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𝐱𝐱. - veni, vidi, amavi

"I came, I saw, I loved"


Alex rimase a guardare Quill che si disintegrava in minuscoli granelli di polvere, senza riuscire a dire nulla.

Si voltò verso Drax e Mantis.

Ma di loro non era rimasto niente.

-Stark...- disse il dottor Strange.

Alex non se n'era accorta, poiché era svenuta, ma non aveva più la sua gemma verde incastonata in quello strano strumento che teneva appeso al collo.

Tony aveva il viso segnato da numerose ferite.

Guardò Stephen, capendo che non ci sarebbe stato niente da fare.

Anche lui, senza far rumore, si trasformò in polvere.

Alex, che fino a quel momento era rimasta come in una specie di trans, realizzò ciò che stava succedendo.

Fu sopraffatta dalla paura, che la travolse come una gigantesca onda.

Non aveva mai avuto paura di morire, in tutta la sua vita.

Mai, fino a quel momento.

Continuava a tastarsi il petto, pregando di non vedersi trasformata in polvere.

-Alex...- sussurrò Thor, lasciando cadere la sua arma.

Lui non era sparito, notò solo in quel momento.

-Signor Stark...-

Alex si voltò verso la fonte della voce, vedendo Peter.

Aveva lo sguardo vuoto, piantato a terra.

-PETER!- urlò lei, correndogli contro.

-...non mi sento molto bene-

Anche Tony lo guardò, con un'espressione distrutta.

-Stai bene...- disse, ma era chiaro che non ci credeva neanche lui.

-Non so che mi succede...non lo so...-

Perse l'equilibrio, ma Stark lo prese al volo.

Vide Alex, e le si avvicinò, usando le ultime forze che gli erano rimaste.

Lei lo strinse forte, con le lacrime che le rigavano il viso.

-Non voglio morire...la prego signore...non voglio morire- continuava a ripetere, con la voce smorzata dalla disperazione.

Alex non sentì più la pressione delle sue gambe contro le sue, ma non osò abbassare lo sguardo.

-Alex...- disse, girandole delicatamente la testa e facendo incontrare i loro occhi.

-Peter...no, a-andrà tutto bene...andrà...-

-Alex- la interruppe lui, sforzandosi di sorridere.

-Va bene così-

-NO! NON VA BENE! TI PREGO PETER!-

-Ti leggerò un nuovo capitolo del tuo libro...- sussurrò lui, accarezzandole i capelli.

-Anzi, te ne porterò anche uno nuovo, il più bello che riuscirò a trovare...- continuava, mentre Alex lo stringeva sempre più forte a sé.

-Ritorneremo in quel locale, e potremo finalmente dire a quella signora di essere fidanzati. Vedremo Star Wars insieme, proprio come ti avevo promesso. Ci coricheremo insieme sul letto. Tu poggerai la testa sul mio petto, e io resterò ad accarezzarti i capelli, proprio come sto facendo adesso...-

Ormai di Peter era rimasto solo il busto.

Il resto era solo polvere.

Alex lo posò delicatamente a terra, senza smettere di stringerlo.

Sperava che, tenendolo stretta a sé, lo avrebbe potuto salvare.

-Ti saluterò tuo padre, Alex...-

Lei lo guardò, non riuscendo a smettere di piangere.

-Te lo prometto-

A quel punto, allungò una mano verso di lei, portandola fino all'altezza del suo cuore.

-Io sarò sempre qui, Alex. Sarò sempre con te, non ti lascerò mai da sola-

Lei si chinò su di lui, facendo scontrare per l'ultima volta le loro labbra.

Peter trasalì, ma poi riuscì comunque a sorridere.

-Ti amo, Alex-

Quelle furono le sue ultime parole.

La ragazza riuscì quasi a vedere la vita che gli volava via dagli occhi.

Non ebbe neanche il tempo di rispondere, perché ora, davanti a lei, non c'era altro che un cumulo di polvere.

Quello che successe dopo era molto confuso.

La ragazza ricordava di aver urlato, lasciandosi cadere a terra.

Ricordava che qualcuno, non era sicura se fosse Thor o Tony, l'aveva fatta rialzare, cercando di tranquillizzarla.

Ricordava che aveva continuato a sbattere gli occhi e a darsi pizzicotti, sperando che fosse stato tutto solo un terribile incubo.

Dopo, il buio più totale.

Non era svenuta, ne era sicura.

Solo era come se la sua mente si rifiutasse di riprendere quel ricordo, lasciandola all'oscuro di tutto.

E anche in quel momento, seduta sul suo letto nel quartier generale, si sentiva tremendamente vuota.

Ormai non riusciva nemmeno più a piangere.

Le sembrava di aver consumato tutte le lacrime che aveva.

-Ehi, Alex- disse una voce, fuori dalla sua porta.

Lei, usando i poteri che aveva da poco scoperto di avere, fece un piccolo movimento della mano, e la porta si aprì

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