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34. Your time is limited pt.1

Mi piego sulle ginocchia per poter radunare il tutto nella paletta, quando sento un "Bel culo, Cenerentola" dal ragazzo sconosciuto di prima.

"Scusa?!" sbotta Rooney che ha fatto due passi verso il ragazzo. "Non ti permettere, pezzo di merda".

Senza fregarmene di un eventuale teatrino, faccio cadere, dinanzi allo sguardo dei deficiente, il manico di scopa, e con tutta la rabbia che ho in corpo lo fisso dritto negli occhi.

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34. Your time is limited pt.1

Faccio qualche passo avanti poggiando una mano sul braccio di Rooney come per dirgli di farsi da parte.

"Aggressiva la ragazza" mi prende in giro il ragazzo facendo uno sguardo d'intesa all'amico. "Che c'è? Ci sono problemi? Con le altre non ci sono mai" ride ancora.

La sua faccia la prenderei volentieri a martellate, ma mi contengo.

"Sì con me c'è stato un problema" affermo risoluta.

La sua espressione da irrisoria inizia a tramutarsi come in imbarazzata. "Eh vabbè".

"'Eh 'vabbè'un bel nulla!" alzo la voce facendo voltare una decina di persona nella mia direzione. "E ti prego di cambiare atteggiamento perchè quello che adotti fa sentire le persone umiliate".

I due ragazzi si guardano e poi ripuntano di nuovo gli occhi su di me.

"Ti devo chiedere scusa?" il deficiente alza le sopracciglia.

"Mi sembra il minimo!" interviene Rooney che non si è mai allontanato da me.

Il ragazzo sta per aprire bocca quando lo interrompo. "Preferisco di no" lo blocco con un segno della mano. "Andiamocene che non mi va di perdermi il film per un coglione" dico al rosso fissando ancora negli occhi quel gran pezzo di melma.

Lo tiro per un braccio e lui in silenzio
mi porta ai nostri posti. Le luci della sala già sono spente quando ci sediamo sulle poltroncine, uno di fianco all'altro.

"Finalmente..." ci sussurra Roxane che è alla mia destra. "Ma che avete combinato?".

Do un'occhiata al ragazzo alla mia sinistra che è intento a sorseggiare la sua coca-cola.

"Niente, non preoccuparti" le mormoro restituendole lo sguardo.

Annuisce poco convinta insieme agli altri miei amici che mi hanno sentita, e poi ritorna con gli occhi fissi sullo schermo.

Apro una delle due buste di caramelle alla frutta e un po' più rilassata, mi godo il film in assoluta calma.

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"MA COGLIONE!" mi alzo dalla poltrona. "BIIIL UCCIDILO, MANNAGGIA CAZZO" alzo un braccio indicando con la mano lo schermo mentre con l'altra mantengo gli orsetti gommosi.

"Claire..." mormorano Rooney e Roxy tirandomi uno da un braccio l'altra dall'altro per farmi risedere.

Quasi casco per terra visto che il mio cervello si è dimenticato di ricordarmi che il seggiolino della poltroncina lo devo abbassare io. Quindi litigo per un paio di secondi con esso, incapace di reclinarlo.

Finalmente mi risiedo rendendomi conto che, nuovamente, mezzo cinema ha gli occhi su di me, e purtroppo le occhiate non sono di quelle benevoli.

Quasi sembrano dire "portatela da un terapeuta".

"Ma che vogliono?..." domando tra me e me infilandomi in bocca una caramella.

"Lo sai che al cinema si sta in silenzio?" mi sussurra piano Rooney.

Mi volto verso di lui "Allora stai zitto".

Assottiglia gli occhi e dalla sua espressione scommetto che si sta mordendo la lingua.

Si gira verso lo schermo. "Perchè le parlo ancora?" chiede retoricamente tra sè e sè, come per maledirsi.

Durante le oltre due ore e mezza di film, Geraldina non fa altro che graffiarmi la stoffa degli jeans o beccarmi le dita delle mani. Non ho mai visto un animale così insopportabile, e ripeterò all'infinito che quell'essere ha una parentela molto vicina a Satana.

In un normalissimo cinema non credo l'avrebbero fatta entrare, ma poichè capito, non so perché, sempre nelle situazioni più strane e nei posti più strani, non c'è da stupirsi.

