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✥ 11.

─── ❖ ── ✦ ── ❖ ───

HANEUL'S POV

Cosa?
Stava scherzando vero?

"Kippeum! Perché?!" Chiesi con tono scioccato.

Non riuscivo a capire cosa le fosse preso... come mai invitare Yoongi a pranzo da noi?
Con i nostri genitori per giunta!

"Oh tranquilla Haneul, parlerò io con mamma e papà... gli dirò che ci sarà un altro ospite." Rispose sorridendo.

Stronza.
Stavo per replicare ma ancora una volta, il mio ex mi bloccò... dando vita ai suoi pensieri.

"Ma tu sei fuori!" Esclamò Yoongi.

Per la prima volta dopo tanto tempo, incredibilmente ero d'accordo con lui; mia sorella era fuori di testa.

"Non verrò. Non puoi costringermi." Disse Yoongi facendo spallucce.

"Se tieni ancora almeno un minimo ad Haneul, allora verrai."

Le parole di Kippeum fecero cambiare velocemente espressione a Yoongi, facendogli perdere tutta la sicurezza e arroganza che aveva fino a qualche secondo prima.

"Ma perché lo hai invitato a pranzo? Ti ho detto che ci siamo lasciati! Non sai niente della nostra storia, può anche avermi trattata malissimo e tu che fai? Lo inviti a pranzo?!" Urlai in preda all'ira.

Ero davvero furibonda.
Il mio cuore stava impazzendo; batteva fortemente all'interno del petto arrecandomi un dolore enorme, e nel frattempo tremavo a causa dell'aria gelida che ci stava circondando.
Una rabbia furiosa, mista all'ansia mi colpirono come un fulmine a cielo sereno.

Sospirai, volevo solo tornare a casa, rifugiarmi nel mio adorato lettino e non avere più a che fare con nessuno fino al mattino dopo.

"Ehi, calmati. Voglio solo conoscere per bene il tuo ex, dato che è per lui che tu hai messo in mezzo il MIO ragazzo e gli hai infilato addirittura la lingua in bocca!"

Notai come sottolineò in maniera molto evidente la parola 'mio', alzando pure il tono di voce.
Con la coda dell'occhio guardai un attimo Jimin; mi lanciò delle strane e fugaci occhiate, come se volesse comunicarmi qualcosa attraverso lo sguardo.
Sembrava che stesse cercando di dirmi di assecondarla, altrimenti non ne saremmo usciti più.

E aveva ragione.
Abbassai lo sguardo tentando di tranquillizzarmi, dato che avevo i nervi a fior di pelle.

"Okay."

Non volevo che i miei genitori conoscessero Yoongi, lo avrebbero giudicato subito male solo basandosi sull'aspetto esteriore.
Kippeum mi rivolse un sorriso soddisfatto, e questo mi fece innervosire ancor di più.

Dopodiché posò lo sguardo su Yoongi, che intanto stava sbuffando come se non ci fosse un domani.
Ero sinceramente dispiaciuta che mia sorella lo avesse costretto ad accettare, ancora non comprendevo perché avesse avuto questa bizzarra e scomoda idea.

"Mezzogiorno e mezzo, sii puntuale. Tanto immagino che sai già l'indirizzo no?"

Yoongi annuì.

"Bene, torniamo a casa? Ti accompagnamo noi Haneul."

"Le mie amiche sono ancora dentro." Dissi.

"E anche i miei amici." Disse Jimin.

"Dov'è il problema? Chiamateli."

"E se volessero continuare a stare dentro? E poi il volume della musica è altissimo, secondo te riuscirebbero a sentire la suoneria del cellulare??" Ribattei, e non riuscii ad usare un tono più calmo di voce.

Kippeum mi stava davvero facendo perdere la pazienza questa notte.
D'un tratto era diventata così... odiosa.
Non la riconoscevo più.

"E sinceramente... non voglio tornare a casa con voi due." Mormorai.

Fare da terzo incomodo a questi due?
Ma neanche per sogno.

"Non puoi tornare con Yeri, è ubriaca." Disse Jimin.

Jimin sfilò il cellulare dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni, e cominciò a digitare.
Sicuramente stava mandando un messaggio a Jungkook o Taehyung.

