15. Resta con me
#OliverQueen
Mi chiamo Oliver Jones Queen.
La mia storia è particolare e lunga, perché ho passato cinque anni della mia vita in un isola e in giro per il mondo a fare cose orribili. Cose che se saprebbero le persone che amo non vorrebbero più vedermi. In quei cinque anni persi molti amici, ne conobbi altri, e mio padre morì per salvarmi. Quando partì con lui ero un ricco, arrogante, ragazzo che pensava di sapere tutto della vita.
Tornando capì che il mondo non era lo stesso perché io ero cambiato, e fu così che diventai Arrow.
Ero sempre stato una persona coraggiosa, che diceva sempre le cose come stavano, avevo paura raramente essendo un giustiziere, mentivo di continuo, non era un bellisima persona, dopotutto.
La mia vita prima di conoscere Crystal Watson era sempre stata molto rigida e tormentata ma lei me la cambiò velocemente.
Era bellissima, intelligente, dolce, brillante, simpatica, orgogliosa, creativa, testarda, avventata, e quel tipo di persona eroica che ti cambia la vita. Che in molte cose mi assomiglia.
Avevo una squadra che mi aiutava a prendere le persone che tradivano la mia città, Starling City.
Felicity Smoak era la mia migliore amica, la mia informatica, una persona molto importante per me.
Poi c'era John Diggle, era il mio confidente, un padre premuroso, il mio primo partner quando diventai Arrow, la prima persona che lo scoprì tanto tempo fa.
Nella mia vita c'erano molte persone importanti ma non potrei elencarle tutte. Ad esempio mia sorella Thea, o Roy che veniva chiamato anche Arsenal... O Lauren Lance, ecc, ecc.
Ma una persona era molto più importante.
Crystal Watson.
Non la conoscevo nemmeno, eppure sentivo di conoscerla molto bene, ero cambiato un pochino da quando era entrata nella mia vita, ero più morbido e più rilassato, più affettuoso forse. Magari non tutte le sue passioni mi piacevano, ad esempio il canto, la danza, la lettura... Ma amava combattere, tirare all'arco grazie a me, guardare film d'azione.. Cosa che piacevano ad entrambi.
Non ero molto felice della visita di Barry, Cisco e Caitlin Snow. Perché sapevo che non erano venuti solo per aiutarci ma per portarsela via. Ma era da tempo che non stavo così bene.
Quando lessi il biglietto di quel bastardo di Harkness non riuscì a non arrabbiarmi e a preoccuparmi allo stesso tempo. Appena arrivammo e vidi Lyla ferita andai in panico perché non vedevo Crystal da nessuna parte finché Felicity me la indicò spaventata.
Era stata colpita anche e continuava a iniziò per il dolore. Non volevo che nessuno la toccasse, soprattutto Barry che quando si trattava di lei cambiava come me.
Ne era innamorato?
Io ne ero innamorato.
Corsi da lei e le tolsi quel maledetto boomerang dall'addome mentre gridava. Ero in panico. Avevo gli occhi lucidi e non sapevo esattamente che lei stava soffrendo, non riuscivo a farla calmare finché non mi disse che era la testa a farle male.
La presi in braccio, ormai lo avevo fatto varie volte, e la misi a terra. Vederla in quelle condizioni era peggio di essere colpito da milioni di frecce in tutto il corpo. Dopo averla convinta a far sí che tutto quel potere uscisse si calmò e poi gridò. Le luci si spensero, un onda rossa uscì dal suo corpo colpendoci tutti, sentivo i singhiozzi di Felicity e di Caitlin, mentre i suoi occhi divennero bianchi e un altra onda bianca ci invase, poi silenzio, nessuno osava muoversi mentre le stringevo le mani, all'improvviso gridò e del sangue le colava dal naso, poi dei colori offuscare la sua stessa vista e finalmente le luci si riaccesero.
Non avevo mai visto una cosa del genere, era terrificante. Tutti si misero intorno a lei e io non potei fare altro che abbracciarla mentre piangeva.
