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𝐒𝐞𝐭𝐭𝐞

@kimareum: "Nostalgic of my blonde era"

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Buongiorno, disse il professore, potete sedervi nel frattempo che arrivino tutti quan- Signorina Kim, non è in ritardo?

...no(?)

Wow, allora possiamo iniziare la lezione.

Ero in ritardo così spesso? Chiesi al mio migliore amico sussurrando nel notare che tutti i nostri compagni mi fissavano sbalorditi.

Non spesso, sempre.

Ho qui le vostre verifiche della scorsa settimana. Dopo avervele ridate, inizieremo la lezione.

Cominciamo bene, sbuffai sapendo già che ancora una volta il voto peggiore sarebbe stato il mio.

I voti che avete preso non sono sorprendenti. Come al solito, si vede subito chi lavora: Jeon Jungkook, ottantotto. E si vede anche chi non lo fa: Kim Areum, dodici.

Contentissima del mio dodici, presi il foglio in mano per farlo vedere al mio compagno di banco.

Aigo Jimin! Guarda! Il mio voto completa quello di Jungkook per avere quello perfetto! Per di più i nostri fogli erano quelli più in alto uno dietro l'altro!

Almeno certe persone non ci rimangono male, disse il professore.

Perché diamine stava fissando me? Lo so che la mia bellezza attira tutti quanti, ma certi dovrebbero darsi una calmata.

— Quanto hai preso Jimin? Chiesi dopo che il professore gli restituì la verifica.

— Ottantotto.

— Quanto? Gli chiesi credendo di aver capito male, otto?

— No, ho detto ottantotto.

Pensando di aver qualche problema uditivo, gli presi il foglio dalle mani e c'era realmente scritto ottantotto.

— Da quando tu imbrogli? Eh?

Il mio migliore amico non poteva essere intelligente, impossibile! Voglio dire, ci conoscevamo da più di dieci anni e non mi hanno mai amputato nulla. Quindi sono SEMPRE stata con lui. Se fosse intelligente me ne sarei già accorta.

— Io-

— Non è bello Jimin, i miei amici non sono degli imbroglioni.

— Infatti non lo sono, si giustificò il mio migliore amico, è solo che mi piace la scienza.

— Aaah, per un attimo ho pensato di essermi persa qualcosa e che fossi intelligente in tutte le materie. Cosa che non è scientificamente possibile, vero? Senza offesa eh, ma penso che tu abbia zero cervello. Ed è infatti per questo che rimani sempre con me: hai bisogno della mia intelligenza.

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Tre ore passarono, le più lunghe della mia vita. Perché per la prima volta avevo seguito ed ascoltato una lezione intera dall'inizio alla fine.

— Jimin, gli dissi dopo che la campanella suonò mentre uscivamo dall'aula i scienze, mi sa che sto per morire. Tre ore sono troppe per me.

— Aigo! Stai sudando.

— Portami dell'acqua per favore!

— Arrivo, tu aspettami qui.

Andai ad appoggiarmi su un muro del corridoio ed aprii Instagram aspettando che ritorni il mio migliore amico.

— Quando non si guarda allo specchio, sta sul cellulare...

Misi un attimo via il telefono ed abbassai gli occhiali da sole sul naso per fissare la ragazza che aveva fatto il suo commento inutile.

— Si può parlare con me unicamente prendendo appuntamento. Se ne vuoi uno, puoi metterti d'accordo con Jimin, il mio segretario. Ma se mi ammiri al tal punto da non poter aspettare, posso fare un'eccezione.

— Aish, che sciocca...Lo vuoi un consiglio? Non venire più a scuola, è solo una perdita di tempo per una come te. Io mi vergognerei al posto tuo.

Aigo! Ma che avevano tutti quel giorno a voler che mi sentissi stupida?

Senti tesoro, chi sei? Ci conosciamo?

— Ma dai, non puoi essere seria....

— Areum, mi chiamò Jimin raggiungendomi, che ci fai con Jisoo?

— Jimin, mi sai dire chi è la tizia?

— Beh, è in classe con noi...