"A chi stai scrivendo?" Domandò Kippeum.

"Jungkook. Voglio sapere se è tutto a posto e se possono accompagnare loro le ragazze a casa."

"Okay, io intanto avverto Mina."

E quindi tutti e tre eravamo impegnati ad avvertire i nostri amici; io senza risultato perché probabilmente Yeri e Nayeon erano ubriache marce.

Mi guardai intorno alla ricerca di Yoongi; si trovava non molto distante da noi, poggiato alla parete mentre fumava e cercava di scaldarsi nella sua felpona gigante.
Faceva un certo effetto riaverlo così vicino a me dopo mesi.
Mi avvicinai con cautela, raggiungendolo.

"Cosa ci fai ancora qui? Puoi tornare dagli altri sai?"

"Neanche volevo uscire stasera; Namjoon mi ha costretto... manderò loro un messaggio e me ne tornerò a casa."

Annuii.

"Mi dispiace per mia sorella, davvero. Non sei costretto a venire domani."

"Sì invece. Mi dicevi sempre che tua sorella è gentile ma cazzo, è una vera stronza!"

"Yoongi."

Gli lanciai uno sguardo di rimprovero; non sapevo cosa fosse preso a mia sorella questa sera, ma non era realmente così stronza... Yoongi aveva conosciuto la parte negativa di lei.

"È vero. Se io non venissi domani, lei parlerebbe ai tuoi genitori di noi... e se dovete parlare di me, è giusto che ci sia anch'io."

"Non capisco perché si comporti così..." Sussurrai.

"Non lo capisci? Ti ha vista limonare col suo ragazzo, è gelosa e ha paura che tu glielo possa portare via." Disse Yoongi buttando la sigaretta, che ormai era diventata un mozzicone, per terra.

"Ma tra me e Jimin non c'è assolutamente nulla!" Ribattei.

Okay, c'erano stati dei baci... tanti baci.
O delle situazioni dove mi sono dovuta trattenere più volte dal saltargli addosso.
Ma sapevo che era il fidanzato di mia sorella, ed ero consapevolissima che non potesse esserci nulla tra noi.

"Non c'è nulla? Sicura?"

Yoongi mi scrutò attentamente; continuò a colpirmi con il suo sguardo pungente e penetrante, senza mai staccarlo dalla mia figura.
Sembrava stesse cercando di leggermi, di sapere cosa stessi pensando o sentendo in quel momento.

Il mio cuore aveva ricominciato a battere più velocemente... percepii le guance avvampare.
Il suo ammaliante ma pericoloso sguardo mi aveva sempre fatto questo effetto, e continuava tuttora.

"Sicura."

Appena pronunciai quella parola, Yoongi sorrise.

"Secondo me, tu a lui piaci... e parecchio anche."

"Ti sbagli. È solo un donnaiolo che si diverte a provocare qualsiasi ragazza incontri."

"Ah, quindi è questo quello che pensi di me?"

Oh cavolo.

Mi voltai immediatamente; sgranai gli occhi appena vidi che Jimin si trovava alle mie spalle, aveva ovviamente sentito tutto.

Riflettendoci... all'inizio, pensavo proprio questo di lui; e non avevo neanche problemi a dirglielo in faccia.
Però stasera si era comportato bene con me, quindi mi sentii un po' in colpa ora che aveva sentito quel che avevo appena detto.

"Ho parlato con Jungkook, porteranno loro le tue amiche a casa con la macchina di Yeri, dato che lei non è in grado di guidare... io riporto a casa tua sorella, vieni con noi?"

"Anche no."

"Non fare la testarda e seguici." Mi ordinò.

Cavolo no!
Dopo questa sera Kippeum era la prima persona che volevo evitare, e Jimin la seconda.
Incredibile il fatto che sulla lista di persone da evitare stasera, non ci fosse Yoongi.

"L'hai sentita no? Non vuole tornare in macchina con voi." Si intromise Yoongi con voce minacciosa.

"Tu non ti immischiare." Disse Jimin.

"Non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare." Ribatté sempre il mio ex.

E ci risiamo.

"Cosa succede qui?" Chiese Kippeum.

