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Capitolo 50.

Eren's pov.

Avevamo il tavolo in fondo e Levi ne era capotavola.

"Hanji non dovresti ordinare del vino..."
Eld la guardò leggermente preoccupato.

"Oh andiamo, andrà tutto bene."
Rispose con aria frivola.
Dei camerieri in smoking ci presero l'ordine.

Finimmo di mangiare ritrovandoci tutti mezzi brilli per via delle quattro bottiglie di vino ordinate dalla manager.

"Andiamo a fare un giro per la città..."
Annunciò Hanji mezza ubriaca singhiozzando.

Andammo in una discoteca lì vicino.
Inutile nasconderlo, eravamo ubriachi, Levi sopratutto.
Lo costrinsero a bere e si ritrovò a barcollare maledicendo qualunque passante nel raggio di dieci metri, io invece ero abbastanza cosciente da poterlo sorreggere.

Gli altri entrarono iniziando a ballare e a ridere in modo isterico.

"Moccioso..."
Mi afferrò il braccio.

"Dimmi"

"Non entrare... è pieno di gente ubriaca..."
Me lo sussurrò come fosse stato un segreto fra qualche singhiozzo.

"Anche tu non è che sia messo meglio"
Mi scappò una piccola risata.

"Sì... ma finché sono io è un conto. Non voglio che ti stuprino... almeno tu no."

Anche se lo disse barcollando e gesticolando animatamente, in quelle parole sembrò in sé.

Era un argomento delicato per il corvino, lo sapevo perfettamente, così gli diedi retta e restammo fuori.
Inizió a fumare, era appoggiato ad un muretto in pietra sotto l'insegna della discoteca.

"No Levi."
Gli presi la sigaretta dalle mani.
Era molto più facile gestirlo da ubriaco.

"Daiii Eren!"
Barcollò da una parte all'altra.
Lo presi a me afferrandolo per i fianchi.
Sussultó leggermente, era troppo ubriaco per realizzare.

"Perchè sei così dannatamente invitante anche da ubriaco?!"
Domandai frustrato.

"Mh?"
Era davvero andato.

Colsi così il momento iniziando a baciarlo con foga, sfruttando quel suo stato più unico che raro.
Da ubriaco sembrò eccitato il doppio.

Si sedette sul muretto e nel mentre mi fece un varco fra le sue gambe permettendomi di baciarlo.
Era molto più provocante del solito.
Intanto che le nostre lingue giocarono fra loro, mi prese la mano e la infilò nei suoi pantaloni.

Gemetti in contemporanea con il corvino tastando in modo deciso il suo membro.

Ansimò con un evidente rossore sulle guance.
Non eravamo soli, c'erano persone che entravano ed uscivano dalla discoteca, ma non ci prestarono attenzioni di nessun tipo, dato che la maggior parte era più andata di noi.

Verso le tre, vidi Farlan trascinare la squadra fuori da quel posto rumoroso a forza.

Mi sembrava abbastanza in sé.

"Farlan."
Gli feci cenno con la mano per farmi notare.

Si avvicinò.
Avevo il corvino addosso non riuscendo e non volendo staccarlo.

"Levi... ma che mi combini eh?"
Lo guardó in modo malizioso.

Sì Farlan era in sé.
Levi lo ignorò continuando a baciarmi il collo.
Non mi preoccupai di staccarlo, gli altri parvero alterati e di conseguenza la mattina dopo non avrebbero ricordato nulla.

Ci incamminammo verso l'hotel.

Levi mi rimase affianco per tutto il tragitto.
Mi fece pensare a cose indecenti, lo trovai meraviglioso quella sera, mi eccitò parecchio e lo si potè notare dai miei pantaloni che si fecero improvvisamente stretti per la protuberanza.

Per tutto il tragitto il corvino mi restò attaccato tentando di reggersi in piedi e io con lui, cercando di reggere entrambi.
Gli altri membri della squadra si ressero a vicenda.
Hanji stava delirando incolpando qualsiasi oggetto di essere cattivo con lei.
Petra era sulle spalle di Farlan.
non riusciva a stare in piedi anche per via dei tacchi, la vidi accucciata sulla sua schiena evidentemente addormentata.
Gli altri cercarono di tenere il passo.

Levi stava collassando, lo vidi barcollare e cascare dietro di me, mi voltai di scatto afferrandolo per un braccio.
Lo riportai in piedi circondandogli la vita e portando il suo braccio dietro le mie spalle abbassandomi leggermente così che stesse più comodo.

Arrivammo alle camere, mi aiutò Farlan a portarlo per le scale.

