𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞
@kimareum:" Prom Queen "
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Se non fosse stato per quell'idiota di Taehyung, non mi sarei ritrovata con litri di fondo titna sul viso per camuffare le borse che mi erano spuntate sotto gli occhi.
Qualcuno bussò.
— Se la persona dietro la porta è nata il mio stesso giorno, se ne può gentilmente andare a quel paese.
— Tesoro, è la mamma.
— Puoi entrare.
Vidi nel riflesso dello specchietto mia madre entrare nella mia stanza con un bicchiere d'acqua in mano.
— Tieni, bevi un po'. Mi puoi spiegare perché sei così triste? Hai una faccia...
Non ce la facevo più, per anni avevo fatto finta che tutte queste cose non mi fossero mai importate, ma stavo crollando. Ero sempre riuscita a parare tutti i colpi di Jungkook, ma quello che sembrava essere il suo colpo di grazia mi aveva stesa con violenza, e non avevo più la forza di rialzarmi.
— Mamma, ho l'impressione che nessuno mi capisca.
— Perché hai questa impressione?
Non riuscendo più parlare, presi il bicchiere d'acqua che mi aveva portato e lo bevvi tutto d'un fiato.
— Taehyung e Jin non capiscono quel che sento.
— E cos'è che senti?
— Niente ormai, soltanto un dolorosissimo vuoto che si sta riempiendo con le cattiverie che mi vengono dette ogni giorno. Pur avendo diciassette anni e mezzo, non ebbi nessuna vergogna a sdraiarmi appoggiando la testa sulle gambe di mia madre, le sue carezze avevano il dono consolarmi. Sono innamorata di Jungkook da quando eravamo bambini. Ed è da quando me ne sono resa conto che ho sempre fatto di tutto per piacergli. Durante la gita in montagna mi ha dichiarato i suoi sentimenti, e mi ha detto in modo indiretto che si divertiva a giocare con me, con i miei sentimenti. Io mi sono arrabbiata ed abbiamo litigato. Nella mia classe c'è una ragazza che si chiama Eunmi, Jungkook provava una certa attrazione per lei all'inizio dell'anno. Cosa che lo ha un po' confuso, visto che non sapeva chi scegliere fra me e lei. Lui ha sempre saputo che lo amo, non l'ho mai nascosto, e non mi sono mai vergognata di ammetterlo. Quando mi aveva detto che gli piacevo, mi aspettavo di essere trattata con po' più di tatto e gentilezza. Ricominciai a piangere, era più forte di me. Ma quando siamo tornati a scuola ha escogitato un piano insieme ad Eunmi e i miei migliori amici. Presa dalla rabbia per le cose cattive che Eunmi mi ha detto di fronte a tutta la scuola, le ho fatto le peggio cose possibili ed alla fine ho anche dato uno schiaffo a Jungkook. Poi si è venuto a scusare, ammettendo che aveva escogitato questo piano perché voleva vedere un lato di me che non mostro ogni singolo giorno. In pratica, voleva che diventassi la versione di me che aveva idealizzato. Dopodiché è diventato gentilissimo con me, mi ha aiutata a studiare per il suneung. Durante una delle lezioni di ripetizione siamo usciti, e ci siamo baciati. Il giorno dopo, tutta la scuola era al corrente, e Jimin ha ammesso di essere stato lui ad averlo raccontato a tutta la scuola per provare che Jungkook non l'avrebbe ammesso. Ed in effetti gli ha risposto dicendogli che il suo metodo era umiliante. Ti rendi conto mamma? Ha insinuato che fosse umiliante che tutta la scuola sappia che c'è qualcosa fra di noi!
— Ed in tutto ciò Taehyung non capisce perché adesso ignori Jungkook?
— Esatto. Tutti pensano che sia arrabbiata perché non ha voluto annunciarlo a tutti quanti, quando invece è perché malgrado tutte le volte che è venuto a scusarsi, continua a prendersi gioco di me e dei miei sentimenti.
— Amore, ammettere tutte le sue azioni è la cosa migliore che ci sia. Capisco perché ti senti in questo modo. Sei contrariata perché tutti pensano che per te l'apparenza sia più importante della dignità e del rispetto. Ma non dimenticarti della persona che sei Areum. Tae e Jungkook si permettono di trattarti come vogliono perché sanno che non ascolti le critiche. E sembrano non aver capito che le uniche critiche non ascolti sono quelle che provengono dalle persone che non ti sono care. Sei una bravissima ragazza Areum, la mia sola ed unica figlia. Sei bella, forte ed intelligente. Per quanto riguarda Jungkook, penso sinceramente che sia un ragazzo troppo maldestro con le sue parole. Sono sicura che gli piaci seriamente, ma che si lascia troppo sopraffare dalle emozioni e che finisce col mischiare tutto e dire cose che non pensa. Ti va di andare a mangiare fuori insieme tra donne?
— Sì mamma, grazie per avermi ascoltata.