Il capo del cinema ama le anatre e ne ha cinque domestiche.

Non si sa dove derivi tutto questo amore per questi uccelli.

Dopo la visione del film, uscendo dalla sala ho incontrato di nuovo il ragazzo deficiente, così ho approfittato per 'salutarlo' con una spallata.

Poi ci siamo fermati un po' fuori al posto per chiacchiere del più e del meno. Così Roxane ha approfittato per dirmi alcuni suoi dubbi su Leo, ovviamente allontanandoci dagli altri per poter parlare senza che qualcun'altro sentisse.

A lei piace, su questo non ci sono dubbi.
Ma dopo aver visto alcuni suoi atteggiamenti è insicura, soprattutto dopo queste ultime due settimane di silenzio.

Un silenzio ingiustificato perchè lui aveva discusso con il fratello, non con Roxane.

La mia migliore amica ha anche provato a contattarlo due volte nel corso di questi giorni, ma niente. Leo si è isolato completamente.

Lei avrebbe voluto insistere ma poi ha deciso di fare qualche passo indietro e vedere come lui si comporta.

"Mi dici cosa è successo prima del film?" Mi domanda accarezzando Geraldina.

"Nulla, mi sono caduti i pop-corn e ho ripulito quello che ho sporcato" tralascio lo spiacevole episodio col ragazzo deficiente.

"È stato un bene" interviene Farah che sta ascoltando la nostra conversazione. "I pop-corn causano Alzheimer, malattie polmonari e malattie renali croniche. Per non parlare delle caramelle gommose che hai mangia-"

"Ragazze vi accompagno io a casa, no?" Alix, seduta su una panchina scuote le chiavi dell'auto.

Roxy e Farah ai suoi lati, annuiscono e io ringrazio quella santa ragazza che è Alix per aver fatto smettere di parlare quella logorroica di Farah.

"No, io ritorno con Rooney" ribatto guardandola dall'alto.

"Ah okay-" la bionda si blocca con un punto interrogativo apposto della faccia. "No aspetta. Cosa?" Sbatte le palpebre alternando lo sguardo tra il rosso e me, anche lui in piedi.

"Cosa?" Domandano stupefatte Roxy e Farah per poi guardarsi scioccate.

"Cosa?" Chiedono Joel e Leo fissando poi Rooney.

Geraldina inizia a starnazzare e la cosa divertente/tragica è che nel cinema è stata una tomba, e al contrario dopo essere uscita tra le braccia di Roxy, non ha smesso di dar fastidio.

"Cosa?" Rooney si rivolge a me con un solco prorpio in mezzo alle sopracciglia, anche lui molto sorpreso ma soprattutto dubbioso.

Non voglio mica ucciderlo.

Mi chiudo la giacca di pelle ignorando tutti.

Dicembre è alle porte e le temperature si stanno abassando drasticamente.

"No, io non ti accompagno" dice categorico Rooney. "Nemmeno me lo hai chiesto".

"Te lo sto chiedendo adesso" alzo spallucce.

"No, me lo hai ordinato" specifica e nella voce c'è un po' di fastidio.

"Ordinare, domandare... non fa molta differenza" ribatto.

"No, infatti è uguale" interviene Joel ricevendo in cambio un'occhiataccia dall'amico.

Bravo Joel che mi dà ragione.

"Almeno chiedimelo cortesemente" sembra un bambino.

"Claire cortese" sghignazza Roxy facendo ridacchiare le altre due mie amiche.

"Devo parlarti" gli dico seria.

Rooney mi guarda perplesso. Neanche gli stessi dicendo di essere dispiaciuta per tutti gli scherzi che gli ho fatto quando eravamo bambini.

E così tanto strano che io voglia parlargli da persona civile?

"Scappa in Messico" ride Leo guardando Rooney.

"Tu non parlarmi" Rooney senza nemmeno guardarlo indica il Ciuffonoide, che a quanto pare non è ancora stato perdonato dopo la violenza che ha usato sul suo migliore amico.

Leo alza gli occhi al cielo e incrocia le braccia al petto.

"Non ho il motorino" Rooney si rivolge di nuovo a me. "Ti va bene a piedi?" Si infila le mani nelle tasche degli jeans.

Annuisco.

"Va bene, allora andiamo che domani c'è l'università" dice Alix.