— Patetica, sospirò la ragazza di nome Jisoo girando i tacchi per andarsene, non sa neanche riconoscere i suoi compagni di classe. Ci vediamo dopo ad educazione fisica, Jimin.

— Aigo! Ma chi si crede di essere quella? Lo sapevo ch'è in classe con noi, semplicemente non mi ricordavo della sua faccia.

— Tieni la tua bottiglietta.

— Non ho più sete! Mi alzai arrabbiata per andare a rifugiarmi nel mio posto preferito: i bagni della scuola. Vedere il mio riflesso in grande era un bel rimedio contro lo stress. E comunque io conosco le persone in classe con me, c'è Jungkook, Eunmi, ci sei te, la tizia con i capelli castani...com'è che si chiama? Aish. Vabbè, c'è anche quella con i capelli neri...quell'altra mora. Come diavolo si chiama???? Il suo amico ha sempre i capelli che fanno schifo. Ah, ecco! Minjung. Capisci di chi parlo Jimin?

— Non è Minjung, ma Minji, intervenne una ragazza che era entrata nel bagno. Comunque, ciao Jimin.

— Aigo. Codice rosso Areum! Gridò il mio migliore amico.

— C-cosa? Fece la terza persona perplessa.

— Lascia perdere, disse il mio migliore amico lanciandomi uno spray disinfettante.

— Grazie Jimin, come va Eunmi? Ripensando a quello che mi hai detto ieri, mi piacerebbe riprovare con la matematica.

— Va bene, rispose con un sorriso innocente pensando che non avessi già raccontato tutto a Jimin. Nessun problema.

— Innanzitutto però, dissi bloccandole il passaggio con la mano che teneva la bomboletta con il disinfettante che le sparsi addosso facendola tossire. Jimin, puoi già andare in classe. Vorrei parlare con la mia compagna di classe.

— Buona fortuna, mi sussurrò discretamente prima di andarsene dal bagno delle ragazze chiudendo la porta. Allora? Chiesi ad Eunmi dopo essermi assicurata che eravamo sole. Come sto? Sono carina con la divisa?

— Ti ho già vista con l'uniforme, rispose alzando gli occhi al cielo. Levati di torno, vorrei pisciare.

— No.

— Ma non vuoi proprio lasciarmi in pace, eh?

— Mi sa proprio di no, tesoro.

— Forse ieri non sono stata abbastanza chiara, disse Eunmi levandosi gli occhiali. "Oh shit, here we go again", pensai avendo già i brividi ancor prima che finisse di effettuare la sua azione. Quando ti ho detto che tutto quel fai è inutile, non era uno scherzo. E non è di certo facendo finta di essere una studentessa seria che riuscirai ad attirare l'attenzione di Jungkook. Pronto???? Io avevo già l'attenzione di Jungkook. Che diamine credeva? Comunque levati dal cazzo, seriamente. Ero venuta per pisciare, ma a forza di parlarti mi sta anche venendo la nausea. Se proprio vuoi giocare a questo gioco con me, fai pure. Ma ti avverto, rischi di perdere.

— Questo è quel che vedremo...

Alla fine se ne andò senza neanche aver fatto i suoi bisogni.

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— Bene, disse la professoressa di educazione fisica dopo aver fatto l'appello. Vi risparmio con che grande sorpresa mi hanno fissata tutti nel vedere che ero presente per la prima volta dopo ben tre anni di liceo. Mettevi con la vostra squadra.

(In Corea del Sud (ed anche in Francia) il liceo dura tre anni e non cinque)

Prof, alzai la mano perplessa nel vedere che tutti quanti sapevano esattamente dove andare, ho avuto una dispensa per un anno. No, due. Quindi con chi devo essere in squadra?

— Vada con la squadra dei rossi. E la prossima volta, signorina, si degni a venire in tuta e non con un reggiseno sportivo e dei mini-shorts aderenti.

Ancora non capisco che diamine di problema c'era con i vestiti che avevo indossato quel giorno.

