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𝐏ᴇᴛʀᴇʟʟᴀ 𝐆ᴜɪᴅɪ

03/11/2 024

Halloween era passato da pochi giorni, quando due migliori amiche decisero di farsi una passeggiata nel cuore di un piccolo borgo storico, Petrella Guidi.
Era notte fonda quando scesero dall'auto, parcheggiarono su una piccola piana ghiaiosa, il cartello adiacente mostrò, a loro e a tutti i suoi visitatori, che vi sono state piantate cento varietà di rose. Chissà quanto dev'essere bello vederle fiorite tutte assieme, pensarono le due ragazze.
Con curiosità si inoltrarono lungo gli stretti vicoli in ciottolato, esso le condusse verso il borgo.
Formato da un agglomerato di alte case in pietra, costruite attorno nell' XI-XII secolo circa, si ergevano a sfera attorno alla torre.
Un piccolo bijoux, tenuto nei migliori dei modi, curato con minuzia e custodito impeccabilmente.
Passarono l'arco, la porta d'ingresso del paese, e il cammino si fece leggermente impervio.
Dovettero percorrere un piccolo percorso in salita, prima di trovarsi su un tratto pianeggiante, erano in prossimità della chiesa di Sant'Apollinare al castello.
Chiesa conosciuta per il suo affresco miracoloso della Vergine.

"Forza vieni. Siamo quasi arrivate!" la incitò l'amica.
"Aspettami, non lasciarmi sola!"
"Ma sono solo a pochi passi da te! Non temere, non c'è nulla di cui avere paura qua!"
"E' lo stesso! Stammi vicina!"
"D'accordo!" esclamò la prima, la ragazza dai movimenti più lesti, cercando di mantenere l'andamento dell'amica.
Si stavano divertendo, era un'avventura mai vissuta sino ad ora.
Si erano sempre divertite ad esplorare luoghi pullulanti di storia e arte, tuttavia, erano attività sempre e solamente vissute di giorno, mai di notte.
L'altra ragazza appunto si stava domandando come fosse stato possibile che si fosse lasciata convincere così facilmente da quella più audace.
Forse lo stava facendo più per l'altra, avrebbe fatto di tutto per lei visto che la considerava come una sorella... entrambe si consideravano tale.
Comunque, stava filando tutto per il verso giusto, non stava accadendo nulla di impressionante o che mettesse i brividi.
Era solo notte.
Una tranquilla notte autunnale con una temperatura ancora mite per essere l'inizio di novembre.
Anni addietro, durante quel mese, già si congelava di freddo oppure era possibile che i primi fiocchi, di una bella, bianca e candida neve, avesse già dato un primo assaggio dell'inverno il quale sarebbe stato. Spolverando di zucchero a velo le pendici dei monti circostanti e le zone collinari, incantando gli abitanti e trasportandoli immediatamente al periodo natalizio.
Sospirò, scacciando ogni pensiero negativo, era insieme alla sua amica, che le sarebbe mai potuto capitare?
Inoltre la vista da lì era meravigliosa.
Si fermò un attimo per riprendere fiato e ammirare estasiata il panorama: erano ben evidenti le luci dei paesini limitrofi.
Pennabilli, il paesino di Tonino Guerra, non sembrava nemmeno così distante.
Alzò lo sguardo e su nel cielo erano ben visibili le costellazioni e tantissime stelle, illuminavano il blu profondo della notte.
No, niente luna a donare loro un maggiore tepore, era novilunio.
Per fortuna, qua e là, erano disseminati dei lampioni, che con il loro potente fascio luminoso arancio, facevano apparire il luogo come in pieno giorno.
Sì, si sentiva sicura.
Almeno finché non fece un passo per arrivare alla distesa che dava al punto panoramico, ove era stata edificata la torre.
Quest'ultima era scoperchiata e, da quanto sapevano, fu restaurata recentemente.

Fu in quel preciso attimo, che passando davanti ad uno di quei lampioni, di punto in bianco, si spense.
Calò il buio.
Il buio più totale.
Solo allora entrambe si accorsero del silenzio assordante.
Era raggelante.
Non si muoveva una foglia, non c'era una macchina di passaggio, non un latrato di un cane di qualche abitante del luogo, non un miagolio, tantomeno una voce umana, per attestarne la propria presenza.
Niente!
Assolutamente niente.
Entrambe sentirono però i battiti dei loro cuori aumentare il ritmo.
Era martellante!
Iniziarono ad avere paura.
Aumentò quando alle loro spalle percepirono dei fruscii, inizialmente quasi impercettibili, infine si fecero sempre più pronunciati.
Non erano sole.
Non più.
Ne ebbero la conferma quando l'illuminazione elettrica si riaccese, e, nel girarsi, si trovarono faccia a faccia ad un alto signore, avvolto nel suo tweed nero.
Nell'aria si librò un grido.
Un grido di terrore, susseguito dal rumore dei passi delle due ragazze che si allontanarono leste verso la loro vettura.
In quel frangente, a riecheggiare tra le antiche mura di Petrella Guidi, furono il loro schiamazzo e la voce di quell'uomo.
Stava chiamando sua moglie.
Le due amiche, ebbero l'onore di incrociare anche questa donna, era spuntata dalla parte opposta alla loro, con la ovvia intenzione di visitare la chiesa.
Eppure loro continuarono a correre fin quando non si sentirono al sicuro dentro l'auto verde bottiglia.
Si guardarono e una proruppe in una fragorosa risata, divertita da quella rocambolesca avventura.
La sua amica rimase ferma a riprendere fiato dalla corsa, mentre si riprometteva che mai più avrebbe accettato di compiere un'azione impudente simile.
Mai più!
Almeno lei la pensava così, quella impavida non era della sua stessa idea.
Il brivido le era piaciuto, e, la scossa di adrenalina ricevuta era ancora forte in lei.
Forse continuerà con esperienze simile.
Forse lo farà!
Forse!











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