𝐐𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨
@kimareum: "L'uniforme scolastica mi dona più quanto pensassi"
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— Jimin, oggi mangio con il nemico. Sai cosa devi fare, vero?
— Sorvegliare il TSCGODS. (tipo strambo con gli occhiali da sole aka Jung Hoseok)
— Grazie.
— Areum, mi chiamò Eunmi, vieni?
— Arrivoooo. Dopo aver dato il cinque a Jimin per salutarlo, raggiunsi Eunmi accompagnata da Jungkook che era letteralmente senza fiato (come se avesse fatto uno sforzo fisico) e con le guance ancora rosse. Possiamo andare a mangiare.
Ci incamminammo verso la mensa, dove andammo a sederci a un tavolo dopo aver scelto il nostro cibo. Io mi piazzai di fronte a Jungkook che era affiancato da quella maledetta quattrocchi.
— Areum, non hai preso quasi niente, notò quest'ultima.
— È perché ho mangiato troppo questa mattina, le spiegai.
— Ah, va bene. Quindi come facciamo per la matematica? Vieni anche tu, Jungkook? Esso non rispose, troppo preso a guardare nel vuoto con occhi persi. Si comportava in modo strano con entrambe dalla fine della lezione precedente. Prima mi sgrida per avergli solamente sussurrato nell'orecchio, poi ignora Eunmi e in quel momento non si degnava di parlarci o di partecipare alla conversazione com'è suo solito fare. Sembrava imbarazzato, destabilizzato. Jungkook?
— Che diamine c'è?! Chiese bruscamente alzando la voce.
— Oh, Eunmi abbassò lo sguardo cercando di fare la carina, scusa, non-
— No, scusami tu. Non dovevo rispondere così.
Sbuffai alzando gli occhi al cielo davanti alla scena. Lui non si era mai scusato con me in quel modo per avermi parlato male...possibile che fosse così attratto da una tizia del genere?
— Quindi vieni?
— Sì.
YESSSSSSSSSSS!
— Quindi ci ritroviamo a-
— A casa mia, dissi sorridendo senza permettere alla quattrocchi di merda di continuare la sua frase.
— E cosa vorresti fare a casa tua con Jungkook? Dio mio, che aveva combinato Jimin? Mi girai a tratti, avendo riconosciuto la maledettissima voce di Hoseok. Mi siedo con voi, disse senza neanche chiedercelo. Ma prima di tutto, ci sono dei cambiamenti da svolgere. Cosa, disse riferendosi a Eunmi, mettiti davanti alla mia bellissima Areum, non voglio che un porco del genere ce l'abbia di fronte.
Più disperata che mai, mi misi le mani fra i capelli sospirando.
— Non ti muovere, Eunmi, perché io non mi alzo.
Mentre Eunmi si risedeva, io cercavo il mio migliore amico con lo sguardo. Rimasi sorpresa nel vederlo arrivare in mensa con...un occhio nero? Aigo! Ma che era successo?
— Senti, carino, ho detto che non ti voglio davanti a lei, mi spiego?
— Certo, ma non me ne importa tipo un cazzo.
— Hoseok, dissi cercando di calmarlo, non fare problemi, siediti e mangia.
Mi fissò un attimo e si sedette accanto a me senza dire una parola.
Nel frattempo, Jimin ebbe il tempo di avvicinarsi e mi disse "scusa" con lo sguardo e si sedette in seguito al tavolo accanto al nostro.
— Quindi, Areum?
— Cosa?
— Che devi fare a casa tua col tizio?
— Non sarò sola con lui, anche lei sarà presente, ammessi indicando Eunmi, e quel che dobbiamo fare non sono affari tuoi.
— Abbassa il tono con me, bellezza. "Perfezione" sarebbe stato meglio, ma vabbè. Tu, indicò la quattrocchi, come ti chiami?
Nello stesso momento, il mio cellulare vibrò.
Da: Jimin
A: Areum
13:33
Mi dispiace Areum, è più alto di me
Da: Areum
A: Jimin13:33Aigo! Come va l'occhio? Fa tanto male?
— Eunmi, Yang Eunmi.
— Ahhh, Hoseok si girò un attimo a guardarmi, sei tu quella stupida che-
— Hoseok, mi sbrigai a mettergli una mano sulla bocca capendo che stava per mandare a monte il mio piano. C'era del riso che stava per caderti dalla bocca. Dovresti masticare a bocca chiusa. Che c'è? Chiesi notando che Jungkook ci fissava con occhi sospettosi. C'è forse un problema?
— Non ce ne fossero se sapessi tenere a bada il tuo dobermann selvaggio.
— Ripeti un po'? Si infuriò Hoseok dopo esser riuscito a liberarsi della mia mano.
— Zero cervello questo qua.
— Ma allora vuoi morire! Con una forza soprannaturale, spostò il tavolo con una mano sola facendolo arrivare al lato opposto della mensa. A quel punto, non ero più sorpresa dell'occhio nero che aveva Jimin...Prova a ripetere!
— Ed è anche sordo...
In men che non si dica, un pugno atterrò sulla guancia di Jungkook che si ritrovò a terra. Pur sapendo che immischiarsi in una rissa fra due uomini è la peggior cosa fare, trovai il coraggio di farlo e mi fiondai in mezzo ai due dopo aver fatto un'ultima preghiera per le mie unghie.
— Hoseok! Non toccarlo!
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— Mi dispiace tantissimo, si scusò Hoseok mentre piangevo guardandomi allo specchio.
