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Β«No, aspettate un secondo! PerchΓ© devo essere proprio io a dormire da solo?Β» Brian guardΓ² incredulo e contrariato Skyler, Andrew e Alex che si erano giΓ  messi belli belli d'accordo su chi avrebbe dormito con chi in stanza presso il motel nel quale avevano scelto di sostare per la notte.

Tutti loro, compreso l'annoiato proprietario, rotearono gli occhi. Il gruppo tornΓ² fuori nel parcheggio per parlare senza che orecchie indiscrete udissero i loro discorsi.

«È solo per una notte, Brian» disse Alex, cercando di placare l'amico. «Non sei un bambino e non credo tu abbia paura di...»

Β«Scherzi? Nei film dentro i motel succedono sempre le cose peggiori e tutti lo sanno! Mai sentito parlare di Hostel?Β» protestΓ² Herden. Β«E tu la fai facile! Casualmente hai scelto di fare coppia con il nipote americano di Dracula!Β»

Andrew gli scoccΓ² un'occhiata d'avvertimento, ma Brian lo ignorΓ².

Alex cercò di fare brevemente il punto della situazione. Cynder, così Skyler aveva infine deciso di ribattezzare il fratello visto che il nome precedente sembrava non piacergli poi così tanto e non significare nulla per lui, non poteva rimanere da solo e mettere Skyler e Brian nella stessa stanza equivaleva a porre un reattore nucleare vicino a un vulcano in piena eruzione. Tanto valeva dormire in macchina, perché di certo quei due avrebbero fatto un bel casino e sarebbero stati buttati fuori.

Β«Forse...Β», riprese, Β«posso ospitarti nella mia stanza e Andrew...Β»

«Scusa se mi permetto di intromettermi, Alex, ma Andrew ha una taglia sulla testa. È un ricercato che Obyria vuole riportare in gabbia e André e Arwin vogliono farlo allegramente fuori. Non credo sia saggio lasciarlo da solo.»

Woomingan si passò una mano tra i capelli. «Allora facciamo così: io prenderò la stanza singola e...»

Β«Neanche per sognoΒ» lo interruppe Andrew con durezza. Β«Sei diventato un vampiro da poco e se qualcuno dovesse aggredirti...Β»

Β«Ma andiamo! Cosa vuoi che accada al sottoscritto in un motel?Β»

Β«Ti rispondo in ordine alfabetico o cronologico?Β» insistΓ© Andrew, alludendo a qualcosa di cui avevano parlato solamente poco prima.

Β«Quello Γ¨ un discorso differente.Β»

Β«Non per me. Non dormirai da solo, punto e basta.Β» Andrew, stanco di quelle manfrine, decise di prendere in mano la situazione: Β«Visto che Γ¨ l'unico con il quale Brian sembri non avere la forza morale e la faccia di bronzo di attaccar briga, direi che Cynder potrebbe fare coppia con lui.Β» GuardΓ² Alex. Β«E se non te la senti di stare con me, beh... puoi dormire insieme a Skyler, sempre che a lui vada bene.Β»

Il medico ebbe il buonsenso di declinare la proposta e decise che sarebbe stato lui a dormire per conto proprio. Β«Almeno avrΓ² il bagno tutto per me.Β»

«Devi rifarti la tinta bionda?» buttò lì Brian, un po' caustico.

Β«Ascoltami bene, sceriffo Hopper dei poveri, mi hai veramente stancato con le tue maledette...Β»

Β«Va bene, va bene, aggiudicato!Β» intervenne querulo Alex, temendo lo scoppio dell'ennesima faida tra quei due matti. Β«Uhm... Cynder, te la senti di dividere la stanza con Brian?Β» chiese poi, rendendosi conto che non avevano neppure consultato il poveretto prima di prendere una decisione.

Cynder sbatté le palpebre e capì di avere gli occhi di tutti loro puntati addosso. «Uhm... i-io... ecco... sì. Insomma... mi basta non essere d'impiccio a nessuno.»

«Credimi, Cynder, al contrario di quello di altri il tuo umile ego non mi è di nessun impiccio» lo rassicurò Brian scoccando un'occhiata fiammeggiante a Skyler che ebbe il gran giudizio di lasciar correre, anche se Andrew, in realtà, lo udì borbottare qualche dubbio suggerimento circa dove Herden avrebbe potuto ficcarsi il proprio, di ego.

Β«SarΓ  una lunga notteΒ» mormorΓ² tra sΓ©, seguendo dentro il motel Alex e gli altri.

Venti minuti dopo, finalmente tutti poterono accedere ai rispettivi alloggi.

Brian sistemΓ² in un angolo la valigia e poi porse a Cynder una borsa. Β«Me l'ha data Skyler. Dentro ci ha messo degli abiti per te e... beh, tutto quello che occorre. Spazzolino, bla bla.Β»

«Oh, grazie» pigolò Cynder. «Uhm... Brian, posso chiederti perché tu e mio fratello non fate che bisticciare sempre? In macchina è successo e così pure poco fa. Non potreste solamente andare d'accordo e accettare di avere idee diverse su come vedete il mondo?»

Brian rimase un po' interdetto. Non si era aspettato una domanda come quella e per giunta a bruciapelo. Β«Beh, accidenti, micetto. Sei la trasparenza fatta a persona!Β»

Β«Ti ho offeso?Β» fece subito l'altro, temendo di avergli sul serio mancato di rispetto.

Β«MacchΓ©. Non me l'aspettavoΒ» borbottΓ² Herden. Β«Senti... se ti dico una cosa, prometti di non ripeterla davanti a Skyler?Β»

Cynder riflettΓ© intensamente. Β«PerΓ² questo vorrebbe dire mentire e mentire Γ¨ sbagliatoΒ» concluse perplesso.

Β«A volte evita un bel po' di casini, amico. Fidati.Β»

Β«Prima dimmi ciΓ² che devi e poi capirΓ² se sarebbe giusto o meno non ripeterlo a Skyler.Β»

Β«Bene...Β» Brian sorrise, poi spalancΓ² le mani in un gesto plateale. Β«Mi dispiace dirti che tuo fratello Γ¨ un raro esemplare di stronzo a caratteri maiuscoli. In quanto tale mi fa uscire dai gangheri, Cynder, e se esco dai gangheri poi tuo fratello reagisce, e se Skyler reagisce ecco che scoppia il pandemonio. Mi spiego?Β»

Cynder era più confuso e sorpreso che mai. «Che cos'è uno stronzo, però? Non sembra una cosa bella. È un insulto, vero?»

Β«Precisamente.Β»

Langford deglutì a vuoto. «A-Anche Skyler ha detto che eri... insomma... quella cosa.» Per qualche motivo si convinse che non fosse un bene che Brian non stesse reagendo chissà quanto davanti a quella rivelazione.

Β«Ah, davvero?Β» incalzΓ² tranquillamente lo sceriffo. Β«E ha detto qualcos'altro?Β»

Β«N-Non ti piacerebbe saperlo.Β»

Β«Cynder, spara e basta.Β»

Β«PerchΓ© devo spararti?Β»

Brian sospirò. «È un modo di dire, non devi... ah, lascia perdere. Che cos'altro ha detto il simpaticone?»

Β«Che non hai buon gusto nel vestire e sei rozzo. P-PerΓ² Γ¨ la sua opinione, io trovo che tu ti vesta in modo normale e dignitoso. Davvero.Β»

«Grazie per il tentativo» concluse Brian, non sapendo chi gli stesse dando la forza titanica di non uscire da lì e andare a prendere a padellate sui denti quel damerino che si vestiva come un cacatua abbigliato per il carnevale di Rio de Janeiro.

Rozzo, eh? Sempre meglio di lui che si comporta come se fosse la dannata reginetta delle fate di zucchero.