Ci aveva appena raggiunti, dopo essersi allontanata per parlare al cellulare, probabilmente con la sua amica Mina.

"Tua sorella non vuole tornare a casa con noi."

"Posso tornare con le mie amiche e i tuoi amici." Risposi.

"Sì, così starete tutti schiacciati come sardine nella macchinina della tua amica." Ribatté Jimin.

"Haneul, tornerai a casa con noi e non discutere."

Ma cosa aveva Kippeum questa sera?
Era irriconoscibile!
E insopportabile... e odiosa.
E... in questo momento sarei stata in grado di trovare altri mille aggettivi con cui descriverla, e di certo non erano aggettivi carini.

"Lei torna a casa con me."

Tutti e tre ci voltammo verso Yoongi; era rimasto dietro di me ad assistere silenziosamente al nostro diverbio.
Guardai il mio ex totalmente incredula... perché l'attimo prima si comportava in un modo, e l'attimo dopo in un altro?

"No."

Mi girai nuovamente verso Jimin; in questo istante aveva un'espressione intimidatoria dipinta sul volto.

"Deve decidere Haneul, non tu." Ribatté Yoongi.

Jimin continuò a guardarlo male, ma Kippeum attirò la sua attenzione afferrandogli con una presa salda la mano.

"Okay Haneul, torna pure a casa con Yoongi."

Agrottai le sopracciglia confusa, il comportamento di mia sorella era davvero strano oggi.
Anche Jimin come me, la guardò stupito e poco convinto dal suo atteggiamento.

"Chissà, magari si riaccenderà la scintilla tra voi due." Ghignò Kippeum sorridendo.

Assottigliai gli occhi sempre più confusa, ma anche infastidita; perché dire una cosa simile?
Lanciai un'occhiata a Jimin, scoprendo che a sua volta mi stesse fissando anche lui.

Volevo parlare con lui, volevo chiarire sul momento del bacio, chiedergli scusa per come lo avevo definito poco prima... ma molto probabilmente non avrei mai potuto chiarire con lui.
Avevo visto quanto si fosse arrabbiato quando lo avevo chiamato donnaiolo.
Anche se adesso mi stava lanciando delle occhiate che non riuscivo a decifrare.

Percepii di nuovo la brutta sensazione di giramento di stomaco che avevo avvertito prima.
Me lo sentivo... i sintomi c'erano tutti: dovevo vomitare.
E non volevo che Jimin mi vedesse in quello stato.
Non appena realizzai, mi accigliai per il pensiero appena avuto; perché mi preoccupavo di quel che Jimin poteva pensare di me?

"Andate pure, torno a casa con Yoongi." Dissi velocemente.

"Okay perfetto." Replicò Kippeum.

Mia sorella cominciò a camminare trascinandosi dietro Jimin, ma quest'ultimo puntò i piedi restando fermo sul posto.

"Sei sicura?"

Il tono che fuoriuscì dalle sue labbra mi parve... preoccupato?
Involontariamente arrossii.

"Guarda che non la stupro eh!" Yoongi ridacchiò.

Fulminai immediatamente il mio ex.
Avevo capito che ci fosse dell'astio tra quei due, ma guarda caso partiva il tutto sempre da lui.

"Oh no certo... in fondo te la sei già fottuta troppe volte no?"

Ecco che si ripresentò di nuovo quella tensione imbarazzante e colma di disagio.
Yoongi guardò malissimo Jimin, che intanto stava ricambiando con un sorrisetto strafottente disegnato sul volto.
Sapevo che Yoongi voleva ribattere, lo conoscevo bene... ma la voce di mia sorella lo fermò.

"Andiamo?" Chiese spazientita lei.

Jimin annuì ed entrambi mi salutarono agitando la mano.

"Finalmente soli..."

Sussurrò Yoongi abbracciandomi da dietro, e avvolgendo il mio busto in una calorosa stretta.
Ma quell'abbraccio durò poco, dato che non ci pensai due volte nel tirargli una gomitata.

"Non ci provare."

La testa riniziò a girare ancor più di prima, e lo stomaco si contorse rendendomi agitata e sofferente.
Posai una mano sulla pancia e strizzai gli occhi, facendo assumere al mio viso una smorfia di dolore.