Mia madre era l'unica a non fallire mai. Sapeva sempre cosa dire nel momento più opportuno, e riusciva a farmi vedere la verità senza ferirmi o difendere le persone che mi facevano del male.
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— Omo! Omo! Omo! Come diamine faremo a nascondere queto orrere?
— Jin, sei pregato di portare rispetto al mio viso.
Mio fratello si mise sospirare per poi prendere un pennello e provare a camuffare le occhiaie e le borse sotto gli occhi.
— Hai provato la tecnica del ghiacciolo sul cucchiaino per far sparire le occhiaie?
— Mamma mi ha detto di non toccare la sua collezione di cucchiaini.
— MAMMA! Per colpa tua tua figlia è diventata un mos-
— Lascia perdere, mi trucco da sola!
— No, se lascio perdere sarai ancora più brutta. E non penso che tu voglia presentarti al ballo con questa faccia.
— Areu-
— Jin, lo chiamai soltanto per non sentire quel che Taehyung aveva da dire, puoi andarmi a cercare il vestito per favore?
— Areum...
— E prendimi anche le scarpe per favore!
— Le gambe ce l'hai, te le puoi andare a cercare da sola le tue cose.
— Areum! Ascoltami per favore!
— Jin, per favore, vai a cercarle tu.
— Va bene...
— Non ti voglio ascoltare Taehyung.
— Ti volevo chiedere scusa.
— Se sapessi quanto non me ne frega niente, conosci già la strada per uscire di qui.
— Volevo soltanto difendere Jungkook, è mio amico.
— Perfetto, adesso potrai difendere il tuo amico a tempo pieno visto che non hai più una sorella.
— Areum, perdonami. N-non volevo che la prendessi in questo modo.
— Taehyung, stai piangendo?
— E non avevo l'intenzione di renderti triste.
— Sei fai cadere le lacrime sul parquet ti faccio pulire con la lingua.
— Areum-
— Ho capito, sospirai aprendo le braccia, vieni qua.
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— Siete pronti? Chiese mia madre.
— Areum, ricordati di non metterti troppo in mostra, ri-
— Perché rischio di farmi invidiare da troppe ragazze, lo so.
— Puoi andare tranquillamente, hai capito tutto. Le tue scarpe sono magnifiche, ho fatto bene a sceglierle.
Al contrario di me che portavo un bellissimo vestito rosso con strati di tessuti diversi e dei dettagli in oro, Taehyung indossava un semplice smoking nero con una camicia bianca.
Il tragitto in macchina fu rapido e silenzioso. Una volta al liceo, Tae ritrovò immediatamente Juna che l'aspettava nel parcheggio. Jimin invece non c'era.
Da: Jimin
A: Areum
20:30
" Areum, sono in vacanza a Busan con la mia famiglia. Scusa, ho dimenticato di avvertirti. Divertiti anche per me, ti voglio bene <3 "
— Mi prende per il culo? Dieci minuti fa mi ha chiesto a che ora sarei uscita di casa?
Mia madre se n'era ormai andata. E visto che non risponde mai quand'è al volante, ci sarebbero voluti almeno trenta minuti prima che mi venisse a prendere. Con i tacchi, il freddo ed il peso del vestito non ce l'avrei mai fatta a tornare a piedi velocemente.
Ero arrabbiata, perché alla fine ero venuta solo ed esclusivamente perché Jimin mi aveva implorata di esserci.
— Areum.
— Guarda caso, stavo proprio per tornare a casa.
— Il vestito ti sta benissimo.
Il vestito che avevo scelto era bello, ovvio. Ma non era di certo il migliore che avevo trovato. Decisi di indossare qualcosa di originale che restava comunque nella semplicità, per evitare di sentire ragazze rosicare ogni cinque minuti facendo commenti del tipo: "è soltanto un ballo, non aveva di certo bisogno di mettere qualcosa di così esagerato". Non mi è mai importato nulla dei commenti negativi che ricevevo, ma un po' di pace e silenzio fanno bene a chiunque. Avevo già fatto abbastanza rumore arrivando ventiduesima.
— Sei gentilissimo, ma adesso devo proprio andare. A mai più, se proprio vuoi parlarmi possiamo mandarci delle cartoline, ti darò il mio nuovo indirizzo un'altra volta. Ma non posso prometterti di rispondere in fretta.
Jungkook non mi stava minimamente ascoltando, mi fissava come se fossi la creatura più rara di questo mondo. Era la prima volta che mi guardava in questa maniere, con ammirazione, con stupore, con...amore.
— Ho capito i miei errori.
— Au pluriel por favor.
— Ho capito i miei errori.
— Questa è sicuramente la parte in cui cominci a giustificarti, dissi alzando gli occhi al cielo. Ti do meno di cinque minuti per farlo, e questa è veramente l'ultima volta. Ho sempre odiato i replay.