Ero totalmente sfigurata. Il mio labbro inferiore era gonfio e ricoperto di sangue e non parliamo neanche dell'occhio nero che si abbinava perfettamente a quello del mio migliore amico. Le mie due unghie rotte e lo smalto andato a puttane non erano praticamente nulla in confronto.
— Zitto, non ti voglio neanche vedere!
— Areum-
— Vattene! Andrò da sola all'infermeria.
Senza provare a dire qualcosa in più, prese la saggia decisione di andarsene.
Perché non ero l'unica a essere in uno stato orribile. Jungkook (che era messo molto meglio di me) aveva solamente qualche livido accompagnato da tre graffietti, era praticamente intero. Poi c'era Jimin (che non aveva ovviamente esitato a intervenire quand'ha visto che stavo ricevendo dei colpi), ch'era messo peggio di tutti quanti. Invece, quella vipera di Eunmi, non aveva assolutamente niente.
— Jungkook...il tuo sopracciglio sanguina.
Stavo per ucciderla.
— Non preoccuparti, Eunmi.
— Areum! Girandomi per vedere chi mi aveva chiamata, vidi mio fratello arrivare verso di noi correndo. Dio mio, disse guardando le nostre facce mentre riprendeva fiato, deve far malissimo. Avrei voluto uccidere anche lui, giuro. ""Deve far malissimo". "FORSE TU NON HAI CAPITO CHE STO PER MORIRE, KIM TAEHYUNG!"" Pensai infuriata. No, Areum, non stai per morire.
Prima che potessi aprir bocca, Jungkook scoppiò a ridere, mandandoci tutti in confusione.
— Si può sapere che c'è da ridere?
— Già, aggiunse Eunmi perplessa, che c'è di divertente?
— Dio mio, disse cercando di calmarsi, sto morendo.
Non so grazie a quale miracolo che non feci una strage quel giorno. Perché fra tutte le persone che avrei voluto uccidere con le mie proprie mani c'era anche Jungkook.
— Non vedo cosa ci sia di divertente, sospirò il mio migliore amico al quale accarezzavo la schiena in segno di conforto per tutte le ferite che aveva sul viso.
— Areum, non hai smesso di sorprendermi oggi, disse Jungkook che si era finalmente calmato. Sei venuta a scuola con la divisa, ti sei portata appresso tutto il frigorifero, hai fottutamente vomitato davanti a tutti...Wait, PAUSA! Non volevo parlarne perché è abbastanza imbarazzante, quindi ho tagliato direttamente al momento del bagno senza dirvi che in quel momento era la seconda volta che mi sentivo male. E per finire, ti sei ritrovata in mezzo a una rissa per uscirne con la faccia distrutta.
Ok, tutto vero, ma che cosa c'era di tanto divertente?
— In effetti è abbastanza sorprendente tutto ciò, notò il mio gemello iniziando a ridere anche lui.
— Non ha tutti i torti, aggiunse il mio migliore amico.
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Non appena attraversai la porta di casa, un urlo stridente si fece udire. Ecco cosa succede quando la regina della famiglia rientra nella sua dimora totalmente sfigurata.
— Omo, cos'è successo al viso stupendo della mia dongsaeng preferita?
(omo = oddio)
(dongsaeng = fratello/sorella minore)
— Oppa! Gridai drammaticamente fiondandomi nelle braccia di mio fratello.
— Chi diamine è stato a farti male?
Nello stesso momento, Taehyung fece la sua entrata in casa chiudendo la porta dietro di lui.
— Menomale che sono arrivato un po' più tardi...non avrei sopportato una delle vostre scenate esagerate.
— Cristo, Tae! Non puoi fare attenzione a lei?
— Aigo, non ho potuto fare niente.
— Spero che tu sia almeno andato dalla persona che l'ha picchiata per dargli una lezione.
— Sta tranquillo, non c'è stato bisogno di picchiarlo. Rimpiangeva già abbastanza quel che è successo. Dov'è mamma?
— Alla sua lezione di yoga, sospirò Jin mentre si staccava lentamente da me.
— E papà?
— Nel suo ufficio. Vieni Areum, proviamo a far sparire l'orrore che hai in faccia.
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— Aigo, adesso come faccio per la foto di stasera? Volevo mettere una foto con l'uniforme!
Ogni singolo giorno, alle diciotto in punto, postavo una foto su Instagram. E non c'era MAI stato un giorno in cui non lo avessi fatto.
— Tranquilla, disse Taehyung che stava leggendo un libro accanto a me, dopo usciamo per fare qualche scatto e con del trucco e qualche ritocco su Photoshop non si vedrà nulla.
— Tieni, tesoro, mia madre mi tese una tazza di tè caldo. Ti farà bene. I tuoi bernoccoli sono già diminuiti, notò sedendosi sul divano con noi.
— Come diamine farò con la faccia in questo stato?
— Tranquilla, tanto non resterai così per sempre.
Nello stesso momento, il mio cellulare vibrò. Eunmi mi aveva mandato un messaggio vocale su WhatsApp.
— Ciao Areum, a che ora dobbiamo venire da te? Devo avvertire i miei genitori.
Le scrissi rapidamente di venire di mattina, non si meritava di certo di poter ascoltare la mia bellissima voce.
— Va bene, potresti darmi il tuo indirizzo?
In quel momento, malgrado lo stato deplorevole del mio viso, sogghignai in modo malvagio. Se si fosse per caso recata all'indirizzo sbagliato, sarebbe stata colpa del mio correttore automatico, mica mia.
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