𝐒𝐞𝐢
@kimareum: " Il vostro fiore preferito che tiene altri fiori in mano "
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— Hai visto, Jungkook? Ci sono riuscita!
La fastidiosissima voce di Eunmi mi svegliò. Sentir parlare di problemi matematici equivaleva ad ascoltare una ninna nanna per me. E visto che avevo perso varie ore di sonno per alzarmi presto quella mattina, decisi di recuperarle.
— Brava Eunmi, sapevo che ci saresti riuscita.
— Areum, hai finito il tuo esercizio?
— Eh? Cosa?
— Aigo, sospirò Jungkook, ti sei addormentata di nuovo?
— Lasciami in pace.
— Ah, disse Eunmi sorpresa, stava dormendo?
— Da quando abbiamo iniziato.
— Non è vero, mi difesi alzando la testa dalla scrivania, non dormivo. Che ore sono Jungkook?
— Le dieci e quarantasei, rispose la persona alla quale non lo avevo chiesto.
— Wow, non sapevo ti chiamassi Jungkook.
— Ah...
— Stavo scherzando.
No, non stavo assolutamente scherzando.
Decisi di raddrizzarmi completamente e prendere la matita per cominciare a studiare seriamente.
— Quanto fa nove meno tre per uno più uno meno...Aigo, mi lamentai senza neanche aver finito di leggere il calcolo, perché ci sono due punti? Non stiamo mica studiando della grammatica!
— Areum, mi disse Eunmi, quella è una divisione...
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— Aigo Areum, Jimin si avvicinò guardandomi in modo strano, mi spieghi perché diamine stai indossando degli occhiali da sole? Vuoi per caso piacere ad Hoseok?
— Jimin, vuoi per caso un pugno in faccia? Sai benissimo che se pronunci il nome di quel pazzo apparirà. E no, non sto cercando di piacergli, voglio solo nascondere le mie occhiaie.
— Perché? È successo qualcosa ?
— Jimin, iniziai a piagnucolare, è una stronza, ma Jungkook non se ne rende conto! Aiutami!
— Eh? Di chi stai parlando?
La mia mano prese qualche ciocca dei suoi capelli per stritolarli.
— Ma sei stupido? È ovvio che sto parlando della SC!
— Aaaah lei. Ma che ha fatto?
Flashback
— Torno subito Eunmi, disse Jungkkok alzandosi.
— Va bene.
— "Torno subito Eunmi", guarda che esisto anch'io. Senza neanche degnarsi di rispondermi, Jungkook uscì dalla mia stanza. Doveva probabilmente andare in bagno, o forse voleva salutare Tae. Se hai sete, ho messo da bere lì, io dormo un po' aspettando che Jungkook ritorni.
— Non ho sete.
— Non c'è solo dell'acqua semmai, c'è anche una bottiglia di-
— Sei per caso sorda? Ho detto che non ho sete!
Scioccata da quel che avevo sentito, mi girai per fissare Eunmi. Non permettevo a nessuno di rispondermi male a parte Jungkook, Tae o Jimin.
— Scusami?
— Se proprio insisti per farmi bere qualcosa, alza il culo e vai a cercarmi tu da bere. Tanto sei inutile qui, non fai assolutamente niente da quando siamo arrivati.
— Aigo, è uno scherzo vero?
— Ascoltami bene Areum, disse togliendosi gli occhiali. Per qualche strano motivo, rabbrividii nel vedere il suo sguardo malefico, simile a quello che aveva quando mi chiese perché non lasciavo perdere la scuola, ma ancor più spaventoso senza gli occhiali. Per di più, la sua voce era diversa, non aveva niente a che vedere con quella che aveva quando c'erano altre persone con noi, il tuo giochetto da principessa viziata non funziona con me, ok? Non mi sei mai piaciuta, e non mi piacerai mai!
— Wow, per la prima volta condividiamo lo stesso sentimento, non so se sentirmi offesa di aver qualcosa in comune con te o esserne contenta.
— Peccato tesoro, ridacchiò mordicchiando una stecca dei suoi occhiali. Aigo! Vi giuro che era letteralmente spaventosa! Le mancavano solamente degli occhi rossi e delle serpi che fuoriuscivano dalla bocca, questa è la prima e l'ultima cosa che abbiamo in comune. Sei talmente patetica...pensavi veramente che fossi soltanto una compagna di banco discreta? Che Jungkook ci considerasse allo stesso modo? Ti do un consiglio: smetti di girargli intorno. Tanto non sarà mai tuo, e non gli piaci neanche un po'.
