. E io la amavo per questo.
Ma non potevo essermene innamorato, quello che provavo per Iris era completamente diverso da quel sentimento. E non sapevo il perché.
Quando riuscimmo a fermare Capitan Boomerang mi era stato difficile parlare con Arrow, perché non era più solo Oliver ma l'Olivier di Crystal.
Lei ci raccontò di aver salvato tante vite, non le piaceva parlare del passato e lo capivo, avevo sentito al telegiornale di Central City che una donna sconosciuta aveva salvato molte persone fermando la bomba che stava per espodere ma poi l'eroina era scomparsa nel nulla.
Crystal era continuamente fra le sue braccia e sorrideva, mi sorprese quando ci rimproverò di non essere felici per lei. Quando rimanemmo soli una specie di voglia mi pervase, volevo abbracciarla forte e dirle che ero io il ragazzo giusto. Ma non lo feci.
Dopo aver fatto pace, le rivelai che io e Thea avevamo una sorpresa per lei. Nonostante lei non mi sopportasse.
Non ne era molto felice ma quando scoprì che doveva cantare una canzone d'amore cercai di sorridere nel sentire la sua voce meravigiosa e nel vedere in suoi occhi guardarlo.
Ma quando lei si voltò verso di me trattenni il fiato, perché mi guardava?
Quando finì di cantare Oliver le corse incontro salendo sul palco con un salto e la baciò prendendola in braccio. La gente rideva e ballava a suon di musica elettronica... ma io restavo lì a guardare la ragazza più bella del mondo tra le braccia di una altro. Non sarei mai stato come lui.
Mi girai di poco e vidi Caitlin che piangeva, le luci le illuminavano le lacrime mentre fissava Crysty.
Non ebbi il tempo per avvicinarmi quando lei corse giù vedendo che la nuova cantante l'aveva vista.

<<Cosa le sta succedendo?>>mi chiese Cisco.

<<Ho un presentimento su Crystal ma magari mi sbaglio>>

<<Ultimamente Caitlin è diversa... Lo hai notato?>>

<<No, sono stato impegnato e non le ho dato molte attenzioni>>

<<Già, motivo per cui abbiamo già perso qualcuno>>e detto questo si girò mandandomi uno sguardo furibondo e se ne andò.

Mi voltai a guardare Oliver e Crystal accorgendomi che aveva notato il comportamento di Caitlin. Erano mano nella mano, e lei sembrava triste mentre lui la stringeva cercandola di farla ridere. E poi il suo sguardo incontrò il mio.

Feci una smorfia accorgendomi che ogni volta che mi guardava mi sentivo nudo, rialzai gli occhi scoprendo che mi fissava con un viso preoccupato.
Ero a pezzi facendo finta di stare bene, non sopportavo quella sensazione di impotenza sul mio stesso destino. Cisco aveva ragione, per colpa mia Crysty se ne era andata, e Caitlin non era la più stessa.
Lei sussurrò qualcosa al suo ragazzo che annuii guardandomi, poi venne da me con quei tacchi alti di cui non mi ero ancora abituato.

<<Va tutto bene?>>chiese mentre abbassavo lo sguardo <<Guardami>>

<<Perché dovrei?>>

<<Perché mi guardi come nessun'altro sa fare.>>rispose prendendomi tra le dita il mento e tirandolo alla sua altezza <<Cosa sta succedendo?>>

<<Caitlin ha qualcosa che non va. Cisco, credo, pensa che sia colpa mia, pensa che io ti abbia fatto andare via e per questo motivo potrebbe farlo anche lei. E forse ha ragione>>

<<Cisco si sbaglia, tu sei stato il mio fulmine, senza di te non sarei qui. Ora vado da Cait>>