"Dai vieni..."
Mi strattonò dal colletto della camicia all'interno della sua camera.

"Levi non posso... domani abbiamo la partita."
Dissi cauto.

"Voglio scoparti Eren."
Era davvero andato si teneva a stento al ciglio della porta.

"L-levi... io...-"
Avrei voluto davvero.

"Dai... non ci mettiamo tanto..."

"Non oggi..."
Dissi.

"Che palle..."
Stava per cadere, ma riacquistò al momento giusto l'equilibrio.

"Poi c'è Farlan..."
Continuai elencando i motivi per il quale non sarebbe stato accettabile farlo.

"Chi è?"

"Il tuo compagno di stanza Levi..."
Dissi preoccupato.

"Ahh quel Farlan... sì.. lui dorme nell'altra stanza..."

In effetti la stanza era divisa in due camere da letto.

"Vieni qui..."
Mi prese iniziando a tastare.
Mi scappò un gemito portandomi in stanza e gettandomi sul letto.

Mi divaricò le gambe iniziando a baciarmi dal collo scendendo piano piano.

Farlan entrò in stanza stordito.

"Eh no ragazzi! È il mio letto cazzo."
Tentai di porgergli delle scuse o comunque rispondergli, ma dalla mia gola uscirono solo gemiti.

Il biondo prese la sua valigia e si trasferì nella camera affianco.

Intanto il corvino raggiunse i miei boxer, li sfiló con la bocca tenendoli stretti fra i denti.
Velocemente si tolse i vestiti restando solo in intimo, mi morse l'interno della coscia, si diresse poi verso il mio membro stuzzicandone la punta.

Respirai pesantemente.

Stavo per venire.
"L-levi... io sto... sto per-"

"Zitto."
Mi morse con prepotenza l'addome, ansimai mentre del liquido denso macchiò la coperta blu notte, insieme al corvino.

"Mhh... non ci voleva..."
Iniziò lui.

Lo disse tra qualche bacio.
"Eren trattieniti."

Lo staccai per un attimo tentando di calmarmi, non avremmo potuto macchiare anche le coperte dell'albergo.

"Ci sei?"
Mi chiese.

"L-levi... non ce la faccio..."
Dissi preoccupato.

Mi guardó avvicinandosi prendendo in bocca il mio membro e succhiando.
Un orgasmo rimbombò nella stanza.

"L-levi basta..."

Mi guardó staccandosi e facendo colare del liquido.

"Abbiamo la partita domani e tu sei ubriaco."

Mi alzai rivestendomi.
La mattima seguente mi sarei dovuto far trovare in camera mia e non sicuramente del ragazzo.
Era steso sul letto.

"Ci vediamo domani amore..."

"Non resti qui?!"
Chiese incredulo.

"No..."

"Ma io non avevo finito..."

"Ci vediamo domani..."
Gli lanciai un bacio con la mano.

Ero davvero dispiaciuto.
Desideravo Levi così provocante e prepotente da sempre, ma il giorno dopo saremmo dovuti essere svegli.

Mi sorrise leggermente.

Levi's pov.

Mi svegliai con un dolore allucinante alla testa.
Era come se mi stessero tartassando le tempie con un martello.

Mi alzai, avevo solo i boxer addosso.
Più cercai di ricordare la sera prima, più non ricordavo.

Mi alzai andando a farmi una doccia veloce.
I boxer erano impregnati di sperma.

Cazzo... che ho fatto ieri sera?!
Pensavo e pensavo ma nulla.
Il vuoto totale.

Avevamo la partita fra qualche ora e io mi reggevo a malapena in piedi.
Finito di asciugarmi i capelli tornai in sala dove vidi Farlan.

"Allora... finito di sverginare quel ragazzo?"
Stava bevendo un caffè.
Solo l'odore mi dava il voltastomaco.

"Di cosa stai parlando?"
Chiesi massaggiandomi le tempie.

"Come... non ti ricordi?"
Chiese.

"Eren... giusto?"
Provai ad indovinare.

"Giusto, quel povero ragazzo... lo avrai sfinito ieri sera."
Abbassai leggermente lo sguardo imbarazzato.

"Z-zitto... siete voi che mi avete fatto bere..."

Scoppiò a ridere.
"Sì, ieri eri proprio uno spasso... eri parecchio eccitato."

Cosa potevo aver mai fatto la sera prima?
Speravo vivamente di non essere stato aggressivo nei confronti di Eren.

La testa mi girava ancora.
Mi chiesi cosa avrei combinato in campo distrutto com'ero.

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