Β«Sai una cosa, Cynder? Chi se ne importa. Mi piaccio per come sono e se per tuo fratello non sono abbastanza, che si arrangi come crede.Β»

Β«Io penso che ti voglia comunque beneΒ» disse Cynder, sincero come sempre. Β«Alex ha detto che Γ¨ la diversitΓ  ad avvicinare due persone. Secondo lui spesso l'amicizia fra due individui Γ¨ basata sulle loro reciproche differenze e... insomma, quando poi vengono unite ecco che nasce una grande ricchezza.Β»

Β«Ti rivelo un segreto, Cynder: Alex a volte Γ¨ peggio di tutte le principesse Disney messe assiemeΒ» liquidΓ² la faccenda Herden, lasciandosi cadere seduto in fondo al suo letto. Nel parlare la voce gli si era quasi infranta. Aveva visto fin troppo bene dove aveva condotto Alex quella politica di accettazione, quell'aver deciso di guardare il mondo attraverso una lente diversa e dai colori variopinti. Quello scemo, se avesse continuato a pensarla a quella maniera, si sarebbe fatto di nuovo ammazzare

Cynder esitΓ², poi prese posto accanto a lui, le mani giunte sulle ginocchia. Β«Non conosco le principesse Disney e non so cosa siano, perΓ²... non penso che lui abbia del tutto torto. Io sono diverso da te, ma non vedi questa differenza come un male, giusto?Β»

Lo sceriffo si passΓ² due dita sugli occhi. Β«Tu sei diverso da tutti noi, Cynder, Γ¨ questo il punto. Non sai cosa voglia dire odiare e portare rancore. Conosci la sofferenza, ma non sai riconoscerla in te stesso nΓ© causarla al prossimo. Questo mondo finirΓ  per rovinarti, se non farai attenzione a dove metterai i piedi.Β» Odiava essere fatalista, ma Cynder era fragile da ogni punto di vista possibile e immaginabile, specialmente ora che AndrΓ© e Arwin erano decisi a dargli la caccia. Andrew, di recente, gli aveva detto che la magia nera, in generale, aveva effetti terribili sulle persone pure di cuore, come ad esempio i bambini o coloro che venivano reputati individui tutti d'un pezzo e dotati di integritΓ  morale e umanitΓ . Cosa sarebbe accaduto se quella roba avesse preso di mira Cynder? Lo avrebbe trasformato in qualcosa di totalmente opposto, qualcuno che albergava in sΓ© malvagitΓ  allo stato puro?

Aveva detto che avrebbe contribuito a guardare le spalle al fratello di Skyler, ma gli era sufficiente ricordare che era stato proprio lui a far sbattere in manicomio Alex con la convinzione che ciΓ² gli sarebbe stato d'aiuto e lo avrebbe protetto dalla sua stessa persona. Era davvero all'altezza di quella storia folle e contro ogni logica? Quanto era profonda, esattamente, la tana del Bianconiglio?

Con tali pensieri decise di andare in bagno per cambiarsi e andare a dormire. Era stanco morto e sarebbero ripartiti nel primo mattino, quindi doveva cercare di riposare almeno per qualche ora.

Quando tuttavia fece ritorno nella stanza adiacente, capì che dormire non sarebbe poi stato così semplice.

Β«Ma che succede?Β» Cynder si guardΓ² in giro con aria preoccupata e Herden si schiaffΓ² una mano sul viso. Β«Cristo santo, ecco che ora ricominciano loro a battibeccareΒ» si lamentΓ². Aveva riconosciuto subito le voci di Alex e Andrew e a giudicare dai toni erano nel pieno di una accesa lite. Meno male che poi era lui a non saper mantenere la calma e un tono civile durante una discussione. Meno male, davvero!

Β«Lasciali perdereΒ» concluse. Β«Su, va' a cambiarti. Sei esausto e dormire in macchina non Γ¨ il massimo, fidati.Β» Si ficcΓ² sotto le coperte e cercΓ² di scacciare dalla propria mente la paura irrazionale dei motel che il film dell'orrore Hostel gli aveva fatto sorgere nella mente anni prima. Non gli era mai garbato molto dormire in un letto che non conosceva e giΓ  sentiva la mancanza della propria confortevole dimora. Aveva detto ai suoi parenti che sarebbe andato all'estero per un po', ma era una scusa talmente balorda che non avrebbe tardato a sbugiardare se stessa.

Estero un corno.

Si girΓ² su di un fianco e vide Cynder mettersi a letto a sua volta. Proprio quando stava per spegnere la luce sul comodino accanto al proprio, perΓ², Brian si bloccΓ². In un primo momento si disse che qualcuno si stesse magari divertendo a guardare un film spinto in televisione, ma poi...

Β«Eh, no, cazzo! Anche questo no! Non si puΓ² mai dormire in pace, Cristo santissimo!Β» esplose esasperato. Come veniva in mente a quei due decerebrati di mettersi a scopare come ricci e ignorare che altrove c'era gente che voleva solo chiuder occhio fino al mattino seguente? Prima litigavano e poi...
Β«No, cazzo, stavolta mi sentono!Β»

Cynder era spaesato. Β«Ma che succede? Che cosa sono quei rumori?Β»

Β«Roba che non fa per te, credimiΒ» tagliΓ² corto lo sceriffo. Β«E ora vado a dire al proprietario di riportare un po' di ordine in 'sto manicomio!Β» Brian si era giΓ  infilato le pantofole quando i rumori, finalmente, diminuirono e poi si arrestarono. Β«Buon per loroΒ» concluse caustico Herden, tornando indietro.

Sentiva lo sguardo smarrito del suo compagno di stanza addosso, ma non sarebbe di certo stato lui a spiegare a Cynder certe questioni, a meno di non voler proprio morire dall'imbarazzo. Sarebbe stato come cercare di esporre l'argomento a un ragazzino. Tacque e si rimise a letto. Con la coda dell'occhio vide che Cynder aveva scelto di fare lo stesso. Dopo un po' di silenzio, Langford chiese: Β«PerchΓ© Alex ha bruciato quelle foto prima che partissimo?Β»

Brian esitΓ². Β«Non voleva che le persone che sicuramente ci staranno dando la caccia arrivassero a suo figlio o alla sua ex-moglieΒ» ribattΓ© rauco. Β«Ora come ora era la sola cosa che potesse fare per cercare di proteggerli, suppongo.Β»

Cynder si accucciΓ² meglio tra le coperte, poi domandΓ² di nuovo: Β«E tu, invece?Β»

Β«Cosa?Β» fece Herden, smarrito.

Β«Tu hai una famiglia? Dei figli?Β»

L'ex-sceriffo contrasse appena la mascella. Aveva perso il conto di tutte le volte in cui, fra conoscenti, parenti e amici, gli avevano posto quella domanda. «I miei genitori sono ancora vivi e così pure i miei zii. Ho un nipote, ma... no, niente moglie né figli e... beh, per come siam messi, è probabile che io tiri le cuoia senza aver avuto il tempo di rimediare alla faccenda.»

In realtà non gli era mai granché interessata la prospettiva di costruirsi una famiglia. Certo, una volta era stato vicino a sposarsi, ma poi aveva scoperto che lei lo stava tradendo con un altro e allora era andato tutto in malora. Se anche così non fosse stato, probabilmente non avrebbe comunque voluto dei figli, visto che era già tanto che sapesse rapportarsi un minimo con suo nipote.

Cynder si era tirato su a sedere, chiaramente incuriosito ormai dalla prospettiva di conoscere un po' meglio Brian. Β«Com'Γ¨ avere dei genitori?Β» chiese di nuovo.

Herden non rimase stupito, per quanto di per sé la domanda potesse apparire singolare. Tentò di trovare le parole adatte per descrivere cosa si provava ad avere una famiglia e in generale una vita normale, ma si rese presto conto che fosse più difficile del previsto spiegare a qualcuno come ci si sentiva. «Non so bene cosa dirti» ammise. «Più o meno è come sapere in cuor proprio che al mondo esiste un posto dove si è al sicuro e amati; sai di poter contare su qualcuno e di appartenere a qualcosa e... beh, è una bella sensazione. È rassicurante, specie nei momenti bui.» Certo, non tutte le famiglie erano uguali e ve n'erano alcune che erano tutto tranne che un rifugio. Alcune famiglie erano l'inferno sulla terra e lui, che prima ancora di diventare sceriffo si era fatto in quattro per diventare un autentico poliziotto e per un po' era dovuto andare ad abitare fuori da Hanging Creek, di famiglie incasinate ne aveva viste.

