83. Scappare
83. Scappare
Claire's Pov
Quella mattina la lasciai a sè stessa, con mille dubbi e zero certezze. Lauren è una brava donna e una madre apprensiva, una signora gentile che semplicemente ha una vita fin troppo difficile. Adesso mi chiedo come ho potuto, qualche giorno fa, dubitare di lei. In effetti ho solo trovato una fotografia che ritrae lei e suo marito da giovani, nessuno mai avrebbe da ribattere qualcosa, sembra tutto normale e tranquillo. Eppure una piccola parte di me, che seppur cerco di reprimere, grida che qualcosa non va in quella donna. Lei è stata la prima a dirmi che Ines era una delle sue amiche più strette e, che nonostante non conosceva a quei tempi Cesar, sapeva che quest'ultimo non trattava la sua amica nei migliori dei modi. Quindi mi domando cosa abbia spinto Lauren a sposare un uomo del quale non ha mai avuto stima. Sarà stata costretta? E perché? Per quale ragione al mondo? Ma sopratutto da chi? Chi avrebbe dovuto obbligare Lauren a sposare un uomo tanto ignobile come, anche se mi costa ancora riconoscerlo tale, mio padre? E poi a farci pure un bambino! Gavin allora non è frutto di un amore? E se forse Lauren è stata violentata? Potrebbe essere un'ipotesi più che valida considerando che mio madre è un uomo tanto vile, da sferrare pugni sul volto di suo figlio e da strangolare quasi fino al ciglio della morte sua figlia, che d'altronde non vedeva da diciassette anni. Allora un'altra lampadina si accende nella mia mente. E se Cesar avrebbe sedotto, in qualche modo malsano, Lauren fino a farla innamorare di lui? Eppure quale donna si innamorerebbe di un uomo come Cesar Lambert? Solo una pazza potrebbe provare un qualche sentimento di tipo affettivo nei confronti di un tale essere ripugnante. Troppi pensieri mi tartassato la mente e nessuna certezza mi provoca sollievo. Vorrei tanto che tutti questi problemi di dissolvessero da soli, si incenerissero e scomparissero per l'eternità. Questo però purtroppo non è possibile, ed io devo continuare a far girare le rotelle del cervello e capire cosa si cela sotto al mio passato. Sotto un passato troppo turbolento per essere quello di una povera bambina innocente, nata da un assassino ed Ines, una donna caduta nella trappola di mio padre, proprio come Lauren, la quale ha concepito un figlio, Gavin, il mio fratellastro che mi odia.
Sembra un film, un maledetto film d'orrore.
"Ehi" la voce di Rooney mi fa sussultare.
Sbatto più volte gli occhi ricordandomi di trovarmi nella camera di ospedale di Alix. Siamo venuti a trovare la nostra amica con l'intento di tirala su il morale, ma io penso a tutt'altro.
Mi scosto dall'uscio della porta, dove Alix mi sta fissando con un'aria strana. Si sarà accorta che c'è qualcosa che non va per il verso giusto? Non voglio che lei sappia di tutta la situazione che sto cercando di affrontare. Lei ora come ora ha bisogno solo di rimettersi, di guarire e di ritornare con tutti noi a divertirsi, e avere la possibilità di rendere i suoi sogni realtà.
"Quando uscirai da qui" inizia Roxy seduta su una sedia affianco al letto di Alix, dove quest'ultima è distesa. "Ti porteremo al campeggio, vero Claire? Volge il volto verso di me.
"Certo" cerco di sorride il più che posso. "È un posto davvero magnifico e si respira un'aria pulitissima".
"Semmai uscirò da qui" sospira la ragazza distesa sul letto.
Non l'ho mai vista più scoraggiata di come lo è ora. Solitamente sembra essere sempre positiva, o almeno così fa credere a chi la circonda, ma ora sembra che tutta la negatività di questo mondo le stia schiacciando.
"Non dire così" Joel accarezza il braccio della sua ragazza. "Andrà bene".
"No, Jo" l'altra abbassa lo sguardo sulle sue mani pallide intrecciate sul grembo. "Non si può dire che andrà bene, se non se ne ha la certezza. La chemioterapia non sta avendo effetti su di me, e se entro un mese le mie condizioni non dovessero cambiare ancora di striscio, allora non so... cosa potrebbe accadermi".
"Ci saranno altri modi per curarti, se la chemio non ha effetto, Alix" interviene Rooney avvicinandosi a lei.
"Sperando funzionino" mormora l'altra.
"Dovranno funzionare, per forza" interviene Farah poggiata al marmo della finestra.
Anche lei, come me, non ha accennato niente ad Alix del suo fardello, della sua anoressia.
