Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

3. La storia si ripete


3. La storia si ripete

"Portalo fuori"

Metto una cannuccia nel bicchiere.

"Ma mamma già sono in ritardo, non ho tempo, non ho tempo" porto un piede sulla sedia sulla quale sono seduta e allaccio una scarpa mentre bevo il succo con la cannuccia

Sono solita berlo in questo modo così ho le mani libere per fare altro, è un metodo molto efficace poiché risparmio tempo essendo sempre in ritardo, d'altronde come adesso.

"Non ho tempo porca di quella-"

"Claire Lambert!" Mi ammonisce mia madre girandosi dal ripiano della cucina dove stava trafficando con le padelle. "In questa casa non voglio imprecazioni ne tanto meno bestemmie! Dio ti guarda dall'alto, ricordalo bene" mi punta una padella contro.

Roxane al mio fianco ride sotto ai baffi ricevendo un'occhiataccia dalla sottoscritta.

"Ma il cane non lo può portare fuori Roxane?" Domando allacciando anche l'altra scarpa.

"Ma come ti permetti di chiamarlo cane, eh? Come?" Mi ammonisce la mia amica. "Ha un nome, un-nome, ovvero Noce, non mi sembra che qui la gente ti chiami "persona", quindi tu non chiami Noce "cane"!"

La guardo con con gli occhi ridotti a due microscopiche fessure.

"Ma io non intendevo-" mi difendo ma mi interrompe.

"Stronza" offesa morde una brioche.

Noce è un bassotto carinissimo e super dolce; quando avevo all'incirca otto anni obbligai mia madre a prenderlo.

Da bambina lo trattavo come un bambino, per me era come una bambino. Lo prendevo in braccio nonostante pesasse un bel po', ma io ero cocciuta e facevo di testa mia, nonostante a volte questo significasse cadere insieme a lui.

Cioè, io cadevo e portavo con me anche Noce.

Quando ero piccola se ne occupava mia madre di portarlo fuori, ma crescendo poi ho dovuto provvedere io, uscendo ogni mattina prima di andare a scuola per fargli fare i bisogni, comprargli da mangiare e dargli da mangiare.

Dopotutto insistetti io stessa a prenderlo.

Quando sono venute ad abitare con noi anche Roxane e Chanel, anche loro si innamorarono subito di lui, soprattutto la mia migliore amica.

Vorrei portarlo io stessa fuori come tutte le mattine, ma sono troppo in ritardo.

Stamattina mi sono svegliata abbastanza presto, ma poi mi sono addormentata di nuovo per il troppo sonno, ma per fortuna/sfortuna (dipende dai punti di vista) ci ha pensato Roxane a risvegliarmi con un dolce "stronza alza il culo che faccio tardi per colpa tua" ed una cuscinata in pieno viso.

"No, è compito tuo" mi risponde mia madre facendo godere la mia dolce amica.

"Muoviti, lentona" mi deride Roxane.

La ignoro, sto per alzarmi per andare a prendere Noce, ma la voce di Chanel interrompe i miei movimenti.

"Porto io il cane fuori, voi correte all'università o farete tardi" Chanel fa capolino nella cucina con il bassotto tra le braccia.

Menomale!

"In questa casa la dovete smettere di chiamarlo cane" interviene Roxane facendomi alzare gli occhi la cielo.

"Okay, okay adesso però usciamo o facciamo tardi sul serio" la prendo per un braccio per farla alzare.

"Sì meglio, o sarà la volta buona che mia arrabbio sul serio" guarda male me e poi sua madre per poi afferrare il suo zaino ai piedi della sua sedia.

Chanel ed io alziamo gli occhi al cielo, poi prendo il mio zaino dal divano.

"Per questa volta te la sei cavata" mi dice mia madre in tono di rimprovero dopo averla salutata. "E stai attenta alla caviglia, cammina piano e non correre" mi raccomanda quando già sono intenta ad aprire la porta.

La caviglia rispetto a ieri sta molto meglio, per fortuna è stata solo una slogatura di poco conto, anche se un po' di dolore lo percepisco ancora.

Roxane ed io usciamo dal nostro appartamento scendendo i tre piani a piedi, io zoppicando, perché mi annoio profondamente di aspettare l'ascensore, e Roxane di corsa.

Ci incamminiamo verso la fermata dell'autobus, prendiamo l'autobus, e in poco tempo scendiamo alla metropolitana che ci porta a non tanti metri di distanza dalla nostra università.

Dovrò prendermi una diamine di patente prima o poi!

Dopo non molto arriviamo all'università. Attraversiamo il campus ampio, e nonostante la "Universtè Etat de Napolèon" non sia poi così prestigiosa, l'esterno è davvero molto bello con alnuni dettagli gotici.