Ogni volta si era ripetuto di aver avuto una fortuna immensa e di dover esserne grato, e lo pensava ancor di più dopo aver saputo che Cynder non aveva avuto le medesime opportunità di cui lui aveva goduto. Era triste e terribile che a una persona così tanti diritti fossero stati negati.

Notando che Langford appariva pensieroso, forse immerso nelle stesse sue riflessioni, seppur osservate da un punto di vista differente, Brian abbozzΓ² un sorriso: Β«Anche tu ce l'hai una famiglia. Hai un fratello, Cynder, e comunque non Γ¨ tutta una questione di sangue. Anche degli amici, per qualcuno, potrebbero rappresentare un'autentica famiglia. In fin dei conti l'importante Γ¨ volersi bene a vicenda e il resto non ha poi tanta rilevanza, credimi.Β»

Cynder si strofinΓ² la punta del naso cesellato e diritto in una maniera che lo fece sembrare ancora una volta piΓΉ giovane di quanto giΓ  non apparisse. Di nuovo stava ragionando intensamente e con molta cura su qualcosa. Β«Skyler Γ¨ mio fratello e tu, Alex e Andrew siete i suoi amici. Se quello che dici Γ¨ vero, allora forse siamo una famiglia, in un certo senso, vero?Β»

Brian, preso un po' alla sprovvista da quell'uscita, ci impiegò più del dovuto per rispondere. «Uhm... beh... penso di sì. Voglio dire...»

Β«Allora non litigare piΓΉ con Skyler e con AndrewΒ» continuΓ² Cynder, davvero implorante e accorato. Β«Se in una famiglia ci si vuole bene, non si deve litigare in quel modo.Β» Nel breve periodo che aveva trascorso lontano dalla prigionia e nel mondo reale, Cynder aveva iniziato a capire che a volte le parole facevano male esattamente come uno schiaffo, se non di piΓΉ. Spesso le persone le usavano proprio a mo' di sostituto per la violenza vera e propria, perchΓ© le parole erano in grado di penetrare laddove un gesto brutale non poteva arrivare. Lo aveva visto proprio il giorno prima quando aveva assistito alla discussione fra Brian e Andrew. Si erano scagliati contro parole che non avevano fatto bene a nessuna delle due parti, specialmente al secondo litigante.

C'erano tanti modi per farsi del male gli uni con gli altri, Cynder aveva iniziato a capire anche questo e si domandava come potesse essere che in un mondo tanto bello, colorato e variegato come quello che fino ad allora aveva potuto osservare, esistesse anche il male sotto molteplici sfaccettature. PerchΓ© le persone, invece di aiutarsi, si dividevano e litigavano? Non riusciva a capirlo, per quanto cercasse di sforzarsi.

Senza contare che aveva l'impressione che Skyler non stesse poi tanto bene. La sera prima, quando erano tornati a casa dopo l'incontro con Alex e Andrew, era andato in cucina per prendere un sorso d'acqua e aveva visto il fratello ingerire una pillola. Gli aveva chiesto a cosa servisse, ma Skyler con evidenza gli aveva offerto una risposta vaga e non proprio sincera, come a voler nascondergli qualcosa.

Qualunque cosa ci fosse dietro, Cynder dubitava che a quell'uomo facesse bene arrabbiarsi e discutere in continuazione con il prossimo, specialmente con gli amici e in modo tanto accanito.

Skyler gli aveva chiesto di non dire nulla riguardo all'accaduto con gli altri, ma davvero poteva tacere? PerchΓ©, poi, per ben due volte gli era stato detto di mentire, di omettere la veritΓ ?

Prima suo fratello e poi ancora Brian.

Che senso aveva mentire? Perché le persone ci tenevano così tanto ad avere dei segreti?

L'istinto gli suggeriva di non tener fede alla promessa che aveva fatto la sera prima, ma parlare avrebbe forse compromesso il rapporto di fiducia fra lui e Skyler, e non voleva che suo fratello non si fidasse piΓΉ di lui. E se poi avesse anche smesso di volergli bene e solo perchΓ© aveva fiatato, invece di stare zitto?

PerΓ² Γ¨ stato lui a dire che potevo parlare liberamente di ciΓ² che penso o di come mi sento, e io... io sono preoccupato per lui, no?

Il mondo era decisamente complicato e Cynder iniziava ad averne quasi paura, non conoscendone affatto le regole precise che apparivano, ai suoi occhi, terribilmente contraddittorie e intricate.

Brian lo vide passarsi una mano tra i capelli come se fosse tormentato da una questione molto seria che lo stava mettendo in croce. Β«So che Γ¨ un po' tutto un casino, ma non serve a granchΓ© esser preoccupati per le sorti del mondo interoΒ» lo apostrofΓ², cercando di scherzare. Β«Non farti venire le rughe prima del tempo, dai!Β»

Cynder lo guardΓ² di sottecchi. Sul suo viso campeggiava un'aria palesemente colpevole e incerta e nel suo animo era in pieno svolgimento una lotta interiore senza precedenti, secondo il suo punto di vista. Alla fine, perΓ², decise di adottare la via media: avrebbe detto a Brian la veritΓ , ma l'avrebbe fatto il mattino seguente, quando Herden sarebbe stato piΓΉ riposato e meno nervoso. Visto e considerato che aveva bisticciato con Skyler tutto il giorno non era saggio infiammare gli animi piΓΉ del dovuto e rischiare di rendere un'azione forse giusta l'ennesimo pretesto per dar luogo a un'altra lite.

Non era così che avrebbe aiutato suo fratello o Brian, si disse mentre tornava a distendersi e si accoccolava su un fianco. Al contrario di quanto aveva fatto il suo compagno di stanza, non spense l'abat-jour sul comodino accanto al letto. La lasciò accesa, consapevole che la creatura, anzi il mostro che forse gli stava dando la caccia anche in quel momento, trovava non poco conforto nelle tenebre della notte e le considerava persino sue alleate.

Tenne accesa la luce nella speranza che potesse allontanare gli incubi ricorrenti che tornavano a fargli visita quando si lasciava andare all'oblio di Morfeo.

Prima di addormentarsi, però, cercò di rassicurare se stesso e di ricordare che c'era Brian lì con lui; non era da solo, per la prima volta aveva degli amici, persone alle quali le sue sorti stavano a cuore. Era al sicuro e niente poteva più toccarlo.

Quando uscì dal piccolo bagno dopo aver compiuto il rituale quotidiano di lavarsi i denti, farsi la doccia e asciugarsi per bene, Cynder fece ritorno nella camera adiacente e si avvicinò al proprio letto dove aveva sistemato la borsa con dentro i ricambi d'abito. Da quando si era svegliato si era reso conto di sentirsi strano e non in senso positivo, ma aveva preferito non farne parola con Brian o con gli altri. Sembravano avere già abbastanza pensieri e preoccupazioni, non poteva approfittare della loro gentilezza e disponibilità nell'aiutarlo e fargli anche da scudo.

Con una certa aria assente e distratta si vestì e rimise infine a posto i pochi oggetti che aveva lasciato in giro. Un secondo dopo che aveva terminato la bisogna, sentì la porta della stanza aprirsi e chiudersi. Vide Brian avvicinarsi e non poté non chiedergli: «Che è successo là fuori, prima?»

Poco fa aveva udito Herden sbraitare qualcosa a qualcuno che aveva capito solo essere suo fratello e Alex. Aveva udito subito dopo gli ultimi due scoppiare a ridere di gusto.