Alla fine non resistetti più; corsi in fretta e furia per allontanarmi il più possibile da Yoongi, e rivomitai tutto l'alcol che avevo ingerito.

YOONGI'S POV

Haneul corse rapidamente verso l'angolino del parcheggio, e con mio grande orrore cominciò a vomitare.

Avanzai lentamente verso di lei; la vista del suo corpo piegato a novanta non mi dispiacque affatto, ma i suoni che la sua bocca stava riproducendo rovinavano il tutto, facendomi storcere il naso disgustato.

"Che schifo."

"Sei sempre molto d'aiuto, grazie eh!" Urlò immediatamente lei, rispondendomi.

Non riuscii a non sorridere.
Sfilai il pacchetto dei fazzoletti che tenevo sempre nella tasca della mia felpa, e glielo porsi.
Haneul li accettò ben volentieri, e dopo essersi ripulita a dovere, si rialzò.

"Pulita?" Chiesi.

"Ah non ' Haneul come stai? ' Mi chiedi se sono pulita... grazie tante."

Accidenti quanto era nervosa questa sera.
Mi sarebbe piaciuto farla calmare, usando il mio infallibile metodo di persuasione.

"Nervosetta?"

"Tu che dici?"

"È da tanto che non scopi eh?"

Alla mia provocazione Haneul roteò seccata gli occhi al cielo, facendomi sorridere ancor di più.
Cavolo, mi divertivo troppo a romperle le scatole.

"Ora ti ci metti anche tu?" Domandò, e appena udii le sue parole, agrottai le sopracciglia confuso.

Come anch'io?
Decisi di non dire nulla e ci avviammo silenziosamente verso la mia macchina.

"Fortunatamente siamo venuti con due macchine... mando comunque un messaggio a Namjoon per avvertirli." Mormorai, volendo spezzare quel silenzio insopportabile.

"Okay."

Mandai il messaggio e aprii la macchina.

"Dillo che ti era mancata."

Haneul mi lanciò un'occhiata storta.

"Certo mi era mancata tantissimo... puoi riportarmi subito a casa per favore? Sono stanca."

Mi fermai ad osservare ogni suo minimo particolare, ogni piccola caratteristica del suo incantevole viso, che la rendevano ai miei occhi la ragazza più che bella che avessi mai visto in vita mia.

Haneul era sempre stata bellissima... ma perché questa sera la vedevo ancora più bella?
Forse perché erano passati mesi dall'ultima volta che avevo avuto la possibilità di vederla... e dovevo ammetterlo, mi era mancata molto.
Mi era mancata tantissimo.

Potevo andare a letto con decine di ragazze, ma nessuna era come lei.
La mia mente era costantemente occupata dalla sua figura; risiedeva in un posto speciale che difficilmente avrebbe lasciato.

"Hai finito di farmi la radiografia?"

Un sorriso appena accennato scappò dalle mie labbra; stuzzicarla e renderla nervosa sarebbe potuto diventare il mio passatempo preferito.
E dire che all'inizio non era così.
Incredibile quanto fosse cambiata nel tempo; ora rispondeva per le rime a chiunque, aveva più autostima e fiducia in sé stessa, e tutto quello che aveva da dire, lo diceva tranquillamente in faccia.

Ed era cambiata così tanto grazie a me.
Io l'avevo cambiata.

"Sei così bella che non riesco a toglierti gli occhi di dosso." Sussurrai.

Un broncio a dir poco adorabile si disegno sul suo bel faccino.

"Sei davvero bipolare..." Disse a bassa voce.

"Come?" Chiesi, inarcando un sopracciglio.

"Yoongi. Mi hai trattata malissimo prima, mi hai definita uno scarto! Sul serio? Io sono uno scarto per te??" Esclamò alzando notevolmente il suo tono di voce.

Scrutai con cura il suo volto... il battito del mio cuore si bloccò, non appena riuscii a intravedere le lacrime che minacciavano di evadere dagli angoli dei suoi occhi color nocciola.