Era spaventata, ma sarebbe stata bene.
Sapevo una cosa però, si era limitata ad esplodere. C'era qualcosa che la tormentava, e sapevo esattamente che lei mi nascondeva il motivo. Doveva essere stanca e ormai erano le undici di sera. Quando ci rialzammo da terra le asciugai il viso dalle lacrime mentre si toglieva la medicazione sull'addome. Non era rimasto nessun segno ma stranamente il taglio che si era fatta da sola c'era ancora. Mi guardò confusa ma le sussurrai che ne avremmo parlato il giorno dopo. Diggle ci salutò e andò dalla donna che amava ferita, e io volevo stare con Crystal. Dissi a tutti di lasciarci soli per dieci minuti, non mi importava cosa pensasse Barry del mio modo di fare, avevo bisogno di sentire la sua voce.
<<Cryst..>>
<<Sto bene>>disse<<Starò bene>>
<<No, non credo che adesso tu stia bene. Io non sto bene>>confessai vedendo i suoi occhi su di me <<Quando abbiamo capito che lui veniva qui, ho pensato a te, se ti avesse fatto del male lo avrei ucciso. E adesso vorrei trovarlo e..>>
<<Hei, hei...>>disse prendendomi le mani <<Sono qui, sono viva>>
<<Non lo capisci, eh?>>continuò lei <<Se non fosse stato per te, io..>>
<<Lo so, ma non so perché ma quando si tratta di te io divento...>>
<<Mi dispiace se ti ho dato tante preoccupazioni ultimamente>>
<<Stai scherzando? Mi fai sentire bene! E io voglio che tu rimanga qui con noi>>
<<Barry..>>iniziò a dire togliendo la sua mano dalla mia e camminando nuovamente un po' affaticata.
<<Resta con me>>dissi all'improvviso.
<<Io? Perché lo dici Oliver? Da quando ci conosciamo? Due settimane? Loro da molto di più>>
<<Tu mi rendi migliore Crystal. Mi rendi la persona che voglio essere. E quando non ci sei..Non lo so>>
<<Sono felice di renderti quella persona, ma hai visto Barry? Ha bisogno anche lui di me, dammi una ragione Ollie e ti prometto che ci penserò>>
<<Io..>>iniziai a dire <<Io mi...>>
Io mi sono innamorato di te, pensai.
<<Ragazzi?>>la voce di Cisco ci interruppe<<Sono entrato in un momento sbagliato?>>
<<No, tranquillo. Oliver non mi stava dicendo niente di importante>>
<<Ah, okay.. Su muovetevi!>>gridò guardando le scale e in mezzo secondo scesero tutti a parte Diggle che era con Lyla in ospedale.
Tutti avevano un sacchetto in mano, sorridevano, e cercavo di essere gentili.
<<Visto che è stata una serata movimentata, noi tutti abbiamo pensato di farti aprire i tuoi regali>>
<<Mi sono dimenticata di qualcosa? È il mio compleanno?>>chiesi.
<<Ehm..no, aprili dai!>>
Appoggiarono tutto sul tavolo e vidi tantissimi pacchetti colorati di diverse misure, tutti avevano dei regali. E io?
Corsi via senza farmi vedere e andai dove preparavo le mie freccie. Avevo preparato una cosa per lei nel caso sarei riuscito a farle un regalo. Un anello. Presi una scatolina che mi aveva regalo Thea e ce lo misi dentro. Poi presi un un pezzo di carta e ci scrissi una frase.
Ritornai lí e vidi che Crystal stava aprendo il primo regalo, era di Caitlin, degli orecchini bianchi con la loro stessa iniziale.
Si abbracciarono nonostante Crystal fosse un po' indolenzita, poi aprì altri vari regali, un capello blu di Central City che le aveva regalo Iris, una tazza con una dedica molto corta di Joe West (Ci manchi tanto, sei impossibile da sostituire, sei il più bello tra i cristalli, con amore, Joe), Cisco le regalò due braccialetti tecnologici che l'avrebbe aiutata a controllare i suoi poteri, e Wells una lettera.