— Pensi veramente che mi vergogni di te? Non lo pensavo, ne ero più che certa. Sappi che mi sono espresso male. Quel giorno ero arrabbiato perché i miei sentimenti erano stati messi a nudo davanti a tutta la scuola, ed anche perché Jimin e Juna stavano cercando di farmi passare per una brutta persona. Guarda.
— Jungkook, la scuola è finita e mi fai leggere? Sospirai prendendo il suo cellulare in mano.
@thegamer1310: " Essendosi sicuramente stancato di Eunmi, Jungkook ha preso di mira Areum. Ma sappi che baciarla nei corridoi della scuola non è sufficiente a far dimenticare chi sei davvero "
@juchoccolate: " Dichiararsi ad una persona per poi ignorarla e disprezzarla è proprio una cosa tipica di Jungkook. Non mi sorprenderebbe che rifaccia la stessa cosa per la terza volta. #PrayForAreum #UnTiAmoNellaForestaÈPeggioDiUnTiAmoNeiCorridoiDellaScuola "
— Parlavo di questo dicendo che il loro metodo è stato umiliante nei miei confronti. Non è il fatto che tutta la scuola sia stata messa al corrente che mi ha messo in imbarazzo. Non sapevo cosa dire. Sembrava sincero, ed allo stesso tempo non potevo dimenticare tutto quel che mi aveva fatto subire in passato. Mi devi credere Areum. Non stavo di certo scherzando l'ultima volta quanto ti ho detto che ti amo.
— Come vuoi che ti creda?
Ed ecco che si mise a riflettere, quanto ODIAVO questa cosa di lui. Quando la cosa è riflessa, non è sempre sincera. E mettersi a riflettere mentre l'altra persona aspetta delle parole sincere è la peggior cosa che si possa fare.
All'epoca non avevo capito che Jungkook è una persona che odia sbagliare, che sia a scuola o durante delle interazioni sociali.
Non avendo capito questa parte di lui, mi stavo seriamente arrabbiando, e la mia mente escogitava un piano per metterlo in una brutta posizione.
Non avevo di certo del tempo da perdere: la mia unghia era ancora rotta, i tacchi mi stavano distruggendo i piedi ed il freddo mi stava intorpidando la faccia e le mani.
Al mio ritorno a casa c'erano un bel po' di persone che sarei andata a denunciare.
Il primo era Jimin che mi aveva obbligata a venire per tenergli compagnia. Tutto questo per abbandonarmi all'ultimo minuto. Poi avrei denunciato Jin che mi aveva convinta ad indossare quelle orribili scarpe che mi stavano sgretolando i nervi e le vene dei piedi. Ed in fine avrei denunciato Jungkook che stava ancora in silenzio a riflettere, non penso di dover dire esplicitamente perché lo volevo vedere marcire in prigione.
Mi sarei divertita un botto a portargli un cestino di mandarini in prigione accompagnata dal mio nuovo fidanzato che avrei incontrato nell'agenzia per top model.
Essendomi letteralmente rotta le scatole, girai i tacchi per andarmene. Meglio tornare a casa a piedi piuttosto che rimanere lì.
Ci rimasi comunque male notando che non mi stava seguendo. Non mi sarei dovuta girare, ma fu più forte di me. Le sue parole questa volta sembravano veramente sincere, e stavo aspettando una prova che lo confermasse.
— Mi spieghi perché non mi stai segu-
Jungkook era più vicino di quel che avevo immaginato, se non avevo sentito i suoi passi era per colpa dei miei tacchi. Tutto successe molto in fretta, non dandomi il tempo di capire cosa stava succedendo. Una calda e piacevole sensazione familiare si fece sentire sulle mie labbra, la stessa che mi aveva sbavato il rossetto ovunque l'ultima volta nei corridoi della scuola.
Il piacere svanì non appena il bacio finì, perché mi aveva soltanto confuso ancor di più le idee. Quel che volevo era una prova, non un bacio.
— Non so in che altro modo provarti immediatamente che ti amo e che non ti farò mai più del male. Dammi del tempo, per favore. Dammi il tempo di provarti che i miei sentimenti sono veri, dammi il tempo di riparare tutti i miei errori, dammi il tempo di provarti che non ti lascerò mai più perdere. Areum...ti amo.
— Jungkook, già lo sapevo che mi ami. Era proprio necessario baciarmi?! Adesso come diamine riparo i danni che mi hai causato al viso? Non mi sono portata la trousse del trucco dietro!
— Direi di sì, disse Jungkook ridendo, era proprio necessario che ti baciassi. Anche senza trucco rimani la più bella della scuola.
— Quindi sono più bella di Eunmi?
— Molto di più.
— Molto di più quanto?
— Dieci volte di più.
— Soltanto dieci volte?
— No, un miliardo di volte.
— Ok, ma sappi che la prossima volta che mi farai del male sarai tu a piangere e ti servirà probabilmente un trapianto per i testicoli! E comunque non sono un miliardo di volte più bella di Eunmi. Lo sono all'infinito!
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