L'avevo ferita.
Non era mia intenzione ferirla in quel modo, ma vederla accanto a quel tipo mi aveva fatto perdere la testa.
Avevo parlato senza ragionare, e ora che ci pensavo per bene... ero stato davvero cattivo.
Un vero bastardo.
Però se ci era rimasta così male, significava che ancora le interessava la mia opinione... no?

"Scusami."

Pronunciai quella parola con un tono bassissimo di voce, quasi impercettibile... forse non era nemmeno riuscita a sentirla, ma mi sembrava il minimo farle le mie scuse.
Haneul si voltò nella mia direzione con gli occhi spalancati, facendomi capire che invece aveva sentito eccome quella parola.

"Non ho sentito bene."

Eh, allora sei stronza.
Sospirai, e dopo un profondo respiro mi scusai ancora.

"Ti chiedo scusa. Okay?"

Scorsi un minuscolo sorriso abbozzato formarsi sulle sue labbra.

"Wow! Min Yoongi che chiede scusa! La fine del mondo allora è vicina." Ribatté.

"Ma come siamo sarcastici..."

"Mi hai definita scarto."

I suoi occhi questa volta si riempirono totalmente di lacrime, e il faccino che tanto adoravo ben presto si bagnò della sofferenza che io stesso avevo causato.
Dio... ci era rimasta davvero male per quella parola.

"Haneul... perdonami. Davvero."

"No. Non ti perdonerò mai. Per di più mi hai costretta a darti un'altra possibilità perché sapevi che non te ne avrei mai data una volontariamente!"

"Ascolta-"

"No. Ti prego, metti in moto la macchina e parti... per favore."

Avevo capito che era inutile discutere e cercare di farmi perdonare da lei; le mie parole l'avevano fatta piangere, e adesso giustamente nemmeno voleva parlarmi.
Così senza aggiungere altro, accesi il quadro, poi il motore e partii.

JIMIN'S POV

Non mi piaceva l'idea di lasciare Haneul da sola con quel tipo.
Non mi piaceva per niente, ma non potevo controbattere, la situazione era già abbastanza disastrosa.

Io e Kippeum ci avviammo verso la mia auto; un silenzio micidiale ci attorniava, ma io cercai subito di allentare la tensione.

"Mi avevi detto che saresti stata a casa con Mina."

Sinceramente volevo sapere cosa fosse andato storto, perché Kippeum e la sua amica avessero cambiato idea.

"E invece sono venuta qua. Ti ho rovinato la festa eh?"

Sbuffai scocciato; quando ci si metteva Kippeum diventava insopportabile, e la mia pazienza aveva un limite.

"Ti ripeto che stavamo fingen-"

"Ascolta Jimin."

Smise di camminare, così mi fermai anch'io.

"Non è stato bello vedere il mio ragazzo con la lingua infilata nella bocca di mia sorella. Chiaro?"

Era furiosa, sembrava che grigie nubi di fumo stessero fuoriuscendo dalle orecchie.

"Lo so Kippeum... e mi dispiace okay? Ma devi credermi, era tutta una farsa."

Okay, era vero che forse mi ero spinto un po' troppo oltre con i baci... questo lo ammettevo.
Ma il motivo per cui ci eravamo baciati era davvero a causa del suo ex.
Questa volta.

Il viso di Kippeum era colmo di dubbi.
Mi squadrò da capo a piedi, lanciandomi delle occhiate perplesse e esitanti.
Avevo l'impressione che morisse dalla voglia di dirmi qualcosa, ma che stesse cercando di trattenersi.
O semplicemente stava morendo dalla voglia di mandarmi a fanculo.

"Saliamo in macchina, ho freddo."

Annuii.
Una volta saliti, stavo per accendere il motore quando Kippeum fermò i miei movimenti, posando la mano sul mio braccio.

"Cosa ne pensi di mia sorella?"

Ecco.

Una domanda a cui non avrei mai voluto rispondere.
Cosa pensavo di Haneul?
Tecnicamente per lei, questa era solo la seconda volta che la vedevo, quando invece era la quarta.

Che cosa pensavo di Haneul... non potevo certo dirle che baciava benissimo.
O che la trovavo una bellissima ragazza... già mi immaginavo la sua mano schiantata senza pietà sulla mia guancia.