— Tutto quello che dici è totalmente sbagliato. Innanzitutto, sì. Sei una semplice compagna di banco. Sei così discreta ed insignificante che mi sono resa solamente conto oggi della vipera che sei in realtà. E la patetica sei tu, cara mia. Sei così disperata che ti ritrovi ad aver bisogno di usare una maschera con una finta personalità per essere notata. Mi sento quasi egoista, riesco ad essere perfetta, a farmi notare da tutti e ad avere degli amici senz'aver bisogno di fare finta. Prima o poi la tua maschera cadrà e tutti sapranno chi sei veramente.
Nello stesso momento, Jungkook ritornò nella stanza con le mani totalmente bagnate che asciugò sfregandole sulla mia maglietta. Ero talmente sconvolta da quel ch'era appena successo che non gli dissi nulla. E ad essere sincera, non ero così dispiaciuta di essere stata toccata da lui.
— A che punto eravate?
— St-stavamo parlando, risposi ancora un po' scossa - anche se in fondo, me l'aspettavo un po' -
— Sì, di matematica. Non me ne ero accorta subito, ma si era rimessa gli occhiali. Dovresti riprovare a risolvere il calcolo Areum. Se vuoi ti aiuto io.
— No, risposi freddamente.
— Areum, io lo faccio per te dov-
— Aigo Eunmi! Potresti piantarla e smettere di fare la santa davanti a Jungkook?
— Ma...ma...iniziò a balbettare con la sua falsa vocina, di che parli?
— Non stavamo parlando di matematica Jungkook, tentai di spiegargli.
— Basta Areum! Non vedi che sei tu il problema? Sei già molto, aggressiva e sgradevole con chi non se lo merita. Ti diverti anche a raccontare bugie adesso?
— Non racconto bugie Jungkook, io-
— Sei veramente insopportabile, tanto sapevo che non sarebbe servito a niente venire qui a lavorare con te. Lo sai cosa odio più di te?
— Jungkook, dissi cercando di non piangere.
— Il tuo narcisismo. Pensi sempre di essere la migliore, quando invece non vali niente! Andiamo Eunmi, non serve a niente restare.
— Mi dispiace tanto Areum, mi disse guardandomi con il suo sguardo malefico dando le spalle a Jungkook che stava facendo gli zaini di entrambi, vuoi che riproviamo domani?
— Fanculo Eunmi, fottiti!
Fine del Flashback
— Aish, è così assurdo...come pensi che potremmo fare per far cadere la sua maschera? Hai un piano?
(aish = cavolo)
— Non lo so, ma avrò bisogno del tuo aiuto.
— Va bene.
Quel giorno non era semplice e banale come tutti gli altri. No.
Quel giorno arrivai a scuola con gli occhi rossi e contornati da occhiaie. Ma almeno avevo la divisa della scuola, quella di ginnastica, ed ogni singolo quaderno che mi sarebbe servito.
Anch'io avevo indossato una maschera, una molto più bella ed efficace di quella di Eunmi.
— Andiamo in classe, Jimin?
Presi il braccio del mio migliore amico per tirarlo in direzione dell'aula di scienze. Malgrado l'orribile stato dei miei occhi, ero fiera della mia memoria. Ero riuscita a raccontare ogni singola parola scambiata quella mattina e a memorizzare gli orari che avevamo.
— Areum, l'aula di scienze è dall'altra parte.
Non mi giudicate, avevo solo memorizzato i nostri orari, non il numero delle aule dove si sarebbero tenute le lezioni!
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┆ -ˏˋ ˗ˏ✎ Spazio Autrice * ೃ
✽⋆ ┆. ° .❆ Eccoci qua. Spero che proprio come gli altri, questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Che ne pensate della doppia faccia di Eunmi? Ve lo aspettavate che fosse così malvagia? Io sì.
Quando lessi la storia un annetto fa, avevo uno strano presentimento su di lei. Sono anche capitata sul mio commento mentre traducevo:
Trad: OMG lo sapevo! Ho iniziato a dubitare della sua gentilezza dal secondo capitolo.
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