<<Cara Crystal>>lesse lei con gli occhi umidi per la gioia<<Sono orgoglioso di te, so benissimo che ti manchiamo tutti come tu manchi a noi ogni singolo secondo. Mi dispiace molto che ti abbiamo trascurata negli ultimi tempi, hai bisogno di attenzioni e di qualcuno che si prenda cura di un anima come la tua. E so anche che c'è un uomo che ti ha dimostrato di poterlo fare, Oliver Queen.>>Barry rimase a bocca aperta mentre gli altri ascoltavano guardandomi<<Sei combattuta, non è vero? Barry o lui? Il nostro ragazzo è continuamente assente ma non puoi immaginare quanto tenga a te. E il Signor. Queen? La domanda, mia cara, che ti devi fare è "chi sono io?" Dopo potrai scegliere e capire la visita di Barry. Ci manchi, non dimenticarlo mai. Con affetto. Dottor.Wells. Ps: so che Caitlin e Cisco sono lí. Sono su una sedia a rotelle non stupido>>
Tutti scoppiarono a ridere mentre Felicity le dava il suo regalo, un computer con il wifi della base e la nostra foto come sfondo. Era un po' ovvio. Poi le diedero una collana argento con un cuore e una freccia da parte di Diggle.
Toccava me e a Barry.
<<Li apro insieme!>>esclamò guardando la mia scatoletta blu e la sua bianca con scritta una marca.
Per poco non imprecai, entrambi le avevamo un anello. Il suo con un fulmine e il mio con una freccia intrecciata. Tutti rimasero zitti finché lei non lesse la frase in silenzio che avevo inserito e abbracciò Barry mentre lui sorrideva. Poi mi guardò e rilesse la frase.
Tu sei il mio arco più bello, e la mia freccia migliore. E li amo più di qualsiasi cosa.
La guardai, mentre tutti sembravano scomparire, volevo baciarla. Tenerla stretta a me, mettere le mani dentro i suoi capelli, dirle di stare con me, farci l'amore insieme, portarla a cena, dimostrare a Barry come si ama una donna, mi avvicinai a lei ma all'improvviso Felicity ci parlò fermandomi.
<<Ho trovato Harkness, è alla stazione... Sta scappando, dovete muovervi!>>
<<Okay>>dissi alzando gli occhi cielo.
Presi l'arco e le freccie, vidi Caitlin e Cisco aiutare Felicity, tutti facevano qualcosa. A parte Crystal che mi guardava senza dire niente. Non volevo deluderla.
Salì le scale e sentì i suoi occhi su di me, e Barry chiedermi qualcosa.
Non riuscivo a sentire niente, solo una cosa mi fluttuava in testa.
Quel pensiero. Lei.
Mi girai un ultima volta e la guardai negli occhi, era confusa e stava rovistando tra i suoi regali.
Mise l'anello che gli avevo regalato e in quel momento tutto mi fu chiaro, era un segno.
<<Crystal?>>
Lei alzò lo sguardo senza dire niente e accennò a un sorriso.
<<Si, Ollie?>>
Scesi dai gradini velocemente, mentre lei mi guardava senza dire niente, mi persi nell'attimo in cui sentì i miei piedi correre e in un attimo fui davanti a lei. Sapevo esattamente quello che stavo per fare, non ci pensai due volte.
Le mie labbra si posarono sulle sue e la sorpresa in un attimo diventò passione ed il tempo si era fermato in quell’attimo, le mie mani stringevano il suo viso sentendo le sue mani toccare il mio collo. Smisi di pensare mentre il silenzio di faceva strada.
Non avevo mai voluto baciare così tanto qualcuno. Mi sentivo così potente, così vero, avevo voglia di vivere.
E poi mentre sorrideva ancora mi sistemò il cappuccio sulla testa, la baciai un ultima volta dolcemente.
E poi me ne andai correndo mentre il mio sorriso era da far invidia al mondo.
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