"Cosa dovrei pensare di Haneul? Non la conosco bene, l'ho vista solo due volte... non posso dare un giudizio."

"A prima vista cosa ne pensi?"

Perché insisteva?
Forse aveva intravisto qualcosa di più in quel bacio...
Internamente scossi la testa per quel che avevo appena pensato; dai, era solo un bacio dato per finta.
Certo, un bacio molto passionale però...

"Non lo so. Mi sembra solo una ragazzina infantile e immatura.
L'ho aiutata con il suo ex perché volevo fare un gesto gentile nei suoi confronti, dato che è tua sorella... tutto qui. Ma è impulsiva, non pensa prima di dire o fare qualcosa."

Avevo scelto di fare lo stronzo.
In fondo lei era andata a dire al suo ex che ero solo un donnaiolo che ci provava con tutte, quindi...
E soprattutto, avevo pensato che giudicando male Haneul, Kippeum si sarebbe tranquillizzata e non avrebbe continuato a rompere le scatole con questa faccenda.
Lo speravo davvero.

Notai che infatti quest'ultima tirò un sospiro di sollievo.
Fiù... e forse l'avevo scampata anche questa volta.

"Sai... sono contenta che pensi questo di lei."

"Davvero?"

"Beh... ho notato che mi sembravi preoccupato per lei, quando l'abbiamo lasciata col suo ex."

Niente di più vero.

Certo che ero preoccupato; quel bastardo l'aveva fatta soffrire, e ancora aveva una grande influenza su di lei.
Speravo che Haneul non capitolasse e che non scegliesse di perdonarlo, un atteggiamento del genere non era da perdonare.
Non sapevo per cosa effettivamente avessero rotto, ma avevo capito che la colpa era di lui, e che Haneul ci aveva sofferto molto.
Ecco perché non mi fidavo a lasciarli da soli.

"Jimin?"

"Mh?"

"Avevi una faccia... strana."

Non risposi, accesi il motore.

"Comunque Haneul non è cattiva, è semplicemente piccola... deve ancora crescere." Disse Kippeum.

Un atto di bontà nei confronti della sorellina?
Mi sembrava strano dopo questa notte.

"Lo penso anch'io... ma perché hai invitato Yoongi a pranzo?"

Volevo davvero saperlo, me lo stavo chiedendo da quando Kippeum aveva avuto questa stramba idea.
Per me comunque, invitare a pranzo quel tipo non aveva senso.

"Conosco Yoongi di fama. È stato a letto con una mia amica il mese scorso, e l'ha trattata malissimo. È uno stronzo."

Non me lo aspettavo, ma adesso si spiegava tutto... Kippeum sapeva già che tipo fosse Yoongi.
Continuò a parlare, quindi spensi il motore; avevo intuito che sarebbe stata una lunga conversazione.

"Non lo avevo riconosciuto subito, ma poi fuori dal locale l'ho potuto vedere meglio. Sono rimasta sconvolta quando ho scoperto che è stato il ragazzo di Haneul per un anno e mezzo.
Ma ti rendi conto? Un anno e mezzo!
Si saranno lasciati a causa sua, mi sembra ovvio... l'avrà tradita come minimo."

"Ma quindi hai invitato Yoongi per...?"

"Perché ai miei genitori non piacerà sicuramente." Disse con un ghigno.

Corrugai le sopracciglia, non ancora del tutto convinto del motivo nascosto dietro all'invito di Yoongi.
O ero stupido io, o era Kippeum che si spiegava male.

"Kippeum... non so se lo hai notato, ma Yoongi mi pare il solito tipo che se ne frega di tutto e di tutti. Non gliene fregherà niente di quel che penseranno i tuoi."

"Ho visto come guarda mia sorella; ci tiene ancora a lei, si vede... a quanto pare non è così menefreghista come vuol far credere. I miei vieteranno ad Haneul di frequentare Yoongi, e lui mi sembra il classico tipo che non accetta ordini, andando contro tutti. Ma non può mettersi anche contro i miei, è una gara già persa in partenza. Quindi se la può scordare mia sorella." Spiegò il tutto con un sorriso trionfante stampato sul volto.

Ma io avevo ancora dei dubbi.

"Quindi gli vuoi fare un torto per vendicare la tua amica...?"