"Io direi di scattare una foto" Leo infondo alla stanza scuote la sua macchina fotografica. Sembra abbia ripreso la sua passione di quando era ragazzino. "Oggi la giornata è bellissima e dalla finestra entra tanta luce, non si può non scattare una foto".
Inizialmente lo guardiamo tutti ammutoliti, poiché ha spezzato il clima fin troppo triste che si era andato a creare. Dopo qualche secondo, però, ci avviciniamo tutti al letto di Alix, la quale sembra cercare di sistemare i capelli corti al meglio. Jo le stringe la mano, mentre Farah poggia il capo sulla spalla di Roxy, che con una braccio la attira a sè. Mi posiziono affianco al letto di guardando Alix con un sorriso, che cerca di esprimere tutta la speranza che provo e che cerco di donargli. Mi siedo sul letto e le afferro una mano, mentre l'altra è ancora stretta in quella di Jo. Rooney, a causa della sua altezza, si accovaccia affianco sulle ginocchia e mi poggia una mano sulla gamba. Leo infine si posiziona davanti al letto con la macchina fotografia puntata su tutti e anche verso di sè. Dopo un un secondo quest'ultimo fa l'autoscatto bloccando un tempo, che spesso scorre fin troppo veloce.
Bucarest, Romania, 1986
"Sorridi" Cesar mantiene la macchina fotografia.
"Così va bene?" Ines lo affianca con Claire stretta tra le braccia.
Pochi secondi dopo dalla Polaroid di Cesar fuoriesce una fotografia, che lui conserva gelosamente nella sua scatola dei ricordi, o almeno a lui così piace chiamarla.
Cesar ed Ines otto mesi prima riuscirono a scappare dalle grinfie, così dice sempre Cesar, della madre della sua ragazza e di Bridgette, la sorella di Ines. Ora si rifugiano a Bucarest insieme alla figlia in un appartamentino, che hanno intenzione di comprare. Perchè sì, loro vogliono rimanere lì per sempre. La vita costa poco e Cesar ha trovato un lavoro da cameriere. Nonostante lui abbia solo diciotto anni e lei sedici, sembrano essere molto più grandi grazie al loro modo di "cavarsela". Nessuno della famiglia di lei è riuscito ancora trovarli, è come se fossero scomparsi dalla faccia della terra. Quando scapparono, Ines aveva molta paura. Come si sarebbero mantenuti? Come si cresce un bambino? Come si manda avanti una famiglia? E se qualcuno dei suoi parenti scopre il posto, dove lei e il suo compagno si sono rifugiati? Quelle erano le domande che la tartassavano, quando otto mesi prima lanciò lo zaino( con dentro vestiti e un po'di cibo) dalla finestra di camera sua, e poi saltava sull'albero vicino e cascava sull'asfalto illuminato dalla luna e qualche stella. Ad aspettarla giù c'era Cesar col suo zaino. Rubarono una macchina da un garage nelle vicinanze e scapparono via. Cesar guidò per un giorno e mezzo. Nessuna paura, di essere scoperto con un automobile non sua, regnava nel suo cuore. Si fermò solo durante la notte o per fare qualche sosta in qualche autogrill. Quando finalmente arrivarono a Bucarest, una meta che in realtà non si erano prefissati, decisero di rimanere lì, e in poco tempo riuscirono a sistemarsi. Certo, l'appartamento che riuscirono a farsi affittare non era granché, ma per il momento sarebbe andato più che bene.
Cesar e Ines erano innamorati e solo questo contava. Ed ora hanno una figlia da crescere, Claire. È una bambina capricciosa, ma per gli occhi della madre sembra essere già una futura donna piena di coraggio da vendere, proprio come Ines. Quest'ultima scappò incinta di due mesi lasciando una famiglia che le voleva bene, che le vuole tutt'ora bene e che la cerca disperatamente. Scappò con Cesar, il ragazzo che ama nonostante sia fin troppo complicato. Le crisi di rabbia del giovane uomo non hanno mai cessato di esistere, e quando scoppiano all'improvviso, per la maggior parte delle volte senza nessuna ragione valida, Ines si affretta a fare da scudo alla figlia nella culla, dove quest'ultima inizia a piangere a causa delle grida del padre.
Nonostante pian piano il ragazzo che ama, si stia trasformando in un uomo fin troppo violento e col vizio del bere, i momenti felici, anche se a livello quantitativo sono molti minori di quelli di paura, Ines rende conto più ai primi che agli ultimi.
Perchè è accecata da un amore troppo forte per rendersi conto, che l'amore stesso non può guarire le ferite causate da un odio fin troppo profondo.
Spazio noce suprema
Eccomi qui con il capitolo del martedì♥️
Vi mancava Alix?
Cosa ne pensate della coppia Cesar/Ines?
Oggi sono molto sintetica perché devo scappare a studiare.
Instagram @ graffiandoilcielo
A presto♥️
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