Brian agitò una mano. «Ah, niente di che. Skyler e Alex che hanno fatto fronte comune per farmi esplodere una vena» bofonchiò, squadrando nel frattempo l'altro Langford intento a chiudere la zip della borsa da viaggio con una certa lentezza di riflessi che capì subito non esser affatto propria di uno come lui. «Cynder?»

L'interpellato sembrΓ² riscuotersi da un meditabondo torpore e guardΓ² l'ex-sceriffo come se gli avesse dato una bastonata in testa. Β«Mhm?Β»

Ancora una volta Brian lo studiΓ² dubbioso. Β«Sei un po' pallidoΒ» osservΓ². Β«Voglio dire... piΓΉ pallido del normale, ecco.Β» Vide che non aveva neppure toccato la colazione che Skyler, svegliatosi prima di tutti gli altri, aveva procurato per sΓ©, per lui e per il fratello. Si avvicinΓ² e memore di come Cynder non apprezzasse gesti improvvisi o bruschi, cercΓ² di essere il piΓΉ lento e prevedibile possibile nell'accostare la mano alla sua fronte e controllarne la temperatura. Tiepido, niente di anormale, tutto nella norma, eppure qualcosa non quadrava.

Gli altri erano giΓ  saliti a bordo delle auto e stavano aspettando proprio che Cynder, rimasto per ultimo nel motel, li raggiungesse, ma Brian iniziava a credere che forse avrebbe fatto molto meglio ad avvertire Skyler.

Β«Resta qui. Non ti muovere, capito?Β»

Cynder cercΓ² di richiamarlo e di pregarlo di non chiamare nessuno, ma Herden si era giΓ  fiondato fuori. Cinque minuti dopo fece ritorno con Skyler, il quale fu subito dal gemello. Β«Ehi, che succede?Β» gli chiese, tentando di nascondere la tensione per non spaventarlo.

Β«Sto bene, davveroΒ» provΓ² a convincerlo il fratello. Β«Credo sia perchΓ© ho viaggiato tanto in auto, in questi giorni. Non ci sono abituato.Β»

Skyler, affatto convinto, guardΓ² Brian. Β«Hai provato a controllare se ha la febbre?Β»

Β«La temperatura mi sembrava normale, ma come ti ho detto, non ha toccato cibo.Β»

Β«Dobbiamo andare da SophieΒ» si intromise Cynder, tenendoci a ricordare a entrambi che c'erano delle prioritΓ . Gli era stato detto che tutti loro sarebbero stati al sicuro a casa di quella donna e non voleva che loro si concentrassero su di lui quando gli obiettivi principali erano ben altri.

Non voleva essere un peso e si stava rivelando invece proprio questo: un anello debole.

Β«Sto bene, davveroΒ» aggiunse, implorando con lo sguardo Skyler e Brian di smettere di preoccuparsi per lui quando in fin dei conti si sentiva solo un po' sottosopra. Era solo un po' di nausea, tutto qui. Β«Dobbiamo andare, Skyler.Β»

Il medico sospirΓ² e fece segno a Herden di seguirlo. Appena furono abbastanza lontani da Cynder, disse sottovoce: Β«Non convince neppure me, ma Andrew e Alex non possono indugiare piΓΉ del necessario in giro. In realtΓ  anche Cynder Γ¨ in pericolo, fintanto che siamo lontani da ogni possibile fonte d'aiuto da parte di persone fidate, ma... credo che partire con lui in queste condizioni strane sarebbe ancora peggioΒ».

Β«E allora che facciamo?Β» chiese Brian, costernato. Β«Insomma, sei un dottore! Fa' qualcosa!Β»

Β«Sono un medico legale, BrianΒ» gli ricordΓ² Langford stancamente. Β«Mi hanno insegnato ad aprire i cadaveri e a capire la causa per cui sono diventati tali, non a prevenire lo stato di morte.Β»

Β«Ma dovrai pur sapere qualcosa sull'argomento!Β»

Β«Non quanto servirebbe ora.Β»

Β«Quindi?Β»

I due smisero di parlare quando Cynder, anche se a fatica, richiamΓ² l'attenzione del gemello. Questi alzΓ² lo sguardo e sbiancΓ²: suo fratello era curvato in avanti e teneva il palmo di una mano sospeso a pochi centimetri dal viso. Perdeva sangue dal naso e sembrava respirare sempre meno bene; tremava ed era chiaramente disorientato e spaventato.

Β«Porca puttanaΒ» esalΓ² Brian, correndo da lui insieme all'amico. GuardΓ² il dottore. Β«Cristo santo, ti vuoi ingegnare?! Ti ho visto fare quella cosa con le mani, una volta!Β» sbottΓ² gesticolando.

Skyler sobbalzò come se fosse stato schiaffeggiato, si umettò le labbra e annuì rapidamente. Prese il viso del fratello fra le mani e fece un bel respiro nel tentativo di concentrarsi. Ciò che avvertì non lo rassicurò e, anzi, lo mise più in allarme di prima. «C'è dietro qualcosa di molto strano e... non lo so, oscuro. Io e lui non possiamo ammalarci, come ti ho detto, e comunque ha iniziato a star male dal niente. Questa cosa va oltre le mie capacità, Brian.» Estrasse il telefono dai jeans e compose in fretta un numero. «Resta con lui e cerca di evitare che peggiori, io torno più presto che posso!» concluse, correndo fuori dalla stanza del motel.

Β«Ma sei scemo, cazzo?!Β» Brian era allibito. Era un poliziotto, non un tizio del pronto soccorso. Che diavolo poteva fare per Cynder in quel frangente?

Se accade qualcosa anche a Cynder, giuro che...

Decise di rimboccarsi le maniche e malgrado i suoi arti sembrassero ridotti a gelatina per via dell'agitazione e della paura, ce la fece a far distendere Cynder sul letto, premurandosi di tenergli la testa un po' sollevata con il cuscino. Aveva perso i sensi e anche se il sanguinamento dal naso si era arrestato, pareva star peggio di prima.

Udì dei passi e vide infine Alex raggiungere il suo fianco. «Che cos'ha?» chiese trafelato Woomingan, guardando con apprensione l'altro Langford.

Β«A saperlo sarei miliardarioΒ» ribattΓ© teso Herden. Β«Non reagisce e non so che fare, cazzo!Β»
Alex disse qualcosa a Andrew che era entrato subito dopo di lui e poi, armandosi di spirito di iniziativa, tentò di auscultare il polso dello svenuto. «È molto debole» sentenziò, quasi sull'orlo delle lacrime. Vide Andrew tornare con dei fazzoletti che aveva bagnato con dell'acqua e ripulì il sangue sul viso di Cynder. «Skyler tra poco tornerà e presto starai meglio, capito?» gli sussurrò, sperando che riuscisse a sentirlo in qualche maniera.

A giudicare da ciΓ² che aveva detto Skyler, prima di sparire in un autentico portale che aveva fatto comparire dal niente sull'asfalto del vialetto, si trattava di un intervento di magia oscura e non serviva essere dei geni per fare due piΓΉ due: AndrΓ© o forse Arwin, o magari entrambi.

Aveva imparato a proprie spese che non lasciavano nulla al caso. C'era andato di mezzo anche lui in virtΓΉ dei loro assurdi piani e solo perchΓ© aveva visto e sentito troppo, solo perchΓ© aveva osato sbirciare oltre il fantomatico velo, ma Cynder...

Possibile che non potessero dargli un po' di tregua? Non avevano giΓ  fatto abbastanza del male a una persona innocente che non aveva mai nuociuto a nessuno?

PiΓΉ quella storia andava avanti e piΓΉ odiava quei due all'ennesima potenza.

AlzΓ² lo sguardo su Brian e vide che era messo peggio di tutti, eccetto ovviamente Cynder. Sembrava aver preso a cuore la causa di quel poveretto e sull'orlo del famoso e temuto crollo, e chi poteva biasimarlo?