Ancora non mi era tutto chiaro, in fondo Haneul e Yoongi non stavano più insieme.
Anche se lui era sempre molto preso da lei, si capiva... ma aveva dei modi di fare che facevano proprio schifo.
Speravo solo che Haneul non fosse ancora così tanto presa da lui, anche se le parole che Yoongi le aveva rivolto questa sera, l'avevano toccata parecchio.

Non volevo che si rimettessero insieme.
Lui non faceva per lei... non la meritava proprio, l'avrebbe solo fatta soffrire.

La risposta di Kippeum mi distolse dai molteplici pensieri.

"Sì... certo, è per la mia amica." Sussurrò con voce incerta.

"Kippeum, non mi stai dicendo tutto vero?"

Kippeum abbassò lo sguardo; sentivo che mi stava nascondendo qualcosa... non avrei avviato la macchina finché non fossi riuscito a chiarire ogni mio dubbio.

"E poi non pensi a Haneul?"

Appena udite le mie parole, Kippeum rialzò subito lo sguardo ponendolo su di me, e mi guardò con un'espressione serissima in volto.

"Questa è una punizione anche per lei."

Rabbrividii, ma non per il freddo.
Non mi piacque molto ciò che Kippeum aveva appena pronunciato.

"Kippeum-"

"Mi porti a casa? Comincio ad avere sonno."

La assecondai e feci partire la macchina.
Kippeum non ce l'aveva solo con Yoongi, ma anche con Haneul.

Anzi, mi pareva che ce l'avesse più con sua sorella, che con il suo ex.



YOONGI'S POV

Il viaggio in macchina fu silenziosamente imbarazzante.
Sentivo i suoi singhiozzi mentre continuavo a tenere lo sguardo puntato sulla strada... ad un certo punto, Haneul tirò su con il naso.

"Vuoi un fazzoletto?"

Cercai di essere gentile ma lei neanche mi rispose.
Mi faceva innervosire questo suo atteggiamento... ma non potevo dirle nulla, in fondo aveva ragione a comportarsi così.
Me lo meritavo.
L'avrei riconquistata però... fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto.

Parcheggiai di fronte a casa sua e lei scese velocemente dalla macchina senza dire una parola; spensi il motore e scesi anch'io.

"Perché mi segui?"

"Ti accompagno alla porta."

"Non ce n'è bisogno." Rispose lei, freddamente.

Con uno scatto la afferrai per il braccio; Haneul si voltò subito e cercò di dimenarsi, ma le presi entrambi i polsi stringendoli per tenerla ferma.

"Ascoltami! Ti chiedo scusa per essere stato così bastardo prima, okay? È che... vederti con quel tizio mi ha fatto andare il sangue al cervello! Ti ho sempre considerata mia, e in quel momento non ci ho capito più nulla... volevo solo picchiare Jimin e farti soffrire. Perché... vederti insieme a quel tipo è stata una sofferenza per me."

Non ce la facevo più, dovevo dirglielo.
Dopo quelle parole Haneul smise di muoversi e abbassò lo sguardo, cercando di sfuggire dal mio.
Le lasciai il polso e presi delicatamente il suo mento con le dita; sollevai il suo viso, cosicché i nostri occhi potessero incrociarsi.

Mi persi nell'osservare quei meravigliosi occhi di cui mi ero perdutamente innamorato.
Erano un po' arrossati a causa delle lacrime, e mi sentii ulteriormente in colpa... perché ero così?

Perché non riuscivo a rendere felici le persone che amavo?
Perché l'avevo fatta soffrire così tanto?
Non si meritava tutta questa sofferenza...

Appoggiai la mia fronte alla sua.

"Mi dispiace." Sussurrai.

Haneul continuava ad fissarmi con quegli occhietti da cucciolo.
Come faceva ad essere sempre così meravigliosa?
Decisi di rischiare; mi chinai lentamente alla sua altezza, e notai con gran piacere che Haneul chiuse gli occhi.

Lo presi come un chiaro invito ad assaporare di nuovo quelle sensuali labbra.

Sorrisi, e premetti le mie labbra sulle sue.

Finalmente, dopo mesi, la baciai di nuovo.

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