Y/n's pov

Finalmente, dopo secondi senza fine, arrivo al piano terra. Esco dall'ascensore con il fiatone tale a quello che avrei se avessi appena sceso le dieci rampe di scale d'un colpo solo, tutto per colpa della mia stupida ansia. Esco dall'edificio e grazie al cielo vedo la sua figura in lontananza. Il suo passo è veloce e poco equilibrato e la sua testa è alzata al cielo. Si passa una mano sui capelli e la lascia cadere lungo il suo fianco "Jungkook!" lo chiamo con voce spezzata dagli ansimi, lui non si volta. Inizio così a correre verso di lui con il massimo della velocità che il mio corpo sia in grado di sostenere, mi sembra una corsa senza fine, ma riesco a raggiungerlo più stanca che mai. In quel momento il mio cervello mi sta dando della stupida, della ragazza che ci casca, che si fa prendere in giro, mentre il mio cuore mi dice che sto facendo la cosa giusta. Che nonostante tutto, voglio sperare che Jungkook non intendesse dire davvero così. Si sarà fatto trascinare dai sentimenti anche quella volta. Intenta a scoprire cosa gli passi per la mente, lo afferro per il braccio e lo faccio voltare con forza "Jungk-" mi blocco. Rimango sconvolta dal suo aspetto. Mi ero rifiutata di guardarlo per paura che i ricordi ancora freschi mi riaffiorassero in testa, ma ora che lo vedo cosí tutto il rancore che provavo nei suoi confronti si trasforma in..pena?
Mi ritrovo a prendergli istintivamente il viso tra le mani "oh no..." mugolo con un filo di voce. "cosa ti è successo?" guardandolo nelle iridi così spente. Ha il viso sciupato, le occhiaie ben evidenti. Il colore della sua pelle non è più quel rosa carne tenue e luminoso. Pallido, le labbra cadenti leggermente socchiuse, le scavature più evidenti. Mi si spezza il cuore a vederlo in questo stato. Lui non risponde, ma tiene gli occhi fissi sui miei, sembra abbastanza sorpreso dalla mia reazione. Lascio la presa continuando ad osservarlo. il mio cuore si fa sempre più pesante "non vuoi parlarmi?" chiedo facendo un passo avanti. Ti prego Jungkook, non fare così.

Jungkook's pov

La mia testa sta per scoppiare, che cosa devo fare? Dopo la scenata di prima come faró a riguardare in faccia gli altri, ma sopratutto, ho perso ogni possibilità con y/n. Perchè? Perchè devo essere così impetuoso? così testardo, sensibile, facilmente trascinabile. Ho combinato un macello, non stando zitto. L'idea che stesse toccando la gamba di y/n mi fa ancora ghiacciare il sangue peró. "merda, merda!" mi passo con forza una mano sui capelli esasperato. Continuo a camminare verso la mia auto, quando mi sento afferrare il braccio con così tanta forza da farmi girare di colpo. "Jungk-" Davanti ai miei occhi y/n.
Sto sognando?
Di colpo mi prende il viso tra i palmi. Le sue mani, così calde come ricordavo, così delicate nel tocco, leggermente tremanti "oh no.." sussurra "che ti è successo?" chiede scrutandomi. Non ci credo. Non è possibile che sia qui davvero. Devo metabolizzare. Tutta l'angoscia che mi sono trascinato per questa settimana, le notti passate a bere e sfogarmi, a chiedermi dove fosse, tutta la tristezza sparisce. Non riesco a dirle una parola, ho il cuore che sta scoppiando di gioia, la testa che mi mangia con i sensi di colpa, il corpo immobile sotto il suo tocco.
Abbassa improvvisamente il viso a terra. Non so che fare, così mi limito a guardarla nel bel mezzo di un'esplosione di sentimenti ed emozioni, mi sta travolgendo. Sono così fottutamente confuso e spaesato. D'un tratto alza un pugno e me lo sbatte sul petto in modo poco violento. Poi un altro e un altro ancora, intanto inizia a singhiozzare "sei uno stupido, lo sai vero?" chiede dando un colpo ogni due parole. si, lo sono "perchè hai detto quelle cose se non era tua intenzione?" l'ha capito? "perchè sei scomparso per una settimana? Perchè ti sei comportato così?" ora piange a dirotto. Per quanto vorrei stringerla e scusarmi, non riesco a fare niente se non lasciare che qualche lacrima mi scappi dagli occhi, ora fissi sulle finestre dell'edificio. Tutta la tensione accumulata in questi giorni la sento affievolirsi ad ogni pugno percepito sul petto "mi hai ferita, parlandomi in quel modo" sussurra. Appoggia poi pesantemente la fronte sul mio petto, nascondendo così il viso. Mano sul fuoco che riesce a sentire il mio cuore esplodermi dentro le costole. Deglutisco ancora bloccato "ti prego Jungkook" sussurra "dimmi che era tutto uno scherzo, dimmi che l'hai detto in preda ad una crisi e che non intendevi davvero dire quelle cose, ti prego, dimmelo anche se non è vero" piange più forte. Finalmente il mio corpo si sblocca. Alzo lentamente una mano e le asciugo gli occhi bagnati con il pollice, mordendomi l'interno della guancia per non lasciarmi andare. lei si stacca da me, mentre il mio corpo indebolito da tutto inizia a cedere. Appoggio la testa sulla tua spalla, piegandomi a novanta gradi e fisso le sue scarpe: indossa un paio di sneakers nuove di zecca. Ora che ci penso, ha lasciato tutto da me, si sará comprata dei vestiti nuovi. La cosa mi rattrista molto, mi rattrista molto sapere che si è comprata dei vestiti nuovi.