Gli strinse una spalla. Β«StarΓ  bene, Brian. Riusciremo a salvarloΒ» disse per rassicurarlo. Β«A lui non accadrΓ  niente, capito?Β»

Brian non lo guardΓ² e non rispose. Strinse le labbra e scosse la testa, dirigendo altrove gli occhi pur di non vedere Cynder in quello stato. Fortuna che gli avevano giurato che sarebbe stato al sicuro con loro, che l'incubo fosse ormai lontano e finito. Un po' come quando Skyler gli aveva detto che Alex sarebbe guarito e sopravvissuto al tumore. Negli ultimi tempi continuava a sentire le peggiori barzellette del secolo.

Β«V-Vado... vado a controllare se Skyler Γ¨ tornatoΒ» disse rauco, allontanandosi e uscendo dalla stanza. La porta che sbattΓ© mise in chiaro che non aveva affatto fiducia nelle parole che Alex gli aveva rivolto.

Andrew, costernato e preoccupato, per un attimo indugiΓ² con lo sguardo su Alexander e il timore che anche lui fosse nel mirino di quei bastardi tornΓ² con prepotenza ad alitargli sul collo.

Avevano colpito Cynder. Cosa impediva loro di fare lo stesso con Lex, se non il fatto che non fossero ancora al corrente che era tornato come vampiro dalla morte? L'anonimato non sarebbe durato ancora a lungo, se lo sentiva nelle ossa, e la sua presenza nel gruppo, di un ricercato, di un condannato a morte sfuggito alla forca grazie a un aiuto esterno e a quello di chi in teoria avrebbe dovuto tenerlo dietro alle sbarre, non avrebbe aiutato.

Arwin era il suo creatore e malgrado lui avesse reciso tale legame, non era detto che tale scisma valesse per ambo le parti. Forse Arwin sapeva dov'era e si era dato da fare per braccarlo e rendergli la vita maledetta o spingerlo a uscire allo scoperto, sapendo che non avrebbe tollerato di avere altre vite sulla coscienza.

Forse sa dove mi trovo e sa che con me c'Γ¨ anche Cynder. Lui odia che i suoi prigionieri fuggano, odia non avere il controllo su di loro.

L'idea che fosse colpa sua premeva sul suo petto come un intollerabile macigno e fu con gli occhi velati di lacrime rosa sbiadito che si avvicinò, si fece coraggio e disse: «M-Magari dovrei proseguire da solo e... n-non lo so, trovare un posto dove rimanere per un po' lontano da voi. Forse andare da mia nonna sarebbe un errore madornale». Restare da solo lo terrorizzava e l'idea di non poter esser lì per dare una mano ad Alex e agli altri lo faceva vergognare di se stesso, ma quale altra scelta aveva?

Sapeva di avere ragione, se lo sentiva nelle ossa. Era l'istinto a dirglielo, nonchΓ© il conoscere ormai fin troppo bene Arwin e l'uomo crudele che egli serviva.

Non lo avrebbero mai lasciato andare. Mai avrebbe avuto pace.

Alex lo udì e si convinse di aver capito male. Doveva per forza aver capito male. Si girò per guardarlo. «Se è uno scherzo, sappi che non è divertente e non sta ridendo un cazzo di nessuno, Andrew Collins» disse duramente. I suoi occhi erano lucidi, ma anche pieni di incredula stizza e una punta di rabbia. Sparare simili scemenze in un momento del genere...

Quell'uomo non avrebbe mai finito di stupirlo, che fosse in negativo o in positivo.

Lo vide far per tornare alla carica e a quel punto ne ebbe abbastanza. Β«L'ultima volta che hai tagliato la corda perchΓ© eri convinto che fosse per il meglio, che in tale maniera ti saresti liberato del dolore e dei problemi, ci hai rimesso la vita, chiaro?Β» lo apostrofΓ² furente. Β«E ora vorresti di nuovo ripetere quell'errore e magari farmi crepare per la seconda volta e di crepacuore, tanto per dirne una!Β»

Andrew non aveva veramente imparato un bel niente dal passato. Niente di niente.

Β«Ancora non hai capito che restare uniti Γ¨ la soluzione migliore? Sei talmente testone da...Β»

Β«Per quel che ne sappiamo Arwin potrebbe avermi individuato e aver scoperto che Cynder Γ¨ con noi!Β» lo interruppe Andrew. Β«Quanto ci vorrΓ  prima che arrivi anche a te o a Skyler o a Brian?Β»

Β«Nessuno va da nessuna parte e non voglio piΓΉ tornare sull'argomento, sono stato chiaro?Β» esplose Alex, perdendo le staffe. Β«Tu non vai da nessuna parte e rimani qui con noi, dove possiamo proteggerti e darti una mano a rimettere in piedi la tua vita! Dove io posso sapere che stai bene e non te ne sei di nuovo andato!Β» TornΓ² al capezzale di Cynder. Β«Vuoi renderti utile? Chiudi la fogna e aprila solo se hai consigli su come evitare che lui muoia mentre aspettiamo che Skyler ritorni!Β»

Andrew rinunciΓ² a perorare la propria causa quando vide il medico entrare in compagnia di Brian e un altro uomo che non aveva mai visto prima, anche se al tempo stesso aveva qualcosa di vagamente familiare. Era alto e prestante, aveva i capelli corvini e occhi di una insolita tonalitΓ  color ambra, la stessa che gli faceva venire in mente proprio la resina solidificata.

Β«Ma che...Β»

Skyler, con un'occhiata, gli fece capire che avrebbe spiegato tutto piΓΉ tardi e indicΓ² all'uomo il letto dove si trovava Cynder.

Egli non perse tempo e fu al capezzale dell'altro Langford. Alex, non poco spaesato, decise di farsi indietro e dargli carta bianca, visto che sembrava sapere cosa fare.

«Uhm... se tu sei il medico legale, lui invece è il medico della peste sotto steroidi?» mormorò con nero e spiazzato sarcasmo a Skyler. Quel tipo, vestito di scuro e con quell'aria così seria, pareva adatto a un simile paragone.

Skyler lo guardΓ². Β«Possiamo fidarci di lui. Non Γ¨ un simpaticone, ma ci sa fare quando si tratta di roba oscura.Β»

Β«E da dove Γ¨ spuntato, scusa?Β» insistΓ© Alex in un sussurro molto basso.

Β«Sophie mi ha detto di rivolgermi a Dario e lui ha subito contattato Iago.Β»

Β«Chi?Β»

Langford indicò il tipo. «È lui Iago, Alex. È... beh, è un Efialte.»

Β«Ma hai detto che gli Efialti non sono molto...Β»

«Non tutti sono così male. Sono poco bravi a socializzare, ecco.»

«Sì, l'ho notato. Non si è neanche presentato e mi ha sì e no spinto via!» continuò stizzito Alex, tornando a osservare con aria un po' guardinga l'operato di Iago o come si chiamava. Certo che quel tizio doveva aver avuto dei genitori balordi, visto il nome che gli avevano affibbiato. «Beh... mi basta solo che rimetta in sesto Cynder, poi può anche fare il mimo, per quel che mi riguarda» concluse.

Β«Skyler, vieni qui un secondoΒ» li interruppe l'oggetto della conversazione. Il medico fu subito dal fratello e dal soccorritore, e Brian, quasi avvertendo nell'aria che quella storia era appena iniziata, si aggiunse al duo. Β«Allora, che cos'ha?Β» chiese senza troppi giri di parole. Β«Puoi curarlo?Β»

Iago, che stava per parlare e sembrava non gradire affatto di venire interrotto, gli scoccò un'occhiata in tralice e infine, sussiegoso, disse: «Posso fare qualcosa, sì, ma non sarà affatto piacevole né per lui né per chi dovrà stare a guardare. Fa' uscire tutti e tre, Skyler. Tu devi rimanere qui, magari puoi darmi una mano e mi servirà qualcuno che lo tenga fermo».