Si alza di scatto facendosi leva poggiando le mani sulla panchina, ai lati dei fianchi, ma gemendo violentemente non appena si mette in piedi, si risiede.

Tutti la guardiamo preoccupati.

"Alix, tutto bene?" Le chiede allarmata Roxy mettendole una mano sulla spalla.

"Cos'hai?" Mi avvicino a lei. "Ti fa male qualcosa?".

Lei ignora sia Roxy che me e chiude gli occhi strizzandoli un po'.

Mi abbasso alla sua altezza spostandole una ciocca bionda dal viso.

Do uno sguardo agli altri: Roxy e Farah osservano preoccupate la ragazza, Leo che poggiato alla panchina stava fumando una sigaretta, butta il mozzicone rivolgendo la sua attenzione nella nostra direzione.

Joel, affianco al rosso, ha fatto due passi in avanti, le labbra socchiuse, un solco in mezzo alle sopracciglia e l'aria tesa.

"Alix, sei sicura di stare bene?" Le domanda Rooney premuroso.

La bionda finalmente riapre gli occhi. "Sì, sì tutto bene" guarda il rosso e poi me ancora piegata sulle ginocchia. "È stato..." si accarezza la coscia fasciata da dei leggins. "Un giramento di testa".

"Sicura?" Le domanda Joel. "Ti vado a prendere dell'acqua".

Alix sostiene di non averne bisogno, ma il ragazzo senza nemeno ascoltarla, si precipita ad un bar difronte a dove ci troviamo.

Cade un silenzio tombale fin quando non arriva Joel che porge una bottiglia d'acqua alla bionda e quest'ultima lo ringrazia.

Casualmente poso lo sguardo su Leo che guarda i due con espressione dura.

Non capisco Leo e mai lo capirò.

Prima o poi gli farò un bel discorsetto e qualche domanda per comprendere meglio la sua mente con qualche rotella fuori posto.

Dopo esserci assicurati che Alix stesse bene, mi metto di nuovo in piedi e la faccio alzare lentamente per assicurarmi che non le venga di nuovo un qualche altro calo di pressione.

Dopo aver aspettato una decina di minuti per sicurezza (poiché deve guidare), afferma di stare più che bene e così ci saluta insieme alle ragazze e si avvia verso la sua auto, seguita da Roxy e Farah.

Fanno lo stesso Leo e Joel, il primo facendo un cenno di saluto col mento e il secondo strizzando un'occhio a Rooney.

Inarco un sopracciglio dando un'occhiata veloce al ragazzo di fianco a me.

"Allora?" Il rosso si rivolge a me.

Intorno a noi ci sono solo voci lontane e il rumore delle ruote di un paio di automobili che stridono sull'asfalto.

"Allora compro dei pop-corn visto che non sono riuscita a mangiarli prima".

Spazio noce suprema

Scusate per questa melma di capitolo, ma è solo la prima parte. La seconda la pubblicherò la prossima settimana (martedì prossimo).

Perdonatemi davvero ma negli ultimi giorni per vari motivi quali ansia ecc... (PORCA SFINGE IMPANATA DI SABBIA)

non sono riuscita a completare questa parte. Poiché nella seconda metà c'è una scena Claney (alla quale tengo) e un finale di capitolo un po' #WTF #aiutocheansia, ho deciso di prendermi più tempo.

Passando a questa misera e mediocre (non del tutto, eh🙈) parte di capitolo...

1) Rooney ha dimostrato di essere pacato (si apparte quel "non ti permette, PIEEEZO DE MIERDA).

Forse vi aspettavate una rissa ma non sarebbe stato da Rooney, sapete che è un tipo che ragiona (più o meno) e non molto impulsivo.

Quello che semplicemente volevo era solo far passare il messaggio che se qualcuno ci importuna dobbiamo reagire, proprio come ha fatto Claire. E anche come ha fatto Rooney che l'ha difesa ma senza usare la violenza.

2) Attente ad Alix🙈

3) Cosa vorrà chiedere Claire a Rooney? Spoilerino: CHE CAZZO CI FA LA FACCIA DI UN FOTTUTTO KILLER SU UN TUO DISEGNO?

Come vi ho scritto su instagram (graffiandoilcielo) nella scena Claney, Claire confiderà una sua cosa personale che vi ho solo accennato.

Magari qualcuna si ricorda... provate ad indovinare.

A presto noci❤

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