<<Spero che la farai ragionare>>

<<Lo spero anch'io>>

Mi guardò e si avvicinò dandomi in bacio sulla guancia, rimasi imbambolato mentre si allontanava scendendo giù.
Non sapevo cosa dire ma sentivo il mio cuore cedere per quella situazione.
Vidi Cisco parlare con John Diggle, rimasi zitto e andai verso l'uscita della discoteca.
L'aria fredda mi investì eppure non avevo freddo, guardai il cielo nero con pochissime stelle, mi appoggiai al muro di mattoni dietro di me e incominciai a pensare.
Le immagini incomiciarono a girarmi in testa, vidi mia madre Nora che mi sorrideva, mio padre in galera, Caitlin che stava male, Harrison che si comportava in modo strano, Iris che non voleva avere a che fare con Flash,  Eddie che aveva formato una squadra di polizia per fermarmi, Cisco che mi dava la colpa, Joe aveva timore che mi facessi del male ed era iprotettivo.
E Crystal, la mia Crysty, innamorata di un uomo che avevo sempre stimato.
Non sapevo esattamente quale mi facesse più male, forse l'ultima.
Mi sedetti per terra sprofondando nella felpa, sentendo una lacrima bagnarmi gli occhi.

<<Barry.>> mi girai vedendo Oliver che mi fissava dall'alto al basso come un re.

<<Si?>>dissi cercando di ricacciare le lacrime da dove erano venute.

<<Va tutto bene?>>

<<Si>>risposi vedendo che lui si metteva accanto a me guardandomi come se sapesse già la risposta<<No>>

<<È per Cisco?Ho sentito che diceva a Dig che volevate riportare Crystal a Central City, ma che tu avevi mollato la spugna. Sembrava arrabbiato. Soprattutto quando ha detto che era colpa tua>>

<<E Diggle cosa ha detto?>>

<<Che deve darti tempo, lei ha scelto di venire qui, non è colpa di nessuno>>

<<Eppure mi sento come se fossi in una casa enorme, e quella si ristringesse sempre di più.. Fino a schiacciarmi. Vedo tutti fuori dalla porta a fissarmi ma nessuno fa niente. Prima Crystal mi aiutava, adesso sto piano piano rimanendo senza ossigeno>>

<<Allora esci tu e vai ad affrontarli>>

<<Non è così semplice, solo un passo, e potrei far crollare tutto>>

<<Non c'è via di uscita?>>chiese metaforicamente.

<<Non c'è più, non ho lottato abbastanza>>

<<Non stiamo parlando di lottare, ma di avere la forza di restare dove sembra non esserci più niente. Resta dove credi ci siano i resti di quello che è crollato e raccoglili, raccogliti. Non è il tempo a fregarti, sei tu>>

<<Pultroppo ho perso il conto di quante volte sono crollato a causa dei miei errori e di quelli altrui>>

<<Anch'io, ma il fatto è che ho iniziato a non contare le volte che mi sono rimesso in piedi. E pultroppo fa più male rimettersi in sesto>>

<<Non lo so, Oliver>>dissi<<Non so bene cosa voglio>>

"Volevo lei" dissi nella mia testa
con tutta la mia anima. E sapevo che solo quando perdi qualcuno capisci che il tuo cuore sta cedendo. Perché il mio lo stava facendo.
Mi alzai in piedi imitandolo, mi diede una pacca sulla spalla e mi sorrise.

<<Ha fatto un bel lavoro con te>>

<<Cosa intendi?>>chiese.

<<Crystal ti ha cambiato come cambia tutti, tu sei la sua opera migliore>>

<<Io la amo>>disse Oliver sorridendo.

"Anch'io" pensai.

<<E so benissimo di non essere l'unico>>continuò mettendosi una mano sul collo<<Ma mi ha detto una cosa che non mi farà dubitare di lei>>

<<Cosa?>>

<<Mi sceglierà sempre, io sono la sua casa e lei la mia>>

Rimasi spaziato delle sue parole che mi colpirono come un miliardo il coltelli in tutto il corpo. 
Lei avrebbe scelto lui.
Nonostante fosse lei la mia vita e il mio rifugio, sapevo che sarebbe stata presente quando non sarebbe funzionato niente.

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