— Va bene, prof, risposi trattenendomi dal fare qualunque tipo di commento che mi avrebbe solamente mandata dal preside. Dopodiché, mi girai per guardare chi faceva parte della squadra dei rossi. Aigo! Quattro maschi ed una ragazza con i capelli unti. Chi diamine me l'ha fatto fare?

Areum, uno dei ragazzi si avvicinò per parlarmi, sei con noi?

— A quanto pare...

— Va bene, allora vai a cercare una canotta rossa. Intanto noi facciamo riscaldamento.

— Una canotta? Posso non indossarla?

— No, altrimenti non te l'avrei detto. Vai a prenderne una!

— Wow, dissi alzando le mani, calmati. Vado.

— Lascia perdere, Seungyeol. Non vedi che sprechi tempo a parlare con una tizia del genere?

Ignorando la replica dell'amico di questo Seungyeol, andai a ceercare una canotta.

— Dio mio! Esclamai tenendo a malapena una di quelle canotte con una mano e tappandomi il naso con l'altra.

— Che c'è?

— Che diamine è questo odore?

— Solamente del sudore, rispose Seungyeol alzando le spalle.

— "Solamente del sudore"???? Ma non li lavano questi cosi?

— Beh sì, ogni estate.

— Ti prego, non è il momento di scherz-

— Sono serio.

— E ti pare che io non lo sia?!

— Apposto? Chiese un altro dei ragazzi innervosito. La duchessa è pronta?

"Principessa" sarebbe stato meglio.

— Aigo, sospirò il suo amico guardandomi esaurito, è quasi pronta. Arriviamo.

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— Hai capito? Quando hai la palla in mano, la dai a chiunque abbia una canotta rossa.

— Certo. E se sono davanti al canestro che faccio?

— Ce la passi comunque.

-— Non vi fidate di me o cosa? Ho già praticato uno sport.

Cinque anni prima ebbi ben tre lezioni di nuoto.

— Almeno non ti rovini le unghie, rispose la ragazza dai capelli unti.

— Non ci avevo pensato. Ti ringrazio per aver pensato a me ed alle mie unghie Miss Capelli Grassi.

— "Miss Capelli Grassi"?

Che c'è? Non sapevo come si chiamava!

— Areum che fa ginnastica e che indossa degli indumenti sportivi? Questa cosa è più unica che rara.

— Jungkook, ti supplico, riprenditi la tua amica.

— Neanche per sogno!

Jungkook era l'unico ad essere decente in tuta da ginnastica. Ma non mi scordai che era in parte colpa sua se avevo pianto tutta la notte, quindi feci finta d'ignorare quell'idiota.

Il mio idiota...

L'idiota più bello che ci sia...

— Ma che scherzi? Chiesi al mio compagno. Mai nella vita mi metterei in squadra con quello.

— Visto? La Miss è contentissima di essere nella vostra squadra. Quindi la partita può cominciare.

Non appena la prof fischiò, tutti iniziarono a correre in una direzione diversa lasciandomi sola al centro della pista. Non mi era mica stato spiegato dove sarei dovuta andare.

— Areum, che diamine fai? Devi correre anche tu!

Per non restare impalata un secondo di più, mi misi a correre anch'io, senza sapere quale fosse la mia meta.

— Yerin, prendi il pallone!

— Non posso, rispose la tizia dai capelli grassi circondata da ben tre persone.

— Seungyeol!

— Minho, sono troppo lontano!

Ma lo facevano apposta? Ero praticamente l'unica ad avere le possibilità di prendere quella dannata palla, ma si comportavano come se non fossi nella squadra.

Alla fine Jungkook riuscì a rubare la palla a Minho. Ed a mia più grande sorpresa, esso corse nella mia direzione alzando le braccia per...lanciarmela(?)

— Ma che fai Jungkook? Gli chiese uno dei suoi compagni. Non è in squadra con noi.

— Tieni, Areum.

Non essendo pronta a ricevere la palla dal mio avversario, essa mi arrivò direttamente in faccia facendomi vedere le stelle.

— Time-out! Gridò la professoressa dopo aver fischiato.

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