Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

2. 2021

E' una sorta di sequel de "Oneshot #1" (devo trovare dei titoli al più presto, I know). E niente, l'idea era carina ma sicuramente uscirà di cacca..  buona lettura, penso :)

Si dice che il lutto abbia determinate fasi. Non ci ho mai creduto o comunque dato peso. Poi l'ho provato sulla mia pelle, ed è stato in quel momento che ho cambiato idea su tutto. 

Fase 1: negazione 

Stringo forte l'unico ritratto che mi rimane di Marco. Non è possibile che sia morto, mi aveva detto che sarebbe tornato vivo a casa. 
Il mio bambino, la mia ragione di vita... Sento gli occhi pizzicare, le lacrime cominciano a scendere subito dopo. Una segue l'altra, si rincorrono e poi si uniscono sotto al mento. 

Il cuore fa male, strappato dal mio petto violentemente. Perché deve essere così doloroso? Ma soprattutto: perché questa sorte terribile è capitata proprio al mio Marco? Stento ancora a crederci. 

Fase 2: ricerca

Tiro fuori una borsa capiente e metto dentro alla rinfusa vestiti e molto altro. Sarà un viaggio lungo e faticoso. Ho questa convinzione che Marco non sia morto sul serio, secondo me è disperso o perlomeno si è nascosto per farmi uno scherzo. Uno scherzo di cattivo gusto, lo devo ammettere. 
Jean mi guarda preoccupato, negli ultimi giorni mi è stato sempre accanto. Ha provato in tutti i modi di dissuadermi dall'andare con lui al quartier generale perché pensa che non sia ancora pronta.. Piccolo angelo. Gli ho rifilato la scusa di voler andare a trovare gli amici di mio figlio, per conoscerli; la verità è che voglio indagare.  Devo capire cosa sia successo al mio bambino e magari riuscire a trovarlo. 

Fase 3: rabbia

Io e Jean siamo al quartier generale da un paio di giorni ormai. Devo ancora conoscere tutti, però gli amici di Marco sembrano simpatici. 

La giornata trascorre normalmente, però sento un peso nel petto. E' da giorni che chiedo a destra e a manca di Marco, ma tutti o fanno finta di niente oppure mi guardano male. 
Nel corridoio vedo un uomo molto alto dai capelli biondo scuro, gli occhi sono nascosti da un ciuffo. Mi avvicino. 

"Salve, sono Takara Bott, madre di Marco Bott, non so se conosce. Volevo chiederle se aveva per caso visto mio figlio-" vengo interrotta da una voce fredda.

"Signora, suo figlio è morto. Se ne faccia una ragione. E' MORTO. Quindi è inutile che venga a chiedere se sappiamo dove sia. Non farà più ritorno e questo lo sa pure lei." Mi giro e vedo un ragazzo, gli occhi sono freddi e inespressivi. Le sue parole sono la goccia che fa traboccare il vaso. La rabbia si impossessa di me. 

"COSA HAI DETTO?! LO SAI PERCHE' E' MORTO?! PER PROTEGGERE L'UMANITA'. MIO FIGLIO C'HA RIMESSO LA VITA ASSIEME AD ALTRE PERSONE E LEI SMINUISCE COSI' IL SUO SACRIFICIO?! ORA NON SO CHI LEI SIA, MA VADA AL DIAVOLO. LEI E TUTTI VOI. NON PERDEREMMO COSI' TANTA GENTE SE SOLO IL SISTEMA FUNZIONASSE MEGLIO." continuo la ma sfuriata per molto tempo, poi mi fermo; prendo un respiro profondo, provando a calmarmi. 

"Tsk" è la sua unica risposta, poi gira i tacchi e se ne va. Lo guardo col fuoco negli occhi. 

"Ma come si permet-" 

*sniff*

Mi blocco sul posto. Poi mi giro e guardo interdetta l'uomo con cui stavo parlando prima di essere interrotta dal nanerottolo insolente. 

"Orchidee" dice, la sua voce è profonda. Poi si gira e se ne va anche lui. Rimango come una cretina nel mezzo del corridoio, stranita come non mai. 

Fase 4: accettazione

Mi ritrovo in una stanza bianca, priva di pareti. Cammino per non so quanto tempo, però mi ritrovo sempre al punto di prima. A quanto pare stavo girando intorno. Mi siedo sconsolata, porto le ginocchia al petto e ci appoggio la testa. Almeno non è un incubo, guardiamo il bicchiere mezzo pieno. 
Sento il rumore di passi che si avvicinano; poi una voce. Alzo la testa di scatto, il cuore sta per scoppiarmi nel petto. Non può essere.