Β«Io non vado da nessuna parte. Resto qui con Cynder, chiaro?Β» intervenne di nuovo Brian, cominciando a scaldarsi. Β«Vada per Alex e Andrew, ma io non mi muovo da qui e se serve una mano, sono pronto a dare anche un rene.Β»

Β«Sia come siaΒ», tagliΓ² corto Iago a denti stretti, Β«non lavoro bene quando c'Γ¨ troppa gente intorno a me e ho bisogno di calma e di silenzio. Decidete in fretta o lui morirΓ Β».

Β«D'accordo.Β» Skyler arrotolΓ² le maniche della camicia e disse ad Alex e a Andrew di abbandonare la stanza. Β«Andate. Cynder Γ¨ in ottime maniΒ» li rassicurΓ², vedendoli tentennare. Β«Dovete uscire, perΓ². Vi prego, fate come ho detto.Β»

Andrew deglutì e spinse gentilmente Alex verso la porta. Non appena rimasero solo in tre, a parte Cynder, Iago fece un respiro profondo. «Prima voglio assicurarmi che i sintomi siano quelli. Skyler, togligli la maglietta. Svelto.»

Il medico eseguì e con orrore poté osservare che laddove si trovava il cuore, sulla pelle, sembrava esser stato impresso a fuoco uno strano segno, anzi una sorta di simbolo arcano e dall'aria poco rassicurante. Pareva l'incrocio tra una runa e un ideogramma e da esso si spandevano ramificazioni a mo' di fitta ragnatela che ripercorrevano vene capillari. Era come osservare il sistema cardiocircolatorio andare in fiamme attraverso la pallida pelle di Cynder.

Β«Ma che diavolo Γ¨?Β» chiese, scacciando subito dal volto roventi lacrime sfuggite al suo controllo.

Iago, perΓ², non rispose e disse solamente: Β«Qualcosa che se non fermato, lo porterΓ  alla morte entro la prossima mezz'oraΒ».

Β«Allora procediamoΒ» incalzΓ² Brian, rifiutandosi di essere pessimista. Non voleva e non poteva permettersi di esserlo. Cynder doveva farcela, punto e basta.

Β«Skyler...Β»

Β«GiΓ  fatto.Β» Il dottore, non appena Iago aveva detto che la cura sarebbe stata dolorosa, aveva deciso di insonorizzare la camera tramite un incantesimo. Β«Nessuno lo sentirΓ Β» aggiunse, imponendosi di non essere emotivo. Suo fratello non aveva bisogno di quello, non adesso.

RecuperΓ² il piccolo involto che conteneva gli strumenti del mestiere del guaritore Efialte e gli passΓ² subito lo strumento richiesto che richiamava alla mente, un pochino, un bisturi. Iago guardΓ² ora Brian, ora Langford. Β«Tenetelo fermo e non lasciatelo andare per nessun motivo. Non importa quanto griderΓ . Avete capito?Β» li apostrofΓ² piΓΉ serio che mai.

Con le mani che tremavano, Brian pose cinque dita sulla spalla sinistra di Cynder e le altre cinque, invece, sul braccio, così da trattenerlo il meglio possibile. Skyler lo imitò all'istante.

L'Efialte, allora, con il filo affilato di quella sorta di bisturi incise l'esatto centro dello strano marchio e da esso, subito, sotto la pelle prese ad agitarsi una luce rossastra e poco rassicurante. Nel medesimo momento Cynder parve riprendersi come se un dolore lancinante e terribile fosse stato in grado di strapparlo all'incoscienza. Le urla, i pianti e i vani tentativi per divincolarsi ebbero inizio e Brian, con le lacrime che continuavano ad affollarsi sulle guance, resistΓ© e si rese sordo e cieco a tutto, si ripetΓ© che poi Cynder sarebbe stato bene, che tutto sarebbe finito.

Se lo ripetΓ© mentre guardava Iago porre la mano destra sull'incisione che aveva eseguito e sussurrare formule in una lingua sconosciuta, ma dal tono chiaro che imponeva un ordine, quasi stesse costringendo quel flagello oscuro a tornare man mano indietro e a uscire dalla ferita. Il processo doveva essere complicato e sfibrante anche per lui, visto che di tanto in tanto era scosso da tremiti e stava sudando freddo. Eppure perseverava con una professionalitΓ  degna di un chirurgo professionista e senza batter ciglio, senza azzardarsi a retrocedere o esitare.

Il marchio quasi sfrigolava, via via era come se stesse diventando incandescente, ma era quasi finita, lo si capiva dalle ramificazioni che ormai erano presenti solamente sul busto del malcapitato.

Β«Andiamo, forzaΒ» mormorΓ² tra sΓ© l'Efialte, incrementando l'intensitΓ  dell'incantesimo che stava eseguendo. Bastava vedere che i controeffetti della cura sulla sua stessa persona erano di colpo diventati piΓΉ evidenti e marcati.

Skyler cercò di rassicurare Cynder, gli ripeté che avevano quasi finito, che doveva resistere un altro po'. Brian, invece, senza smettere di trattenergli la spalla sinistra, trasferì l'altra mano dal braccio alle dita di Cynder serrate. Lo fece per infondergli coraggio e ricordargli che lui e Skyler gli erano vicini, che doveva stringere i denti e lottare.

AndrΓ  tutto bene, si ripetΓ©. Starai bene.

Brian si lasciΓ² cadere sui gradini esterni del motel e cercΓ² di inspirare ed espirare, anche se era in preda a una crisi di pianto senza precedenti. Non aveva mai visto una persona soffrire come aveva fatto Cynder fino a dieci minuti prima. Era stato terribile, probabilmente non avrebbe dormito per almeno dieci notti consecutive o forse mai piΓΉ, ma non si pentiva di esser rimasto ad assistere. Sapeva che il proprio contributo era stato necessario e decisivo. E poi, tra l'altro, come avrebbe mai potuto consentire a un amico di gestire la situazione tutto da solo? Aveva visto bene la faccia di Skyler quando Iago aveva detto che la cura sarebbe stata dolorosa e spiacevole, e si domandava dove Skyler avesse tratto la forza di non svenire al termine del procedimento.

Β«Ehi...Β»

Sollevò gli occhi gonfi di pianto e li piantò su Alex che si era seduto accanto a lui. «O-Ora sta bene. È fuori pericolo, almeno» disse rauco, tirando su col naso. «Coso ha detto che il peggio è passato.»

Udì il suo migliore amico emettere un sospiro di sollievo, poi domandargli: «E... tu come ti senti, invece?»

Β«Tira a indovinare.Β»

Β«... domanda stupida, scusa.Β»

Brian strinse le labbra, poi: Β«Non so come o quando, ma se mai dovessi incrociare di persona Arwin o AndrΓ©, giuro che...Β»

Aprì e richiuse i pugni un paio di volte, desideroso di fare a pezzi qualcosa. Quei bastardi meritavano una lezione esemplare, dannazione. La conta delle vittime continuava a salire e il fatto che avessero preso di mira uno come Cynder lo faceva uscire di testa. Veniva quasi da pensare che quel poveraccio avesse commesso l'imperdonabile errore di nascere, tanta era stata la sua sfortuna. Quando mai avrebbe avuto pace, di quel passo?

Β«La pagheranno, BrianΒ» disse Alex, sfiorandogli una spalla in un gesto di fraterna vicinanza. Β«Il male non resta mai impunito e ritorna sempre al mittente.Β»

Β«Fino ad ora mi Γ¨ risultato l'esatto contrario. Prima Andrew, poi tu e ora Cynder. Forse avevi ragione tu, l'altro ieri, quando dicevi che Γ¨ solo questione di tempo. Forse non abbiamo scampo.Β»

Alex, inquieto, agitΓ² una mano. Β«Oh, dai! Lo sai che sono bravo solo a dire cazzate! Campo praticamente con quelle!Β»

Β«Lo dici solo per farmi stare piΓΉ tranquillo.Β»

«Invece no e non dovresti buttarti giù così. Fasciarsi la testa prima del tempo non serve a niente, lo sai.»

