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y/n's pov
Arriviamo davanti alla recinzione che dà sulla zona camping. Invece di entrare ci stiamo lamentando tutti di quanto siamo stanchi "non mi sento più le gambe" sbuffo, aprendo finalmente il cancello. Non vedo l'ora di togliermi questa..roba..di dosso, mettermi qualcosa di comodo e dormire tra le braccia di Jungkook. Mentre ci dirigiamo ognuno verso il proprio letto, continuando a chiacchierare e discutendo sulla giornata appena volata, veniamo zittiti da un gemito disperato uscente dalla bocca di Jin, che dopo averci guardati con viso pigro ci ricorda che dobbiamo anche fare le valigie. Ormai il quarto giorno è passato e secondo il programma la mattina dovremo andare in un hotel a Wellington per poi visitare la città e fare le sfide previste da "Bon Voyage". A questo punto spero solo di riuscire a dormire qualche oretta. Ci diamo la buonanotte e ognuno va dove deve. Salgo sul camper e corro in bagno: non ce la faccio più a stare cosí. Mi spoglio immediatamente e già che ci sono mi faccio una doccia calda per rilassare i muscoli [...] Esco dalla doccia e cerco di afferrare il cambio da indossare, ma le mie mani fluttuano nell'aria e non percepiscono niente al tatto..merda, ho scordato di portarmi dietro il pigiama.

Jungkook's pov

y/n si fionda dentro il camper, mentre noi ci stiamo ancor augurando il "sogni d'oro" Io, Jimin e Tae la raggiungiamo e noto che è in bagno. "Cambiamoci velocemente" dico agli altri, cos' da non dover uscire al freddo e rientrare ed effettivamente così facciamo. Intanto il bagno è ancora chiuso e non si sente nessun suono, finché.."Jungkook..?" mi chiama y/n. Vado verso la porta "che succede? sai bene?" le chiedo. mi risponde di sì "ho dimenticato di portare con me nel bagno un pigiama, non è che potresti portarmene uno? e potresti anche prendermi un paio di mutandine per favore.." mi scappa un sorriso dalle labbra . Mi dirigo verso la sua valigia, aperta per terra. Cercando tra una cosa e l'altra apro uno scomparto che si rivela essere quello dell'intimo. Arrossisco istintivamente. I suoi gusti sono..raffinati. ridacchio tra me e me dall'imbarazzo e prendo quello che vorrei vederle addosso. Noto poi che molte sue maglie sono macchiate di caffè. Che strano, dopotutto sono ripiegate per bene. Alzo lo sguardo e capisco: una tazza rovesciata sul bancone appena sopra il suo bagaglio. Sicuramente stamattina uno di noi dalla fretta è andato a sbatterci contro, facendo cadere tutto sui suoi abiti. Che faccio?..Deglutisco dopo aver realizzato che sono stato io nella foga del momento. mi metto a pensare; mi sa che le presterò una delle mie magliette, anche se so che per lei sono gigantesche e mi dirigo verso la porta, busso "sto entrando" dico, aprendola il minimo indispensabile per poter passare, senza che gli altri la vedano. Trovo y/n con il telo della doccia addosso..Lei mi ringrazia timidamente, molto probabilmente non realizzando il fatto che si trova con me chiusa in una stanza minuscola, completamente nuda sotto l'asciugamano. Prende dalle mie mani i pezzi sotto e se li mette velocemente, poi si gira di schiena a me, coprendosi il petto con il telo "mi passeresti la maglia?" mi chiede arrossendo. trattengo tutto me stesso per non salarle addosso in questo momento, ma la sua espressione non aiuta molto. Gliela porgo. Nel prenderla noto che le sue braccia sono tutte ferite, la afferro per la mano "chi ti ha fatto questo?". Lei si ritrae di poco, sciogliendosi dalla mia presa "nessuno" risponde girando lo sguardo. E' palese che sta mentendo, così le riafferro il polso "non ci credo, chi è stato.." mi esce sussurrando, nonostante avrei voluto gridarglielo. Passo il pollice attorno alla lesione, analizzandola per capire cosa potrebbe essere stato. La sento gemere piano dal dolore. La guardo dritta nelle pupille, lei si lascia andare al mio sguardo "non volevo mettere quello" dice indicando ciò che ha indossato oggi " me l'hanno messo con la forza, ecco..." abbassa lo sguardo. Prendo il suo viso tra le mani e vedo che mi guarda sorpresa, poi fa la stessa cosa che ho fatto io "No Jungkook..ti prego non piangere" mi dice asciugandomi le lacrime e guardandomi con gli occhi lucidi..è proprio una ragazza sensibile..aspetta, Piangere? mi giro verso lo specchio. Non mi ero neanche accorto di starlo facendo, ma non me ne vergogno. Pensare a quello che le hanno fatto, a come l'hanno fatta soffrire, a come non se lo meritava, mi stringe il cuore. Le bacio il pollice con cui sta accarezzando la mia guancia e la prendo tra le braccia con le sue attorno al mio collo.

Usciamo dal bagno dopo che y/n ha finito di vestirsi. Per caso, gli altri ci notano varcare la porta insieme "che averte combinato là dentro" ride Jimin guardandoci e sottolineando il fatto che lei sta indossando la mia maglietta (cosa che la rende estremamente sexy). Notando poi però i nostri occhi rossi e Gonfi cambia espressione "che è successo" chiede preoccupato. "Niente" rispondiamo in coro io e y/n, guardandoci per poi arrossire nuovamente.y/n cerca di sfuggire dalla situazione correndo verso il letto, ma ho modo di riprenderle la mano. Lei mi guarda confusa, con occhi da cerbiatto..Aish..è così tenera. La faccio sedere e vado a prendere il kit medico dall'armadietto del sedile del guidatore.

Y/n's pov

Vedo Jungkook tornare con in mano un kit di soccorso medico, da cui tira fuori una pomata e una garza. "fatti più in là" mi sussurra dolcemente. si siede con la coscia sfiorante la mia. Certo che non sa proprio cosa significa "spazio vitale" questo ragazzo. Il suo sguardo concentrato mentre passa sulla mia pelle la pomata mi fa sciogliere come un gelato sotto i raggi del sole e mi distrae dal dolore che provo. la forza che mostra nei bicipiti sembra averla nascosta in uno scomparto da parte e con la massima delicatezza regge il mio braccio per soffiarci sopra e far assorbire la crema. "sono scomodo" sbuffa, mentre la sua mano afferra il mio interno coscia e sposta la mia gamba sulle sue, facendomi scivolare ancora più vicina a lui "molto meglio" ridacchia. AH..JUNGKOOK.. [...] "dovrebbe andare bene" dice, finito il lavoro con la gara. Lo ringrazio con un leggero bacio a stampo. "non mi basta" si lamenta, afferrandomi per i fianchi e ritrovandomi a cavalcioni sulle sue gambe. Mi accarezza il viso e avvicina le labbra alle mie. Dopo interminabili secondi si incontrano e un'esplosione di colori mi passa davanti agli occhi. Preme con la lingua come per chiedere il permesso ad accedere alla mia bocca e glielo concedo schiudendo le labbra. Come lo faccio mi stringe più forte, iniziando a muovere i fianchi. Amo la passione che mette quando fa così con me, mille sensazioni passano nella mia testa mentre continuano ad assaporarci le labbra. La sua delicatezza si mescola alla bontà del suo sapore, ma la forte passione lo guida con sicurezza. Mi accarezza la nuca e le sue mani scendono per posarsi poi sulla schiena, con la quale mi regge su di lui. Sto iniziando a capire una cosa..

Lui vuole di più.

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