Y/n's pov

Sento d'un tratto una mano sui capelli. "y/n, dimmi una cosa" dice lui, intanto le lacrime mi scorrono sul viso indifferenti. tiro su col naso ed espiro "dimmi". qualche secondo di silenzio "se non fosse passata una settimana, se fosse passato un mese o un anno"..guardo il cielo, capendo quello che sta per chiedermi.
"mi avresti aspettato?".
Le nuvole viaggiano con tranquillità sull'azzurro tenue e mi paiono manciate di zucchero filato.
Il venticello del mattino mi bagna il viso umido proprio come una settimana fa. Tutto è diverso peró. Sette giorni fa ero convinta che avrei dovuto affrontare il periodo peggiore della mia vita, invece dopo così poco siamo qui.
"ho fatto tante cose in questi giorni" rispondo. lui non dice nulla, tiene ancora la fronte appoggiata alla mia spalla "mi sono comprata una casa tutta mia, ho fatto shopping, ho arredato quasi ogni stanza" aggiungo, prima di deglutire e continuare " mentre facevo tutte queste cose avevo quasi sempre una canzone in sottofondo, sai quale?". Lui fa no con la testa "spring day" affermo, mentre un'ultima lacrima viaggia velocemente sulla mia pelle e cade sulla sua spalla irrigidita.
"e sai qual è la strofa che ripetevo in continuazione? Che mi consolava l'anima e mi riempiva il cuore, specialmente quando ero sola e passavo le ore a pensarti?" chiedo con magone.
"-Quanto ancora dovrei aspettare, e quante notti insonni dovrei ancora passare, Prima di poterti rivedere? Prima di potervi incontrare di nuovo?-" risponde lui al mio posto, azzeccando esattamente la parte di canzone che avevo intenzione di citare. Lui si alza e mi guarda negli occhi
"Si, vi odio. Anche se ve ne siete andati
Non vi ho scordato nemmeno per un istante
A dire il vero mi mancate, ma ora devo dimenticarvi
Perché farebbe meno male che continuare a serbare rancore"
avvicina il viso al mio, ora ci troviamo uno a dieci cm dall'altro, il suo sguardo mi penetra con intensità. Il suo tono si è fatto molto più basso, sembra quasi tranquillo, sta praticamente cantando quello per cui tornavo sempre indietro nella barra di spotify, con la sua angelica,meravigliosa voce che mi fa palpitare.

"Dovete aspettare appena un altro po', dovete passare soltanto poche altre notti insonni
E verrò a incontrarvi"
le sue labbra sfiorano le mie e lo sento cantare sulla mia pelle, il fiato caldo accarezza ogni angolo della mia bocca.

"e verrò a prendervi."
Finalmente ci baciamo.
Le sue labbra si posano con delicatezza sulle mie, mentre la sua mano mi accarezza la nuca. il sapore salato delle nostre lacrime si amalgama perfettamente con gli schiocchi delle nostre lingue intrecciate, e ad ogni sospiro l'uno sul viso dell'altro, il pensiero che il tempo non conti acchiappa le nostre menti. Mi era mancato così tanto in così poco che mi pare che le nostre anime si stiano unendo in un'unica.
In poche parole
si, si Jungkook.
Ti avrei aspettato.