Brian se ne fregΓ² di ciΓ² che si era ripromesso, frugΓ² nella tasca dei pantaloni e un minuto dopo si accese una sigaretta. Β«Se tu fossi stato in quella stanza, penso che come minimo ti saresti strappato gli occhi e perforato i timpani da solo pur di non vedere e non sentireΒ» disse poi, esalando un rivolo di fumo. Β«Nessuno dovrebbe vedere quello strazio nΓ© dovrebbe provarlo.Β»
Sentiva ancora quelle urla, dannazione. Ormai si erano sedimentate nel suo cranio e sarebbero rimaste a lungo lΓ  dentro.

Ricacciò indietro il pianto che pareva di nuovo alle porte e fece un altro tiro. «Questa storia non finirà bene, Alex» disse a mezza voce. «Lo sento che non finirà bene.» Aveva provato la medesima sensazione anni prima, da ragazzo, durante la vicenda di quello stupido scherzo. Anche allora, esattamente come in quel preciso istante, aveva avvertito il disastro nell'aria ancor prima che si verificasse, e così era stato. A quanto pareva aveva un talento naturale per riconoscere subito la miscela perfetta per una sciagura con i controfiocchi.

«È ancora presto per dirlo» lo apostrofò Woomingan, ragionevole. «E penso che ora dovremmo prestare attenzione al presente. Cosa vi ha detto Iago?»

«Skyler gli ha spiegato la situazione e lui si è offerto di farci arrivare a casa di Sophie con una scorciatoia, diciamo così. Cynder non può affrontare un viaggio così lungo e noi non possiamo restare qui. Siamo scoperti e vulnerabili, e da quel che ho capito Iago ha altre responsabilità o roba simile a cui far fronte.»

Β«Un portale magico?Β»

«Boh. Penso di sì.» Brian si guardò in giro. «Com'è con la versione oscura e vampiresca di Romeo, a parte qualche capriola nel letto a random?»

Alex lo guardΓ² male, poi rispose: Β«Alti e bassi. Insomma, la solita dinamica che c'Γ¨ fra noi da quando Γ¨ uscito di prigioneΒ».

Β«Quando io e Skyler siamo tornati sembrava che aveste discusso, perΓ².Β»

Β«Voleva andarsene.Β»

Herden si accigliΓ². Β«Che vuol dire?Β»

Β«Secondo lui Arwin Γ¨ riuscito a rintracciarlo in qualche maniera e a scoprire che Cynder era con noi. Si sente responsabile di tutto, in poche parole.Β»

Β«Oppure quella storia non ha nulla a che fare con quanto accaduto a Cynder e lui si sta facendo un'idea sbagliata della faccenda.Β»

Β«Non lo so, perΓ² so che ora come ora sia della massima importanza rimanere compatti. Se anche fosse come dice Andrew, per quel che mi riguarda non lo lascerei comunque indietro.Β»

La colpa non era mai di chi era perseguitato, ma del persecutore. Era la persecuzione a essere sbagliata.

Smisero di parlare appena videro Andrew uscire e raggiungerli. Prima era andato dentro per controllare di persona l'attuale stato di Cynder. Aveva l'aria scombussolata e al tempo stesso cupa. Si fermΓ² vicino a loro. Β«Siamo sicuri che si riprenderΓ ?Β» chiese a Brian dubbioso. Β«Insomma... sembra parecchio...Β»

«Quel tizio gli ha strappato via dal corpo in modo quasi letterale non so bene quale maleficio o roba del genere» ribatté Brian. «È già tanto che non abbia riportato danni più seri.»

Β«Quindi Γ¨ appurato che si trattava di magia nera.Β»

Β«Decisamente.Β»

Gli ultimi a unirsi al trio furono l'Efialte Iago e Skyler che recava in braccio il fratello senza apparente sforzo alcuno, anche se il medico, a onor del vero, era terribilmente cereo. Brian si alzò. «Vuoi che lo porti io?» si offrì subito. Era ovvio che Langford non si fosse ancora ripreso da quello che era stato comunque uno shock per lui.

Skyler lo scrutΓ² dubbioso. Β«Sei sicuro di farcela?Β»

Β«Cynder Γ¨ praticamente un peso piuma e tu sembri reggerti a stento sulle tue stesse gambe.Β»

Il medico, alla fine, si convinse a effettuare quella sorta di scambio e fu il piΓΉ delicato possibile nell'affidare il gemello all'amico. Cynder si rivelΓ² esser sul serio un peso piuma, magro e mingherlino com'era a confronto del fratello. A volte pareva proprio che fosse accaduto qualcosa ancor prima della loro nascita, come se Skyler avesse ricevuto piΓΉ nutrimento e possibilitΓ  di sopravvivenza di Cynder, cosa che aveva magari reso questi piΓΉ fragile e debole.

In effetti, seppur raro, poteva succedere, Skyler stesso lo aveva confermato una volta agli amici.

Il dottore guardΓ² l'Efialte. Β«Possiamo andare. Prima arriveremo a casa di Sophie e prima potremo considerarci al sicuro, almeno per un po'.Β»

Iago annuì e li superò. Per un po' lo osservarono guardarsi con attenzione in giro e Skyler spiegò a un perplesso Brian che forse stava cercando di percepire le tracce lasciate dal portale che avevano usato per tornare da Obyria. Era possibile sfruttare tali tracce per crearne un altro, visto che in quel punto il velo tra le dimensioni era stato manomesso e dunque era più malleabile rispetto a dove invece la barriera era solida.

Gli umani non potevano avvertire né toccare con mano la barriera che separava i due mondi, ma era presente e creature come gli Efialti erano abili a percepirne la presenza ed eventuali tracce di uno squarcio, termine ombrello che raggruppava le varie modalità in cui si attraversava il cosiddetto velo. Skyler cercò di spiegare tutto questo a Brian e non si stupì nel vederlo piuttosto confuso. «La teoria ha spesso la brutta abitudine di complicare le cose, anziché renderle più chiare» aggiunse. «Però funzionerà, su questo non avere alcun dubbio.»

Β«E siamo sicuri al duecento per cento che non intaccherΓ  le condizioni precarie di tuo fratello?Β» insistΓ© Herden.

Β«Non c'Γ¨ alcun pericolo, fidatiΒ» gli assicurΓ² Skyler, pregandolo di fidarsi almeno un po'. Fino ad allora, bene o male, non gli risultava di aver mai tradito la sua fiducia, eccezion fatta per la cura escogitata per Alex che non era andata a buon fine perchΓ©, semplicemente, niente e nessuno avrebbe potuto far fronte a una malattia nata dalla magia nera.

Il discorso riguardo a Cynder era tuttavia diverso e lui, per fortuna, era riuscito a sopravvivere perchΓ© si erano accorti in tempo che qualcosa non andava. Era stato arduo guarirlo, ma ce l'avevano fatta.

Brian trattenne un sospiro ansioso e sistemΓ² meglio tra le braccia Cynder. Iago gli aveva somministrato una sorta di medicamento che poteva esser paragonato a una via di mezzo fra un antidolorofico e un sonnifero di modo che non avvertisse il dolore che altrimenti avrebbe sentito eccome dopo quel che aveva dovuto passare.

Sembrava ancora piΓΉ inerme e inoffensivo in quelle condizioni, in balia di un sonno forzato che lo rendeva innaturalmente e fin troppo sereno. Povero Cynder, che brutta giornata era stata per lui, anche se erano solamente le nove di mattina.

L'ex-sceriffo cercΓ² di convincersi che non appena fossero giunti a casa di Sophie, della fantomatica nonna strega di Andrew, quella donna avrebbe potuto forse rendere la guarigione del fratello di Skyler piΓΉ rapida e meno indolore. Ignorava molti dei precetti e delle regole sui quali la magia si basava, ma forse...

Skyler picchiettΓ² sulla sua spalla e lo riportΓ² al presente, indicando il luminoso portale che Iago aveva aperto davanti a loro, come se avesse afferrato l'aria stessa per due invisibili lembi al fine di squarciarla e presentare dietro al sipario uno scenario differente. Brian, attraverso la nebulosa e brillante patina all'interno del portale, scorse un incantevole e spazioso giardino, e poi ancora un viale che culminava in un piccolo roseto; vide un portico chiaro e una casa coloniale azzurra dall'aria sobria e maestosa.