"Mamma..-" ed è in questo momento che le emozioni prendono il sopravvento. Avrei riconosciuto quella voce tra mille persone, quella voce che da quasi sei mesi non sentivo più. La voce di mio figlio. 
Scatto in piedi e corro verso di lui, lo stringo forte. Sento il suo profumo di nuovo; ho di nuovo mio figlio tra le mie braccia. Lo sento tremare, poi una sensazione di bagnato sulla maglia.

"Amore mio..." gli bacio la testa e lo stringo più forte. 

"M-mamma.."

"Shh, va tutto bene, sono qui con te adesso. Niente e nessuno ti farà del male. Te lo prometto. Mi sei mancato tanto.." Lo sento singhiozzare ancora di più. Sentirlo piangere così mi fa malissimo. 

"Oh mamma... Sono successe delle cose orribili. Ha fatto male, malissimo. Ho sentito tutto, fin troppo. E' stata un'agonia. Perché mi hanno fatto questo?" non riesco più a trattenere le lacrime; le mie emozioni fuoriescono come un fiume in piena. 

"Amore mio, angelo mio... Non lo so nemmeno io. M-marco, mi manchi così tanto. Manchi troppo anche a Jean e a tutti i tuoi compagni. Ti voglio tanto bene, non lasciarmi più, ti prego. Senza di te sono vuota. Sei parte di me, anzi sei la parte fondamentale della mia esistenza. Torna da me, per favore. Non riesco ad andare avanti"

Il ragazzo, ancora con la testa appoggiata al petto, nega. "Non posso, 'ma. Non posso proprio. Dovete lasciarmi andare. Solo così starete meglio. Mamma, non sopporto vederti piangere ogni sera, come non sopporto vedere Jean così distrutto. Non sarò fisicamente con voi, ma qui dentro" alza la testa e appoggia l'indice sopra il mio cuore. "Qui dentro sì. Finché la mia memoria sarà ancora presente, io vivrò con voi. Sarò il vostro angelo custode; vi osserverò dall'alto e vi proteggerò. E' una promessa e mantengo sempre la mia parola."

"Mi avevi promesso che saresti tornato.. e ora guardati." la mia voce si spezza

"Non l'ho scelto io. Ti prego mami, basta parlare di questo. Voglio solo abbracciarti e sentirti vicino" annuisco e così facciamo. Rimaniamo in silenzio, uno tra le braccia dell'altro, fino al mattino.

"Mama, ti voglio bene. Ora devi lasciarmi andare."

"Non voglio."

"Mama, tu DEVI farlo"

"..." mi stacco dall'abbraccio. "Amore mio, sappi che ti voglio un bene dell'anima. Sarai sempre nel mio cuore" l'immagine di Marco piano piano si sfoca. L'ultima cosa che sento è "anche io", poi mi sveglio. Mi tasto le guance, sono umide. 

------

Caro Marco.

Come stai? Sai, la tua mancanza si fa sentire sempre di più, però ricordo le tue parole. Ti scrivo questa lettera solo per dirti che piano piano sono riuscita a superare questa fase, sono riuscita ad accettare la tua scomparsa. 

Sai, è stato un percorso molto lungo e doloroso, pieno di alti e bassi, però ne sono uscita vittoriosa. Mi correggo, ne siamo usciti vittoriosi. Sì, ho raccontato tutto a Jean e insieme ce l'abbiamo fatta. Ho trovato in lui una persona dolce e amabile, sarà mio figlio acquisito. Però non sarà un tuo rimpiazzo; credimi, tu sei irrimpiazzabile

Ti amo di bene amore mio. Mi manchi tanto. Spero che tu mi stia guardando da lassù con un sorriso dolce in volto.

Ciao vita mia.

Tua per sempre, 

Mamma

Strappo la lettera e la lancio in aria, sorrido. Spero che il vento gliela porti. 

-----

Una figura bianca assiste a tutta la scena e improvvisamente un foglio gli appare tra le mani. Sorride dopo aver letto il contenuto. 

"Mamma, sono fiero di te."

˚ ༘✶ ⋆。˚ ⁀➷

Angolino di Zof

Salve gente, eccomi tornata con una OS di schifo. Ho pianto per l'ennesima volta mentre la scrivevo? Ovvio che sì. 
Marco è da sempre un argomento molto delicato, tengo molto a lui. 

E niente, chiedo scusa per lo schifo, torno a piangere-

- Zof

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro