𝐯𝐢. - stringi la mia mano
La strada era piena di persone quando Peter e Alex stavano ormai tornando a casa. L'aria si era fatta abbastanza fredda, anche perché si iniziava ad avvicinare la stagione autunnale. Alex, però, non sentiva affatto freddo. Era nata nel Regno di Ghiaccio. Quel pò di vento non la disturbava minimamente. Peter, invece, sembrava star gelando. Aveva infilato le mani nel piumino, e si era tirato la zip fino alla fine. Alla ragazza venne da ridere nel vederlo così.
-Aspetta- gli disse, fermandosi.
-Stringi la mia mano- continuò.
Peter fece come gli aveva chiesto, con un espressione un pò sorpresa. Non appena le loro dita si incontrarono, Peter sembrò stare meglio. Il suo colorito riassunse un colore normale. Tirò un sospiro di sollievo, rendendosi conto di non avere più freddo. Con quel contatto, Alex gli aveva trasmesso la sua capacità di non sentire il freddo.
-G-grazie Alex- le disse, abbassandosi la zip del giubbino.
La ragazza non rispose, rimettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni.
Cosa ti sta prendendo Alex? le disse una parte della sua coscienza.
Lei non era mai stata così, mai. Non era mai stata gentile con qualcuno, se non con suo padre. Non aveva mai provato il desiderio di aiutare qualcuno. Perché Peter le faceva questo effetto?
Forse, le suggerì la coscienza, è perché anche lui è stato gentile con te.
In quel momento Alex capì. Nessuno ad Asgard era mai stato gentile con lei. Era quello che l'aveva portata ad essere così fredda con tutti, a rispondere sempre con sarcasmo per nascondere la sua tristezza e la sua rabbia. Alcune lacrime le iniziarono a scendere lentamente dagli occhi, per poi congelarsi una volta arrivate alle guance. Si affrettò a toglierle via. Si era sempre definita forte, e lo era. Ma quando era sola, senza nessuno che le stesse intorno, iniziava a piangere senza un motivo. E la cosa peggiore era che non aveva nessuno che la consolasse. Certo, c'era suo padre, ma lei aveva sempre preferito non mostrargli le sue debolezze.
-Alex, c'è qualcosa che non va?- le chiese Peter, che non aveva ancora lasciato la sua mano.
-No- rispose senza pensare lei, sfilando le sue dita da quelle del ragazzo.
Ora iniziava a sentire un pò di freddo, poiché aveva diviso la sua capacità con Peter.
-Torniamo a casa, altrimenti il signor Stark si arrabbierà veramente-
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Varcata la porta d'ingresso, i due ragazzi si ritrovarono proprio davanti a Tony.
-Mi hai stupito Peter, è la prima volta che rispetti l'orario di ritorno, complimenti- iniziò, per poi spostare lo sguardo su Alex.
-Hai trovato qualcosa da mettere, Alexandra?- le chiese, con un tono di voce molto diverso da quello che aveva avuto quella mattina.
Alex lanciò velocemente un'occhiata a Natasha, che le fece l'occhiolino.
-Si, signor Stark- rispose, mostrando a Tony la busta di vestiti.
-Mi fa piacere- concluse.
Alex e Peter si incamminarono verso la loro stanza.
-Oh, Alex- li fermò di nuovo Tony. -Dovrai restare nella stanza di Peter per soli due giorni. T'Challa ritornerà nel Wakanda, perciò la sua camera sarà libera- disse, per poi girarsi per andare in cucina.
Alex annuì, per poi seguire Peter nella stanza.
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-Peter, senti, qui non c'è una vasca da bagno?- chiese la ragazza, esplorando il bagno annesso alla stanza.
-No, ma c'è la doccia- le rispose lui, entrando nel bagno e indicandole la doccia.
-Oh...e come funziona?- continuò Alex.
Ad Asgard non aveva mai visto una cosa del genere. Era abituata solo a delle grandi vasche da bagno.
-Vedi, da qui esce l'acqua. Girando questa manovella puoi regolare la temperatura e girando quest'altra puoi regolare la pressione dell'acqua- le spiegò Peter, sorridendo divertito.
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Finita la sua primissima doccia, Alex uscì dal bagno avvolta in uno degli accappatoi bianchi raccolti ordinatamente dentro un piccolo armadio.
Peter non era in camera, notò la ragazza. Iniziò ad asciugarsi i capelli, spazzolandoli attentamente. Si infilò un pantalone di tuta grigia che le era stato lasciato sul letto da Natasha e la felpa bordeaux che le aveva dato Peter. Stava per aprire la porta, quando sentì una voce chiamarla per nome. Lei si girò molto lentamente.
-Padre!- disse, correndo ad abbracciarlo. Lui la strinse forte tra le braccia, sorridendo.
-Alex! Temevo di averti persa...- le disse, accarezzandole i capelli.
-Anche io, padre. Ma per fortuna siete qui- rispose lei.
Loki si allontanò un pò da lei.
-Che dici, sei pronta ad andare a Jotunheim?- continuò il dio, spalancando le braccia.
Alex non rispose. Era ovvio che non potessero tornare ad Asgard. Sarebbero stati entrambi chiusi in una cella nei sotterranei del Palazzo. Una parte di lei, però, non voleva andarsene. Per suo sfortuna, il padre era capace di leggerle il pensiero.
-E' per quel ragazzo non è vero??- sbottò Loki, cambiando espressione in un millesimo di secondo.
Alex rimase senza fiato. Come faceva a sapere di Peter?
-Come faccio a sapere di Peter?- continuò subito il padre.
-Credi che non ti abbia visto, mentre passeggiavi con lui? Credi che non ti abbia visto, quando gli hai trasmesso la tua capacità di resistere al freddo? Credi che io non sappia che proprio in questo momento stai indossando una sua felpa?-
Lei non sapeva cosa rispondere. Pensava un milione di cose dentro di se, ma dalla bocca non le usciva niente.
-Perché Alex?- le chiese Loki, abbassando un pò il tono della voce.
-Perché lui mi ha trattato bene- riuscì a dire alla fine, guardando negli occhi suo padre.
Lui ricambiò il suo sguardo, allontanandosi dalla figlia.
-Alex, il tuo posto non è qui. E' con me, a Jotunheim. E...-
-Hai mai pensato di sbagliarti, padre?- disse Alex, non sapeva neanche lei con quale coraggio. Non aveva mai osato contraddire il padre, fino ad allora.
-Mia madre era una terrestre. Tu stesso hai deciso di sposarla-
-Perché io l'amavo- la fermò il dio, con la voce velata dalla malinconia. -Tu ami Peter?-
Alex restò di stucco. Non si sarebbe mai aspettata una domanda del genere. Restò semplicemente immobile, non sapendo minimamente cosa rispondere.
-Facciamo così Alex- riprese Loki -ti do tempo fino al tuo compleanno. La sera di quel giorno riverrò a trovarti, e avrai già dovuto decidere-
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Ciao a tutti! Finalmente ho finito di scrivere il sesto capitolo di questa storia che, non lo avrei mai detto, vi sta piacendo tantissimo.❤ In soli quattro giorni abbiamo già raggiunto le 70 letture.😍 Grazie tante per la fiducia che state dando a me e a questa storia💘 Certo, questo è solo l'inizio...
👉🏻Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo e lasciate una stellina se vi è piaciuto!👈🏻
-greta🦋
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