«Lì è dove abita Sophie» gli disse Skyler, invitandolo dunque a seguirlo. Herden esitò, poi attraversò a sua volta il portale.

N.d.A.

Devo dire che si sta rivelando interessante osservare gli eventi di Necromantia Averni da una prospettiva differente e se c'Γ¨ una cosa che adoro degli AU, Γ¨ che il minimo dettaglio, anche la scelta piΓΉ banale, puΓ² cambiare il corso di eventi futuri. Tanto per dirne una: Brian si Γ¨ accorto in largo anticipo che Cynder aveva qualcosa che non andava proprio perchΓ© si Γ¨ impuntato nel non voler dormire da solo nel motel. Qui devo tuttavia aprire una piccola parentesi, ovvero di aver semplicemente tirato fuori dai "vecchi scatoloni" una delle tante, tantissime scene eliminate di NA. Anche nella storia canonica Brian faceva storie, ma qui, considerando che il suo legame con Cynder si Γ¨ sviluppato in maniera migliore e in anticipo sui tempi, abbiamo ottenuto un risultato differente. In teoria so che avrebbe voluto dividere una stanza con Skyler perchΓ© sotto sotto sin da allora si era preso una cotta enorme per lui, ma ha mollato l'osso ricordando che Skyler doveva rimanere accanto al fratello. Life is strange!Β 
Comunque so che Brian qui sembra di animo maggiormente cupo rispetto al suo corrispettivo originale, ma come mi piace sempre dire, i personaggi considerati secondari o comunque non propriamente i principali protagonisti tendono a esser messi in secondo piano, proprio come ciΓ² che provano e pensano, e... beh, Brian pensava certe cose anche nella storia canonica e sfiderei chiunque a non essere un po' pessimista in una situazione del genere, specie dopo quello che ha passato il nostro sceriffo. A conti fatti anche lui ha avuto la sua consistente dose di traumi cui far fronte, traumi che in realtΓ  non ha mai del tutto sviscerato perchΓ© non ne aveva il tempo. In Necromantia Averni, lo sappiamo, il ritmo Γ¨ piΓΉ serrato e le vicende che si susseguono a malapena danno la possibilitΓ  ai personaggi di respirare, e questo influisce sullo stato psicologico di tutti quanti, specialmente chi, come Brian, si Γ¨ ritrovato catapultato in un mondo al quale non appartiene e in cui si sente perso, in svantaggio.Β 

Quindi... sì, mi piace avere la possibilità di esplorare meglio il suo personaggio che spesso si è trovato a dover lasciare la luce dei riflettori al nostro carismatico e tormentato Andrew o al povero Alex pieno di conflitti interiori e sempre più consapevole di essere una mina vagante pronta a esplodere. Poi beh... diciamolo... anche Samantha e lo stesso Cynder, di tanto in tanto, si sono contesi la nostra attenzione, e quindi alla fine Brian è davvero passato in secondo piano e di questo mi è sempre un po' dispiaciuto, perciò sono contenta di poter restituirgli un minimo di "dignità", perché come personaggio credo sia tra i migliori e quello con il quale un lettore possa immedesimarsi di più. Brian è come noi e a differenza degli altri non subisce alcuna metamorfosi, resta umano e cambia solo nell'atteggiamento, lo vediamo maturare e forse diventare al tempo stesso fragile. Penso che la sua caratteristica migliore sia proprio che alla fine riesca sempre a tener testa agli altri pur non avendo doti fuori dal comune. E credetemi, anche se non lo vediamo e non ho approfondito il discorso per rispettare la tabella di marcia dei libri canonici, di tanto in tanto è stato anche trattato come certa gente tende a trattare persone di etnia e cultura diverse. Questa è una delle tante contraddizioni di Obyria e coloro che vi abitano: hanno fondato un loro mondo per sfuggire alla persecuzione e al razzismo, in un certo senso, e solo per diventare alla fine a loro volta chiusi di mente e sempre in cagnesco persino fra di loro. Basta ripensare a come si pone Galadar, il signore degli elfi, nei confronti praticamente di chiunque non sia della sua specie o, ancora, della diffidenza con cui gli Efialti continuano a essere guardati. Figuriamoci, quindi, come possa esser visto Brian, di specie umana, appartenente al popolo che ha dato la caccia ai sovrannaturali e li vede come dei mostri.

Ad ogni modo, mi piace anche entrare meglio nella psicologia iniziale di Cynder ed Γ¨ stato un po' strano, in un primo momento, tornare al periodo in cui non era ancora la persona che poi vediamo darsi veramente da fare in Tenebre. Ammettiamolo: senza di lui almeno il trenta per cento degli eventi non avrebbe avuto luogo e dobbiamo ringraziare sempre lui se alla fine le strade di Anthony e Andrew si incrociano. Se Cynder non avesse dato ascolto all'empatia e all'altruismo per il quale Γ¨ naturalmente predisposto, Alice non avrebbe ricevuto alcun aiuto nel far fuggire dall'Oltrespecchio Erik e gli altri ragazzini, compreso Anthony. Forse sarebbe riuscita lo stesso a cavarsela, forse no, ma Γ¨ innegabile che Cynder sia l'unico a essere in grado di guardare al di lΓ  del concetto β€Ÿse sei mio nemico, non ti devo alcuna pietΓ  e puoi solo arrangiarti". Lui Γ¨ il pacifista per eccellenza e a conti fatti Γ¨ il solo personaggio che non abbia mai fatto del male a nessuno in alcun modo, e bisogna ammettere che Γ¨ un vero record. Credo sia bello riuscire a intravedere giΓ  dall'inizio che lui Γ¨ sempre stato cosΓ¬ e non lo Γ¨ diventato in seguito, e penso che non sarΓ  lui a venire intaccato dal legame che si instaurerΓ  con Brian, semmai sarΓ  il contrario. La cosa interessante, poi, Γ¨ vedere come siano diverse le dinamiche fra Brian e Skyler e Cynder e Brian. Tra i primi c'Γ¨ sempre stato un contrasto continuo che perdura anche in Tenebre, ma con Cynder io non l'ho mai visto discutere realmente e posso assicurare che non accadeva neanche nelle scene eliminate di NA dove di tanto in tanto alcune interazioni fra di loro ci sono state.

Ora... non prendetela a male. Io adoro i Bryler come coppia e adoro che i loro caratteri li portino spesso a confrontarsi e anche a scornarsi, in fin dei conti una relazione non può essere sempre rosa e fiori. Gli Aldrew sono la prova vivente che l'amore lo si vede davvero nei momenti di tempesta, non quando va tutto bene. Adoro anche e specialmente i Samander, cioè... loro sono la vita, punto. Tuttavia... più continuo questa AU e più mi viene da pensare che certe ship nascono o troppo tardi o troppo presto, oppure, ancora, non viene dato loro modo di realizzarsi. E rido per non piangere se penso che all'inizio la mia intenzione era di rendere proprio Cynder il love interest di Brian, cosa che avrebbe in tal modo fatto avvicinare Skyler e Samantha e dato modo a Jonathan di avere entrambi i genitori accanto, ma sapete com'è... alle ship tranquille, per quanto sacrosante e giuste, preferisco quelle tormentate e piene di conflitti, come lo è appunto la Bryler. Per i Brynder, invece... beh, lo si vedrà che tipo di coppia saranno, e forse, secondo me, Cynder avrebbe fatto bene a Brian come presenza "speciale" e intima. In questo è il contrario del fratello: Cynder è sempre calmo e rassicurante, Skyler... beh, è Skyler ed è di una tipologia a parte tutta sua, lol 🀣

Bene, dopo questo panegirico pseudo-filosofico vi saluto. La terza parte Γ¨ giΓ  in cantiere e ben avviata, quindi la pubblicherΓ² appena possibile! πŸ’‹

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