L'università è un grande edificio circondato dal verde dell'erba, e da alberelli con qualche foglia un po'secca pronta a cadere all'arrivo dell'autunno che verrà non tra molto. L'asfalto che ricopre l'ampio campus è regolare, chiaro e pulito.

Molti studenti sono seduti su alcuni muretti che circondano le aree verdi, molti parlano in gruppo, altri hanno dei libri sulle ginocchia e alcuni stanno al cellulare.

Molti altri che noto sono davvero grandi rispetto a me, all'incirca avranno ventitré anni; mi fa un po' strano far parte dei più "piccoli", oramai ero abituata ad essere una delle diciottenni del liceo, cosa che mi rendeva "grande" rispetto ai primini.

"Dai, vieni" Roxane mi tira per un braccio portandomi all'interno dell'edificio.

"Piano!" La riprendo zoppicando cercando di mantenere il suo passo, cosa che non mi viene così facile.

Mi sarei persa.

Troppe scale, troppi corridoi, troppe classi e decisamente troppi studenti frequentano quest'università. In effetti i corsi sono numerosi e ognuno può sceglierne di svariati.

"Dove diamine dobbiamo andare?" Domando dando una spallata ad una ragazza che non si decideva a spostarsi dopo averle chiesto "permesso".

Ce l'ha voluto lei.

"Allora, abbiamo gli stessi corsi o quasi, quindi segui me. Anche io ieri ero disorientata, basta solo abituarsi e memorizzare le classi" mi risponde svoltando un corridoio, la seguo trovandomene davanti un altro infinito dal quale a sua volta, si può svoltare in altri due corridoi secondari.

Nella frase "mi sarei persa" aggiungo anche un "assicurato".

"Abbiamo sociologia adesso, vero?" Chiedo azzardando una delle varie materie che dovremmo affrontare quest'anno.

"Sì, socio-" si ferma di scatto rimanendo con le ultime parole ancora in bocca.

"Cosa c'è?" Domando stranita fermandomi anche io.

Ma cosa ho davanti? Una mummia imbalsamata?

Eh no dai, non posso mettermi adesso a trovare un sarcofago.

"Claire" sussurra attirandomi a sé ed io la guardo come un alieno guarderebbe un umano. Sapevo fosse strana, ma non così tanto. "C'è un ragazzo... che... insomma ieri, oddio sta venendo di qua, oddio aiuto, vieni!" Mi fa nascondere dietro all'angolo di un corridoio.

"Ma sei malata?" Le domando sbottando. "Ma quale ragazzo? e poi cosa è successo con sto tizio, che ti stai nascondendo manco fossi un invetigatore privato. Ti ricordo che la laurea la prenderemo tra cinque anni, se tutto va bene"

Lei mi guarda male ed ogni tanto si sporge dal nostro "nascondiglio" per controllare non so cosa.

"Claire, c'è questo ragazzo che... insomma ieri l'ho visto, cioè no, e-"

"Non me lo hai detto ieri, lurida bugiarda che non sei altro" gli punto un dito contro guardandola offesa.

Lei sospira e con aria colpevole sta per dire altro ma la blocco appena vedo un qualcosa che mi fa rimanere sbigottita.

Anzi, un qualcuno.

Mi sporgo anche io come ha fatto poco fa Roxane e sbattendo più volte gli occhi spero di aver visto male.

Santi, Maria, Giuseppe, Gesù.

Dio soccorrimi adesso o qualcuno chiami il centodiciotto.

Ho le allucinazioni o altrimenti non si spiega ciò che i miei poveri occhi sono costretti a guardare.

Con la bocca schiusa vedo chi non mi sarei mai aspettata di rivedere dopo anni.

Il cuore mi sale in gola.

E adesso mi rendo conto di quanto sia vera la frase "la storia si ripete".

//Spazio noce//

Ehiii! Questo capitolo è venuto un po' lunghino, spero di non avervi annoiate.

Ma secondo voi, potevo mai non inserire nella mia storia un qualcosa che c'entrasse con le noci?

Ovvio che no!

Chi avrà appena visto Claire per reagire in quel modo? Di certo non una noce scaduta! (Devo smetterla).

Aaaaaah non vedo l'ora di farvi scoprire i nuovi personaggi, e di descrivere i loro particolari (una delle cose che amo di più in una storia)!

Cosa succederà adesso? Per ora lascio a voi immaginare.

Se vi è piaciuto il capitolo, mi farebbe molto piacere ricevere una vostra stellina di supporto, grazie infinite.

PS. Grazie mille per le +1K visualizzazioni ❤

A presto!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro